mercoledì 30 settembre 2009

La Vecchia Ciabatta Cattolica

Fenomenologia dello spettatore generico - #1
Grado di pericolosità: 5


La Vecchia Ciabatta Cattolica è uno dei due esemplari tipici della generica "Vecchia Ciabatta".

Il suo habitat naturale è la chiesa, poichè è stata proprio la VCC a chiamarvi (retribuiti) per accompagnare all'organo un solista ad una funzione da lei commissionata (sia matrimonio, messa, funerale, battesimo) e, particolare fondamentale, senza conoscervi.

L'età della Vecchia Ciabatta Cattolica varia dai 45 agli 89 anni, ma il vero segnale identificatore consiste nell'abbigliamento da beghina stile anni '40 che la Vecchia Ciabatta Cattolica si ostina a ritenere sciccosissimo.

Riconoscerete di sicuro l'esemplare (che di solito si sposta in piccoli branchi di 3, 4 ciabatte) nel sentire qualcuno che si soffia il naso commossa durante tutto il Panis Angelicus, Adeste fideles o l'Ave Maria di Schubert/Gounod (intercambiabile), mentre ogni altro brano della letteratura sacra occidentale viene abilmente snobbato a priori, sovrastato dalle chiacchiere con le altre ciabatte.

Il secondo elemento probante è costituito dai complimenti che la Vecchia Ciabatta Cattolica si appresta a riversare su di voi esecutori: è una VCC originale quella che si sdilinquisce piangendo, facendo il segno della croce ed invocando a caso il Santissimo davanti al soprano, mentre voi, accompagnatore all'organo, venite immancabilmente ignorati.

La VCC benedice dunque il soprano per la sua meravigliosa voce-dono-di-Dio (anche se avete in quel caso accompagnato un cane), si butta a terra piangendo, la ragguaglia sui suoi 23 parenti morti nel secolo scorso a cui ha pensato grazie a voi durante il Panis Angelicus, e consegna al soprano la busta con i soldi (la busta non viene mai, mai data all'organista a meno che non sia da solo, ndr).

Può anche capitare che una delle VCC accolite, meno esibizionista della VCC n°1 e forse inteneritasi nel vedervi tutti soli vicino all'organo umili come pulcini (in realtà aspettate solo che la pezza finisca per andare via con i soldi), ebbene può essere che la VCC accolita venga da voi per rassicurarvi con un "Ma guardi che anche lei è stata bravissima, sa?".

Dopo alcune considerazioni su quanto sia santa e pia l'Ave Maria di Schubert (...) e su quanto il mondo stia andando a rotoli - il che è innegabilmente vero, ma non nel senso che credono loro -, ve ne andate con i soldi.

mercoledì 15 luglio 2009

Scimmia, Ramarro, Obesa

Oggi, reduce da un viaggio meraviglioso a Londra / Cambridge da cui sono tornata ieri, mi sono imbarcata alla volta di quel di Milano, gettandomi nelle braccia di trenitalia.
Pessima idea.

Comunque, la giornata è cominciata con la sveglia che è suonata alle 7 invece che alle pattuite 6.
Il treno era alle 7.20.
Indovinate chi ha dimenticato di riportare il cellulare all'orario italiano da quello di Londra.

Al ritorno, a parte il fatto che sono più pesante di cinque atti di convegni di 500 pagine l'uno presi gratis al convegno di musicologia, l'intercity che devo prendere non sarebbe un intercity se non avesse almeno 20 minuti di ritardo.
E infatti.

Nell'attesa, il numero di malvestiti/e che intercetto in stazione supera forse il numero di quelli visti a Londra.
Ci sono 40 gradi a Milano oggi, e ben due italiane hanno avuto la geniale idea di mettersi i collant neri coprenti. Eppure non siamo alla Malpensa, agli arrivi da Edimburgo. Mah.

Comunque, il mio cesso-city arriva in ritardo mentre la voce di trenitalia annuncia che "il treno alta-velocità-freccia-rossa-siamo-fighi-perchè-andiamo-a-50-milioni-di-chilometri-orari ha 150 minuti di ritardo" ed è fermo a Parma, rotto. Ma complimenti.

Noto con gioia che mio scompartimento è vuoto, ma poi arrivano 3 brasiliani la cui peculiarità risiede nell'articolare 56 parole al secondo, con un simpaticissimo volume di 975 decibel ciascuno.

La brasiliana isterica che ho di fianco, che per brevità chiameremo Scimmia, trova buffissimo urlare come una caricatura cretina di una brasiliana isterica col brasiliano di fronte, che a quanto pare ha conosciuto proprio in questo istante e che per brevità chiameremo Ramarro.

Dopo 2 minuti e 45 secondi i due si scambiano i numeri di telefono.

In compenso la brasiliana di fronte a me, che per brevità chiameremo Obesa, continua a toccarsi la pancia e a biascicare con una smorfia di autocommiserazione "je soiii insciiintaaaa".
Cerco di stabilire se ciò corrisponda effettivamente a verità, o se si tratti piuttosto di rotoli di ciccia.

Comunque dev'essere per quello che ritiene evidentemente irrinunciabile stendere tutte le gambe contro le mie impedendomi di mantenere una postura umana
Sei incinta? Cazzo, te lo sei voluta da sola. Io, fino a prova contraria, non c'entro.

Dopo 12 secondi mi riesce pressochè impossibile concentrarmi sul manoscritto Modena alfa.11.F.
Oriento dunque i miei pensieri sul dilemma se sia meglio viaggiare con Scimmia, Ramarro e Obesa o con 3 signore urlatrici di Fidenza con l'erre moscia.
Non riesco a decidermi.

Scimmia ama particolarmente pronunciare ad intermittenza la locuzione "aaaah! Che calorreeee!!".
Inutile tentare di spiegarle che smettere di sbracciarsi di qua e di là buttandomi in faccia il biglietto come una scimmia ammaestrata potrebbe contribuire a ridurre l'entropia dell'universo.

Oddio, adesso si toglie pure le scarpe.

Scimmia dimostra ulteriore classe nell'aprirsi con raffinatezza la maglia, apparentemente per schiacciarsi dei brufoli sul seno.
Sospetto invece voglia far vedere le sue incommensurabili grazie a Ramarro, che comunque al momento rappresenta la forma di vita più civile dello scompartimento, se escludiamo i cinque atti di convegni e se consideriamo che io sono ormai sostanzialmente uno straccio semovente.

Ad un tratto, ho un'illuminazione: forse...
Sbircio sul loro biglietto.
Cazzo no, scendono a Rimini.

______________

PS: dopo 20 minuti ovviamente ho cambiato carrozza

martedì 30 giugno 2009

Oggi è una buona giornata #2

Ho trovato un libro di Asimov che ancora non avevo letto.

E due suoi racconti che pure non avevo letto in un'antologia di fantascienza.

Bisognava andare nella libreria di usato "L'Orlando Curioso".
Solo in una delle emiliane città senza fiume potevano pensare ad un titolo così.
Tra l'altro, bellissimo.

Il proprietario, che non ho ancora capito se si chiami Orlando (delitto perfetto), in ogni caso è pazzo.

Oggi è una buona giornata

Era dal '93 che non sentivo un giornalista televisivo fare una "seconda domanda".

No no tranquilli, non era sulle tv nazionali.

Bisognava aspettare il tg di sky.

martedì 16 giugno 2009

Come-dice-la-legge

Qualche giorno fa, nel caso non ve ne siate accorti, ci sono state le elezioni.
Trantor era scrutatrice, come del resto era già avvenuto l'anno scorso.

giorno 1 - sabato - ore 9


Il seggio si insedia.
Il presidente di seggio è Mr pignolo, il vicepresidente un amico di mia madre che ha la prerogativa di non stare zitto un attimo (Mr Pomodoro), gli altri due scrutatori sono persone a quanto sembra normali (Mr cip e Mr ciop), la segretaria è grassa o incinta, non ho ancora capito, comunque chiamiamola Mrs Bubblegum.

Prepariamo tutte le schede, firmandole, timbrandole, contandole, eccetera.

Dopo 10 minuti Mr Pignolo ha già rotto le scatole con le sue frasi moraliste "ehi voi qui scordatevi di finire lo scrutinio per primi" - "io sto qui finchè non ho fatto tutto quel che devo fare" (ma nooooooo?!?) - "se pensate di finire lo scrutinio prima dell'una di notte potete anche andarvene subito" eccetera eccetera eccetera.

Nel senso, per i primi 10 minuti lo difendo a spada tratta.
Ma non è necessario ripeterci la stessa morale a oltranza come un disco rotto, c****, abbiam capito.

Dopo 5 minuti arriva la rappresentante di lista del PD, Mrs cake.
E' una donna solare, simpatica, che ha avuto il pensiero gentile di portare una torta di mirtilli, dato che staremo tutti insieme per circa 5753 ore da adesso.

In compenso Mrs brianza, la rappresentante di lista della lega (se volete la maiuscola ve la scrivete da soli) è già lì dalle 8,25.
Con sguardo scettico e sospettoso prende nota di ogni avvenimento sul suo bel quadernetto rosa, decisa a scovare il marcio broglio elettorale comunista.
Nel senso, scrive anche quando vado in bagno, e probabilmente si chiede anche perchè.


ore 14

Aprono i seggi.

Dopo 10 minuti tutti si chiedono come mai il vecchietto che alle 9 si era presentato per votare non sia ancora venuto.

