mercoledì 29 agosto 2012

Cosa aromatizza il sedano (ovvero, di porno madrigale, pinne, fucile e coltellino del Parmigiano, edgarabiti, gambe aperte, Alicarnasso e miii, la siggnora mmariiiaaah!)

Cronistoria della vacanza a Favignana di 4 copie quasi esatte di Mel Brooks


Come sapete io e gli amici Pipes, Dave e Sofi siamo andati in ferie a Favignana.

Questa è la cronaca fedele, come nel Medioevo.
Lunga, ma non avevo nessuna voglia di tagliarlo. 
Non sono Lorena Bobbitt, infatti.


giorno 1, ore 10.31

Partiamo solo in 3, perché Sofi ci raggiungerà fra tre giorni, una volta finiti i turni in ospeda finiti a sprangate i colleghi.

Nell'auto di Pipes i bagagli vengono incastrati con la precisione del tetris sovietico, come solo uno scienziato dei materiali può fare.

Vorrei comunque sottolineare che come sempre il mio trolley è il più piccolo di tutti.
I miei amici dicono sempre che sotto sotto sono un uomo, infatti.
Poi vedono le scarpe e cambiano idea.


ore 14.21

Raggiunto l'aeroporto Marconi e appurato come ryanair imbarchi i bagagli in stiva direttamente dal terminal del bestiame, e se non ci credete andate a vedere da voi, grasse risate davanti al cartello ryanair in cui si legge il riassunto delle armi proibite a bordo.

Ci figuriamo il pilota ammazzato dal coltellino del Parmigiano, oppure il coltellino del Parmigiano incastrato nella trachea del pilota, oppure il terrorista che minaccia il pilota col coltellino del Parmigiano, oppure il coltellino del Parmigiano conficcato nel petto del pilota, oppure il petto della hostess da cui esce il coltellino del Parmigiano, oppure il coltellino del Parmigiano brandito allo sportello ryan dove si pagano le multe per le eccedenze di bagaglio ed il trasporto illegale del coltellino del Parmigiano.

Il coltellino del Parmigiano suscita sempre molta ilarità.


ore 15.00, in aereo


"Dave, Pipes, ricapitoliamo. Abbiamo speso 320 euro a testa per un volo Bologna-Cciapani di una compagnia che si autodefinisce low-cost per un volo che sulla carta costava "39,99 euro" diventando scemi per far stare le nostre cose nei bagagli di topolino prenotando su un sito che definire intuitivo, user-friendly e interessato alla correttezza legale nei confronti del cliente sarebbe nel mio caso paragonabile soltanto alla locuzione io sono avvocato e peraltro senza alcuna sicurezza di aver imbarcato sufficiente carburante, è così, è questo che mi state dicendo, è questo?!"
"cazzo io non volo più con questa gente" 
"eh."
"non ci volo più, va bene?!"
"no, no, basta"
"bastardi"
"fottuti bastardi"
"loro e il loro cazzo di coltellino di Parmigiano, va bene?!"
"bastardi."
"io non volo più con questa gente"
"fottuti bastardi!"
"eh."

[ad libitum]
[loop]


ore 16.30

Atterriamo salvi, poi saliamo sulla corriera che ci potterà acciapani potto e ci si presenta a tradimento la surrealtà di un enorme autista panzone, grasso e sudaticcio con tatuaggi, sopracciglio ingrugnato e sguardo del rude consumato con mozzicone di sigaretta che pende dalle labbra grasse pericolose e sudate che canticchia concentratissimo "con le pinne, fucile ed occhiali", facendo tap tap con le dita sul volante.

Un misto di tenerezza, sudore e cliché (peraltro non del tutto soddisfatti).
Adorabile.


ore 16.31 

Dopo aver constatato che nel nostro dizionario erotico-demenziale Egadi può diventare Begadi, grandangolo glandangolo, Borgo Panigale porno madrigale, Favignana Favignana e visto l'argomento Levanzo può benissimo rimanere Lèvanzo, ci sediamo.

