martedì 23 dicembre 2008

Simpaticissimo passante occhialuto, buon Natale anche a te

Trantor sta parcheggiando in centro storico. Il parcheggio è a S ed è abbastanza stretto. Trantor non ha il permesso fisso per la ztl, però ce l'ha solo per oggi, perchè deve suonare in una chiesa del centro e portare il suo pianoforte elettronico, che pesa la bellezza di 18 chili.

simpaticissimo passante occhialuto: "sì sì vada avanti signorina, ci sta ... raddrizzi ... un po' a destra ... così bene, ce l'ha quasi fatta ... no, non così, signorina ... un po' indietro ... ok perfetto, brava"
Trantor: "grazie mille, è stato gentilissimo. buona Natale, arriv..."
simpaticissimo passante occhialuto: "senta, ma lei ce l'ha il permesso?"
Trantor: "[...ca*** miei, comunque] mi hanno fatto l'ordinanza in comune, non l'ho qui ma se mi danno la multa la tolgono"
simpaticissimo passante occhialuto: "sì, ma righe bianche o righe blu?"
Trantor: "...prego?"
simpaticissimo passante occhialuto: "eh-eh signorina [fa di no col dito], questa è la ztl, ce l'ha il permesso per le righe bianche? e per le righe blu?"
Trantor: "boh, le dico che mi hanno fatto l'ordinanza, non l'ho qui perchè devo scaricare e non sono della città, ma le assicuro che è tutto a post..."
simpaticissimo passante occhialuto: "questo è centro storico, guardi signorina che se non ha il permesso prende la multa"
HO CAPITO SIMPATICISSIMO PASSANTE OCCHIALUTO, SE PASSO 2 VARCHI CON TELECAMERA E MI TROVO SUL LASTRICATO DIETRO IL DUOMO STAI TRANQUILLO CHE MI VIENE, IL SOSPETTO DI ESSERE IN CENTRO STORICO!
Trantor: "lei non si preoccupi, chiami l'assessorato cultura, ho il permesso in comune, è tutto elettronico e ora mi scusi ma devo proprio andare"
simpaticissimo passante occhialuto: "eh, buon Natale!"
Trantor: "sì, anche a lei" [umpf]

lunedì 22 dicembre 2008

I'm tired

Arrivi ad un punto dove non ce la fai più, dove il pensiero di quello che stai per fare ti nausea e non ci sono altre emozioni a confortarti.

Arriva il momento in cui i nodi vengono al pettine, in cui daresti ogni cosa per poter tornare indietro, per poter cambiare una semplice, piccola decisione.

Arriva il momento in cui ti rendi conto di essere stanca, di essere stata miope, di non aver seguito i consigli di chi ti sta vicino e di aver preso la strada sbagliata.

Arrivi al punto in cui la costante ripetizione di quello che anche ora stai per fare ti ha logorata dentro, senza speranza, e te ne accorgi di colpo, in un'epifania amara.

Arrivi ad un momento in cui finalmente capisci quello che devi fare:

smetterla di inserire Adeste Fideles nei concerti di Natale.





_____________________

Chiedo scusa a tutti i miei coristi dei vari cori, giuro che con questo brano ho chiuso.
Tra me è lui è una storia finita.
Piuttosto ripetiamo 7 volte Astro del ciel in cipriota, ma basta con Adeste fideles, ve lo prometto

Bonus che non c'entra una mazza ma è sempre un piacere

martedì 16 dicembre 2008

Una giornata bolognese

Impressioni da una giornata di studio misto a shopping nella bella Bologna.

1. Evidentemente c'è qualcuno che le compra, quelle fontanelle zen con fumi e cascatelle labirintiche che stanno consumando rapidamente tutta la riserva idrica della regione.

2. Possesso di un colbacco di vero pelo [alfa] gentilezza di eventuale commessa str**** in negozio [alfa] probabilità che venga inserito almeno un -ino nella conversazione [1/alfa] tutto questo se però per il resto sei vestita da studentessa.

3. Ho imparato finalmente a inserire il microfilm nel visore senza srotolarlo tutto buttandolo per terra e soprattutto senza impiegarci 35 minuti.

4. "Il treno 5478 ad alta velocità per Milano è in arrivo in ritardo al binario 6"
(ma come, solo 3 giorni di lavoro a 300 km l'ora su un binario tutto vostro e siete già in ritardo? Complimenti, non è facile!)

lunedì 15 dicembre 2008

Osservazione

Non c'è come indossare un colbacco di vero pelo di vera volpe russa (pace all'anima sua), frutto di un regalo, per essere trattata bene dalle commesse str**** dei negozi.






__________

Vi racconto l'ultima vicenda commessa-cliente che è capitata a Trantor, non a caso senza colbacco, e senza fare nomi nel negozio HM di parma.

Trantor [che lo suppone ma che lo chiede sempre per scrupolo]: "scusi, per caso non avete anche il 35, vero, di questa scarpa?"
commessa str**** 1: "eh? il 35? umpf. no. provi il 36"
Trantor: "già fatto, è che purtroppo è grande. fa lo stesso, grazie comunque! allora prendo solo la gonna"
commessa str**** 1 a commessa str**** 2, mentre Trantor è davanti a loro e porge la carta di credito: "il 35, ih ih ih ih, ce l'hanno solo i bambini...!"
commessa str**** 2: "...mpfghmuahmauhamuah, infatti, ma ti pare?!"

Ma baaafff.
Se non mi avessi già strisciato la carta, col c**** che ve la compravo la gonna, cari cassonetti dell'umido travestiti da commesse.

giovedì 11 dicembre 2008

Quesito #2. Se voi foste...

Ecco, se voi foste la nonna o il papà del bambinetto HGRIMPADC* che assiste in seconda fila ad un concerto di musica classica dove tra l'altro sta suonando la sua mamma, e che per tutti i 70 minuti del concerto giocasse ad arrotolare rumorosamente il programma di sala eguagliando i decibel emessi da una rotativa della gazzetta di parma, voi non gli direste forse di piantarla?

Deve proprio pensarci con occhiate eloquenti e dopo 40 minuti di pazienza una persona chiamata Trantor, seduta nella prima fila, a fornirgli le basi rudimentali di educazione in un luogo pubblico?





* "Ho Già Rotto I M***** Prima Ancora Di Cominciare".

Sappiate che gli anni stimabili del bambinetto HGRIMPADC sono approssimabili a 6, e quindi in un'età dove non basta più alzare gli occhi al cielo e sdilinquirsi in mille sorrisi tolleranti da "eh, che ci volete fare, povero caro lui non lo fa certo apposta, non può capire" come se fosse un nanerottolo di 2 mesi, ma un'età dove IMHO il bambino può anche imparare la differenza tra far casino per un'ora e sforzarsi di stare buono.

mercoledì 10 dicembre 2008

democrazia

"amore, cosa andiamo a vedere stasera?"
"non so, leggi i titoli"
"uhm... allora, bolt - un eroe a quattro zampe. dev'essere un cartone"
"no no no, già ne abbiamo visto uno l'altra volta..."
"la coniglietta di casa"
"..."
"la fidanzata di papà... bleah, ma è con boldi!"
"però almeno fa ridere..."
"lascia stare! ...andiamo avanti, max payne"
"... no"
"nessuna verità ... beh, questo forse"
"sì, forse"
"never back down... no, mi fa schifo"
"no no infatti"
"passengers - mistero ad alta quota...
"dai!! sì sì, questo!
"NO ti prego, ho paura, è triste, ci sono gli aerei che cadono, nooo!... fammi finire la lista almeno... saw V, MAPERCARITA'!"
"... perchè scusa?"
"ma scherzi?! è un horror, io non vado a vedere gli horror!... solo un padre... italiano? naaaa"
"..."
"torno a vivere da solo. umpf, c'è gerry calà... piuttosto sto a casa a guardare porta a porta"
"però almeno fa ridere..."
"lascia stare! ...andiamo avanti, twilight"
"no, non mi ispira. ok, allora passengers!!!"
"cooosa?! no, io ho paura, c'è un disastro aereo, ti prego ti prego ti prego nnnnoooo!"
"Trantor, l'ultima volta l'hai scelto tu, questa volta lo scelgo io!"
"ma era Kung Fu Panda, era fantastico, non puoi dire che non ti è piaciuto!!"
"passengers"
"dai amore, sei sicuro? e se dopo ho paura? se l'aereo cade e muoiono tutti? se è triste?"
"passengers"
"...ok... sigh..."

Ok ok, Trantor ha dei gusti un po' difficili, ma se c'era un film per lei da non andare a vedere era questo, uno di quelli tristi, malinconici, dove esci dal cinema avendo barattato 8 euro per avere in compenso 29 minuti di vita in meno [investiti, siccome c'è la crisi, per cercare parcheggio], 56 giorni di vita cardiaca in meno grazie alla trama psicologica del film, il trucco sciolto grazie alle scene strappalacrime dove il protagonista muore e soprattutto l'intima certezza di non voler prendere mai più un aereo fin che campi.

martedì 9 dicembre 2008

No, perchè sono due cose diverse, sai!

Ieri c'è stato un concerto col coro di voci bianche, quello di 110 bambini, nella frazione del paese di Trantor.

Il concerto era stato organizzato nella piazza principale davanti all'albero di Natale, per l'accensione.
Ora, il fato ha fatto sì che la piazza principale sia formata da un lato dalla facciata della chiesa di XXX, dall'altra da un palazzo; il riquadro davanti al palazzo è stato intitolato "piazza carlo alberto dalla chiesa", quello davanti alla chiesa coincide con il sagrato; la piazza è comunque un unico spazio aperto.

E i genitori dei bambini questo lo sanno benissimo.