Dopo 1 ora e 46 minuti conosciamo a memoria la genealogia brianzola di Mrs brianza e l'origine brianzola del suo cognome brianzolo, e il suo lavoro qui in terra comunista nonostante lei sia brianzola e il suo antico cognome brianzolo che viene dalla brianza e lei che nacque a Monza, che comunque è sempre in Brianza quindi lei è branzola al 100%.

Dopo 5 ore Mr pignolo dimostra di non aver capito come funzionano le preferenze ed il voto disgiunto nella stessa lista, ma in ogni caso quello non l'aveva capito nessuno.

Dopo 6 ore Mr pomodoro ha rotto il c%&$£ voltandosi a commentarmi nell'orecchio simpatici aneddoti su ogni singolo elettore, incurante del fatto che per il 78% dei casi NON ME NE FREGA NIENTE - "psss questo è XY, sua figlia è stata in erasmus in kamcthaka" - "psss questa partorisce tra un mese e PENSA; suo figlio lo chiamerà Rambaldo come suo nonno" - pssssss lo conosci questo? ha il negozio in via X, sai dove han fatto quegli uffici? ...No? Comunque ha il negozio lì, sai dove han fatto quegli uffici? ...No? Comunque ha il negozio lì, sai dove han fatto quegli uffici? ...No? Comunque bla bla bla".


giorno 2 - domenica - ore 7

Apriamo. Siamo distrutti prima ancora di cominciare.

Dopo 7 ore l'unico evento rilevante consiste nell'arrivo di tal Attila XYZ, un simpatico ungherese che è riuscito ad iscriversi alla lista elettorale in extremis, e che quindi rappresenta per noi il fatto del giorno perchè la procedura per farlo votare implica circa 10 minuti di modulistica timbri conteggi firme e accertamenti.
Non vedevamo l'ora di conoscerlo, tanto che quando arriva applaudiamo e ridiamo come idioti, felici.
Non abbiamo fatto una gran figura, probabilmente.

Dopo 9 ore ha luogo questa geniale scenetta:

Arriva un ragazzo ventenne (con morosina per mano, ndr).
"buongiorno, mi dia un documento e la tessera elettorale"
"certo"
"ma... scusi, lei quindi è Simona XYX?!" [risate degli astanti]
"ehm... no" (il ragazzo diventa rosso come un peperone)
"sarebbe buffo, dato che lei è un uomo! No forse si è scambiato la carta con la signorina..."
"ehm no no, è... quella è la carta d'identità della mia ex"


ore 16

Mr pignolo acquista improvvisamente un'aura di simpatia allorquando mrs brianza, dopo un allegro resoconto sulla sua vita brianzola pre-venuta-in-terre-comuniste, si impunta per scrutare le schede una per una come-dice-la-legge.

Fa un po' specie sentire una che vota borghezio ed è in schieramento con berlusconi invocare la legalità, comunque.

Ora, la legge è pignolissima al riguardo, ma in tutta Italia - tutta - vige una regola di buon senso che permette di guardare tutte le schede con la stessa identica serietà, ma accorciando semplicemente i tempi di un paio d'ore, abolendo i tempi morti di scartabellamento sul registro.
 
Ovvero, prima si dividono le schede per schieramento/nulle/bianche/da assegnare, poi si guardano e si contano una per una con infinita attenzione, e ripeto, si guardano nè più nè meno una per una (con i rappresentanti di lista sulla spalla testimoni), si conta tutto 200 mila volte finchè non si accerta che i torni contano, si tenta di assegnare le schede difficoltose, e solo allora si segnano sul registro le crocette, tutte in una volta, pagina per pagina, e quindi senza far impazzire me e mrs bubblegum per segnare ogni singola crocetta scartabellando fino alla nausea il registro di 67 pagine di qua e di là (vi assicuro che non è simpatico e si rischia molto di più di sbagliare).
Questo, tanto per essere chiari.

Ora, mrs brianza ha chiaramente scelto di farci la guerra per principio (nella sua idea, gli scrutatori di un paese emiliano sono automaticamente ingobili comunisti disonesti) e soprattutto di farci andare a letto 6 ore dopo nel tentativo di stanare il bieco broglio elettorale comunista - che comunque si è sognata lei, perchè cip e ciop neanche li conosco, mr pomodoro mi risulta sia cattolico più udc che altro, mrs bubblegum ha votato con ogni probabilità una lista civica e io non mi ricordo proprio di aver detto a mrs brianza cosa voto, e comunque dato che non mi vesto hippie-stracciona tutti a prima vista mi danno sempre della destrorsa.

In ogni caso, un piccolo simpatico schermo di gelo cade fra noi e lei.


Ore 22

Chiudiamo il seggio.
Un manipolo di gente è riuscita a venire a votare alle 21.58.

Piccolo momento di panico di durata minuti 45.
Sembra che rispetto ai votanti manchi una scheda, in realtà ci siamo tutti quanti dimenticati di conteggiare il povero Attila XYX, che ovviamente non era nell'elenco alfabetico.
Il sollievo è pari agli anni di vita cardiaca che abbiamo perso.


Ore 23


Iniziamo  finalmente lo scrutinio, più o meno "come dice la legge".

Mrs bubblegum ha l'orrendo difetto di masticare a bocca aperta la cicca e di far scoppiare grosse bolle di bigbabol con il rumore di un reattore.
Di fianco a me.

Andiamo a casa alle 3 di notte, "come dice la legge".


giorno 3 - lunedì - ore 15


Ci troviamo per lo scrutinio delle 2 schede rimanenti.

Mr pignolo mi è ormai definitivamente simpatico.

Per scrutare usiamo l'altro metodo: mrs brianza ora è d'accordo (!!), il risultato è esattamente identico, semplicemente andiamo a casa prima.

mrs brianza saluta mr pignolo (ormai è il mio eroe) con un laconico "...ci rivedremo".

giovedì 21 maggio 2009

A questo punto mi diventa difficile trovare un titolo

Il punto è che è veramente arduo trovare qualcosa di più noioso di quelle dirette dal giro d'Italia che iniziano 6 ore prima che partano.

lunedì 11 maggio 2009

Sarebbe stato più immediato passare dal Kansas, ma se lo dice laCernia...

Cronaca fedele della vacanza Grecia 2007

Come tutte le vacanze assurde che Trantor condivide abitualmente con Sabo, Pipes e altri, anche quella a Skiathos del 2007 merita di essere raccontata.
Come al solito, il limite della normalità e della decenza viene ampiamente valicato.

180 giorni prima
I nostri, dopo una attenta riflessione di durata mesi 2, dopo aver preso in considerazione i pro e contro di una vacanza in paesi temperati, mediterranei, arabi, ex sovietici, privi di pub, privi di spiagge, popolati da koala, popolati da zanzare, popolati da francesi e il più possibile "non di tendenza", raggiungono un accordo sulla meta del viaggio, ovvero la ridente Skiathos, nelle ridenti isole Sporadi.

179 giorni prima
Skiathos è già diventato per tutti Skiantos e le Sporadi ve lo immaginate da voi.

I nostri sono costituiti da Trantor, Pipes, Sabo, Patty e la già nota al grande pubblico Panzer (impiegate alla Maxmara), Cinzia (un'amica di Trantor), Maddy e Simo (due amiche di Panzer), e il moroso di Panzer (già tristemente noto sotto la dicitura "moroso-ameba").

132 giorni prima
Ci si affida incautamente ad una agenzia di viaggi, la Touring, gestita da un certo Benedetto insieme alla Cernia, una simpatica aiutante dalla prontezza intellettuale di un termosifone.

Dopo 7 ore di attesa, per raggiungere Skiantos tal Benedetto propone ai nostri un agile percorso turistico, così composto:

- viaggio in auto Reggio Emilia - Malpensa
- volo Malpensa - Atene
- pernottamento ad Atene in (pare) hotel a 4 stelle in centro (o-oooooh)
- trasferimento di durata ore 6 per il porto di non-mi-ricordo tramite comodo pullman greco
- allegro viaggio in traghetto di durata ore 4 per quel di Skiantos
- arrivo.

Obiettiamo che però mancano il tour sulla torre Eiffel e un saluto a tua zia in Sudamerica, ma a quanto pare non ci sono più posti in aereo diretti all'aeroporto di Skiantos né modi più veloci di raggiungere l'isola.

4 giorni prima di partire
Dopo misteriose resistenze, Benedetto consegna ai nostri i biglietti aerei.
Per caso, per ridere, mentre si è tutti insieme a cena Trantor apre i biglietti.
Gaudio e simpatia nel constatare che Benedetto mi ha prenotato il biglietto usando a caso un nome assurdo (tipo "Renata Marsichetti" al posto di quello vero che, per esempio, potrebbe essere "Silvia Marsichetti").
Dopo una litigata furiosa, l'unica cosa che otteniamo da benedictus è "avrete sicuramente sbagliato voi a dirmi il nome (!), la penale ve la anticipo ma poi voi dovete ridarmela".


Sì sì.

giorno 1
In ogni caso, partiamo.
I primi segni di squilibrio li manifestano ovviamente Sabo e Trantor sull'aereo, sviscerando il consueto argomento "morti schifose a bordo di strutture aeromobili nonostante l'avessimo detto che non avremmo più volato che c**** è quel rumore aaaaaaaaa!!!"

Arriviamo ad Atene incolumi. Ci aspetta l'hotel “la mirage”, che si rivela una ciofeca indecorosa con le finestre rivolte su questo e questo.

giorno 2


Colazione in hotel.