Io e Pipes siamo gli unici della corriera a spegnere immediatamente l'aria condizionata che fuoriesce dalle bocchette sopra di noi.
Vorrà dire qualcosa, immagino.


giorno 1, cena fuori, ore 21.47

Prima sera, prima cena, io e Dave veniamo fregati dal buonissimo e straordinario pesce al cartoccio alla favignanese, splendido e imperdibile piatto fuori menu che ci è venuto a costare [quinto emendamento].
Buono, eh, buono.


giorno 2, ore 10.34

Dopo che il mio abito bianco in pizzo bianco di San Gallo si infila nel freno della bici, e voi sapete di cosa è ricoperto il freno della bici, veniamo fregati da uno stabilimento balneare fashion in cui non si possono mangiare i propri panini (id est ci sgridano), abbondano bambini semoventi e la caletta è in realtà un immenso ricettacolo di alghe.

Nell'ombrellone dietro di noi una coppia romana è composta da lei stragnocca che legge ad alta voce a lui interi stralci del codice civile (non sto scherzando), sta perennemente a gambe aperte al limite del porno e ad un certo punto si mette a 90 sopra di lui ammicando qualcosa del tipo "aho ma anvedi, allora con me te se rizza ancora", anche se potrebbe sempre aver detto "aho ma anvedi 'sta tradizione manoscritta della Novalesa, me ne accorgo ora!", non sono sicura.


giorno 2, cena in casa, ore 20.30

Dovete sapere che andare in vacanza con soli uomini implica rutti, Dave che mastica rumorosamente a bocca aperta come un marsupiale e uno svisceramento delle tematiche sessuali spinto a potenze estremamente, estremamente alte.

Ai primi mi sono abituata nel 2005, le terze vivaddio che ci sono mentre alla seconda ho sempre la folle tentazione di arpionare Dave con una fiocina, comunque sappiate che siamo riusciti a cenare, e che a Dave voglio davvero molto bene.


ore 20.34

Ora, io credo che solo noi ma proprio solo noi avremmo potuto, in Sicilia, sul mare, in agosto, su un'isola, cenare in questo modo. O se preferite in quest'altro.

(Il tutto rendeva obbligatorio l'uso del forno a 200 gradi per riscaldare gli arancini le patate al forno e il pollo arrosto comprati in rosticceria, arancini patate e pollo che erano freddi perché nel frattempo avevamo deciso di farci tutti e 3 la doccia oppure di riparare la zanzariera oppure di disquisire di qualcosa di importantissimo buttandola peraltro in politica, immagino che questo sia chiaro.)


ore 22.45

Di frutta c'è la cocomera di barbie.

Dopo un'ora siamo finalmente passati alle cose serie, ovvero le imitazioni dell'edgarabito [foto], e di Lord Casco, ma con i rutti. (non miei.)


giorno 3, ore 11.02

Dopo che Dave ha passato gli ultimi 8 secoli e 70 minuti a minimizzare la Questione Meduse, Pipes viene strisciato da una medusa.

Pipes non si dimostra del tutto d'accordo con la tesi di cui sopra ("non fa poi così male la tua cazzo di fottuta sorella, Dave.").


ore 18.32

Arriva Sofi.
Ci sembra giusto accoglierla con Dave che si appende mollette da bucato ai capezzoli.


ore 23.51

Passeggiamo in centro fra le bancarelle.

Dopo che ci hanno fatto notare che abbiamo avuto proprio dietro di noi montezemolo e moglie per tipo 17 minuti mentre noi ignari stazionavamo davanti ad un trafficante di cappelli nel tentativo di scegliere un panama per Pipes, inauguriamo l'uso smodato della nuova locuzione non è il tuo stile in luogo di ti sta di m... a pressoché qualsiasi cappello indossato da Pipes.

D'altra parte non è colpa nostra se insisteva per comprarsi dei vomitevoli texani.


giorno 4, in spiaggia

Dopo aver preso in giro per ore Pipes per la sua costosissima crema solare francese da pheeghetto di Parma centro ("AHAHAHAH ma è la crema di Catherine Deneuve?", "rien ne va plus, monsieur, fiii Bovgotavo!", "guarda che nel 2006 i mondiali li abbiamo vinti noi"), Sofi e Pipes giocano si scannano a sarabanda col mio ipod.