Giovedì scorso, all'uscita da scuola dove i bambini fanno coro in una delle elementari coinvolte, una mamma apostrofa Trantor.

mamma FDICTPRLSEDLIDEF*: "ehi tu
[non ha detto proprio così ma il concetto era quello, solo un po' più ruvido], dove ci troviamo e quando?"
Trantor: "alle 15 davanti alla chiesa di XXX"
mamma FDICTPRLSEDLIDEF: "ma nel sagrato della chiesa o nella piazza carlo alberto dalla chiesa?"
Trantor: "beh non lo so esattamente, comunque se venite davanti alla chiesa ci vediamo"
mamma FDICTPRLSEDLIDEF: "no, scusa: il sagrato è una cosa, la piazza carlo alberto dalla chiesa è un'altra, sai? Io voglio sapere: dove devo venire?"
Trantor: "veramente sagrato e piazza sono spazi aperti comunicanti che distano [come lei sa benissimo, ndr] 5 metri l'una dall'altra, e insieme formano un'unica piazza, non penso che sia un probl..."
mamma FDICTPRLSEDLIDEF: "beh insomma sono due cose diverse, ci troviamo proprio sul sagrato davanti alla chiesa oppure nella piazza carlo alberto dalla chiesa, quella dove ci sono i negozi?!"
Trantor: "senta, è un'unica grande piazza, ci saranno 110 bambini vestiti con un poncho rosso e ci saranno 10 microfoni, il palco, l'albero di Natale e i fonici, credo proprio che lei ci veda!!!"
concerto voci bianche - blog
Come si nota in figura, sagrato e piazza carlo alberto dalla chiesa sono due aree che formano un unico spiazzo aperto. I punti rossi sarebbero stati i bambini col poncho rosso.

Non so, anche questo è un concetto difficile?



* FDICTPRALSEDLIDEUF: "faccio domande idiote così, tanto per romperti adeguatamente le scatole e dare l'impressione di essere una faina"

martedì 2 dicembre 2008

Quesito

Ma se voi foste in biblioteca a studiare e di fianco a voi ci fosse uno studente idiota che continua a schioccare la lingua, tirare su la saliva per darsi un tono, gesticolare in aria urlando a bassa voce* "seeee ma vieeeni, ho trovato la chicca della partitura!!!", a esasperare la r effeminata per fare l'intellettuale, a canticchiare cose a caso facendo il figo che legge a prima vista, a dispensare consigli di tedesco sbagliati a destra e a manca per intortare la studentessa di fronte e a saltellare sul posto come un imbecille solo perchè crede di aver scoperto chissà quale genialata e voi non poteste spostarvi, non so, voi cosa fareste?



* sì, urlando a bassa voce, quando uno afono emette dei sibili ma nella sua idea sta urlando



No cioè, io veramente odio quelli che fanno schioccare la r.
Come quei due sfigati della pubblicità del mon cherie, non ce la faccio, mi viene l'impulso di strangolarli tutti.
Sì sono insofferente, lo so, scusate.
Ma quando schioccano la r per fare i/le fighi/e...

lunedì 1 dicembre 2008

I genitori di bambini piccoli, la categoria faunistica più cretina dopo borghezio

No, decisamente non ce la fanno.
Di fronte a certi concetti essi reagiscono come le scimmie di 2001, oppure come borghezio se inserito ad un corso di letteratura italiana contemporanea.

Fatto: oggi come al solito Trantor e Frau Blucher vanno in una scuola elementare per tenere il corso di coro.
Dato che l'8 dicembre i bambini canteranno tutti e 110 ad un concerto all'aperto, si è pensato di far fare dei ponchi rossi tutti uguali da mettere sopra le giacche.

E' un coro => vestiti tutti uguali => ponchi tutti uguali.

Non so, è un concetto difficile?


La stoffa per i 110 ponchi viene comprata in blocco e quindi uguale per tutti da Frau Blucher, la quale oltre ad anticipare 550 euro per tutti questi genitori decerebrati si è pure presa la briga di fare i buchi per la testa e di ritagliare anche una sciarpina con la stessa stoffa.

Dunque, l'unico compito del genitore consiste nel pagare 5 euro e prendere il poncho all'uscita da coro.

Ma no, pur sapendo tutte queste informazioni con largo anticipo questi devono per forza correre dalla nonna o dalla zia e farsi fare un poncho ad hoc, ovviamente di una stoffa e di un colore diverso, perchè altrimenti si sarebbero dimostrati troppo intelligenti, e ciò non va bene.

Poi, è ovviamente necessario cadere dal pero e interpretare la seguente  scena madre:

"ma noooo, che peccaaaaato, zia astolfa e nonna adalgisa l'hanno appena finito, era così bello, se vedeste...! ...Lo so che l'avevate detto, ma mi è venuta in mente quest'idea... [e che idea del c**** è, scusa?!] Vabbè, ma proprio tutti uguali devono essere?... [ma nooo, 14 verdi, 26 gialli, 35 burberry, 3 dorati e 33 a caso, ma secondo te?!?] Sì?... Sicure?, no perchè secondo me mia figlia non si vede in mezzo a tutti gli altri... [oh la vuoi proprio far prendere in giro da tutti gli altri, brava!] Chi vuoi che ci badi...! ...no, eh? vabbè, lei in fondo ha anticipato i soldi, mi dia quello uguale per tutti... Ma che peccaaaaato però..."

venerdì 28 novembre 2008

L'organizzatore ansiogeno, fanatico e pazzo

Dicesi esemplare di organizzatore ansiogeno, fanatico e pazzo (OAFP) un committente di concerti di sesso maschile, di età imprecisata fra i 55 ed i 70 anni (e quindi a casa a fare un ccazzo), accanito appassionato di musica ma dilettante, e quindi convinto più che mai di avere in tasca le chiavi della musicologia.

Egli entra nel vostro mondo con una telefonata che in seguito passerete a ricordare con odio, e vi propone di portare il vostro coro in concerto nel suo delizioso paesucolo della bassa emiliana, o in alternativa nel delizioso villaggio di 7 anime sperduto sulle colline piacentine.

Siete felici e beati per la prospettiva di un nuovo concerto retribuito.
Ma col c****.

L'OAFP da quel momento in poi vi considera una propria appendice, ritenendo di fondamentale importanza telefonarvi ogni 35 minuti, ogni volta che la sua mente malata ha partorito un'idea che evidentemente dovrebbe riguardarvi e mettervi così a parte delle proprie elucubrazioni più riposte.


Dimostrazione empirica.

martedì - ore 10.00 - prima telefonata

L'OAFP telefona a Trantor.

Chiede un concerto con il suo coro per il 6 gennaio, e al momento di chiedere il cachet implora "non sia esosa, mi raccomando!".
Già qui si mette in una bruttisima luce.
Si viene poi a sapere che suo figlio, un organista, vuole a tutti i costi suonare. Ma quello ben venga.
Inoltre per qualche oscuro motivo serve "con urgenza assoluta" il programma di sala del concerto.

OAFP: "me lo mandi al più presto, eh!"
Trantor: "ok, faccio il possibile. Mi dia la sua mail"
"no, me lo mandi per fax, e il prima possibile!"
"non ho il fax [più o meno dal neolitico], ma non ha una mail, [Dio santo]?"
"no"
"come facciamo? Direi che abitiamo abbastanza lontani... E' sicuro che suo figlio non abbia una mail?"
"...sì,  forse ce l'ha"
"ok, indirizzo?"
"non lo so"
 "ok, quando ce l'ha me lo dia"

Vi mettete di corsa a scrivere il programma, con autori, titoli, date, curricula.

ore 10.24 - seconda telefonata
"abbiamo cambiato idea, vogliamo anche un solista oltre al coro, lo trovi tu?"

ore 10.27 - terza telefonata
"ok, ho avuto la conferma che il cachet va bene"

ore 10.43 - quarta telefonata
"ho la mail, è xxxxxx"

ore 11.01 - quinta telefonata
"abbiamo cambiato idea, il soprano lo trova mio figlio"
[intanto voi inviate la mail]

ore 14.00 - sesta telefonata
"il parroco LO VUOLE, dettami il programma al telefono"
 Voi, che tra l'altro stareste magari studiando: "ma non potete semplicemente aprire la mail?"
"no""beh, veramente ora sono impegnata, non possiamo fare più tar...""dettami il programma al telefono"
"va beh, vi detto solo i titoli però! Allora, Deck the hall..."
 
"eh?!"
"D E C K T H E H A L L"
 
"D E C H .... ma che cos'è, inglese?!"
"sì, comunque è famoso"
 
"ah ok"
 "
poi, xxxx... xxxxx... bla bla... e... beh, anche questo è inglese, glielo detto: G O D R E S T Y O U M E R..."
"ok ok, guarda che io lo so l'inglese!"

 

mercoledì - ore 9.30 - settima telefonata
"abbiamo cambiato idea, dovete fare anche qualche pezzo con soprano e coro"
"veramente ne abbiamo solo uno... Il Panis Angelicus va bene?"
"ok. Ah, ho appena visto la mail"


ore 9.41
- ottava telefonata
"ah, e ci aggiungete anche un pezzo in gregoriano?"

ore 9.48 - nona telefonata
"ah, e ci aggiungete anche il Laudate Dominum?"


Tu e le tue variazioni dell'ultimo minuto avete seriamente rotto il cazzo

Nel frattempo, alla sera, voi fate prova col vostro coro e scoprite che mancherebbero un sacco di coristi, quindi si decide di annullare il concerto.
Notare che la proposta era stata fatta il giorno prima, non 7 anni fa, e che non tutti vivono in simbiosi con l'email nell'attesa che arrivi una vostra mail per rispondere alla velocità della luce.


giovedì - ore 8.55
- decima telefonata
"guarda mi è venuta in mente un'altra cos..."
"no, mi dispiace moltissimo, la stavo appunto per chiamare perchè il concerto non si può fare, ho fatto prova ieri e contando i coristi uno per uno ho visto che siamo troppo pochi"
"cooosa? Ma mi vuoi proprio mettere nei pasticci...!"
 
