lunedì 29 aprile 2013

552 (Miss Sarcasmo vs uOdL e no, non sto parlando di snooker)

Adoro queste cose.

E' tornata lei, utonta Occhi di Lemure (uOdL), 6 minuti fa nella biblioteca dei pazzi di conservatorio.

(lo ricordo, utonta Occhi di Lemure è grande, diplomata in chitarra - il diploma di strumento da qualche anno a questa parte è equiparato ad una LAUREA -, viene periodicamente in biblioteca per preparare tesine di argomento musicologico).

"ciao. Cercavo l'opera 2 di Paganini, per chitarra"
"certo. ... Eccola, lo spartito si trova in CH 552. Vai nel settore CH, sai dov'è, vero? Sì? Bene, e poi 552."

Sapendo già che ha quotidianamente problemi con l'ordine alfabetico (riuscendo contemporaneamente benissimo a rompere i maroni su facebook facendomi sentire in colpa perché mangio bresaola, sia chiaro), e con problemi con l'ordine alfabetico intendo una cosa come venirmi a chiedere scocciata perché sul più importante dizionario musicologico al mondo "spagnoletta" non c'è e io dico per forza non c'è se lo si cerca sotto "spangoletta" cazzo, ebbene prima di mandarla di là a cercare lo spartito da sola specifico bene "in ordine di numero, dall'1 in poi".
Giurin giurello sugli Stati Uniti d'America, sì.

Dopo 4 minuti è ancora là che guarda lo scaffale con occhio da pesce di fiume e la sua bella sciarpina di seta rosa equa e solidale che si abbina alla giacca come un rospo attaccato ai maroni, e per Bergson 4 minuti di occhio da pesce di fiume sono proprio tanto, credetemi.

Quindi torna, a metà fra lo stupito e il solito tono diffidente di chi è prontissimo a estrarre dalle mutande un avvocato per farti causa con "vi siete smarriti il libro e tu mi avevi detto che c'era, uffiii!":

"beh non c'è."
"non c'è? Strano, non è in prestito"
"non c'è."
"ci dovrebbe essere anche la seconda copia, quindi guarda meglio"
"[sarcasmo]oh, avrò sicuramente sbagliato io, eh,[/sarcasmo] comunque se dico che non c'è non c'è."
"ok, fammi vedere."

Ovviamente vado, guardo fra il 551 e il 553 e li trovo tutti e due, 552 e 552/b.

"eccolo. Ascolta, ti avevo detto che era in ordine di numero, vero?" [vanno educati, cazzo]
"ah eh sckhoff h ma no, pensavo ci fossero tipo bla bla blantani... sigle... sticazzi... sigle particolari di sticazzi..."
"sigle particolari? Questo è il settore CH - che viene dopo CB e prima di CT -, e ti avevo detto 552: i numeri qui vanno dall'1 al 2397, bastava seguire l'ordine numerico"
"sì ma io mi ricordo che mi hai detto di quello alfabetico, ma non di quello numerico"
"te l'ho detto invece: in ordine numerico, lo ricordo perfettamente"
"fgh."
"comunque è logico, non credi? Guarda, li vedi i cartellini dei faldoni? Li vedi? Pensi sia complicato trovare il 552?"
"pensavo fosse tutto [nuovo geniale sarcasmo]un po' più complicato[/nuovo geniale sarcasmo]"
"ma no, vedi? 551. Poi 552. Poi 552/b. Poi 553. Poi 554. Poi 554/b, perché la b viene dopo la a, Poi 555. Lo vedi?"

Come una cinna che pesta i piedi perché non può giocare a barbie bellissima principessa sulla mia pancia in aereo mentre sniffo coca fotografando il pilota nudo con un cane libero sotto i sedili e due turisti tedeschi nati ad Augusta, prende il libro e torna al front office sbuffando, con la sua bella pashmina filata a mano da bambini sfruttati in Kazakistan ma chissenefrega, la cosa più importante è non uccidere le carote.