"due punti in palio, indovinate questa"
"aaah sì, la so! Sgt. Pepper lonely hearts club band"
"no. Riformula"
"Sgt. Pepper's lonely heart club band"
"no."
"idiota, la so io! Il titolo giusto è Sgt. Pepper lonely heart club band"
"no."
"scema, no, è Sgt. Pepper lonely heart club bands"
"no."
"taci cernia!, è Sgt. Pepper's lonely hearts club bands"
"no."
"chiudi quella fottuta bocca, è Sgt. Pepper lonely hearts club bands"
"no."
"maledetto idiota, è Sgt.'s Pepper's lonely heart club band"
"no."
"aaaah allora la so io, è..."
"avete rotto il cazzo"


ore 15.22

Dopo che mi sono procurata un'abbronzatura a forma di tracolla Nikon si fa strada un'inquietante tendenza all'onestà intellettuale e alla puntualizzazione scientifica.

"Dave, tu che sei scienziato. Tutto questo tufo è radioattivo?"
"ma cosa...?!"
"una volta ho letto che emette radon."
"... allora se mai è il radon che è radioattivo, non il tufo."
"..."
"..."
"hai ragione."
"lo so."


ore 19.46

Da ore sto fotografando capperi.


ore 23.35

Dopo una mitica partita a Seven Wonders in cui cari miei io vinsi, ci concentriamo sul futuro delle nostre esistenze.

"dove andiamo domani?"
"potremmo prendere le bici, fare la galleria e andare dall'altra parte dell'isola"
"no no no no no, mi hanno detto che la galleria è pericolosissima!"
"il cugino di mia zia c'è stato nel 2009 e mi ha detto che è quasi inaffrontabile!"
"il cugino di secondo grado del fornaio di Maranello mi ha detto che la chiamano galleria della morte!"
"un amico di un mio amico di un mio ex di un mio amico c'è stato in maggio e mi ha detto che potremmo morire!"
"mio cugino mio cugino mi ha detto che una volta è mo..."
"no no no no no no niente galleria per carità"
"non sia mai!"
"moriremo!"
"non rischiamo!"
"pensiamo alle nostre famiglie!"
"dall'altra parte dell'isola, nnnooooo!"
"salviamoci!" 
"mettiamoci al ripa[loop]


giorno 5, ore 9.46

Il giorno 5, addì dodici agosto duemiladodici anno Domini, alle ore 9 46 primi e 32 secondi vede quattro idioti in bicicletta che si dirigono giulivi verso l'ingresso della galleria.

[siamo vivi, comunque. Questa è per voi, cari, from the wrong side of the island.]


ore 20.53

Sì, l'impianto termonucleare di Ventana, California produce meno scarti.


giorno 6, ore 11.57

"mi mostri come funziona la Nikon?"
"vuoi vedere come funziona? Ma sei un idolo! Allora. blablablablabl..."
"Trantor"
"blablablaguarda come bilancio il bianco dell'immblablabla"
"Trantor?"
"blablable adesso uso la modalità manuale blablotturatore e diaframmabla..."
"Trantor."
"blablublama se preferisci usare la modalità automatica puoi sempre schiacciare q..."
"se non la smetti subito di parlare con accento pavese giuro che ti sturlo contro il faro"
"uè, allora milanese va be..."
"PIANTALA"


ore 14.00

Tesoro.


ore 23.04

Passeggiamo per il centro annoiando gli uomini a morte provando ogni singolo paio di orecchini nel raggio approssimativo di un parsec.