Nel tavolo accanto ai nostri un tizio grasso e schifoso mangia a bocca aperta e beve biascicando che neanche un grosso formichiere col muso impiastricciato di miele.

Lo so che non mangiano miele, comunque durante il viaggio in pullman di durata ore 6 in mezzo al nulla desertico ci viene quasi il dubbio che benedictus possa essere un idiota, ma l’argomento non viene approfondito.


Dopo il viaggio in traghetto, il cui unico evento saliente consiste nell’incontro con questo, arriviamo a Skiantos.


La casa che abbiamo prenotato ha – anzi non ha - tutta una serie di optional che non corrispondono affatto a quelli proclamati da benedictus (e per i quali quindi avremmo teoricamente già pagato), ma la cosa passa in secondo piano di fronte al proprietario della casa, un greco uguale a Danny de Vito che si ostina a fornire compulsivamente a chiunque le indicazioni navali per Skopelos, in un inglese pari a quello che usavamo noi a 3 anni.



Notte 2


La densità di zanzare è pari alla densità di italiani sull’isola.


Alle 3 di notte, dopo attente riflessioni e varie esclamazioni di carattere epistemologico, Sabo e Pipes risolvono di tenere la camera da letto chiusa, preservando all’interno 43 gradi celsius e una densità di Off e altri pesticidi pari al numero di italiani presenti in Irlanda in agosto.


Giorno 3


ore 9.00


Veniamo fregati dal noleggiatore di jeep.



ore 18.30


“excuse me Sir, is it possible to have the air conditioni...”


“exta mani, exta mani!!”


“yes, but we have already paid for the air conditioning, as you see from this e-mail...”


“exta, exta, exta maniiiii! No eir condiscionin uidaut mani!!”


“yes, BUT...”


“no no no no no no no, extaaaa maniii!”


“sì vabbè, ho capit...”


“do iu uont tu go tu Skopelos? Uel, if iu uant to go to Skopelos teik de fist uey den raigt den left den de second striit, den iu teik the boat and d...”


“no no thanks, we don't go to Skopelos, we just want the air cond...”


“yes bat if iu uont to go to Skopelos iu mast teik the boat end den de...”


“ABBIAM CAPITO, NO ENNE O, GRAZIE”





Giorno 4


La pratica di sfidarsi ossessivamente a “sarabanda” con gli ipod causa i primi caratteristici sintomi da stato comatoso.




Giorno 5


A parte il fatto che Panzer urla al posto di emettere suoni civili, si verificano le prime tensioni nel gruppo, come ormai è nostra prerogativa.


Cinzia e Pipes raggiungono l'apice della tensione buttandosi addosso rispettivamente, in una escalation di violenza, una patatina, un po' d'acqua spricciata con le dita, un bicchiere d'acqua. I due vengono divisi mentre cercano di rovesciarsi addosso una bottiglia da un litro.




Sera 6


Mentre rincasiamo, nella veranda di casa nostra c'è un uomo seduto tranquillamente su di una sedia che si gode la frescura.


L'uomo è completamente nudo.




Giorno 7


Ci imboschiamo in una festa tradizionale ortodossa, in uno dei monasteri dell'isola.


Trantor perde 35 minuti della sua vita nel tentativo di fotografare un pavone.


Ci si accalora in una discussione accademica sulla storia dell'impero bizantino.


Effettivamente, questo non era mai successo.




Giorno 8


Nel cercare parcheggio selvaggio nella pineta Panzer inveisce come un'ossessa contro un povero cristo che ha messo il motorino un po' male, salvo poi scoprire che il tizio era italiano.


Ci vergogniamo.




Sera 9


Veniamo fregati da un ristorante che ci fa aspettare un'ora e mezza per mangiare gli antipasti e poi comunque il pesce fa schifo.




Cinzia incontra un'amica appena arrivata a Skiantos:




“Hai fatto buon viaggio?”


“Sì, sono partita da Bologna e col volo diretto in 2 ore e mezza ero qui” (!)


“Ma scusa, come hai fatto a trovare posto? Era tutto occupato da mesi! Non hai fatto volo per Atene, hotel, pullman, nave...?”


“Veramente era pieno di posti liberi”




Giorno 10


Un idiota col quad fa una figura di ….. davanti a tutta la spiaggia e si impasta in una salita di sabbia con 45 gradi di pendenza.


L'aneddoto, particolarmente buffo, verrà rispolverato da Sabo e Pipes con una frequenza di 13 racconti al giorno.




Giorno 11


Riaffrontiamo con estrema gioia il viaggio di ritorno, e soprattutto l'hotel “la mirage”, mentre divampano vari incendi.


Benedictus viene ormai considerato definitivamente un idiota.


Sera 11


Veniamo fregati da un tassista di Atene.

sabato 2 maggio 2009

Via, via, via da questo paese, e anche subito

Le uniche occasioni in cui un'orchestra classica compare in televisione sono quando fa un concerto per il papa o per berlusconi.

E intanto l'idiota inviato a Londra scimmiotta quello che c'era prima e spende i soldi del nostro canone in sciarpe.

venerdì 24 aprile 2009

Much Ado About Nothing

Qualche giorno fa il coro di Trantor ha tenuto un concerto in quel di T.
Non posso fare la cronaca demenziale perchè è filato tutto liscio, il prete si è rivelato simpatico, gentile, colto abbatanza da comprendere il latino, sapere diverse cose di liturgia antica e soprattutto da saper collocare il termine "Rinascimento" in una rosa di secoli sufficientemente precisa, e soprattutto soprattutto soprattutto un ottimo cuoco.

(per chi non lo sapesse, esistono giovani preti - posso sempre fare i nomi, se mi scrivete una mail - che dichiarano tranquillamente di non sapere il latino, e di non conoscere un tubo di musica al di là di gen verde. Come se un architetto non conoscesse Bernini, ma comunque andiamo avanti).

La corista Sirel, che ha fatto da tramite per l'organizzazione del concerto, deve gestire il famoso bordereau SIAE, dichiarazione obbligatoria in cui devi elencare i pezzi che hai eseguito e che, in base all'autore (se morto prima o dopo 70 anni fa), ti dice quanto devi pagare per poter cantare quei pezzi in pubblico.

Ora, il repertorio che facciamo si situa nel '500, e non si va oltre il 1610: quindi è tutto di pubblico dominio, e quindi non si paga niente. Ditemi voi se ha senso, tutte le sante volte:

- andare nel capoluogo dove c'è l'ufficio siae competente (non sempre è dietro casa tua, NB)
- chiedere il permesso per svolgere il concerto e fare 32 firme su vari moduli
- ritirare il bordereau
- lasciare una cauzione di 27 euro per eventuale perdita dello stesso
- far compilare nei dettagli il bordereau al direttore
- far firmare il prete
- riportare il bordereau all'ufficio siae con allegato il programma di sala del concerto (inutile dire che potresti averne stampato tu uno falsificato, ma lasciamo perdere)
- aspettare che il funzionario sfogli un misterioso faldone in cui sono riportati gli autori morti prima di 70 anni fa e in cui i polifonisti del tuo concerto sicuramente mancano
- cercare di convincere il funzionario che non tutti gli autori si trovano censiti nel faldone siae, e che magari è colpa loro se lo sconosciuto Spirito l'Hoste manca, e che non è colpa vostra se lui è morto nel 1569
- constatare tutti insieme che i pezzi sono di dominio pubblico e che non dovete pagare niente
- riprendersi i 27 euro
- tornare a casa.


Tutto questo per cosa?
Per non pagare niente.

_________
Ah, per dovere di cronaca: ieri 110 e lode!

mercoledì 22 aprile 2009

Tomorrow

Domani alle ore 16 Trantor si laurea.
O almeno ci prova.
Le uniche certezze sono l'ansia galattica che la attanaglierà, e il fatto che non saprà rispondere alle domande del correlatore.

Pensatemi.

baci ansiogeni

venerdì 17 aprile 2009

Perchè mai fidarsi del parere dell'insegnante?

Rompere le p**** per iscrivere l'amena figlioletta di anni 6 a scuola di musica a metà anno scolastico, ma con gli orari che vuole lui.

Non ascoltare chi dice "prima fate almeno un anno di propedeutico, poi l'amena figlioletta potrà scegliere lo strumento che più le piace avendo un'idea più chiara".
(E comunque lo suggeriva un'insegnante della scuola, non borghezio.)

Non fidarsi e portare l'amena figlioletta di anni 6 a casa tua il sabato alle 12.30 per la lezione di pianoforte e piantare le tende ogni santa volta fino alle 13.35.

Essere contento del corso di pianoforte.

Seguire il consiglio dell'insegnante l'anno successivo e iscrivere l'amena figlioletta di anni 6 al corso propedeutico.

Rompere le p**** a metà anno perchè, facendo il propedeutico, l'amena figlioletta di anni 7 ha trovato uno strumento che le piace di più e ora vuole cambiare.

Dire "eh, se avessimo fatto il propedeutico prima...".

Proporti candidamente di rinunciare le tue ore di lezione pagate che rimangono per darle ad un altro insegnante (!!), in modo che l'amena figlioletta di anni 7 possa provare un altro strumento.