"cara, ti faccio il prestito?"
"sgrunf. Sì."
"eccolo qui, certo. CH 552, bene. Guarda che bel libro, bene. 552. CH. Allora hai capito come si fa, vero?"
"s."
"bene. Non si sa mai, magari un giorno io e #collega siamo impegnate con altri utenti e ti devi tipo trovare gli spartiti da sola, meglio essere pronte, cara"
"frr."
"come dici? Ah certo, il promemoria con la data di scadenza. Il 28 maggio, cara. Oggi è il 29 aprile, quindi sarà il 28. Il 28 del mese prossimo, è tutto chiaro?"
"hfs. cià."
"bene. Bello averti vista, ciao e buon weekend, taffeta, tesoro."
"h."


Ah, resta inteso che Miss Sarcasmo sono io, che diamine.

(Miss Sarcasmo per rinfrancarsi un po' ora guarda Mark Selby che prende la mira, miei cari.)

giovedì 25 aprile 2013

La seconda volta, assenzio

Non fa freddo.
Siamo a pranzo, ad un tavolino.

Lui è in ritardo, mette via la reflex e si accende una sigaretta.

Gli ho raccontato delle cose, lui fuma e guarda la strada. 

"sai che non ho mai provato?"
"cosa"
"quelle."
"non è tutto questo gran che. Canne?"
"nemmeno. Sono noiosa, quando tutti andavano in Erasmus io ero a Cremona a studiare"
"una volta ho provato la cocaina"
"..."
"tipo 15 anni fa, l'ho fatto solo una volta"
"e com'è?"
"ero a Milano, un palazzo di gente ricca, avevo suonato. Era pieno di strisce, ho pensato ora o mai più. Ero lucido"
"si rimane lucidi?"
"lucidissimi, e nessun effetto collaterale. Galattico, capisco perché la gente se la fa"
"poi basta?"
"basta, basta. Solo l'oppio, una volta"
"l'oppio?!"
"buffo. Diventi leggero"
"e l'assenzio?"
"naa."
"una droga antica"
"una droga decadente."

Mi guarda.

"dov'eri, Trantor?"
"...?"
"sarebbero bastati pochi anni"
"ma io non…"
"dov'eri?"
"mentre provavi la coca?"
"mentre ero a Colonia"
"a #cittàSenzaFiume, amico mio"
"sarebbero bastati pochi anni. Non ti avrei lasciata scappare"
"io…"
"pochi anni, Trantor. Ma pazienza, è andata così. Ricorda sempre una cosa, però"
"dimmi"
"le fotografie dei grandi fotografi, quelle eccezionali, quelle delle riviste"
"sì."
"sono tutte fatte con il banco ottico"
"il banco…"
"costa troppo. Tu però prima o poi comprati una full frame, d'accordo?"
"ci provo."
"secondariamente, per quello che ho visto di te, credo che nessuno a questo tavolo riesca a farsi qualcuno se manca attrazione intellettuale"
"..."
"la prima volta si può anche finire a letto per caso, la seconda no"
"..."
"la seconda volta sia io che te ci scopiamo il cervello dell'altro, mica il corpo"
"..."
"la seconda volta io voglio una a cui pensare quando torno a casa, non quando la vedo"
"è così anche per me"
"lo so. Ricordatelo. Infine,"
"infine?"
"quando giochi a biliardo ricorda, mira in basso per avete il rétro, al centro per un colpo naturale, di lato per l'effetto curvo"
"proverò anche questo"
"sai, lo snooker mi piace"
"sì, anche a me."

Sorride. 

E' finita la sigaretta.

venerdì 19 aprile 2013

Herbie Hancock

L'altro giorno, l'xy di marzo, avevo in programma un concerto con l'Altro Coro unito ad altri 4 cori della provincia nel teatro di #ridenteCittadina, accompagnati al pianoforte dal vostro amato #pianistaPugliese (chi è - cosa fa - è tutto assurdo) (sì, quello riccio e figo che dal '92 non si ricorda neanche come si chiama ma che suona come Herbie Hancock, ed è il motivo per cui tutti lo perdonano).

(sì, 115 coristi con familiari a carico, non vi dico quanto tempo è durato il rinfresco.)