"beh guardi [maledetto pazzo che hai già stracciato le balle con le tue telefonate ansiogene del cazzo], veramente lei del concerto me l'ha detto l'altro ieri, lo sapeva che dovevo ancora chiedere ai coristi, il fatto che io sia libera non implica che lo siano in 20, e soprattutto non ho avuto tutte le risposte subito [, c****]"
"ehm, sì sì certo, hai ragione... va beh, sarà per un'altra volta..."
 
"certo, volentierissimo" [...uhm]
"arrivederci..."
"arrivederci."

lunedì 17 novembre 2008

Che ci vuoi fare

A me i due della pubblicità del mon chéri fanno schifo.

domenica 16 novembre 2008

il mattino catherine deneuve mangia la pizza

Ok ok, lo faccio anch'io, mi uniformo alla moda peraltro (si srcive così? peraltro? ma veramente? a forza di guardarlo fa schifo. Comunque) esilarante di commentare le chiavi di ricerca assurde di gente assurda che capita sul vostro blog assurdo.

Ecco le mie.
PREMESSA: non sono abbastanza assurde da mettersi a ridere, e anche i miei commenti fanno abbastanza schifo, ma pazienza.

contro la stupidità degli uomini neanche gli dei possono fare nulla
sì, hai capito. that's it. ecco, ci siamo trovati

galiger "@yahoo.it
guarda, se vieni a Cremona e mi spieghi in mezzo alle vecchie ciabatte cremonesi da necrologio come c**** hai fatto a trovarmi partendo da lì, ti offro una piadina

sentore di sottobosco
aaaah! se sei un sommelier allora sappi che il vino può essere rosso. o bianco. se senti il sottobosco forse potresti provare con freud

suono scimmia urlatrice
devi andare sul regionale per Fidenza-Cremona, è l'unica

tempo battuta solfeggio stairway to heaven

fai prima a scaricare emule e cercare lo spartito, o in alternativa iscriverti a scuola di musica da me, sai?

come imparare a suonare l'organo liturgico

...PFBMBMUAHUAUHAAUAHUAH! Sei un genio, è come se cercassi su google "come trascrivere l'hemiolia prolationis nella notazione mensurale fiamminga del XV secolo" aspettandomi di trovare qualcosa, probabilmente ti ritroverò durante una messa a schitarrare "grazie signore grazie" convinto di essere il nuovo gen arancione

"si è fratturata un"

sei un genio #2, what else?

giacche con profili bianchi luisa spagnoli
no comment

accordi san martino campanaro canone
tu sei l'altro compare di gen marrone, ok, ho capito, ma sappi che si scherza coi frati, non con i santi (ah ah ah ah).
Ah, e se non riesci a ricavare da solo gli accordi di fra' martino campanaro, sei sicuro poi di saperli usare se li trovi?

anagramma dalla parola solido alla parola strega
eh, è un mondo difficile

fermacarte simboli massonici
ok, t'ho sgamato, tu sei uno del mio coro. mercoledì alle prove ti stano ;-)

il mattino catherine deneuve mangia la pizza
guarda, se vieni a Cremona e mi spieghi in mezzo ai paperi galattici come c**** hai fatto a trovarmi partendo da lì, ti offro della mostarda

sarabanda i video piu bei
...e anche tu guarda, anche ammettendo che tu sia stato vittima di un refuso, mi permetto di consigliarti un ripasso della lingua madre, anche se, ripensandoci, se cerchi dei video in cui c'è enrico papi beh, forse dell'italiano non hai bisogno.

martedì 11 novembre 2008

Volevo solo vedere i morti, neee

Sono al bar vicino all'università, mi sto mangiando una piadina sul mio tavolino e contemporaneamente leggo beata il giornale.

Ad un certo punto entra un manipolo di tipiche signore cremonesi (chi le conosce sa come sono: paletò cammello, borsetta anni '30, cappellino, si muovono in branco ciciarando di malattie e morti, sono uguali in tutto il mondo ma a Cremona danno ancora di più l'idea degli anni '50).

Disgraziatamente, arrivo alla pagina dei necrologi: mentre la sto voltando una delle signore si appollaia fulminea su di me e mi ferma la pagina del necrologio sbattendola sul tavolo:

"scusi neeee, mi faccia vedere chi è morto! Non si sa mai, sa, neeee, magari c'è qualcuno che conosco e bla bla bla UH! ma questa era giovane, guarda te, bla bla bla, no quella lì è nuova ma non la conosco... E, si fa presto a questo mondo bla bl..."
"signora non si preoccupi, lo prenda pure il giornale, tanto l'ho praticamente finito!"
"no no no, guardi neee non voglio disturbarla, voglio solo vedere i morti, un attimo cara neee, non ho tempo di leggermelo, le mie amiche stanno già bevendo il caffè e bla bla bla."
"guardi [ormai la sto tenendo in braccio, e tra l'altro sto ancora mangiando la piadina che devo ovviamente spostare in un angolo del tavolino perchè lei deve aprirlo tutto, il giornale], lo prenda! Io non lo leggo più!"
"no no lo guardo qui da lei che faccio prima [inizia a sfogliarlo da capo sempre sul mio tavolo] guarda te questo obama, strano, neee?, e guarda questo, che si è ammazzato... Veroooo, signorinaaa? eh, i tempi di oggi son strani... bla bla bla... e guarda questa qui, l'assessore drogato, non c'è più religione signorina, no no no; bla bla bla ah, vediamo che cosa danno oggi in tv, a lei piacciono i film signorinaaa? bla bla bla"

ad un certo punto mi rompo di annuire con gli mmmh di circostanza e mi metto a leggere un libro, non si sa mai che capisca che sta invadendo da 5 minuti il mio spazio vitale già ridotto ad un parallelepipedo di 30 x 30 x 80 cm, e comunque sempre mentre sto mangiando.

Dopo altri due minuti di commenti gratuiti in cremonese che ovviamente capisce solo lei, mi risbatte il giornale sul tavolino e se ne va senza neanche ringraziare.

lunedì 10 novembre 2008

Nouvelle cuisine

L'altra sera Trantor, il moroso, Pipes, iWally e altri 6 amici sono andati a mangiare in un pub.
Premetto che Trantor aveva mal di testa, il moroso era distrutto, Pipes era afono.
Non c'entra molto ma è per dovere di cronaca.

ore 20.30
arriviamo.

alle 20.40 ordiniamo; c'è chi prende salsiccia e crauti, chi lo stinco di maiale, chi focacce al rosmarino e chi una piadina.
Niente di stratosferico, al limite "ci metteranno di più a fare la carne", pensiamo, ma dopotutto questi piatti sono il loro menu.

ore 21.15
entra un manipolo di vigili del fuoco.
"dev'essere la mia focaccia", ipotizza Trantor.
invece pare di no, un tizio si è chiuso in bagno e non riesce più a uscire (uno dei miei incubi, ndr).

ore 21.27

il mal di testa peggiora e le chiacchiere si spostano sempre più sull'argomento "cibo".
le occhiaie si scavano, si mangia anche il mais non scoppiato rimasto nella ciotolina di popcorn, Trantor non dice niente ma vorrebbe tagliarsi la testa con una lancia.

ore 21.33
il moroso prende in pugno la situazione (o forse è meglio dire che prende in pugno il cameriere) e chiede, gentilmente, dove sono finiti i nostri piatti.
il cameriere stizzito risponde una cosa del tipo "non posso fare tutto io che ne so dopotutto state aspettando da poco", il che sinceramente non collima affatto con la Weltanschaung degli astanti.

ore 21.45
il moroso chiama la cameriera che ci ha preso le ordinazioni e chiede velatamente se per "piadina con spalla di s. secondo" intendevano andare a s. secondo al macello e poi tornare indietro, comunque lo fa abbastanza gentilmente e annuncia che se manca ancora tanto preferiamo pagare il bere e andare via.
la cameriera, un po' offesa: "beh se dovete andare via allora ve li porto", della serie ma veramente dovresti portarceli comunque, dato che è più di un'ora che aspettiamo, cmq ok, tralasciamo.

ore 21.52
il cameriere torna trionfante e annuncia "ragazzi i vostri piatti sono pronti, il tempo di portarli e li avrete fra 3 minuti!"

ore 21.53
arriva per primo, logicamente, il piatto del moroso.

ore 22.07
arrivano altri 2 piatti.

ore 22.15
arrivano tutti gli altri piatti di carne.

ore 22.25
mancano praticamente solo i due piatti più semplici, indovinate quali?, ma ovviamente quello di Trantor (una innocua focaccia) e quello di iWally, una semplice, ingenua, spoglia e timida piadina.

ore 22.27
Trantor riversa sul cameriere tutta la sua simpatia all'insegna di "guarda che i 3 minuti sono già passati, sono quasi due ore che siamo qui, se i piatti non sono pronti ce lo devi dire e basta"; il cameriere ovviamente si incazza.

ore 22.30
arriva la piada di iWally.
Indovinate quale piatto è l'ultimo?

ore 22.33
arriva la focaccia di Trantor.
1 ora e 53 minuti dopo l'ordinazione.
Per fare una focaccia.
buona ma un po' unta.
Risultato, tutti si ingozzano, e Trantor dopo un quarto d'ora ha la nausea e mal di stomaco.
Trantor e moroso vanno via prima causa vomito, bevono una camomilla in un bar, Trantor si inietta del Maalox in vena e, durante la notte, per la prima volta nella sua vita (secondo testimoni) pare che Trantor abbia russato.


Ora, io lo so che i clienti sono una categoria improponibile vista dalla parte dei camerieri, esattamente come i genitori degli allievi lo sono per gli insegnanti e come gli insegnanti lo sono per i genitori degli allievi, ma a tutto c'è un limite, no?

domenica 9 novembre 2008

A volte ritornano #2. Conversazione metafisica

L'altro giorno era venerdì, ed è arrivato il solito momento "mostro" in cui a scuola di musica sono in balia della amena bambinetta di anni 7 e del "genitore ansiogeno pesante come il plutonio MA troppo gentile con voi per essere scortesi".