Ecco l'attuale decorso del genitorepesantecomeilplutoniomatroppogentileconvoiperesserescortesi (detto volgarmente GPCIPMTGCVPES).
Simpatico, neh?

venerdì 10 aprile 2009

trenitalia non è fatta per gli insofferenti

10 giorni fa sono dovuta andare a Monaco per la tesi.
Partendo da Reggio Emilia, dopo che sei arrivato a Bologna ti aspettano come minimo 7 ore di treno.
Se sei su di un eurostar, hai con te il portatile e devi lavorare per la tesi, non hai problemi.
Se sei stata ingenua e ti aspetti un treno post 1990 e invece ti ritrovi una ciofeca di amianto del 1975 senza prese per l'elettricità, è decisamente un casino.

ore 11.00
Parto da Bologna. A parte il fatto che sono arrivata in stazione da Reggio diverse ore prima a causa dello sciopero dei treni regionali, che sarebbe inziato alle 9, e quindi mi sono già sciroppata 3 ore in sala d'attesa, salgo sul treno.

Orrore e raccapriccio nell'appurare che non ci sono le prese elettriche.

Un tizio sciccosissimo vestito da donna con la bocca uguale a valeria marini puzza tantissimo, e si è seduto al mio posto. Dato che non mi dà fastidio la marcia al contrario del treno lascio perdere, ma faccio comunque notare la cosa, dato che mi ha fregato il posto vicino al finestrino.
Ovviamente lui/lei non si alza, a me non interessa, e lui/lei si mette a leggere novella 3000.

ore 12.00
Ho "letto" tutto glamour, comprese le didascalie idiote alle foto idiote di abiti in cui in realtà non si vede un c**** del vestito.

ore 13.30
Ho consumato tutta la batteria del computer.

ore 14.00

Mangio un panino di gomma e ho già visto tutto quello che c'era da vedere sul treno, compresi una cosa che si ostinano a chiamare "bagni" e la prima classe, la cui unica differenza dalla seconda consiste nel diverso colore dei sedili.

ore 14.30
"che schifo di treno"
"eh già, dev'essere dei tardi anni '70"
"secondo lei è ancora uno di quelli fatti d'amianto?"
"...forse sarebbe meglio non farsi certe domande"

ore 15.00
Salgono sul treno 4 tizie americane sovrappeso, nella loro idea sono fighe ma sono solo sovrappeso.
Però mi aiutano con la valigia, quindi onore e gloria.

ore 15.04
Le tizie americane si tolgono tutte le scarpe e si addormentano, andando a costituire un groviglio di ciccia  che blocca ogni possibile uscita dallo scompartimento sia a me che alla signora dell'amianto.

ore 17.00

Io e la signora dell'amianto dopo due ore di buona coscienza ce ne freghiamo e svegliamo le americane per andare in bagno.
Quando torniamo, si sono riaddormentate di nuovo, da capo con la storia della sveglia e degli inciampi vari nella ciccia eccetera.

ore 18.00
Arrivo. C**** che freddo.


RITORNO

ore 9.00
Parto.
Con mia somma gioia, il treno è lo stesso dell'andata.
Comunque ho comprato 2 settimane enigmistiche e, nel dubbio, prendo seriamente in considerazione l'idea di iniziare un romanzo.

ore 11.56
Se quel maledetto tizio austriaco non la pianta di biascicare con la saliva giuro che lo butto fuori al Brennero.

ore 13.00
Panino di gomma.

ore 14.07
Sale una signora grassa romana, ossessionata dal dover prendere la coincidenza per l'eurostar che va a Roma.

ore 14.08
"senta, secondo lei checce la faccio a prendere 'a coincidenza perroma?"
"purtroppo non lo so signora.. Non saprei dirle se siamo in ritardo o meno"
"ellimortacci, io c'ho l'eurostarre da prendere, mica posso rimanere a Bologna stanotte! Maddove siamo?!"
"non lo so signora.. Provi a chiedere al controllore"
"ah"

ore 14.32
"senta, secondo lei dove siamo? Io devo andare arroma!"
"non lo so signora.. Non saprei, non conosco la linea"
"limortacci, io c'ho l'eurostarre da prendere!!"

ore 15.00
"ma dove siamo? Siamo in ritardo!?"
"..."
"signorina scusi, che lo sa dove siamo?!"
"[tolgo le cuffie dell'ipod] no signora, non lo so!"
"io c'ho l'eurostarre però!!"
"lo so, chieda al controllore, io purtroppo non so aiutarla!"
"ah"

ore 15.26
"Limortacci, io devo andare arroma, speriamo di farcela"
"[apro gli occhi, nella mia idea stavo riposando, nella sua deduco di no] ... eh sì"
"siamo in ritardo? Che ore sono? Io devo andare arroma! Su che binario è il treno a Bologna? e..."
"SIGNORA NON LO SO"
"ah"

ore 16.08
Arrivo.
La signora grassa ha ucciso il controllore con valanghe di ansia e domande e resoconti sulle importantissime cose che l'attendono a Roma.
Lei prende la coincidenza, io perdo la mia.
Simpatia.
Sul treno dopo, almeno incontro Frau D. e posso avere una conversazione normale.

giovedì 9 aprile 2009

Mi raccomando

"buongiorno"
"buongiorno! vedo che ha portato il malloppo!"
"eccolo!"
"...l'ha fatto?"
"temo di sì"
"grande errore, non lo faccia più! ...e ha trovato subito un errore, immagino"
"esattamente"
"non lo rifaccia. Lei non la deve più aprire da qui al 23, ha capito?"
"sì sì"
"dorma, vada a spasso, esca"
"sì, ha ragione"
"a Pasqua danno brutto tempo, ma lei esca, esca comunque, ha capito?"
"senz'altro, professore"
"...mi raccomando"
" "


Ho consegnato la tesi ieri.
Il relatore dagli occhi color sabbia e la correttezza di un uomo d'altri tempi ha capito subito, dalla mia faccia e sospetto dalle mie occhiaie, cos'è che devo fare io, in queste due settimane che mi separano dalla discussione del 23 aprile.

Dormire.

E soprattutto, piantarla di aprire a caso la tesi e trovare errori ovunque.

martedì 7 aprile 2009

Organizzazione

"Buongiorno, curia di P., centralino, mi dica"
"Buongiorno, telefono perchè dovrei consultare una stampa musicale antica conservata presso l'archivio capitolare. Il numero segnalato era quello della curia, a chi mi posso rivolgere?"
"... mah, boh signorina, a dire il vero non ne ho la più pallida idea.. Boh, proviamo con questo numero. Stia in linea!"
"Ok grazie"
MUSICHETTA IDIOTA
"Buongiorno, curia di P., sono il dott. X. Mi dica"
"Buongiorno, telefono perchè dovrei consultare una stampa musicale antica conservata presso l'archivio capitolare. Il centralino mi ha passato quest..."
"No no no no signorina, non sono io che mi occupo di questo. Non saprei, riprovi a chiedere al centralino"
MUSICHETTA IDIOTA
"Buongiorno, curia di P., centralino, mi dica"
"Buongiorno, ho appena parlato con lei per quella stampa nell'archivio capitolare, il dott. X. dice che non se ne occupa lui.. Può suggerirmi un altro numero?"
"boh... proviamo qui"
MUSICHETTA IDIOTA
"Buongiorno, curia di P., sono il dott. Y. Mi dica"
"Buongiorno, telefono perchè dovrei consultare una stampa musicale antica conservata presso l'archivio capitolare. Il centralino mi ha passato quest..."
"Uhm, mi spiace ma non me ne occupo io.. Non saprei proprio che numero darle.. Magari però può provare con l'organista del duomo"

Chiamo maestro W., l'organista del duomo.

"Buongiorno maestro, telefono perchè dovrei consultare una stampa musicale antica conservata presso l'archivio capitolare. In curia ho avuto questo numero..."
"Sì, però non ho io le chiavi dell'archivio..
"Ah. A chi mi posso rivolgere?"
"Provi con il parroco, monsignor G."
"La ringrazio moltissimo!"
"Sì però aspetti, il parroco si è appena rotto una gamba e deve essere operato. Deve chiamare tra un mese, non prima"

Un mese dopo.

"Buongiorno, parlo con monsignor G.? Telefono perchè dovrei consultare una stampa musicale antica conservata presso l'archivio capitolare. Il maestro W. mi ha dato il suo num..."
"Eh?! Ma veramente, cara la mia signorina, io ho già il mio bel daffare qui, se mi mettessi anche a tenere l'archivio sarebbe finita, non doveva mica chiamare me!"
"Mi scusi, è che l'organista mi ha dato il suo numero...!"
"Beh, comunque non lo faccio io, faccio già troppe cose, io"
"Sì ok, ma a chi mi posso rivolgere?"
"Direi l'archivista... il dott. H."
"Bene grazie mille.. Ha il numero, per caso?"
"No."
"..."
"Boh, in curia l'hanno senz'altro"
"Grazie... infinite" [MA VAI A FARE LA PREDICA CHE E' MEGLIO]

"Buongiorno, curia di P., centralino, mi dica"
"Buongiorno, telefono perchè dovrei consultare una stampa musicale antica conservata presso l'archivio capitolare, monsignor G. mi ha detto di chiedere a voi il numero del dott. H."
"Il dottor H.? Io non l'ho mai sentito nominare!"
"...Non può guardare sulla rubrica, per favore?"
"Sì un attimo... Ma qui non c'è nessun dott. H."
"Ah. E quindi come faccio?"
"Le passo il dott. K., chieda a lui, resti in linea"
MUSICHETTA IDIOTA
"Buongiorno, curia di P., sono il dott. K. Mi dica"
"Buongiorno, telefono perchè dovrei consultare una stampa musicale antica conservata presso l'archivio capitolare. Il centralino mi ha detto di chiamare lei per avere il numero del dott. H, l'archivista"
"Sì sì, per io non l'ho, deve chiedere qui, stia in linea"
MUSICHETTA IDIOTA
"Buongiorno, curia di P., sono il dott. J. Mi dica"
"Buongiorno, telefono perchè dovrei consultare una stampa musicale antica conservata presso l'archivio capitolare. Il dott. K. mi ha detto di chiamare lei per avere il numero del dott. H, l'archivista"
"Sì, ecco il numero del dott. H."
"NON SO COME RINGRAZIARLA"

Dopo un mese e mezzo ed un finanziamento alla telecom ho trovato l'archivista H., gentilissimo, e nel giro di 3 giorni ho visionato la stampa, senza problemi.