Non serve che dica che al momento della fondamentale prova generale/di assestamento a mezz'ora dal concerto c'erano 115 persone sul palco e il direttore in piedi sul podio in attesa da 25 minuti di un pianista che insieme al pianoforte elettronico, l'amplificatore un set di microfoni e due miei incolpevoli coristi vagava perso nella campagna a 10 km dal teatro senza navigatore con un cane libero nell'abitacolo, no, conviene che non lo dica.

Non conviene nemmeno dire che già nel '73 ritenni altresì doveroso inviare una mail a #pianistaPugliese contenente insopportabili e dettagliate indicazioni per il teatro di #ridenteCittadina, vieppiù raccomandandomi con particolare calore di ottemperare almeno ad una delle seguenti azioni le quali si possono dunque elencare in a) essere puntuale b) munirsi di navigatore c) caricare di soldi quel cazzo di smartphone onde disporre di uno straccio di connessione dati in caso di perdita temporanea dell'orientamento topo-geo-cronografico d) seguire il corista #bassoGiulio particolarmente sgamato e) chiamare il corista #bassoGiulio particolarmente sgamato f) salire in auto con il corista #bassoGiulio particolarmente sgamato g) chiamare me o il corista #bassoGiulio particolarmente sgamato alla prima percezione di Murphy che tenta di sabotare la leva del cambio h) diventare adulto.

Tralasciando il fatto che scoprimmo solo dopo che non avevo affatto dato a #pugliese il numero di corista #bassoGiulio particolarmente sgamato bensì quello di qualcuno di completamente diverso, la scena seguente comprendeva, alle 20.36, 115 persone sul palco esasperate fra cui due coristi ottantenni già morti, il direttore incazzato nel profondo e io che cercavo di spiegare al telefono la topografia di #ridenteCittadina ad un pugliese di Bari che fino a 5 anni fa non aveva mai neanche visto la neve.

L'esito è scontato.


yz marzo, giorno dopo il concerto, ore 11.56

"hhhh. yawn, hgf. fgh. prontho Tranthor"
"uella, #pugliese! Buongiorno e grazie ancora per ieri sera! Che bel concerto, è stato davvero tutto così meraviglio…"
"ho dimenticato i pantaloni in teatro."
"ah. Capisco."
"non quelli da concerto, parlo dei jeans. Non è che tu…"
"scrivo subito agli organizzatori. Ti servono a breve?"
"non me li mettevo dalle medie"
"pensa, anche io ho vestiti che mi vanno ancora bene da quando avevo 14 an…"
"non mi si chiudevano."
"bell'immagine, grazie."
"infatti. Non te n'eri accorta?"
"sai, non è che guardo il pacco al pianista mentre dirigo"
"no?"
"c'è davanti il pianoforte"
"SONO INGRASSATO CAZZO!"
"li rivuoi o no?"
"certo"
"ok."
"yawn."


yz marzo, giorno dopo il concerto, ore 15.06

La cittadina del concerto è a 45 km da casa mia.


1 aprile, ore 08.34

La cittadina del concerto è a 45 km da casa mia.


4 aprile, ore 14.20

No, non si è avvicinata.


6 aprile, ore 16.07

Gli organizzatori mi comunicano che un fagotto avvolto in un curioso sacchetto grigio è stato rinvenuto in teatro, consegnato al fonico del concerto, portato da casa del fonico alla sede del coro locale, aperto, ispezionato, valutato, confrontato con mia preventiva descrizione fornita via mail, portato nella locale biblioteca, consegnato #bibliotecaria 1 con il preciso ordine di farlo recapitare in un cartoccio anonimo alla mia #collegaG la quale, per un paradosso spaziotemporale sorto al largo di Alpha Centauri negli attimi immediatamente successivi al Big Bang e comunemente conosciuto sotto il nome di culo il venerdì lavora a #ridenteCittadina e gli altri giorni con me nella biblioteca dei pazzi di conservatorio, salvandomi così da quei cazzo di 90 km che io, essendo idiota, avrei senz'altro trovato il modo di fare.


15 aprile, ore 15.00

"pronto?"
"ueila, #pianistaPugliese! Ho i tuoi pantaloni!"
"ehi grande!"
"stasera vengo a quella jam session dove suoni con #pianistaCalabro, te li porto"
"ok. Nel frattempo..."
"nel frattempo?"
"non annusarli."




