"Trantor, ti ho comprato delle calze da portare in casa, sono pesanti"
"grazie mamma! Ah, ma queste vanno benissimo anche per le scarpe da ginnastica...! Le metto domani per andare in università"
" ma veramente hanno una fantasia un po' ehm improponibile... Davvero forse non è il caso..."
"non preoccuparti mamma, sotto i jeans non le vede nessuno!"
Università, il giorno dopo.
Biblioteca, 5 minuti prima dell'orario di chiusura.
"amici bibliotecari, vado in bagno... occhio a non chiudere la biblioteca mentre sono dentro!"
"tranquilla Trantor, non ti chiudiamo dentro. Al limite, prendi con te il cellulare e chiami"
"ah ah ah"
"ah ah ah"
[...]
"ecco fatto, non mi avete chiuso dentro, grazie "
"eh eh no!... Ehm... Ma Trantor, che calze hai???"
"... AAAH! Ehm no, è che mi tiro sempre su un po' i pantaloni quando vado in bagno... Non voglio pulire il pavimento con l'orlo... Ehm ora mi sistemo..."
" [mpfhnh] sì sì certo... [mfhphngnh]... Buona giornata, Trantor... [mhuafphn]"
Beh, non c'è niente di male a far vedere per sbaglio le calze a bibliotecari che ti conoscono ormai da 6 anni.
Il punto è che non volevo farlo proprio oggi.
La prossima volta c'è il rischio che non ti prendano sul serio.
no, dico: un classico.
RispondiEliminacome dire: la realtà supera la fantasia.
RispondiEliminama ste calze com'erano?
RispondiEliminaA righe, quindi neanche questo gran che, ma l'accozzaglia di colori dev'essere stata ideata da un daltonico: rosso fucsia violetto lilla blu.
RispondiEliminaTipo pippa calzelunghe versione psichedelica.