Rimane il mistero del perchè nessuno in curia abbia mai sentito nominare l'archivista del duomo, il quale non solo ha le chiavi della cattedrale, ma custodisce corali liturgici e stampe musicali dal valore assicurativo elevatissimo.


Non me n'ero accorta

E' venerdì 3, alle 00.47.
Sto lavorando freneticamente alla tesi specialistica, la quale simpaticamente sembra non finire mai e a cui lavoro da 2 anni circa.
Ho gli occhi a forma di schermo di notebook e le occhiaie a forma di papaya.
Devo consegnare la tesi mercoledì.

Quindi, ammesso di avere a disposizione una legatoria che è disposta a rilegare 2 volumi di pagine 200 e 400 ciascuno x minimo 5 copie, devo portare la tesi in legatoria martedì mattina, e per quell'ora la devo anche già aver fotocopiata.

Quindi deve essere finita lunedì.

Sono tutte cose che so perfettamente, e che assillano ogni minuto della mia vita da circa 4 mesi a questa parte.
Di notte sogno l'apparato critico ed i saggi di Robert Kendrick.

Dunque, dicevo, sono le 00.47 di venerdì notte, il 3 aprile.

"Trantor, tutto ok?"
"sì sì, sto finendo, sono le ultime correzioni. Notte pap..."
"ok.. ma tutto bene comunque, no?
"sì papà... scusa, sto finendo una cosa"
"ma, oggi è venerdì"
"... eh? ah sì"
"ma... ce la fai?"
"papà, sì, ce la faccio, sto finendo di correggere"
"no, perchè oggi è venerdì.. Se la discussione è il 23... dunque, vediamo, forse la devi consegnare l'8"
"..."
"lo sai, no, che la devi consegnare l'8? E se la devi consegnare l'8, allora il 7 va portata in legatoria e il 6 va fotocopiata e il 5 devi rileggerla tutta e..."
"SI' PAPA' lo so, lo so, lo so, lo so!!"
"ok.. ti lascio lavorare.."
"ok grazie..."

[4 gigabyte di ansia in più pur avendo già toccato ampiamente il limite]

sabato 28 marzo 2009

Grazie a tutti

Corso di coro di voci bianche in una scuola elementare, le insegnanti siamo io e Frau Blucher.

Ovviamente Frau Blucher è il capo, io sono l'aiutante imbranata.

Ogni santo venerdì, quando stiamo per iniziare il corso, lasciamo ai bambini 5 minuti per mangiare la merenda e rilassarsi dopo la scuola.
Dato che i bambini sono 50 e siamo in palestra, è assolutamente vietato correre come locuste e giocare con i palloni.
Sono due anni che Frau Blucher li sgrida, quando corrono come locuste e giocano con i palloni.
Venerdì scorso, i bambini stanno correndo come locuste, giocando con i palloni e urlando come maiali al macello.
Io, ovviamente, mi metto a sgridare i bambini.
Frau Blucher, per spirito di contraddizione e giusto per evidenziare ancora di più, nel caso ce ne fosse bisogno, la mia imbranataggine, mi redarguisce con "ma dai su, lasciali giocare!".
Io eseguo.

Frau Blucher va a prendersi un caffè.
I bambini corrono come locuste, non prendono i palloni perchè comunque su quello non transigo, ma li lascio urlare, come da ordini impartitemi.
Dopo 30 secondi, e nel preciso istante in cui Frau Blucher ovviamente non c'è, entrano due insegnanti della scuola.
Mega ramanzina ai bambini perchè fanno troppa confusione.
Ovviamente ottengono il silenzio immediato, poi mega ramanzina a me, piccola idiota venticinquenne senza polso, perchè stanno correndo come locuste e non li ho sgridati.

Certo.
Ah, e grazie.

venerdì 20 marzo 2009

Il mio relatore

Eh, è una brutta cosa avere una sterminata ammirazione accademica per il vostro relatore.

E' che quando lo ascolto lo guardo nei suoi occhi color sabbia, e la sintassi impallidisce.

Come se di colpo avessi catrame al posto della saliva e la competenza linguistica di borghezio.

giovedì 19 marzo 2009

Indignata

"[...] il Papa ha parlato dell'epidemia di Aids nel continente africano: «Non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi aumentano i problemi» ha dichiarato il pontefice. Benedetto XVI ha indicato come unica strada efficace quella di un rinnovo spirituale e umano nella sessualità." *

Già qui si vede la scala di valori di questa gente: non usare a tutti i costi i preservativi diventa improvvisamente più importante di salvare vite umane adulte o appena concepite.

Arroccarsi su di una posizione senza giustificarla né spiegarla concretamente (che c**** vuol dire "rinnovo spirituale e umano della sessualità"? Non so, a me la sessualità sembra umana di suo, a differenza del celibato, più indicato per certi minerali ferrosi. E poi "i preservativi che aumentano i problemi" io li devo ancora vedere, a meno che lui non abbia ancora imparato ad aprirli) è più importante di proporre soluzioni concrete per tentare di risolvere un epidemia mortale.

E ovviamente, fare la seconda domanda non ha più alcun significato.

martedì 17 marzo 2009

Post fondamentalmente inutile, ma solo per farvi partecipi delle mie numerose sindromi

Venezia è fondamentalmente una città malinconica, o almeno lo sta diventando, se vai oltre la cortina di paccottiglia vetraia e magari fai un giro nelle vie ormai spopolate dei quartieri ignorati dai tuvisti (il refuso è intenzionale).

In ogni caso, appena entrata in piazza S. Marco ho avuto un attacco fenomenale di sindrome di Stendhal, non riuscivo a fermare i lacrimoni mentre guardavo la basilica e pensavo ai Gabrieli.
Ne ho avuto un altro di fronte ai magnifici cavalli bronzei provenienti da Costantinopoli, dato che ho una vera e propria ossessione per l'impero bizantino.

Oltre che per lo shantung, ovviamente.
Ma questa è un'altra storia.


giovedì 12 marzo 2009

Nuovo avvistamentINO

Per la serie "avvistamenti di fastidiosi -ini" nei forum di moda:

"blusine leggere fantasia e tinta unita
soprabitino maniche 3/4 fantasia
abitino nero
abitini, fantasia e tinta unita
giubbino scamosciato tdm
collane pellini
orecchini vistosi"

...mah.

Alle volte essere una specie in via d'estizione ha i suoi vantaggi

Ho avuto l'illuminazione stamattina, tra una fetta biscottata e un ritornello pocciato nel latte.

Se la mia denutrita facoltà esiste ancora, è solo perchè la gelmini non sa che esistiamo.

lunedì 9 marzo 2009

Per via di scrivere la tesi

Ok.
Grazie a Jhack (trovato fortunosamente grazie ad Isaac*), il capitolo di introduzione alla tesi è stato prontamente sacrificato per questo.

Al momento sono a quota 22 su 33... Non ci dormirò, stanotte.

Enjoy ;-)







* come chi è Isaac?!

domenica 8 marzo 2009

Non ce la posso fare #3

Io sono di sinistra, ok?
Io faccio ogni giorno la raccolta differenziata.
Io non capisco perchè spendere miliardi per ritrovarci pieni di scorie nucleari invece di investire gli stessi soldi in tecnologie per l'energia solare.
Io sono per "se proprio bisogna fare delle centrali nucleari, costruiamole a villa certosa."
(Tanto le copriamo con tutti quei cespugli. E possiamo sempre usare le piscine per l'acqua pesante.)
Io sono d'accordo nel diminuire lo spreco di energia e nel salvare il pianeta dalla catastrofe e usiamo tutti di più l'autobus e cambiamo lampadine ecc ecc ecc.

Tuttavia.

E' che i due di caterpillar proprio non li reggo.

domenica 1 marzo 2009

Fenomenologia dello spettatore da concerto #2

Il Melomane

Il Melomane è un allegro signore tra i 50 ed il 75 anni, in pensione, di norma a casa a fare un c****.

Nella sala da concerto/teatro Il Melomane è in primo luogo convintissimo di essere una specie di padrone di casa; quando entrate in sala, nonostante lui sia uno spettatore sostanzialmente del tutto uguale a voi e nessuno, ma proprio nessuno gli abbia pagato in biglietto solo perchè lui è lui, immancabilmente si comporta come se fosse il presidente del CDA del teatro, mirigliani a miss italia o uno degli orchestrali: vi accoglie entusiasta, vi controlla il biglietto, vi mostra cerimoniosamente il vostro posto e vi spiega dettagliatamente dov'è il bagno. 


Se in più avete un diploma di conservatorio, o se comunque suonate qualcosa, non appena vi vede Il Melomane urlerà senz'altro "MAESTRO!!", per far sapere a tutti che conosce un musicista.