Ore 17.41.
Come al solito arrivano in anticipo, ma se l'anticipo è di soli 4 minuti a fronte dei loro quarti d'ora mi va bene così, ci mancherebbe.

Dato che il "genitore ansiogeno pesante come il plutonio MA troppo gentile con voi per essere scortesi" è fisicamente incapace di lasciare l'amena figlioletta alla sua lezione, ma deve per forza piantare le tende e discorrere del peso atomico del molibdeno per 16 minuti, la scena è sempre, invariabilmente questa:

genitore APCIPMTGCVPES: "ecco la amena bambinetta, buona lezione..."
Trantor: "bene, grazie! ci vediamo più tardi!" [sto chiudendo la port...]
genitore APCIPMTGCVPES: "Trantor no aspetta ti volevo chiedere bla bla bla e bla bla bla e bla bla bla e bla..."

venerdì scorso l'argomento non era la situazione politica internazionale, nè come sta mia nonna, nè cosa ha fatto l'amena figlioletta quest'estate in vacanza, nè il concetto di noumenon in Platone, bensì una cosa che aveva attinenza con la lezione:

genitore APCIPMTGCVPES: "ieri ho visto su internet che c'è un sito dove vendono tastiere elettroniche"
Trantor: "..."
genitore APCIPMTGCVPES: "Un aiuto!"
Trantor: "...nel senso che volete un consiglio? ... Beh, io sinceramente vi consiglio di andare in un negozio... Qui vicino ce ne sono diversi, e almeno guardate in faccia lo strumento, vi fate consigliare... Inoltre ci sono le tastiere a 5 ottave con i tasti non pesati giusto per iniziare se non volete spendere tanto bla bla bla, ma ovviamente per studiare pianoforte sarebbe meglio almeno un pianoforte elettronico con i tasti pesati che costa meno del painoforte vero bla bla bla e bla bla bla..."
genitore APCIPMTGCVPES: "noi eravamo orientati più sulle tastiere piccole"
Trantor: "beh allora andate in negozio, vi conviene, non è che poi risparmiate tanto su internet se non ve ne intendete, e poi almeno vi fate consigliare dirett..."

poi i miei neuroni ottenebrati dall'arrivo del venerdì e dai 30 minuti che mi separano dai 3 giorni in cui non vedrò i miei allievi finalmente si scontrano:
 
Trantor: "MA SCUSATE, voi avete già una tastiera elettronica, quella su cui studia l'amena bambinetta, no?"
genitore APCIPMTGCVPES: "sì infatti, e quella va benissimo"
Trantor: "..." [allora che c**** mi hai fatto spiegare per 12 minuti, se poi non ti serve?!]
genitore APCIPMTGCVPES: "sai è che si avvicina Natale e io giravo su internet (?) bla bla bla poi mia moglie parla dello spazio in casa e ridiamo (?!) bla bla bla e l'amena figlioletta suona sempre e poi sai sta arrivando Natale [!?! Ho capito c*** che viene Natale, guarda che lo so che mese c'è dopo novembre] bla bla bla comunque mi fa piacere che tu mi abbia spiegato tante cose che non sapevo, grazie Trantor bla bla bla e bla bla bla"

Ok. Tu mi hai fatto parlare per 12 minuti di una cosa che non ti serve nonché della casistica degli strumenti a tastiera dal XVI secolo fino a oggi, non hai capito una mazza di quello che ti ho detto, io non ho capito una mazza di quello che volevi, e intanto l'amena figlioletta ha ricoperto completamente l'aula di polvere di gesso col cancellino della lavagna, è questo che mi stai dicendo?

Comunque alla fine, dopo questo momento di idiozia metafisica, riesco a spazzarlo fuori dall'aula e a cominciare finalmente lezione (non è che scoppiassi di voglia, ma in fondo io sono lì per quello).

Ora, i casi sono i seguenti, simpatico genitore APCIPMTGCVPES:

1. hai del gran tempo da perdere nonostante tu voglia farmi pensare il contrario e credi che anche io passi il tempo a tirarmi le dita in attesa delle tue brillanti dissertazioni - probabilità 78%
2. hai una cotta per me e pianti le tende ogni volta con l'unico scopo di circuirmi - probabilità 0,02%
3. hai una precisa patologia che ti impone di piantare le tende ovunque e tua moglie è stufa di fartelo fare a casa - probabilità 97%
4. vivi in un universo parallelo dove le leggi temporali non coincidono con le nostre e dove in ogni caso tu sei pesante come il plutonio pure lì - probabilità 21%
5. stai meditando un piano per svaligiare la scuola di musica e mentre sproloqui un tuo complice sta rubando gli xilofoni - probabilità 68%
6. non ce la puoi fare - probabilità 100%

venerdì 7 novembre 2008

Ma baaaff...

Beh guarda, se Obama è uno "abbronzato" tu sei un nano calvo con in testa della moquette marrone, bossi è un falso di picasso, prada XVI è dracula con le occhiaie e bondi è un verme.





Senza offesa per nani, calvi, moquettes, falsari, picasso, dracula, occhiaie e vermi.

Loro non c'entrano, ma sei tu a volerla mettere sul piano dell'apparenza.

giovedì 6 novembre 2008

Ti do il numero di uno bravo, se vuoi

il poverello silvio dal suo santo presepe vuole donare a Obama i suoi preziosi consigli su come si governa una nazione.

che pensiero gentile.

infatti Obama non credo sappia quali sono le zone migliori della Sardegna per costruire le proprie ville.
nè credo abbia una tale fantasmagorica esperienza nel commettere reati e rimanere impunito.
nè ha capito che per far crescere bene un paese è necessario tagliare prima di tutto i fondi alla cultura.
inoltre credo sia ancora convinto che la giustizia debba essere uguale per tutti, ma queste arcaiche interpretazioni relativistiche retaggi della ben nota dittatura comunista italiana sono ormai passate di moda.

fortuna che c'è silvio.

lunedì 3 novembre 2008

A volte ritornano

Ok, lo so, questa non è clamorosa come le altre (qui e qui), però queste cose mi lasciano sempre un'inquietudine di fondo.

Venerdì, momento della famigerata lezione con la amena bambinetta figlia del "genitore ansiogeno pesante come il plutonio MA troppo gentile con voi per essere scortesi".
La lezione è dalle 17.45 alle 18.15.
La scuola è già iniziata da un mese, quindi dovrebbe essere un concetto assodato.
Niente di strano, no?

ore 17.41.
bussano alla porta dell'aula, dove sto aspettando da sola perchè prima non ho altre lezioni.

Trantor: "sì?.. Ah venite, buonasera! Ciao amena figlioletta!"
genitore PCIPMTGCVPES: "ciao... eh, ti stavamo quasi per telefonare"
Trantor: "perché? [guardo l'orologio] siete puntualissimi..."
genitore PCIPMTGCVPES: "sì, anzi siamo in anticipo"
Trantor: "..."
genitore PCIPMTGCVPES: "..."
Trantor: "beh, allora a dopo, ok?"
genitore PCIPMTGCVPES: "sì sì certo, a dopo!"

BOH.

sabato 1 novembre 2008

Alle volte proprio non ce la faccio

A "la carica di r101" prima c'erano paolo cavallone e sergio sironi.
E non faceva ridere.

Poi c'erano paolo cavallone, sergio sironi e massimo lopez.
E non faceva ridere.

Poi c'erano paolo cavallone, sergio sironi, massimo lopez, cristiano militello, nino frassica e alessandra faiella.
E non faceva ridere.

Ora credo ci siano paolo cavallone, sergio sironi, cristiano militello e massimo lopez.
E ho il balzano sospetto che ancora non faccia ridere.






aaah, lo sapevo che sareste arrivati qua: perchè l'ascolti? per la buona musica.

sabato 25 ottobre 2008

... possono nulla

E' stato un onore.
E' stato devastante.
E' stato da brivido.
Oggi ci sarà il concerto vero e proprio, ma già la prova generale di ieri in forma di concerto del Te Deum di Berlioz diretto da Abbado è stata fantastica; nel coro di 600 voci bianche, provenienti da tutta l'Emilia Romagna, c'era anche quello diretto da Frau Blucher e Trantor.
Un cosa veramente incredibile, 900 esecutori e musica strepitosa.
Sono ancora ubriaca.

In ogni caso, dato che questo blog è dedicato a "contro la stupidità neanche gli dei possono nulla", lascio immaginare a voi il 94,8% dei ricordi positivi di questa esperienza per dedicarmi ora al 5,2% delle somme idiozie a cui ho assistito.

5° posto - "non ce la posso fare"
Il concetto "vestite i bambini semplicemente con scarpe nere, braghe o gonna nera e maglietta del colore che volete, tanto gliene mettiamo su una uguale per tutti" si è drammaticamente rivelato troppo complesso per la mente del genitore medio.
C'erano bambini con minigonne inguinali e anfibi borchiati, bambini con collant usciti dallo studio di Jackson Pollock, e una bambina povera cara con le scarpe viola acceso.
Comunque, questo è niente.

4° posto - "polemically-addicted come solo noi insegnanti possiamo essere"
Perché voi, o insegnanti di musica, se state partecipando con il vostro coro di bambini alle prove dirette da Claudio Abbado in vista di un concerto strepitoso, molto complesso e ripreso dalla RAI, che avverrà davanti a migliaia di persone (e soprattutto quelle prove sono LE ULTIME PRIMA DEL CONCERTO), perché dunque ritenete di fondamentale importanza inca***rvi e inveire sputacchiando rabbiosamente perché uno dei più grandi direttori del mondo decide di fare mezz'ora in più di prove rispetto all'orario stabilito?
Siete scemi?