(no, il cane non c'era; mi piaceva dirlo.)
(era l'unico dettaglio perfettamente logico e invece era l'unico falso, pensa te)

sabato 13 aprile 2013

Lucky girl. AKA il negozio di cioccolatini

#1 

Biblioteca di #Paesucolo Boscoso, io e #collegaAdorabile

A pranzo, dopo il caffè, guardiamo in silenzio il panorama di montagna.
Lei fuma, io no.

"tu sei fortunata, Trantor"
"...?"
"vivi in pianura, vicino alle città"
"..."
"e soprattutto nel bel mondo"
"mica vivo a Milano, ma quale bel mondo!"
"no. Musicisti. Artisti. Fotografi. #pianistaPugliese, #pianistaCalabro. (#calabro è maledettamente gnocco, te l'ho mai detto?). Scrittori. Direttori di coro. Giornalisti."
"mah, guarda che il mondo è uguale dappertu..."
"no. Da noi non c'è #pianistaCalabro"
"..."
"non c'è #pianistaPugliese che deve accompagnarti il coro e che mentre suona sarebbe figo anche vestito da Paperoga"
"..."
"anche noi abbiamo i giornalisti, ma non sono giovani e belli"
"..."
"da noi sono pingui, calvi e sposati"
"..."
"e di solito ci provano"
"sei tu che sei bella"
"no, sei tu che sei fortunata."
"..."
"fammi vedere ancoro la foto di #calabro. Aaah. Che figo. Mamma mia. Cazzo, mandamela per mail."


#2 

Con #cugina Lurker Lucy

"voglio un musicista"
"sì."


#3

A teatro, concerto sinfonico, con una #conoscente del tutto estranea al mondo della musica a cui ho dato il secondo biglietto

"psst, Trantor Trantor"
"dimmi."
"lo vedi quello? Terza fila dell'orchestra, giovane ma brizzolato, con quel coso lungo in mano"
"dici il clarinettista?"
"eh?"
"quello col clarinetto"
"sì sì, quella cosa lì. Insomma, E' BELLISSIMO"
"sì, è #Innocenzo #Spettatori. Lo so, è bello ma è anche molto simpatico"
"ma chissenefrega, è fighissimooo"
"...sì. La cosa carina però è che è davvero una brava perso..."
"non so cosa darei per [quinto emendamento!]"
"sì."
"..."
"..."
"..."
"..."
"beh, anche il #violoncellista in seconda fila non è male"
"già"
"figo, con quei capelli lì selvaggi!"
"sì, piace anche a me. Ma magari ne parliamo dopo."
"m-mm!"
"se vuoi ti porto nei camerini"
"OH SI' TI PREGO!"
"dopo."
"ok."
"ok."
"..."
"..."
"..."
"..."
"psst, Trantor."
"ssst, dimmi piano."
"senti, ma tu come fai?"
"come faccio cosa?"
"con tutti quei i musicisti intorno"
"ma cosa..."
"non so, sono tutti così affascinanti!"
"..."
"anche se fossero dei boiler ma suonassero anche solo lo scatolino del calippo sarebbero comunque fighi e affascinanti"
"sì, in effetti"
"tu sei come in un negozio di cioccolatini!"
"...!"
"tu ci lavori in mezzo, si può sapere come fai?!"
"guarda, possiamo dire molto tranquillamente che non faccio proprio nie..."
"io non so proprio come tu faccia a resistereee!"
"..."


Vedi, cara, #amica compagna di concerto per un giorno che sei stata adorabile anche se mi hai bisbigliato nell'orecchio tutta la sera di come vorresti scoparti #Innocenzo #Spettatori e il suo lungo clarinetto non appena finita la quarta di Mahler in un camerino al buio anche se al riguardo hai preferito usare le classiche perifrasi da donna virtuosa che non si sporca le mani e il che è molto più grave impedendomi a tratti di sentire Mahler e sempre tu che prima di tutto questo seguendomi in auto per venire in teatro mi hai obbligato a fare l'A1 ai 90 perché non sei pratica e al casello mi hai seguito in quello del telepass nonostante sapessi benissimo di non avere il telepass causando un simpatico paradosso spaziotemporale, cara, darling, se veramente fosse così difficile resistere nessuno più eseguirebbe un cazzo di Beethoven dato che fino a prova contraria Beethoven va alquanto studiato e il tempo passato in gigantesche orge collettive in conservatorio non si dimostrerebbe, credo, di particolare utilità.