Nel chiacchierare con lui sarebbe d'uopo esimervi dal fare qualsiasi commento sui cantanti, poiché Il Melomane è convinto di costituire una infallibile bibbia al riguardo, in virtù delle migliaia di concerti a cui ha assistito.
[Come se voi diceste che siete a capo della Mondadori perchè avete letto tutti i libri di Asimov. Comunque.]


Se però finite a parlare della stagione concertistica, immancabilmente vi confiderà che "sai, ho fatto l'abbonamento solo per sentire due o tre cose, domani sono a Milano lunedì a Bayreuth e martedì a Sidney, mi hanno chiesto di andare sentire Carmen e ho dovuto accettare".

Il vero pericolo costituito dal Melomane non risiede, tuttavia, nella sua opinione sui cantanti russi, o su quella indimenticabile notte al Metropolitan in cui la Callas fece 15 bis, o su quanto non comprenda il senso della musica pre-Rossini, poichè se siete bravi potete sempre dargli ragione con un sufficiente margine di realismo e lui, in cambio, vi offrirà un caffè.

No: il vero pericolo è costituito dai tentativi con cui il Melomane cercherà ad ogni costo di portarvi a casa sua, onde passare una indimenticabile serata nella "stanza dedicata a Pavarotti", nell'armadio dei cimeli rimembrando Di Stefano, ad ascoltare vecchi dischi con gli introvabili recital di Domingo nelle repubbliche baltiche e ove, obbligati a sangue, dovrete accompagnarlo al pianoforte mentre cerca di intonare "La donna è mobile".

Non ce la fanno, non ce la fanno!

Non c'è come dire ai genitori dei 118 bambini del coro di voci bianche

"la prossima volta portate tutti un cd-R nuovo"

per avere in cambio 5 dvd+R, 7 cd riscrivibili, 12 cd+R, 8 dvd fallati e 10 cd già registrati.





Ok, ok, per i dvd fallati non è colpa loro.
Comunque non ce la fanno.

lunedì 23 febbraio 2009

Fenomenologia dello spettatore da concerto

Quello della caramella

QDC è un fanatico, ma seriale.
Può essere maschio o femmina, indifferentemente; solitamente è un esemplare avanti con gli anni.
Il QDC è venuto a concerto con un unico scopo: meditare in silenzio per tutto il 79% del concerto quale sia il momento propizio per scartare la caramella.
Se è un esemplare esperto, individua con successo il passo più ricco di pianissimi di tutta la serata.
Se sbaglia e inizia lo scartamento senza che ve ne accorgiate, vuol dire che è solo un dilettante alle prime armi.


La Pazza Della Stampella

La Pazza Della Stampella è una tizia grassa che si siede da tempo immemore dietro di voi, in quanto anch'essa ha fatto l'abbonamento alla stagione concertistica.
Il motivo per cui è lì non è chiaro, dato che nessuna delle opere in programma sembra soddisfarla: il sintomo che dopo 27-29 minuti di concerto colpisce la PDS è invariabile, ovvero giochicchiare con il programma di sala.
Ma non in modo normale: sul momento non capite il perchè di quel PRIT PRIT PRIT PRIT PRIT PRIT PRIT PRIT che si insinua nel vostro orecchio durante la Prima di Mahler, come se qualcuno sfogliasse velocemente a intervalli rigolari di 4 secondi un libro con le unghie.

Dopo 7 minuti esasperanti vi voltate, e la vedete.

La PDS ha arrotolato il programma di sala nel buco che si trova nella parte superiore di una stampella, e lo gira facendo crepitare le pagine di cartoncino.
Farà così per tutta la durata dell'abbonamento ai concerti, ovvero 7-8 mesi.
Potete voltarvi, guardarla male, invocare SSSSH, chiamare i carabinieri mentre giochicchia, ma riceverete sempre quello sguardo orgoglioso e ostinato con cui la PDS, indubbiamente, è nata.


Lo spettatore euforico

Lo spettatore euforico è innanzitutto un drogato; la sua caratteristica principale consiste nell'urlo da S. E., una specie di "BRAVI" tra il commosso ed il verso di tarzan, il quale viene ripetuto al termine di ogni pezzo con energici battimani ed una inquietante incapacità di stare fermo, di fatto invadendo spazi vitali altrui o buttandosi sulla pancia del vicino per commentare.
In ogni caso, ci siete affezionati: la sua visione entusiastica e positiva della musica rende lo S. E. del tutto sopportabile, a parte quando gli siete vicini e vi fissa con l'occhio lucido per 56 minuti nell'attesa che lo prendiate in considerazione per entusiastici e complici commenti, e dargli così modo di spiegarvi nei dettagli quanto ami il Trovatore e cantare "vincerò" sotto la doccia e Maria Callas che purtroppo! è morta ed il Regio e Carreras e la Forza del Destino e Pavarotti che purtroppo! è morto e bla bla bla bla bla.
Il tutto con accento parmigiano.


La fashion-idiot

Ve ne sono ovunque, ma in quel di Parma raggiungono vette di inesplicabile perfezione.
La F. I. è lì con voi nella sala da concerto/teatro per tutti i motivi di questo mondo, tranne che per ascoltare la musica.
Di solito non vi crea alcun problema perchè vi ignora, dato che non avete una pelliccia e/o la borsa di vuitton color kiwi marcito, o perchè non vi ha mai visto nel rinomato salotto di X e dunque voi non esistete, o perchè siete contro la caccia alla volpe.
Se siete fortunati, durante Brahms l'esemplare di F. I. farà squillare il proprio cellulare e si metterà a rispondere.
Altrimenti potreste osservarla mentre, disperata, cerca di capire a che punto del programma si è arrivati, ridacchiando con la F. I. n°2 sul nome di Purcell.
Il tutto con r moscia e accento parmigiano, anche se alla F. I. piacerebbe tanto, tanto, tanto ma proprio tanto poter parlare con accento milanese.


Il Gradasso Da Conservatorio (talvolta sotto la più rara forma di Musicologo Di Velluto*)
Esemplare pericolosissimo, lo riconoscete innanzitutto dall'abbigliamento da riunione d'affari del CDA barilla, che il GDC o MDV si ostina a considerare innegabile prova della propria affermazione sociale e della propria formazione musicale classica, due chilometri al di sopra della 'feccia che ascolta popular music'.

La seconda appendice che lo rende riconoscibile è la partitura, che egli si porta fanaticamente appresso anche se va a sentire la Tetralogia di Wagner in una caverna dell'età del ferro, come distintivo della propria sterminata conoscenza (ehi, guardatemi, so leggere la musica! guardatemi, io sì, voi no, gne gne gne).

Se gli siete vicino e siete 1) incompetenti o 2) competenti, vi si aprono due possibilità:

1. sopportare le occhiate di disprezzo e la gelida indifferenza che riceverete in quanto non siete adepto di quella rinomata sede di somma e universale sapienza che agli occhi del GDC è costituita da "il prestigiogo conservatorio di X", e astenervi da qualsivoglia commento, anche sul colore delle poltrone;

2. sopportare le occhiate di disprezzo e la gelida indifferenza che riceverete in quanto non siete adepto di quella rinomata sede di somma e universale sapienza che agli occhi del GDC è costituita da "il prestigioso conservatorio di X", e fingervi incompetenti (punto 1); 

3. nel dubbio, accoltellarlo prima che cominci a sproloquiare da solo sulla genesi della partitura e l'analisi schenkeriana che egli stesso ha applicato mentalmente al pezzo in programma nei due minuti appena trascorsi, mentre frattanto componeva un originale mottetto dodecafonico, dirigeva la Nona di Beethoven e scartava una caramella.



___________
* ok, questa la capiscono solo i miei colleghi di musicologia

giovedì 19 febbraio 2009

Sono in facoltà da 6 anni, moltiplicate questa scenetta adeguatamente e siate perversi!, immaginate le infinite varianti

"ciao!"
"ciao!"
"dove vai di bello?"
"vado in università"
"ah, bello, e cosa studi?"
"musicologia"
"..."
"..."
"ah... ma, psicologia, sì, dai, che bello!"
"no, veramente è mu-si-co-logia"
"...ah"
"..."
"e quindi...?"
"e quindi studio la musica"
"aaaahhhh, ma sì allora suoni il pianoforte!"
"no, non è propr..."
"come? ah no, aspetta, allora dirigi l'orchestra!"
"no, quello è il conservatorio" [uhm, can't explain...]
"...ah. Ma scusa, quindi cosa fai?"
"vedi... è come beni culturali, studi l'arte ma non impari a dipingere, giusto?"
"aaaahhh! Sì sì, ora ho capito!"

Bene.
Sono contenta che tu abbia capito.
Non chiedermi di spiegarti su cosa faccio la tesi, ti prego.

Se ti nominassi la parola "hemiolia" mi denunceresti sicuramente.

"e quindi studi musicologia, dai!... Ehm e dopo, cosa... cosa pensi di andare a fare??"

Espatriare.

lunedì 16 febbraio 2009

A presto! Quando? boh. Comunque se sapeste della stampella...