3° posto - "no, decisamente non ci arrivo"
Vedi, simpatico genitore proteiforme, se tutti gli insegnanti dei cori ti hanno tassativamente vietato di salutare ossessivamente tuo figlio sul palco distante 60 metri da te, vedi, FORSE un motivo ci sarà.
FORSE l'idea era di evitare che 600 bambini si mettessero a salutare tutti insieme verso un punto imprecisato della galassia durante il concerto credendo di riconoscerti, ma d'altra parte è ovvio, tu questo non lo puoi capire.

2° posto - "la mia mente risiede in un universo le cui leggi fisiche non coincidono con quelle terrestri"
Insomma boh, se tu direttore generale del coro dei 600 bambini, in mezzo ad un casino immondo, volessi spiegare qualcosa a loro e fossi contornata da 364 microfoni, non ne prenderesti forse uno per farti capire?
No, probabilmente riterresti più valida la strategia di parlare per 10 minuti senza microfono, ovviamente inca***ndoti perchè nessuno dei 600 bambini capisce niente.
A questo punto deduco che neanche tu ce la possa fare.

1° posto - "sono un genio"
Mi stavo beatamente godendo il concerto dalle gradinate (vicino ai bambini ci poteva stare solo Frau Blucher), quando, in corrispondenza del movimento più delicato e con pianissimi del Te Deum, sento un fastidioso CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC.
Mi volto e si presenta la seguente scena.
Esemplare di "nessuno-mi-crede-ma-io-SO-di-essere-gabriella-carlucci" vestita da gente di un certo livello (la stessa che ha già fatto cadere la bottiglietta piena d'acqua due volte dall'altezza di 1,5 metri, ndr) tiene sdraiata sulle ginocchia sua figlia, una nanerottola di 10 anni circa, e le sbatte ridente la collana di perle sui denti (CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC CIAAAAC) giocando a "prova ad afferrarla con la bocca se ci riesci".
La cosa va avanti per almeno 7 minuti, nonostante molti si voltino inviperiti, finchè non finisce il Te Deum.
Incommentabile.

lunedì 20 ottobre 2008

Testamento biologico

All'uscita della scuola elementare, dove Trantor e l'organizzatissimaspiritosissimagrintosissimanoncertoimbranataescantatissima Frau Blucher fanno lezione di coro, si presentava oggi, addì venti ottobre anno Domini duemilaotto, il seguente spettacolo.

28 mamme, di cui

n° 2 che non conoscono ancora il significato sociale del termine "saluto";

n° 4 che pensano che Trantor si chiami "EHI TU, PER SCUOLA DI CORO, SEI TU CHE PRENDI I SOLDI?";

n° 1 che ok sì vabbè stava allattando un neonato paonazzo, ma per farmi una firma sulla ricevuta ci sono voluti 3 "oddio oddio ufffff non ce la faccio pant pant", 5 "sono sempre da sola, lei capisce, devo fare tutto io", 9 "ammore, ammore, aspetta mò che faccio la firmettina a questa tata tanto buona buona e poi ammore arrivo", 7 "signora, eeeehh lei non può capire, io sono sempre uffff da sola" e 14 "ammoreeee, arrivo ammorreeee, un secondino di pazienzina alla tua mammina";

n° 18 in braghe slabbrate della tuta, e

n° 6 vestite come se stessero andando in discoteca da briatore;

n° 23 che hanno dovuto farsi ripetere per l'ennesima volta "sì, per il concerto braghe o gonna nera, camicia bianca, scarpe nere", e soprattutto

n° 28 che hanno pigolato tutte insieme con voce molesta "ma la deborahhhh non ha le scarpe nere!!!", "ma io le metto le scarpe da ginnastica bianche, chissenefrega, chi vuoi che le veda [sul palcoscenico al concerto diretto da Abbado a Bologna davanti a 2000 persone, ndr]?!", "INSOMMA IO DEVO SAPERLO SUBITO SE SERVONO GLI STIVALI O LE SCARPE CHIUSE NON HO MAI TEMPO DI ANDARE PER NEGOZI IO!!" , "ma a me la mamma della cugina del fidanzato dell'ex fornaio gay di piersilvio ha detto che i pantaloni non vanno bene, siete sicure?", "perchè camicia bianca? Noi non l'abbiamo, è un'ingiustizia sociale!!", "ok ricapitolo io per tutte, scarpe argento pantaloni corti e camicia rossa, giusto?".


Vi prego.
Se divento così, sopprimetemi e donate gli organi.

Clausola

Classi separate di italiano per stranieri?

Sì, ma solo se ci vanno anche i giornalisti.

sabato 18 ottobre 2008

Aggiornamento da CVD

Mega aggiornamento sul "genitore ansiogeno pesante come il plutonio MA troppo gentile con voi per essere scortesi"!

Premetto che sono finalmente riuscita a far iscrivere la amena figlioletta di anni 6 ormai 7 a scuola di musica e soprattutto al corso propedeutico, del quale ha un bisogno estremo, invece di farla venire insieme al papà-pesante-come-il-plutonio a casa mia il SABATO all'ora di PRANZO; quindi venerdì abbiamo fatto lezione a scuola.

L'orario era 17.45-18.15, con a seguire l'ora di propedeutico.

ORA, loro sapevano benissimo di dover venire a un quarto alle 6, anche perché io prima ho un altro impegno; disgrazia ha voluto che arrivassi a scuola già alle 17.30, e io ingenua mi pregustavo un quarto d'ora libero per fare delle fotocopie e arrangiare un pezzo prima dell'arrivo dell'amena figlioletta.

Alle 17.31 sto per accendere il portatile, e sento:

"Trantor? Trantor? Eccoci siamo noi, ti abbiamo vista che eri già arrivata nel parcheggio (!) e siamo subito venuti!! Bene, allora ciao amena figlioletta di anni 6 ormai 7, ti vengo a prendere alle sette, saluti!"



Accidenti, io sono pagata per fare lezione dalle 17.45, tu vedi che PER MOTIVI MIEI arrivo prima e mi porti la bambina per iniziare prima lezione??! Ma sei scemo? E' chiaro che non muore nessuno per un quarto d'ora in più di lezione, ma non sarebbe morto nessuno neanche se tu, stramaledetto genitore radiattivo, fossi partito un quarto d'ora dopo da casa ciucciandoti TU la tua amena figlioletta per un quarto d'ora in più, invece di parcheggiarla da me per poi essere libero, c@#$%!

"Ehm, sì, la prossima volta però non venite così presto, è stato un caso che sia arrivata prim..."
"ah sì sì certo, ciao amena figlioletta, buona lezione, divertiti!"

Come Volevasi Dimostrare.

giovedì 16 ottobre 2008

Almeno quello

haider, per il quale mi rifiuto di aumentare l'entropia dell'universo schiacciando il caps lock, apparteneva a tre delle categorie di "persone" che democraticamente estirperei dalla faccia della terra.

xenofobo, revisionista sul nazismo e ubriaco al volante.

Come ho avuto modo di scrivere altrove, ha avuto il buon gusto di morire da solo, dato che di solito i suoi compari che si ubriacano e poi vanno allegramente a falciare qualcuno rimangono illesi.



Ah, e complimenti a borghezio, che al funerale si mischierà giulivo ai nostalgici delle SS e al figlio di gheddafi.

Ah, e complimenti a quelli che già dicono "è stato assassinato, ma quale razzista, era un difensore della famiglia".
Io dico che se l'ubriaco al volante fosse stato un rumeno, tutti avrebbero immediatamente gridato al linciaggio.
Ora è diverso?

martedì 14 ottobre 2008

Misteri

Insomma, tu arrotoli con cura il filo dell'auricolare e lo appoggi tranquillo su una mensola, oppure (ancora peggio) lo lasci lì da solo disteso per il lungo, poi ti volti un attimo, e lo ritrovi ingarbugliato con 13 nodi da marinaio!

sabato 11 ottobre 2008

Riflessioni #2

Non credo ci sia niente di più molesto dei bambini nelle pubblicità.

venerdì 10 ottobre 2008

Siete ospiti barilla?

Ieri sera Trantor e l'amica musicologa Frau D. si sono immerse in quel calderone di parma-bene, industriali, vestiti di cavalli, melomani, TvPevma, buatori esibizionisti fondamentalmente idioti e "il mio Dio sono le lampados" che è il teatro regio di parma.
In programma il Rigoletto.

Ora, per entrare nel foyer del regio ci sono tipo tre porte (il numero esatto non lo ricordo, ma andiamo avanti); ovviamente, entrare dall'una o dall'altra non cambia, perché non appena varcata la soglia ci si trova invariabilmente, drammaticamente e inusitatatemente mescolati a tutti quelli che sono entrati dalle altre porte (eh non l'avreste mai detto, vero?).

Ebbene:

"Frau D., entriamo di qua"
"ok Trantor"
"ehemehm, loro sono ospiti barilla?"
"... no"
"... no"
"allora scusino, ma dovete entrare dalla porta qui di fianco"


Capito? Se siete "ospiti barilla", anche se dopo il mistico varco potreste ritrovarvi mescolati a gente senza borse di vuitton, al popolino, al terzo stato, a semplici appasionati con le scarpe di pittarello, a lavoratori dipendenti casalinghe studenti e musicologi ossessionati dallo shantung, avete però diritto ad entrare dalla porta 1.

Quale vanto, quale privilegio, quale prerogativa!
Eh sì, i soldi fanno davvero la felicità.

Beati voi, che potete entrare dalla porta 1.

martedì 7 ottobre 2008

Tanto non le vede nessuno

"Trantor, ti ho comprato delle calze da portare in casa, sono pesanti"
"grazie mamma! Ah, ma queste vanno benissimo anche per le scarpe da ginnastica...! Le metto domani per andare in università"
" ma veramente hanno una fantasia un po' ehm improponibile... Davvero forse non è il caso..."
"non preoccuparti mamma, sotto i jeans non le vede nessuno!"


Università, il giorno dopo.
Biblioteca, 5 minuti prima dell'orario di chiusura.