"Dave, come ti sembra questo?... Dave? Ma dove dia... Dave? Dave?!"
"si è impiccato a uno yacht"
"ah ok. Pipes, come ti sembra questo?"
"...carino"
"ma sì, non trovi che a Trantor stia bene?"
"ecco esatto, non trovi sia bellissimo?"
"eh?"
"eh?"
"eh?!"
"eh?!"
"... carino."
"carino in che senso, cazzo!"
"carino in che senso, cazzo!"
"sì, insomma, è... Santo dio. Insomma, è un rettangolo."
"..."
"..."


giorno 7, ore 18.43

"allora stasera andiamo a mangiare nel ristorante della miiii, dedda siggnora mmaria?"
"uh bello bello bello! Ristorantino minuscolo, solo 5 tavoli! Grande cucina locale della siggnora mmariia!"
"ma abbiamo prenotato?"
"non so, ho telefonato prima ma la siggnora mmariiia non si ricordava se stasera veniva una comitiva di tedeschi o se forse venivano domani o magari giovedì ma francesi e se sì in quanti erano, o se comunque stasera è tutto pieno"
"un genio."
"stamattina sono passato a vedere direttamente al ristorante e 20 a 1 che la miii, siggnora mmaria stava cucinando una caponata"
"che ne sai?"
"era pieno di sedano"
"il sedano aromatizza lo sperma"

Silenzio
Circa 45 persone intorno a noi si voltano

Silenzio


giorno 8, in spiaggia

L'ordine naturale delle cose. Io leggo Asimov, Dave Focus storia, Pippo Quattroruote, Sofi il romanzone giallo Cadaveri assassini.

Dopo che abbiamo rischiato di sturlare un bambino urlante sugli scogli insieme ai ricci in via d'estinzione, la Questione Meduse tocca il suo apice.

"Trantor Trantor, vedi delle meduse in questo punto qui?"
"no. Tuffati pure Sofi, direi."
"ok. ... mm. Ripensadoci aspetto un a..."
"guardaecconeunaecconeunaecconeuna!"
"unamedusaunamedusaunamedusa!"
"puttana"
"stronza"
"vai a pascolare in Spagna, va'"
"essere inutile"
"sei bella ma inutile cazzo!"
"...che puttana."


ore 17.18

Inquietanti sms da parte dell'amico Sabo, che nel frattempo si trova sulla Marmolada perché a noi ha preferito la montagna.

Ansia e sgomento, visto che in condizioni normali Sabo è uno che mangia solo riso in bianco broccoli al vapore e prugne secche, e teoricamente dovrebbe ricoprire la posizione sociale del giornalista.


giorno 9, in spiaggia 

Dopo che abbiamo rischiato di murare in un pilone un gruppo di idioti che ascoltava biagio antonacci con una radiolina del cazzo, tenete pure a mente che la maiuscola per biagio antonacci la prossima volta ve la mettete da soli.


giorno 10, in spiaggia, i Visitors

Dopo che ho rischiato di annegare un cinno del cazzo in un canale di scolo alla terza mezz'ora consecutiva di "voglio il gelatooo" notiamo che un gruppetto di veneti si spalma ovunque argilla puzzolente addosso, con l'aria di sentirsi moolto furbi. 

Invece facevano solo schifo.


Penultimo giorno

Siamo agili e scattanti come un branco di meduse di destra.
 
L'ordine delle cose si è drammaticamente sovvertito. Dave si è fottuto il mio Asimov, io leggo Quattroruote e Pippo Focus.

Dopo che abbiamo rischiato di citare in tribunale e togliere la custodia di un cinnazzo urlante a due tamarri della caratura intellettuale della gregoraci Dave si accorge di essere stato fregato trovandosi nel portafoglio una moneta da 100 pesos in luogo di un euro.


Ultimo giorno, ore 11.19

Mentre io ormai conosco a memoria le cilindrate delle ultime 10 Hyundai prodotte a Danjing, Pipes si è laureato in lettere e Dave è a pagina 523 del MIO Asimov un gruppo di goti di Franciacorta nell'ombrellone a fianco canticchia la sigla di TNG e cita Spock a memoria.