Scusate la latitanza...
Tornerò presto con una nuova fenomenologia, dal titolo "Fenomenologia dello spettatore da concerto".
Contiene una tizia che arriva ad arrotolare il programma della serata nel buco della stampella, pur di non far ascoltare Mahler agli altri spettatori circostanti. Un genio.
Qui non appena avrò finito il capitolo della tesi sulle hemiolie.
Quindi, boh.

martedì 10 febbraio 2009

Buffissimo

Oh, se sei stato ucciso dai nazifascisti perchè omosessuale, zingaro, pazzo, ebreo, di altra religione, comunista o semplicemente perchè ti ostinavi a ragionare con la tua testa, vabbè-sì-ok-hai-ragione-tu-ma-non-dimentichiamo-le-foibe-stalin-i-partigiani-erano-assassini-e-comunque-i-gay-non-sono-naturali-e-poi-questi-fantomatici-campi-di-concentramento-io-li-devo-ancora-vedere.

Se invece sei un embrione grosso come un moscerino ma probabilmente meno furbo, uno spermatozoo o magari un corpo martoriato in coma da [che ve lo dico a fare] 17 anni, lì sì che si preoccupano per la tua vita.

venerdì 6 febbraio 2009

Sarebbe troppo facile

Belli, questi esempi di primi cittadini.
Per la cronaca, il simpatico stupratore è lo stesso dell'ordinanza per cui chiunque non fosse di religione cristiana avrebbe dovuto transitare almeno a 15 metri dalla chiesa della ridente Rovato.
Immigrati in primis, ovviamente, ma anche gli atei. Anche io, che non sono battezzata e al momento sono agnostica.
Sarebbe troppo facile fare amarissima ironia, per cui non la faccio.
Fatela voi, mentalmente.

lunedì 2 febbraio 2009

Basta poco per sorridere, per fortuna

E' bello quando il vostro contro-relatore, un genio del contrappunto simile a bud spencer ma savonese, copia dei file dalla vostra penna USB e ride come un matto nel vedere come avete personalizzato le cartelle.

Cartelle blog

domenica 1 febbraio 2009

Numeri utili

Per informazioni su come ricevere dalle 5 alle 6 telefonate al giorno da parte di coristi sapientini che vi implorano di entrare nel vostro coro e vi chiamano "silviotta" nella speranza che questo sia rilevante ai fini dell'audizione scrivi a sonounparafulminesfigato@trantor.com

Per informazioni su come fare l'audizione ad un sapientino gradasso che ha scambiato Palestrina per la Vedova Allegra e non riesce ad imitare un semplice vocalizzo ma si sente Carreras contatta lamammadelcretinoèsempreincinta@soprattuttodisapientini.com

Per ricevere da un corista sapientino di 60 anni impareggiabili lezioni sulla polifonia del '500, anche via sms, scrivi a èunafantasticamodacredersimusicologisoloperchèsihacantatounavoltasicutcervus@simpatia.it

Per ricevere dalle 2 alle 3 mail di disprezzo, offese gratuite e polemica da un corista sapientino con grado di pericolosità 10 perchè l'avete ecluso dal coro rivolgiti a
semprepiùsimpatia@"hocantatoin15763954coralichefacevanosicutcervus-
etunonmipuoiescluderebruttaignorantegnegnegne".sonounsapientino.gov


Per risolvere tutti i tuoi problemi, clicca su
www.comeinserirel'indirizzodelsapientinoperniciosonellalistaspam.it




PS il copyright di questa idea è di Sabo, grazie Sabo, che ha sviluppato l'intuizione di Pipes, grazie Pipes

E così tutti i miei coristi ora sanno del il decorso seguito dal sapientino comparso a coro mercoledì.
Un record: è passato dalla fase di incubazione a quella acuta in 4 giorni (lunedì - giovedì). Un esemplare notevole.
Se parlo arabo, andate qua

martedì 27 gennaio 2009

stringi stringi

Carla Bruni a Che tempo che fa.

Mia mamma genialmente riassume: "uno sforzo disumano per sembrare intelligente".
______________

Trantor analizza: r moscia anche in italiano e altre diavolerie francesi per sentirsi faiga, ed è più comodo, parlare invece di sforzarsi di emettere note intonate.
______________

Sono invidiosa?

del fisico da faiga sì.
della r moscia anche in italiano e altre diavolerie francesi per sentirsi faiga, ed è più comodo, parlare invece di sforzarsi di emettere note intonate, col cuore in mano, no.

lunedì 26 gennaio 2009

Il corista sapientino

Fenomenologia del corista sapientino

Grado di pericolosità: 10


Il corista sapientino costituisce uno degli esemplari più diffusi all’interno dei cori amatoriali, ma spesso sfugge alle prime ricognizioni in quanto ama perversamente confondersi con i coristi normali; il corista sapientino fa dunque la propria simpatica apparizione conclamata, mostrandosi per quello che è, nell’esatto momento in cui ritiene indispensabile “sfasciare il coro”.*


La prima caratteristica da avere sempre presente nella trattazione riguardo al corista sapientino è che il corista sapientino è str***o.



La seconda è che il corista sapientino è ricco. Di norma, il corista sapientino è un piccolo-medio imprenditore, seu un erede di famiglia ricca, seu comunque qualcuno che tanto per capirci gioca a golf. Se di sesso femminile, il corista sapientino può raggiungere l’apice della perfezione se commercialista.


La terza caratteristica, del tutto fondamentale ai nostri occhi, è che il corista sapientino è convinto di padroneggiare alla perfezione


a) la lettura a prima vista

b) il setticlavio

c) tracce di composizione dodecafonica

d) la notazione neumatica della Novalesa

e) l’interpretazione del tactus proportionatus nelle hemioliae a fine ‘500

f) la liturgia secondo il breviario di Pio V

g) le linee guida della musicologia post-Monterosso e soprattutto

h) i nomi delle note.


L’esemplare infatti considera di avere prove schiaccianti della propria superiorità musicale basandosi solitamente e rispettivamente sui seguenti dati:


a) ha fatto la comparsa nella Vedova Allegra

b) a casa ha 3 cd di Bach

c) ha cantato in un coro di montagna

d) una volta è andato a sentire Tosca

e) una volta è andato a Cremona

f) va in parrocchia

g) sa che Palestrina viene prima di Puccini, anche nell’enciclopedia (quindi CVD)

h) qualcuno anni addietro gli aveva insegnato cos’è la chiave di violino


Voi potete anche avere una laurea in musicologia, un diploma in 8 strumenti, un corso di perfezionamento alla Chigiana o magari chiamarvi “Claudio Abbado”, ma sappiate fin d’ora che tutto ciò agli occhi del corista sapientino non è pertinente.


Egli, nonostante in prima istanza vi abbia considerato la simpatica mascotte del coro (soprattutto se siete giovani), e abbia accolto con massimo favore la vostra venuta nel ruolo di direttore, non tarda a presentare i primi segni con cui la sua vera natura finalmente si rivela, e lo fa tramite i seguenti dialoghi, documentati sul campo:



C. S.: “in questo coro dovremmo cantare a 4 voci SATB,** non a 3”

Voi: “ma veramente questo coro ha 25 donne e 5 uomini. Dove le tiro fuori 4 voci SATB?”

C. S.: “la vera polifonia è a quattro voci”

C. S.: “adoro Bach, per me è il più grande compositore che sia esistito”

Voi: “bene! Stasera impariamo 3-4 corali appunto di Bach”

C. S., dopo 2 prove: “questi pezzi fanno schifo. Cosa me ne frega di Wachet auf…!”

C. S.: “qui dovremmo fare una ripetizione”

Voi: “mah, a me non convince tanto… Ci avevo pensato ma preferisco di no. Comunque grazie del suggerim…”

C. S.: “no, qui bisogna PROPRIO fare una ripetizione, se no fa schifo”

Voi: “preferisco di no, grazie”

C. S.: “eh, noi con Il Coro Di X la facevamo. Con loro sì che funzionava”

C. S.: “tu sei brava, sai un sacco di cose”

Voi: “grazie”

C. S.: “…ma la vera polifonia è a 4 voci”


dove Il Coro Di X è sempre, invariabilmente, un coro di montagna.

Il decorso del corista sapientino spazia dunque da una prima fase di incubazione, in cui è irriconoscibile in quanto sapientino e vi adora (spesso appellandovi con dimitutivi, vezzeggiativi e dandovi buffetti sulle guance), a quella intermedia in cui cerca ad ogni costo di insegnarvi cosa è e cosa non è la vera polifonia, e infine a quella acuta, in cui "fomentare i coristi contro di voi" può essere considerato un eufemismo.


Viene inoltre considerata una caratteristica pregiata se l’esemplare di sapientino ama acconciarsi con un tabarro e/o un cappello da alpino, caratteristica questa che è riconducibile ad una forma di auto-identificazione con Giuseppe Verdi, o più probabilmente con un corista della SAT ubriaco.

Un’altra peculiarità osservata in data stellare 21 dicembre 2007 consiste nell’autoradio del corista sapientino, la quale diffonde a volume estremo i citati cori della SAT.


Di recente, si riconosce altresì al sapientino nella fase di incubazione la peculiarità di telefonarvi ossessivamente anche 5, 6 volte al giorno, per mettervi al corrente delle proprie straordinarie intuizioni.


* tale caratteristica decostruttiva, riscontrata nel 100% dei casi del campione preso in esame, è stata così denominata dall’anonimo ricercatore detto Il Farmacista.

** soprani e contralti (donne), tenori e bassi (uomini).


PS I miei coristi che leggono questo blog stiano tranquilli. Se hanno l’indirizzo, e soprattutto se continuano a leggere il blog senza avermi querelato, allora non vestono tabarri.



PPS NUOVO GIOCO!!!

Sei della città senza fiume o zone limitrofe?