"amici bibliotecari, vado in bagno... occhio a non chiudere la biblioteca mentre sono dentro!"
"tranquilla Trantor, non ti chiudiamo dentro. Al limite, prendi con te il cellulare e chiami"
"ah ah ah"
"ah ah ah"

[...]

"ecco fatto, non mi avete chiuso dentro, grazie "
"eh eh no!... Ehm... Ma Trantor, che calze hai???"
"... AAAH! Ehm no, è che mi tiro sempre su un po' i pantaloni quando vado in bagno... Non voglio pulire il pavimento con l'orlo... Ehm ora mi sistemo..."
" [mpfhnh] sì sì certo... [mfhphngnh]... Buona giornata, Trantor... [mhuafphn]"



Beh, non c'è niente di male a far vedere per sbaglio le calze a bibliotecari che ti conoscono ormai da 6 anni.
Il punto è che non volevo farlo proprio oggi.
La prossima volta c'è il rischio che non ti prendano sul serio.

venerdì 3 ottobre 2008

Una giornata in università - Highlights


Regionale Fidenza – Cremona.

Un tizio legge “Paperi galattici”.


Biblioteca di facoltà.

bibliotecaria: “ma oggi pioooveeeee?”
Trantor: “no… per ora no”
bibliotecaria: “beeeene… Perché non ho l’ombreeelloo!”

(moltiplicare la scenetta per 365 giorni l’anno, tolti Natale e Pasqua)


Biblioteca di facoltà.

Tre amene studentesse si interrogano ad alta voce ridacchiando per 14 minuti su “ma interferire regge con, tra, o in?”, senza sospettare di essere divenute oltremodo moleste già dopo i primi 45 secondi.


Stazione di Fidenza.

Esemplare di “anna tatangelo dei poveri” sfoglia una rivista riuscendo ad essere più rumorosa di un reattore e, non paga, mastica la cicca a bocca aperta.

Al telefono: “amò.. so’ a Fidenza. Sono in ritardo… hoppperso la coincidenza… Evvero, ci devi cràdere, non ti sto mentendo!” (festival della fiducia reciproca XV edizione).


Regionale Fidenza – Parma.

Avvistato temuto esemplare di “scimmia urlatrice quarantenne sine erre” (signora quarantenne di Fidenza che urla al cellulare con volume a 598 decibel e soprattutto con accento fidentino, brrrrr vabbvividiamo).


La scimmia urlatrice apostrofa con volume 598 decibel Trantor, l'unico essere umano del vagone (inclusa la scimmia), che sta beatamente studiando:

"seeenta, qual'è la pvossima fevmata??!"
"AAAH!! [infarto miocardico]... Mi ha spaventata.. Beh, siamo dopo Fidenza e Castelguelfo, è Parma"
"ah... Ma seeeenta, è allova pevchè il tveno è fevmo?"
"boh.. ci sarà un semaforo rosso!"
"Eh? Ah..." [faccia di sufficienza come per dire "fiii, ma che stupidaggini, figuvati se esistono semafovi qui sui binavi"]


A fine giornata l’unico che ha ancora la mia approvazione è il tizio che legge “paperi galattici”.

domenica 28 settembre 2008

Logica #2

"buonasera, mi può dare una coca cola per favore?"
"sì. Però è una pepsi"
"ok"
"però è alla spina"
"ok. Allora senza ghiaccio, per favore"
"è sicura?"
"sì"
"ma.. E' UNA PEPSI!"

E allora, simpaticissimo commerciante forlivese, non va bene? Non posso proprio supporre che voi, con i vostri stramaledetti cubetti di ghiaccio, giochiate a ridurre la capienza del bicchiere dandomi meno pepsi, no, eh?
Inoltre, simpaticissimo commerciante forlivese, grazie, grazie per non esserti smentito ed esserti vendicato riempiendo il bicchiere praticamente solo poco oltre la metà, GRAZIE, ma anche no.

Comunque il mio rapporto con Forlì è da sempre un po' particolare.

lunedì 22 settembre 2008

Son soddisfazioni

Provo una certa soddisfazione ad essermi iscritta su Facebook ed essermi unita con successo al gruppo NON VORRESTI ANCHE TU COLPIRE IL GATTINO VIRGOLA CON UNA MAZZA DA GOLF?

Evidentemente non sono la sola ad andarmente a letto con quella canzoncina idiota nella testa, dopo averla ascoltata 17 ore prima.

Soprattutto se il moroso te la canticchia apposta per ore nelle orecchie, così, per ridere.

Odissea renault

Per i fan di Paula (puntata 1 e puntata 2), ecco una nuova mail, meno geniale delle altre, ma sempre ricca di perle googlate:

Ciao,

 

io ho un buone notizie, il problema riguardo al rumore venne della distribuzione, è stato aggiustato.
D'altra parte il meccanico a celebre mentre smontando il veicolo che le tavolette e freni di disco sono trés limite consunto del testimone.

Lui / esso perde anche sulla batteria un piccolo pezzo che serve a riparare (3.58 € incluso di tassa), la Sua batteria e solo calmo e congiungere ai cavi, ma non riparò.
Lei può andare via chiaramente col veicolo come è, ma noi gli dovemmo alcuni tutti lo stesso consapevole.
Ecco una stima per i dischi e tavolette se augurargli cambiarli prima di cercare la macchina.

[...]

 
La ringrazia per confermare rapidamente se uno deve fare la sostituzione o non, se Lei preferisce farlo in Italia, sarà necessario per farlo molto rapidamente.
Dadi che noi riceveremo la Sua risposta, io li confermerei poi il giorno o a Lei sarà capace ad occhiata per la Sua macchina.

Paula

Paula, ti vogliamo bene!

venerdì 19 settembre 2008

Odio, odio, odio!!!

Trantor odia i genitori dei suoi allievi.

Ieri telefona una mamma che vorrebbe iscrivere alla scuola di musica i due figli.

"buongiorno, vorrei informazioni sulla scuola di musica"
"buongiorno! mi dica!"
"io ho una bambina di 5 anni (!, ndr), vorrei iscriverla a pianoforte. Ho letto che lei è l'insegnante... Crede che sia presto?"
"sì, 5 anni sinceramente è presto... Secondo me potrebbe iniziare con un anno di propedeut..."
"no perchè vede mia figlia ha 5 anni ma ne dimostra 7 ha già fatto 2 anni capisce DUE anni di ginnastica artistica e tutti le dicono che dimostra 7 anni è brava non sa ancora leggere ma ha voglia di studiare pianoforte blablabla e poi magari invece per lei potrebbe non essere prest..."
"no guardi, sicuramente sua figlia è molto attiva ma il problem..."
"è che io volevo già quest'anno iscriverla alla prima elementare ma il ministero non ha voluto è assurdo lei ha 5 anni ma è già avantissimo mi creda non lo dico per vantarmi perchè non sono uno di quei genitori ma lei è nata ad aprile e secondo il ministero non si poteva iscriverla alla primina credo veramente che sia assurdo lei è troppo avanti con gli altri bambini più indietro già si stuf..."
"guardi che per una lezione individuale di pianoforte è comunque presto, e poi se non sa leggere non è il caso che si metta subito a dover imparare il solfeggio, è meglio un approccio giocoso con il corso propedeutico con gli altri bamb..."
"ma è sicura?, no perchè mia figlia è già cintura gialla di karate capisce non è una che sta indietro lei è una che va le ripeto fa danza artistica blablabla l'anno scorso ha anche iniziato tennis e secondo me se ha voglia di suonare il pianof..."
"SENTA, E' CHE HA LE MANI TROPPO PICCOLE, E' UN PROBLEMA ANCHE FISICO"
"ah.... ok certo,... non ci avevo pensato...

santo cielo finalmente i tuoi neuroni ce l'hanno fatta a scontrarsi invece di continuare a girare a vuoto come criceti, c***o, se ne sai tanto di pianoforte falle tu lezione invece di venire a sfracassare le balle a me dato che *non* voglio, ripeto *non* voglio insegnare cenni di solfeggio a una nanerottola cintura gialla di karate che non sa neanche leggere i numeri e ha ancora le mani palmate, ok?

"..."
"... ah ecco, infatti io avevo studiato violino e in effetti non ho potuto cominciare prima degli 8 anni..."

ma noooo??!!

"eh infatti, è quello che sto cercando di dirle, è anche un problema fisico dovuto all'età"
"ok... comunque veniamo sabato all'incontro per le iscrizioni, se viene anche lei ci conosciamo, vorrei iscrivere l'altro mio figlio a chitarra...."
"certo, volentieri, così ci sonosciamo di persona"
"... bene, a sabato!"
"... bene, a sabato! Buong..."
"Ah, e magari porto anche mia figlia... così magari ...magari le guarda le mani non si sa mai che lei si convinca"

Asimov l'aveva detto. E anche Schiller.
Contro la stupidità, neanche gli dei possono nulla.

mercoledì 17 settembre 2008

Riflessioni

Dopo un minuto e dieci investito a guardare nel vuoto e un intenso lavorio neuronico, posso affermare con sufficiente sicurezza che a Trantor non frega un beatissimo tubo del problema "crescita zero della popolazione italiana".

domenica 14 settembre 2008

Flashback #1 - gelo e desolazione

Trantor ricorda.

4 anni fa.
Il coro di Trantor in concerto.
Basilica di Palestrina, enorme.
Programma tutto di Palestrina.
Notevole soggezione da parte del coro.

14 maggio, 12 gradi.

Umidità 103%.

11 spettatori.
Di cui uno parente del coro.
Seduti ad una distanza media l'uno dall'altro di 3,6 parsec.

Tra un pezzo e l'altro il direttore si inchina, ma nessuno applaude.

E i pezzi non stavano venendo male.

pliiiiin.

In prima fila, un tizio controlla col diapason l'ultimo accordo di ogni pezzo.

sabato 13 settembre 2008

Idoli

Il papa ha detto: rifuggite gli idoli!.