Comunque sì, mi ritengo abbastanza fortunata e sì, nel mio ambiente molti cioccolatini scartano un sacco di cioccolatini in un fottìo di cioccolatini scartati da un vari cioccolatini insieme ad altri cioccolatini, senza che molti cioccolatini sappiano.

Solo che sono pazzi, principalmente.

Ma tu questo non lo sai, tesoro.

mercoledì 10 aprile 2013

La famigliola dei DVD

La Famigliola Dei DVD (FDD) è il nostro appuntamento fisso del venerdì ore 18.48, nella biblioteca dei pazzi di conservatorio.

Ovviamente con questo intendo dire che la biblioteca chiude alle 19, e loro arrivano il venerdì sera alle 18.48.

Ora, la FDD è composta da un padre (un tordo in giacca da pescatore), una madre (in*abile, l'intermezzo è a piacere), e lei, la figlia.

Lei, 9 anni, bianca, bellina ma sopportabile come una fitta continua nell'incisivo, voce di 0.48 (nel senso di proprio la voce di 0.48, ma anche di 0.58 e 1.03-4 e di 2.01), le scene possibili sono due, con lieve preferenza per la #2 - nel senso che la #1 accade con una frequenza del 33,3 periodico %, mentre la #2 accade sempre.

La #1 però ve la scrivo un'altra volta, merita di stare da sola.


#2

"buonasera"
"buonasera!"
"possiamo chiedere?"
"sì, siamo in chiusura ma c'è ancora tempo"
"bene. Vorremmo un dvd di opera lirica, per lei"
"certo. Ce ne sono tante, di opere. Hai già un'idea?"
"ALLEGRA" [il maiuscolo sta per la cazzo di voce]
"...ssì. Guarda, allora sicuramente ti darei Il Flauto Magico, di Mo..."
"GIA' VISTA"
"...ah. Allora L'Elisir d'amore"
"GIA' VISTA"
"Nozze di Figaro"
"LA SO A MEMORIA"
"Barbiere di Sivi..."
"NON FA RIDERE"
"ho capito, ma mica è zelig"
"UNA ALLEGRA"
"La serva padrona"
"NO"
"ma se non l'hai neanche vista! La vedova allegra"
"UN'OPERAAAA, NON UN'OPERETTA"
"L'Italiana in Algeri"
"GIA' VISTAAA"
"Falstaff"
"VERDI NO!"
"senti, prenditi 'sto Barbiere di Siviglia e vai a gioca.."
"HO DETTO CHE NON MI FA RIDERE"
"Carmen"
"SO GIA' CHE LEI MUORE"
"Lo matremmonio annascuso"
"... ... ... I..."
"ahahah t'ho fregata! Via, faccio il prestito, Lo matremmonio annascuso di Leonardo Le..."
"UEEEE! NE VOGLIO UNA FAMOSA UNA FAMOSA UNA FAMOSAAAA"
"signorina, mia figlia ne vuole una famosa. Non un'opera di nicchia."
"ho capito, ma il repertorio e soprattutto i nostri DVD hanno una fine, sa?"
"UN'OPERA FAMOSAAA"
"senti, ti do La serva padrona. Fidati, [santo cazzo], anche perché sono le 18.59 e io ho il treno e stasera una prova da dirigere e devo andare a prendere il pianista che ha 21 anni fa il musicista ma non guida e poi riportarlo a #sua città e poi tornare a casa e infine morire sul divano, cara la mia piccola melomane [DEL CAZZO]"
"... OK."
"ok."
"ok."
"OK."
"bene."


Giuro.

No, non esagero, qualora ve lo siate chiesti almeno una volta.
Chiedete alla collega.

venerdì 5 aprile 2013

Trust me sacchettooo!