Dave alza la mano a forma di V senza smettere di leggere; io passo alle BMW e sono felice.


ore 17.05

Dopo che è bastata la vicinanza di una carrozzina con neonato urlante nell'ombrellone a fianco per farci correre in acqua fra le tracine ("basta, vado in acqua se no gli infilo il muso sotto la sabbia"), il tutto chiaramente preceduto dal nostro abituale saluto "pace e prosperità", tornati a casa il noleggiatore di bici tenta in ogni modo di appioppare a Sofi l'acquisto del cane Amilcare, randagio grosso come una centrale nucleare la cui foto campeggia in ogni atomo del negozio.

Le argomentazioni "veramente ho un viaggio aereo da affrontare" "ho già un cane" "no" non vengono considerate pertinenti.


Giorno del ritorno, ore 7.42

Riprendiamo la corriera per l'aeropotto di Cciapani.

Buffo come ad un certo punto l'autista abbia fermato la corsa per 10 minuti perché uno dei passeggeri doveva andare a fare una commissione dal ferramenta.

Arrivati nell'aeroporto di Cciapani, e incredibile figura di m... dell'Italia nei confronti del resto del mondo.
Lo scopo dei 7 monitor funzionanti ma non usati sopra gli imbarchi bagagli non è chiaro.
Non è chiaro neanche come mai il personale dell'aeroporto provi un piacere sadico nel dare false informazioni e far quasi perdere il volo per Cuneo a una decina di torinesi smunti.
Una fila lunga fino a Palemmo di gente vociante e rissosa che non sa stare al suo posto completa l'opera e dimostra chiaramente a ogni straniero presente quale sia veramente la repubblica delle banane.
Come nel Medioevo, tutto viene risolto con chiamate a voce e zuffe fra i passeggeri.


ore 12.23, saliamo sull'aereo

Non so se è un buon segno che il comandante si porti in cabina una pizza d'asporto.

"chissà se hanno fatto carburante"
"io non volo più con questa gente"
"bastardi"
"li odio"
"mai più, va bene!?"
"sì, in effetti devo convenire che questi inquietanti comportamenti dimostrano una leggerezza che non giova certo al versante pubblicitario-legale dell'azie..."
"FOTTUTI BASTARDI."

lunedì 27 agosto 2012

No. (No ordinary librarian)

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio, in turno con #collegaV.

#1

utonto1: "posso avere in prestito questo libro?"
#collegaV: "sì. Ecco fatto. Il libro è tuo fino al 20 settembre."
"20 settembre?"
"20 settembre."
"e poi che succe..." 
"esplode."


#2

utonto2: "mi daresti in prestito questo libro?"
"no."


#3

utonto3: "posso avere in prestito questo libro?"
"no."
"ma io verame..."
"no."


#4

utonto4: "mi daresti in prestito questo libro?"
"sì."
"ecco la tessera. A posto?"
"sono 50 euro."
"ahahah."
"no no, un attimo. Ma quanti volumi sono?"
"3"
"ok. 300 euro."


#5

"ciao, #bella utonta straniera"
"ciau. Cuome stai?"
"bene, grazie. Bello vederti, hello frumos. Eşti un student de colegiu?"
"eh? Ma che cavolo...!?"
"sssh Trantor, parlo rumeno, vedi? Sono proprio fighissimo, figo da dio. Dio, quanto sono fi..."
"aaah sunt foarte bucuros că vorbesc limba română!, pentru că mă simt ca acasă, şi..."
"ehm. ok, comunque facciamo basta, eh?"
"MUAHAHAHAHAHAH" 
"tu taci."


#6

utonta6: "mi daresti per favore in prestito questi libri?"
"sì."
"ecco la tessera. A posto?"
"mm. Aspetta. Vediamo, sono 3 libri grossi e due partiture piccole."
"..."
"dai, via. Saranno 4 chili e rotti. 25 euro, un sorriso e il tuo numero, d'accordo?"
"no."
"amen."


Di solito quando #collegaV fa così gli utonti ridono come manguste fino ad accartocciarsi sotto il bancone.

(alcune talvolta se ne infatuano pure, incredibile.)