E' che non è il massimo dirlo da una teca mobile davanti a migliaia di tizi urlanti che sventolano ossessivamente delle bandierine gialle e ti considerano sostanzialmente infallibile.

Soprattutto se poi hai indosso le scarpe di Prada.

venerdì 12 settembre 2008

Questa donna è geniale

Dopo "lui / esso sul deretano",  tornano le mirabolanti avventure via mail de

"i Trantorgenitori e la Renault-impiegata Paula"

Questa la geniale mail di Paula (impiegata francese della renault che sta cercando di farci riparare l'auto ferma a colmar senza un pistone da 10 giorni, ndr) di oggi:

ciao signor carlo,

 io ho fatto appena il punto col nostro meccanico.
la Sua macchina non è di nuovo prêtte.
alla durata delle prove, il meccanico ad un sentì un rumore, lui / esso è stato obbligato di tempestoso la connessione della distribuzione, e lavora di nuovo su me avrebbe ulteriori informazioni sull'altra mano alla fine di giorno il veicolo non sarà pronto per lunedì angosciò della dilazione, ma noi non possiamo correre il rischio per ritornargli un veicolo che opera

Paula

E vagliare l'ipotesi di tirarsela meno?

Fa un po' specie vedere Maria Luisa Busi al Tg1 che se la tira anche quando parla di fasci di particelle.

Soprattutto se lo fa davanti a Piero Angela, praticamente l'umiltà divulgativa in persona.

lui / esso sul deretano

Tornando dal Belgio, i genitori di Trantor hanno avuto la simpatica avventura di rompere il motore della clio (praticamente nuova) sulla strada del ritorno (ma almeno non in mezzo a paludi o lande belghe dimenticate da dio), dovendo così tornare in Italia in treno.

Attualmente la macchina è a Colmar, con n° 1 pistone rotto.

Ieri arriva questa geniale mail dalla funzionaria della renault, che si è occupata di assistenza riparazione assicurazione ecc [per inciso, questa Paula, gratias agimus tibi, parlava un po' di italiano e vista la mail ormai ci fa tenerezza]:

ciao,

 

 io feci il punto col nostro meccanico, attualmente lui / esso porta sul deretano, i pezzi arrivarono un piccolo più tardi che preveduto.
Io avrei ulteriori informazioni domani mattina, ma lui / esso sembra che così tutto va bene, Lei sarà capace ad occhiata per la macchina lunedì.
Io La confermerei esso domani.  Per la fattura Lei può pagare con una scheda di credito.

un domani

Paula

La domanda è: ha o non ha usato il traduttore di google?

martedì 9 settembre 2008

Ah, l'amour!

Lei era in piedi sul letto.
Lui improvvisamente l'abbracciò forte, e iniziò a baciarle i capelli.
Lei se li slegò, e ricambiò con passione i baci.
Tra i sospiri, caddero sul letto.
Si rotolarono un po', poi lui le venne sopra.
E...

e sbattè il mento contro la mensola, e si scheggiò un dente.

Quest'anno non siamo molto fortunati con i denti.

Ah, per la cronaca Trantor ha ritrovato l'elastico dei capelli 3 giorni dopo, in un anfratto popolato da mosche morte.
Ma almeno i denti del moroso stanno bene, la scheggiatura è stata così minima da non vedersi neanche

domenica 7 settembre 2008

Fortuna che è musicista

















































































































































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Ma per voi è normale che il vostro moroso ancora non abbia capito su cosa fate la tesi?


 


Dopo strenue fatiche, Trantor è riuscita a spiegare al moroso [detto per inciso, musicista pure lui] che si occupa del repertorio sacro a tre voci di fine ‘500 in area padana; a dirla tutta sono soprattutto mottetti e messe ma non complichiamo la cosa.


 


Eppure.


 


In primavera Trantor faceva la tesi su “le lamentazioni polifoniche della Settimana Santa”.


Qualche mese fa faceva la tesi su “i responsori pasquali ferraresi”.


Qualche settimana fa faceva la tesi su “boh, sicuramente sul ‘500, roba sacra mi pare”.


Ieri faceva la tesi su “mottetti a tre voci della Settimana Santa”.


 


Santo cielo, ma è così difficile??

venerdì 5 settembre 2008

Noooo!

Ma cavolo, l'altro giorno ho già sentito per radio delle musichette natalizie...

Nel senso, è proprio necessario?

Non vi viene il sospetto di rompere un po' le balle, con questa mania di iniziare tutti gli anni prima?

Non so, iniziamo già a parlare delle elezioni americane del 2012, delle olimpiadi di Londra, di Pasqua 2367 e di quando berlusconi sarà morto!

mercoledì 3 settembre 2008

Lufthansa. There's no better way to go mad

Simpatico, il sito Lufthansa.
Se vorrete prenotare un volo per un'altra persona non residente in Italia, tipo quello che ha dovuto fare Trantor oggi per un organista tedesco ospite in Italia per un concerto pagandogli lei il volo,

1 - scoprirete che il prezzo del volo, lo stesso, cambia di molto (da 309 a 412 euro) a seconda che capitiate sulla Home internazionale o sulla Home italiana
2 - desisterete al tentativo di comprendere siffatta assurdità e tenterete di prenotare semplicemente il volo che costa meno
3 - al bivio "sono registrato" - "prenoto senza registrarmi" sceglierete serafici la seconda che hai detto, nella pia e giovanile illusione di evitarvi vagonate di newsletter in tedesco
4 - compilerete ridenti il form con i dati del volo e dell'organista tedesco, ma arriverete al campo "nazione di residenza", e non potrete cambiare in nessun modo la selezione automatica già fissata su Italia
5 - già un po' incazz***, cercherete nelle faq il motivo di cotanta stranezza, e
6 - scoprirete che le faq di lufthansa sono organizzate alla c***o, e che comunque non c'è traccia di quel che vi serve
7 - imprecherete mentalmente e riproverete, increduli (non è possibile, deve funzionareeeaourg), a rifare tutto da capo
8 - al terzo tentativo desisterete prendendo a sberle il portatile e vi iscriverete al sito umiliati
9 - rifarete tutto da capo, ricerca di voli orari prezzi bla bla bla, al bivio sceglierete cum gaudio "sono registrato", riproverete a inserire i dati del passeggero e TA-DAAHNN! Tutto uguale al punto 4
10 - bestemmierete
11 - riproverete altre due volte, poi stremati cercherete il numero del call center
12 - apprenderete della tariffa del simpatico 199 eccetera, quindi imprecherete urlando contro chi c**** ha inventato l'aereo e i suoi derivati
13 - telefonerete; dopo 3 minuti di musichetta del c**** ed una prolissa spiegazione la signorina vi rimanderà ad un secondo 199
14 - telefonerete; dopo 3 minuti di musichetta del c**** ed una prolissa spiegazione la signorina vi rimanderà ad un terzo 199
15 - piangendo nervosamente, parlerete per 8 minuti con una signorina dall'accento spagnolo che vi considererà immancabilmente un cerebroleso al suo primo incontro col computer
16 - vi consiglieranno semplicemente di accedere dalla Home tedesca, e poi di fare il login
17 - siccome la risposta è dentro di te ma è sbagliata, non funzionerà e allora vi consiglieranno la seguente "agilissima e user-friendly pratica":
18 - creare un account non a vostro nome ma a quello del passeggero (oo-hooo?!)...
....sì, ma partendo dalla Home tedesca (aaaah!), e purtuttavia inserire i dati della vostra carta di credito (mmmmh...), poi sloggarsi, riloggarsi, imprecare a piena voce contro tutto il popolo tedesco, ricercare il volo, inserire orario prezzo bla bla bla, al bivio cliccare su "sono registrato" in tedesco, inserire i benedetti dati dell'organista tedesco, c**** e  
a c q u i s t a r e.

19 - complimenti! ora saprete a memoria numero di telefono domicilio e data di nascita dell'organista tedesco e soprattutto questi popolerà i vostri sogni.

Fortemente consigliato

Post di pura pubblicità:

ANDATE A VEDERE KUNG FU PANDA!!!

lunedì 1 settembre 2008

Genitori degeneri

I genitori di Trantor sono credo le persone più oneste che abbia mai conosciuto, liberali, illuminate, spontanee, di quelle persone insomma che non solo non sarebbero capaci di far male ad una mosca (eccetto la loro personale guerra contro le zanzare, ma che volete, siamo in padania), ma che si sentirebbero mortalmente in colpa per il più piccolo sgarro alle proprie rette convinzioni sull'equa giustizia e la convivenza sociale democratica.

Eppure, oggi Trantor ha ricevuto un inquietante sms di questo tenore, spedito dai suoi al momento in vacanza in Belgio:

"qui benissimo! mangiamo cucina belga, al mattimo prendiamo il cibo per il pranzo dal buffet della colazione e non abbiamo quasi mai pagato il metrò bacioni"


Evidentemente pensano che io non sia più influenzabile, per dirmi certe cose.




PS è comunque un rilevante successo che abbiano finalmente imparato ad usare la punteggiatura negli sms, e a smetterla di scrivere tutto in maiuscolo

PPS se volete sapere come è andata a finire, Trantor ha risposto con un sms minatorio del tipo "ma siete pazziiii?! se vi beccano è un casino, pagate i biglietti accidenti!!!", al quale ovviamente non hanno mai risposto

PPPS e comunque la saga degli sms poco normali era iniziata due giorni fa, con un sms da mia madre spedito alle ore 22.30 che recitava "qui tutto bene, siamo a letto c'è il sole non c'è più nebbia" (alle 22.30?!)

domenica 31 agosto 2008

Non ce la posso fare

Ieri sera, al ristorante, Trantor ha lasciato sul tavolo il suo anello preferito.*
Uscendo dal ristorante il moroso le ha chiesto se aveva voglia di guidare la sua ford, e in cambio Trantor nel fare manovra ha toccato un'altra auto davanti al relativo conducente.
Tornati a casa ha dimenticato di chiudere l'auto del moroso.
Dopo aver preso una cosa dalla sua auto, Trantor ha dimenticato di chiudere anche quella, scoprendolo la mattina seguente.
Il mattino dopo voleva alzarsi alle 8.30 per studiare, e invece ha dormito fino alle 11 spegnendo continuamente la sveglia per circa 46 volte.