Hai cantato in almeno un coro della provincia?

Gioca anche tu ad indovinare, da casa con la tua famiglia, quanti e quali coristi sapientini compaiono nella descrizione!!!

Puoi vincere fantastici premi!!!

venerdì 23 gennaio 2009

Vis...

La mia Città Senza Fiume.

Una città in cui si farebbe polemica anche sul colore della mia teiera.

lunedì 19 gennaio 2009

Non ce la posso fare #2

Le opere di Wagner sono come i sette nani.
Boh, mi manca sempre Gongolo.

...

Eh, questa casa non è un albergo.

La cosa buffa

La cosa buffa di quando litighi con tua madre è che quasiasi cosa tu dica, per esempio "gli spostamenti interni alla litosfera sono analizzati dalla tettonica a placche", lei ci trova sempre qualcosa da ridire.

Urlando, possibilmente.

Quesito #3

Ma dove c**** va la gente che alla fine di un concerto, a 4 secondi dalla fine dell'ultimo pezzo, alla prima uscita del direttore, mentre tutti stanno iniziando a chiedere il bis e praticamente si sente ancora l'ultima nota nell'aria, di colpo si alzano come se stessero perdendo un treno e obbligano tutta la fila ad alzarsi facendo cadere cappotticappelliprogrammisciarpecellulariinciampandoepestandolatuaborsettanuova perchè loro devono assolutamente andarsene?

Dove c**** va?!

giovedì 15 gennaio 2009

Sono nel tunnel (...ero uscita da quello della sfogliatina)

Credo di essere alla 15867sima ripetizione in WindowsMediaPlayer di questa canzone.

Se potete, immaginatemi con gli occhi sognanti ed una inquietante incapacità di fare altro.

venerdì 9 gennaio 2009

La differenza tra te e me

Fammi capire.
Tu mi dici che dobbiamo rifuggire i beni materiali e sei vestito d'oro.
Tu sei celibe e vuoi insegnarmi cos'è una famiglia e cos'è il matrimonio.
Tu sei uomo e vuoi dirmi cosa devo fare del mio utero.
Tu sei (forse) astinente e vuoi dirmi quale contraccezione devo usare.
Tu abiti in un altro stato e vuoi dire a noi cosa dobbiamo fare in Italia.
Tu non sei padre e sei sicuro che fare figli sia la prima cosa a cui devo pensare.
Tu dici che bisogna rifuggire gli idoli e viaggi in una teca semovente in mezzo a migliaia di bandierine gialle.
Tu hai 82 anni, l'uomo è sulla Terra da 75000, questo universo esiste da 13,72 miliardi di anni e mi assicuri di aver proprio tu la risposta alla domanda "c'è Dio?".

No, devo aver perso qualche passaggio.
Però vedi, siccome tutto pare che sia relativo, è questa la differenza tra me e te.
Io almeno lo dico, che potrei anche sbagliarmi.

mercoledì 7 gennaio 2009

Vira podatkov!

Trantor e moroso sono appena tornati da una vacanzina di 3 giorni 3 alle terme, in quel di Abano.
Si sono cotti nell'acqua termale a 37° fino a non poterne più, hanno fatto del loro meglio per smaltire in modo divertente le vagonate di cibo ingurgitate in pensione completa, hanno giocato a monopoli fino alle 2 di notte fra di loro ridendo come cretini e hanno giocato a schiacciare a caso tutti i tastini degli ascensori.

La vacanza è stata ulteriormente animata dalle seguenti scenette demenziali.

Scenetta 1 - in piscina


"Poiščite kaj, kar lahko izboljšate, bodisi vsebinsko, ah ah ah! Jezikovno ali slogovno in to popravite!"
Trantor e moroso: "prego?"
"Vas skrbi, da boste! Neutrudno dodajajo članke in jih izboljšujejo, ah ah ah!"
Trantor e moroso: "ma noi veramente non cap..."
"vira podatkov, vira podatko! ah ah ah!
Trantor e moroso: "ah ah ah!"
"ah ah ah!"

[trattasi di signora slovena convinta di essere in un telefilm di Star Trek* e soprattutto di essere collegata al traduttore universale]


Scenetta 2 - alla reception

Essere un hotel a 4 stelle con pretese di lusso e alto target sociale, con facchini vestiti come quelli di Pretty Woman e maitre occhialuto di un certo livello in sala ristorante, e contemporaneamente chiedere 5 euro per l'utilizzo del wireless nella hall.**


Scenetta 3 - fra morosi

Scoprire con orrore che per 25 anni hai giocato a monopoli con le regole inventate da tuo padre, e non con quelle che usa il resto del mondo.


Scenetta 4 - il moroso e il resto del mondo

Incontrare, non appena arrivati nella hall di uno dei 387 hotel di Abano Terme e 15 secondi dopo aver pronunciato la fatidica frase "aaah! questi 3 giorni ci rilassiamo e stiamo insieme noi 2 senza incontrare nessuno", un tizio della tua stessa città che conosce benissimo il moroso e che attacca bottoni incredibili, rompendo immediatamente l'idillio da vacanza-solo-noi-in-cui-non-dobbiamo-per-forza-conversare-con-qualcuno.***




_________________________
* sempre sia lodato

** col c%%%% che ve li do

*** il moroso ha un talento tutto particolare nell'incontrare conoscenti ovunque si vada in vacanza.
Il record attuale è mantenuto dalla vacanza a Vulcano; Trantor e moroso si siedono per la prima volta vicino ad una fumarola della pozza dei fanghi, e dopo 10 minuti il tizio seduto di fianco al moroso si gira ed esclama: "ma sei XXX!". Il tizio è un parrocchiano della chiesa in cui il moroso è stato organista per anni.

Cronistoria concerto 5 - Buon Natale, ulcera

Ovvero: che altro può succedere?

Il coro diretto da Trantor si appresta a replicare in quel ridente di Rubiera il concerto di Natale, i cui pezzi sono stati preparati con tanta cura.
Si specifica che il coro di Trantor canta quasi tutto a cappella ed è composto da 18 coristi, quindi non è che si sia poi in tanti. Se però ci sono quasi tutti, funziona a meraviglia.
Reduci dal primo concerto che è andato bene, tutti si è ottimisti.

Antefatto - 3 settimane prima

La legge di Murphy colpisce i nostri tramite una simpatica lastra di ghiaccio, sulla quale uno dei bassi scivola e si rompe il femore.

1 giorno prima

Non paga, la legge di Murphy colpisce i nostri tramite una simpatica rottura del femore della mamma di un contralto, la quale ovviamente al concerto non potrà venire.
Trantor si agita subito, ma poi facendo due conti emerge che i coristi rimasti sarebbero comunque 15 (un tenore aveva già un impegno), quindi si persuade che dopo due femori nient'altro possa accadere.

Il giorno del concerto - ore 15

Un soprano è malato.

ore 15:03
Trantor ha un principio di gastrite.

ore 16:24:21
Che altro può succedere?
Ma il terremoto, no?

E dove può essere l'epicentro, secondo voi?
Ma tra Parma e Reggio, no?

E Trantor dove abita, secondo voi?

ore 17
Il basso arruolato nella polizia municipale comunica a Trantor che, causa terremoto, forse c'è il caso che probabilmente nell'eventualità in cui chissà può darsi maybe ma non si sa mai la vita dove ti porta il cuore e comunque non agitarti non è ancora detto, dovrà essere reperibile, e quindi non potrà venire al concerto.

ore 17:17
Un contralto che minaccia di stare a casa per influenza viene precettato d'ufficio su minaccia della morte per epatite del direttore.

ore 17:48
Il famoso basso arruolato nella polizia municipale comunica che dovrà essere reperibile e che quindi non verrà.

ore 18:00
Un tenore comunica che una ridente catena di eventi costituita da terremoto - città impazzita - impossibilità di tornare a casa - freddo - pressione alta - pressione alta alta - pressione alta alta alta - pronto soccorso dovrà gentilmente farlo desistere dal proposito di venire al concerto.

ore 18:13
Trantor parte, con l'ulcera al seguito, per andare alla prova generale con i coristi sopravvissuti.
Arrivata in chiesa scopre che sua mamma, nel far la spesa nel pomeriggio, ha astutamente portato in casa la cartella con le partiture, mentre Trantor era convinta che fosse tutto in auto pronto per il concerto.

ore 19
Trantor rasenta pericolosamente l'esaurimento nervoso.
Nonostante la nebbia fitta e nonostante sia appena tornato da Brescia, il papà di Trantor si offre per portarle le parti e si mette in viaggio.
Problema: date
- la provincia di Reggio Emilia
- la probabilità infinitesimale che tra tutte le variabili possibili la casa di Trantor (x) ed il luogo del concerto (y) si trovino sulla via Emilia nel punto più lontano l'una dall'altro
- la nebbia
- la simpatica persecuzione della legge di Murphy,
stabilire ma guarda! dove si trovano x e y.

ore 21
Il concerto inizia e va tutto bene; il coro è decisamente decimato, soprattutto negli uomini, tuttavia fila tutto liscio.
Al rinfresco Trantor affoga l'ansia ormai libera nel mal di testa e soprattutto nel temuto "tunnel della sfogliatina".

Si torna a casa, dopo una scossa di terremoto.

Sono secoli

...che non aggiorno, scusate!
I miei coristi aspettano il resoconto demenziale dei concerti natalizi, per cui spero di tornare presto; il vortice della tesi mi sta prendendo un po' tutto il tempo disponibile.

Sorry!