Ma comunque dev'essere per questo che ieri mattina abbiamo trovato la biro della postazione pubblica per la consultazione del catalogo ridotta così.

mercoledì 22 agosto 2012

Dice lui, dice lei

Con #collegaV e cugina Lurker Lucy al mercatino delle pulci della Festa dell'Unità della città senza fiume.

"uh guarda, V! Questo libro usato. Carino, perfetto per te. Te lo regalo, ok?"
"eh? Non disturbarti, Trantor, lo sai che non voglio regali."
"che ansia. Costa un euro."
"lo so, ma non disturbarti"
"è sulla Resistenza, sono testimonianze di Partigiani del mio paesello, e l'ha curato mia madre."
"in effetti mi piacerebbe averlo per tutto quello che significa, ma no."
"sì."
"no."
"che palle."
"lo sai che detesto fare complimenti"
"li stai facendo."
"allora me lo compro da so..."
"e invece io ti farò questo regalo prima che tu parta per leterredelregnodiSuaMaestàlaRegina e vada a cervare gli uccisi del re, va bene?!"
"ti dico di no"
"ti dico di sì"
"ti dico di no"
"ti dico di sì"
"ti dico di no"
"hai rotto il cazzo."
"non credo!"
"prendi questo stramaledetto c*zzo di f*ttuto regalo e falla finita"
"...ok. Ma solo se me lo dedichi."
"ma che dia...?!"
"de-di-ca"
"uffa, adesso?"
"adesso."
"mi imbarazzo, lasciamelo qui e te lo porto lunedì al lavo..."
"adesso."
"quanto sei noioso. Penna?"
"penna."
"..."
"..."
"uh bella, ma è una stilografica di fattura ingle..."
"scrivi."
"..."
"..."
"..."
"..."
"...uff."
"beh?"
"non mi viene."
"non t'azzardare."
"... ah. mm. ok. mmh. Pensato. Non guardare. Non guardare cazzo! ...ok. Fatto. Scritto, contento?"
"dammi qua." [legge]
"..."
"..."
"..."
"bacio."
"bacio."

Ovviamente c'era solo una cosa che potevo scrivere.
Una parola sola, senza punto.

Non le parole di qualcun altro, non questa volta (non s'intonerebbe al guardaroba di V).

Una parola sola, dato che non potevano essere due; non certo quelle due (ovvio), che c'entra, ma neanche le solite tre che a volte ci diciamo.

Una bastava.

L'unica scocciatura è che IL MALE ha avuto la stessa fottutissima idea.




[ah, *].

domenica 19 agosto 2012

Sempre Seinfeld (e io Elaine)

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio, in turno con #collegaV.

"Trantor. Vado alle macchinette, che merendina vuoi?"
"non lo so, qualsiasi"
"vuoi la sbrisolona?"
"è uguale, scegli tu"
"la sbrisolona è buonissima"
"vero. Fai tu"
"è il dolce tipico delle mie parti"
"già. Fai tu, basta che ci sia dello zucchero"
"la sbrisolona è uno dei dolci più genuini del Nord Ita..."
"sì lo so che è mantovana. Scegli tu, mi fido"
"sai, forse la sbrisolona potrebbe rivelarsi un'ottima ide..."
"VA BENE"
"ok. ah. E se non c'è?"
"scegli tu, mi fido. Qualsiasi cosa, basta che non sia al cocco"
"niente cocco?"
"niente cocco. Almeno, non cocco industriale."
"niente cocco, ricevuto. Comunque potrei prenderti la sbrisolona fatta a Castiglione delle Stiviere - Mantova, vicino a casa mia, così magari difendiamo il made in I..."
"ok, ma basta."

Va, passano 12 minuti, poi torna.

"ecco a te. La sbrisolona era finita"
"secondo me eri l'unico a comprarla e ha vinto la Kinder"
"non è vero!"
"okokok, vediamo cosa mi hai pre... ah."
"beh?"
"merendina al gusto cocco. Ma che cazzo...?!"
"oddio scusa! Avevi detto proprio cocco?"
"proprio cocco"
"cazzo, cocco"
"cocco, cazzo"
"cazzo."
"senti, cocco, per caso nei corridoi hai in incontrato #bella flautista?"
"no"
"allora #bella cantante"
"sì."
"lo sapevo. Non capisci più niente quando..."
"mi spiace, Trantor."
"non importa, cocco. Lo mangio volentieri lo stesso, cocco. Anche se è cocco, cocco. Le hai chiesto di uscire, almeno?"
"no."
"ah."