"pronto?"
"pronto Trantor? Pronto?"
"ehi ciao #violoncellista/fotografo/pazzo!"
"cazzo per scrivere un sms a te rischiavo il linciaggio"
"... prego?"
"sono all'esselunga. Cazzo, ti stavo scrivendo un sms sull'obiettivo 70-150 che ho comprato, ero in fila alle casse e ti stavo scrivendo e poi è venuto il mio turno e avevo ancora tutto nel carrello e niente sul nastro, niente sul nastro capisci?! La signora araba dietro di me mi minacciava urlando in aramaico sventagliando un pacchetto di ringo e due impiegati dietro ancora stavano tipo per sparare sulla folla urlandomi controoooh"
"figata, come Michael Douglas"
"eh ma è mica finita. Metto su la mia roba, mogio. Cazzo, l'unica cosa che mi spiaceva era non riuscire a scriverti. Comunque, metto su la roba sul nastro mentre quella vacca della cassiera, scocciatissima, continuava a farfugliare fìdati."
"fìdati?"
"fìdati."
"ma fidarsi di chi?"
"ma infatti, boh. Fìdati, continuamente. Assurdo."
"fìdati"
"fìdati."
"e poi?"
"e poi fìdati fìdati fìdati e io ma fidarmi di cazzo chi, di te?!, e poi lei fìdatiiii e allora ho capito."
"cosa"
"del fìdati."
"eh, cosa"
"carta Fidaty!"
"AHAHAH"
"insomma ho perso altri 4 minuti con la tizia dei ringo dietro e la tizia del fìdati davanti. Poi mi ha chiesto quanti sacchetti"
"sì, i sacchetti della spesa"
"e lì polemica."
"ma come pole..."
"cazzo e io come faccio a sapere quanti in anticipo, scusa?!"
"..."
"io mica so quantificare, prima non so quanto sono grossi, quanto spessi, quanto resistenti e che volume totale occupi la mia spesa!"
"hai innegabilmente ragione. Anche io me lo chiedo sempre."
"davvero?"
"sì. Allora dico un numero a caso, basso. Se ne manca uno di solito me lo regalano perché il totale è già stato battuto"
"SEI UN IDOLO."
"boh, beh. Ascolta, cosa volevi dirmi poi?"
"domani porto in conservatorio il 70-150, nel pomeriggio è tuo"
"dio ti benedica"
"già. Ciao idolo"
"ehm ciao."
"70-150!"
"sì, sì. Buona sera..."
"figata l'idea dei sacchetti ciaooooooooo..."

martedì 2 aprile 2013

Il blog è lo specchio dell'anima (e non ditemi che da voi non si dice greca)

#Città gota da cui provengo, Pasqua, Pasquetta e martedì a casa di #cugina Lurker Lucy.


domenica, ore 23.39

"Trantor!"
"cugina Lurker Lucy!"
"che bello che sei qui."
"(: ."
"vieni, ti porto a casa mia"
"cosa facciamo di bello in queste 48 ore insieme?"
"sushi? Terme? Lago?"
"cinema? Giro in città? Sirmione?"
"uuu figata! Facciamo un giro nella nuova metropolitana!"
"figata, come a Londra?"
"come a Parigi!"
"voglio sentire il vento delle gallerie"
"voglio far finta di essere a Parigi"
"ci alziamo tardi, cappuccino in quel posto là, poi metro"
"figata. Ho due biglietti omaggio, facciamo tutto il percorso, da Prealpino a Sant'Eufemia, poi torniamo indietro"
"figata"
"domani quando ci svegliamo decidiamo!"
"ma intanto dormiamo"
"intanto dormiamo, sì."
"ok."
"ok."


lunedì, ore 15.23 

"m."
"..."
"mm. ehi. Trantor."
"..."
"Trantor"
"..."
"Tra..."
"mmhche c'è"
"ma secondo te che ore sono?"
"non ho l'orologio. Non capisco una *. ... C'è del chiarore, cazzo. Non dirmi che sono le 5 di mattina, mi butto giù dall'inceneritore"
"yawn. Aspetta. fmhgh. Sono le 15.23"
"le quindici..."
"ci alziamo?"
"no."
"ok, no."
"no."
"..."