[Sto scrivendo il post demenziale sulle vacanze di 4 copie quasi esatte di Mel Brooks.
Si sta rivelando un'epopea.
Sappiate solo che contiene il cane Amilcare, disquisizioni sul sedano, io che ordino al ristorante, io che faccio complimenti, io che parlo in siciliano, luca cordero di montezemolo.]

[lo so, ma per Kinder ho messo la maiuscola solo perché è tedesco.]

Comunque *.

giovedì 9 agosto 2012

Dura minga così!

Lui vende motoseghe in mezza Italia, guida la macchina che fu di #grande industriale caduto in disgrazia e il suo idolo è Alan White (la scenografia del video è... è... e quei giubbini da pescatore sono... io... Vabbè.).

Lei lavora in ospedale, cura patologie della pleura, racconta aneddoti che superano Scrubs - solo che sono veri - e credo di non averla mai vista una sola volta non splendidamente vestita.

Lui era il mio compagno di banco del liceo, è fottutamente nerd (ma immensamente divertente), un giorno mi prestò un libro di Asimov e da allora posso dire che per me fu finita, ha una parlantina superiore a quella di Jerry Lewis e fa lo scienziato dei materiali.

Come nel caso del film di Mel Brooks dell'anno scorso, anche quest'anno noi quattro (io, Pipes, Sofi e Dave) riteniamo indispensabile prescegliere un luogo di villeggiatura, tentare di raggiungerlo nel modo più demenziale e scomodo possibile, iniziare a sparare cazzate prima ancora di chiudere la portiera della macchina e superarne abbondantemente il livello di guardia.

Angelo mio, Metanopoli addio, chiudo il sax e vado via, basta biblioteca dei pazzi e scappo a Favignana per dieci giorni, se no dura minga così e mi rompo il sifone che non ho, ok?

Baci.


(il link è dentro i baci. C'è un link, dentro i baci. Un link. Ve lo dico perché è molto carino, voglio che l'ascoltiate. Alcuni coristi non capiscono mai che metto dei link con cose da ascoltare cose da vedere e cose da leggere dentro le parole, che infatti diventano blu, ed è perché sono link. Le parole diventano blu, capite?, blu. Se lego un link alle parole loro dive... Vabbè. Vado, vah.)

(Vabbè Vado Vah.)

(VVV.)

(WWW.)

(WWF.)

(VVF.)

(VVV.)

(va bene vado!)

lunedì 6 agosto 2012

L'effetto bokeh

A cena a casa dell'amico Fòrmigo, con Pipes e altra gente.

"Trantor?"
"...blablablabla"
"Fòrmigo?"
"...blablablabla"
"Trantor"
"...blablabla18-135, effetto bokeh, D-lighting"
"Formigo"
"...blablablaraw/nef, cross-screen, bilanciamento del bianco"
"Trantor."
"...alità manuale! e blablab..."
"Formigo!"
"...rtura del diaframma! e blablablabl..."
"Trantor, cazzo"
"[clic]"
"Formigo, Dio santo!"
"no, fai così [clic clac] [clic]"
"così? [clic]"
"brava, cos..."
"BASTA, cazzo! Se non la piantate subito di fotografare il tappo della coca-cola giuro che..."
"[clic] scusa, Pipes. [clic.] Mica hai detto qualcosa? [clic]"
"se ti azzardi a fare così anche a Favignana ti sturlo contro un muro"
"ah, ok. [clic]"
"sorridi! [clic]"
"tu Formigo non fomentarla e..." 
"[clic]"


Il fatto che abbia comprato la Nikon D60 dell'amico Fòrmigo andrà a costituire sicuramente un problema molto serio.
Per la mia vita sociale, dico.
Ma tanto non è che... [clic]