lunedì, ore 16.44

"oh, ben alzata!"
"mmfgh."
"e se pranzassimo?"
"ok."
"poi usciamo?"
"..."
"già. E se mettessimo su Harry Potter?"
"mettessimo su Harry Potter."
"magari usciamo per cena"
"...m-m. Sì, magari dopo."
"ok, intanto Harry Potter"
"intanto Harry Potter."
"sì."


lunedì, ore 20.58

"Harry Potter 5 è finito. Potremmo uscire per quel sushi"
"significa che devo togliermi il pigiama?"
"probabilmente"
"..."
"solo che nemmeno io ne un ho * di voglia, obiettivamente"
"pizza d'asporto?"
"facciamo a domicilio"
"facciamo a domicilio. Ehi, come nei film americani!"
"tu è meglio se non ti fai vedere così"
"mm. Muoio sul divano. Stracchino e rucola."
"ok."


lunedì, ore 21.04

"pronto, pizzeria? Salve. Sì, vorrei una verdure e una stracchino e rucola. ... Ah ok, aspetti, ora chiedo. Trantor, mi chiedono se fa lo stesso col brie"
"eh? Il brie con la rucola?! Ma wtf...?!"
"ehm no no, niente brie. ... ok un attimo. E' che non hanno lo stracchino"
"allora greca"
"una greca"
"..."
"non sanno cos'è la greca."
"ma cosa cazzo!, la greca, cazzo, una margherita con le olive nere"
"una margherita con le olive nere"
"non taggiasche"
"non taggiasche, per favore"
"..."
"mi chiedono cosa sono le taggia..."
"dio santo, una margherita con le olive nere"
"...ok. Ha capito? Margherita con le olive nere e verdure. No non è bresciana, è emiliana. Porti pazienza, là dicono greca. Là dicono greca, ok?! Ok. Ok, aspettiamo qui. Salve. Uff."
"intanto muoio sul divano"
"sì."


martedì, ore 01.45

"Harry Potter 7 è finito"
"già. Parliamo ancora di uomini?"
"sì."
"ma tu sei ancora in pigiama!"
"o già in pigiama, vedi. Figata."
"già. Ho smesso di uscire con #uomo, era noiosissimo"
"era un ingegnere?"
"sì, ma noioso"
"a te serve un musicista, Lucy"
"non pensavo fosse così stramaledettamente noioso"
"si vedeva dal suo blog, darling. Il blog è lo specchio dell'anima"
"uuu a propositooo leggiamo il suo ultimo post!"
"figata, così poi muoio fino a domani pomeriggio. Vai."
"eccolo ... AHAHAHAHAH che sfigato!"
"io intanto muoio sul divano"
"ok."
"ok."


martedì, ore 12.37

"'giorno."
"'giorno!"
"quanto ho dormito?"
"fai tu. Sono le 12.37"
"è stato quel cazzo di blog"
"usciamo per il sushi?"
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"naaa."
"naaa."
"stiamo qui, ci sono tanti splendidi avanzi in frigorifero"
"non è prudente che mi tolga il pigiama allora"
"no, sarebbe avventato. Harry Potter 8?"
"Harry Potter 8"
"Harry Potter 8, via!"
"sai chi mi scoperei subito?"
"il mio ingegnere?"
"AHAHAH. No. Gary Oldman"
"sì, anche io"
"a te serve un musicista"
"lo so"
"io intanto prendo Oldman"
"e le croste della pizza."
"sì. Andremo in metro la prossima volta"
"andremo in metro la prossima volta."
"bacio."
"bacio."


Quando io ho del sonno arretrato #cugina Lurker Lucy, a tratti, è santa.


(lo so che siete nmila ingegneri là fuori, ma io lo so che non siete come il cliché e che gli architetti non vi rendono giustizia, e neanche i fisici. E neanche gli scienziati dei materiali, lo so.
Anni fa me ne piaceva uno civile, ad esempio. Poi adoro quelli nucleari, da lontano.
Insomma, vi adoro tutti.
Insomma, ho dubbi solo sui gestionali.
Cioè, di gestionale conosco solo mio cugino e lui boh, quindi i gestionali boh.)