Trantor non ce la può fare.

Ed è in ferie.



* Almeno, il valore dell'anello si aggirava sugli 0,70 euro.

giovedì 28 agosto 2008

Domanda e resoconto ikea (no, un titolo meno noioso non mi è proprio venuto)

Reduce col moroso da una mattina all'ikea di Parma (sì, mi è venuto mal di testa - no non c'era poi così tanta gente come temevo - sì siamo riusciti a comprare qualcosa lo stesso pur non avendo bisogno di niente - no, non c'era da mangiare gratis cappero, solo stangone bionde che intrecciavano coroncine di foglie sintetiche, un clown un po' a piedi e una banda jazz itinerante, sì loro erano effettivamente molto bravi),

chiedo
a tout le monde:

c'è qualche legge morale o fisica per la quale chi legge le notizie al tg4 debba per forza appoggiare i fogli per terra, guardare un misterioso punto dello spazio posto sotto la camera, stare ingobbito con la faccia di un barbagianni idiota iscritto a forza italia e avere la voce da "mi hanno appena rigato il suv cazzo"?

martedì 26 agosto 2008

Cose proibite

Domani Trantor e moroso faranno una delle classiche cose da non fare, per la quale probabilmente Trantor avrà mal di testa per 5 mesi e che causeranno a entrambi un attacco acuto di pernicioso shopping compulsivo.

Trantor e moroso andranno all'Ikea di Parma, nel giorno dell'inaugurazione ("ehi, forse c'è da mangiare gratis!").

A domani il resoconto, previa sopravvivenza.
besos

giovedì 21 agosto 2008

Sei una bestia di rara perfidiaaaah!

Ovvero: oggi non mi sento troppo bene.


Cronistoria della vacanza Sicilia 2008


AGGIORNATO



Trantor è appena tornata dalla vacanza in Sicilia passata con 10 amici.

Oltre a Trantor il gruppo è formato da due medici (Mary e Franca), un libero professionista della comunicazione (Sabo), un ingegnere aerospaziale (Ceres), due impiegate alla MaxMara (Patty e Panzer), un prossimo avvocato (Giulia), un'insegnante (Lions), e teoricamente un colorito tizio  soprannominato fabrifibra, dall'occupazione non meglio precisata.



Due mesi prima - Quando si dice che il buongiorno si vede dal mattino.

Fabrifibra, responsabile della prenotazione di uno dei 2 B&B che ci faranno da base durante il viaggio, inizia a destare sospetti fra i Nostri quando rifiuta di fornirci fotografie, indirizzo, numero di telefono, mail, fotocopia del versamento della caparra, e nome esatto del gestore del B&B (tal "Cesarino di Natale" o "Natalino di Cesare" a seconda delle fasi lunari).


Si scoprirà poi che il versamento è stato fatto ad un numero di conto inesistente, che "Cesarino di Natale-Natalino di Cesare" dovrebbe rispondere al telefono fisso del comune di Canicattì, e che l'astuto fabrifibra in realtà si è guardato bene dal prenotarsi il volo per partire con noi.


Dopo varie minacce legali e un'epatite al fegato di Sabo, i Nostri riescono a recuperare i soldi affidatigli per la caparra, a prenotare un altro B&B e a sostituire fabrifibra con il moroso di Panzer.



Giorno 1

L’aereo è alle 7.30 di mattina. Quindi si deve partire dalla #città senza fiume alle 4.


Proprio quella notte si scatena una gigantesca alluvione che allaga mezza città. Comunque raggiungiamo incolumi l’aeroporto, colmi di speranza.


Sull’aereo Sabo e Trantor sviscerano l’argomento “incidenti e disastri a bordo di aeromobili”.


Arrivati a Catania, Sabo Trantor Panzer e Patty vanno per ritirare l’auto prenotata. Logicamente vengono informati sul posto di poter pagare solo con una carta di credito che non hanno, e di conseguenza devono cercare un’altra auto, in mezzo a 56745 turisti che stanno rapidamente esaurendo tutte le auto disponibili.

Dopo una seconda epatite al fegato di Trantor, trovano in corner un’altra auto e partono alla volta di Noto.

Panzer dormirà nel letto matrimoniale con Trantor.

Nella stanza del B&B c’è un ventilatore sul soffitto, che viene lasciato acceso anche di notte.


Pomeriggio

L'appartamento del B&B è abitato anche da 4 francesi ventenni, di cui una discretamente gnocca della quale si invaghisce subito Sabo.


Giovanni, il gestore del B&B, tipico uomo siculo, caldeggia con Sabo la possibilità di infrattarsi con le svanzighe francesi, le quali riescono nella difficile impresa di far saltare la luce a tutto l'appartamento asciugandosi i capelli in 4.
Astutamente, cercano di tirare su la leva del salvavita seminude, con i capelli e le mani bagnate e schiacciando a caso tutti i pulsanti disponibili cinguettando "ici? ici? ici? ici? ici? ici?".
Sabo ci prova enumerando random 4 frasi francesi intercambiabili ("le jeux sont fait", "rien ne va plus",
"le nouveau parfum de le jeux sont fait", "je suis catherine deneuve").




Giorno 2

La Patty ha mal di gola a causa delle pale del ventilatore.

Panzer, un donnone rissoso con la voce a 583 decibel e un’inquietante ossessione per il dominio delle grucce nell’armadio, dimostra i primi segni di squilibrio invadendo durante la notte la piazza di Trantor e mettendole i piedi freddi nell’incavo delle ginocchia.



Giorno 3

Patty ha la tosse.

Dopo 135 spostamenti, 2 contusioni e 5 madonne si trova una sistemazione dei letti in modo tale che:

- Patty senta le pale ma non troppo perché ha mal di gola
- Trantor senta le pale ma non troppo perché non vuole avere mal di gola
- Sabo senta le pale anche a costo di avere mal di gola
- Panzer senta o non senta le pale chissenefrega del mal di gola.

 

Pomeriggio

Arriva il secondo gruppo dei nostri, con Franca Mary Ceres Lions e Giulia.

Panzer li accoglie con una scenata isterica e si chiude in camera piangendo furiosamente perché “il mio asciugamano è bagnato, chi l’ha usatooo??!”.

Sabo e Trantor si guardano negli occhi e si chiedono cos’hanno fatto di male.



Sera

Il gestore Giovanni, non appena scopre il mancato successo della spedizione punitiva di Sabo con le volpi francesi (tanto gioviali che in confronto carla bruni è simpatica), non esita a chiamarlo "schiappa" davanti a tutti e intercala preoccupanti frasi  in siciliano del tenore di "Sabo, mi hai fatto fare una figura di m****!!!".




Giorno 4

Trantor ha un’afta.

Sabo ha mal di gola.

Patty ha mal di gola e mal di stomaco.

Conversazione a Noto.

Uno dei nostri: “scusi, sa per caso gli orari delle messe qui a Noto?”
Passante: “sì”
U. d. n.: “…”
Passante: “…”
U. d. n.: “…e può dirmi quando sono?”
Passante: “vada a chiedere in duomo”

Si visita Noto. Entrati in duomo i Nostri vengono sequestrati da una guida turistica (…) del posto che li intrattiene per 46 minuti con perle del calibro di:

“… il romanticismo del ‘500”, “queste colonne stile ionico-dorico-corinzio”, “la chiesa è del periodo un po’ fra cinque-sei-sette-otto-novecento”, “fuori vedrete le statue dei putti aperti alla conoscenza” (?!), “il toppe dei toppe delle mestranze”, “voi che avete le scarpe ginniche”, “bisogna sempre avere dell’autodidattica”, “sapete, il periodo dell’illuminamento del ‘700”, “l’uomo è chiuso ma si apre” e così via.


Ovviamente non manca di “chiedere” ai nostri un fiore, ovvero una munifica offerta, e conclude con un geniale “ah, tra le pizzerie migliori di Noto vi consiglio quella di mio figlio”




Sera

Trantor e Sabo, approfittando della presenza dei due medici Franca e Mary, possono finalmente dare sfogo alla propria devastante ipocondria.

Si fanno controllare i nei, le afte, i linfonodi, la gola, si confrontano bugiardini e soprattutto si parla ossessivamente di funzioni intestinali.



Giorno 5

Trantor ha una seconda afta e un linfonodo ingrossato.

 
Si cerca la 136esima posizione dei letti in camera, in modo tale che:

- Ceres senta le pale ma non troppo perché è meglio non avere mal di gola
- Patty non senta le pale perché ha mal di gola ma in fondo senta le pale perché ha anche caldo
- Sabo senta le pale ma non troppo perché ha mal di gola
- Trantor senta le pale ma non troppo perché non vuole avere mal di gola ma in fondo è uguale
- Panzer senta o non senta le pale chissenefrega del mal di gola.

Da qui il detto “che due pale”.

I Nostri vanno a messa a Noto e si beccano una funzione di 2 ore in onore dei “portatori di san Corrado”, una specie di gilda massonica il cui unico scopo è portare san Corrado e vantarsene durante le messe fin dall’età di 2 anni.

Trantor nel frattempo è andata in giro per Noto ed è riuscita a farsi regalare un ricordino da un piccione.



Pomeriggio

I Nostri si perdono a Modica e la percorrono per circa 6 volte prima di uscire, pur avendo il navigatore di Trantor.

Le tensioni con Panzer crescono, poiché ella identifica nel navigatore uno strumento di scontro verso di lei (?).

Sabo e Trantor si guardano negli occhi e si chiedono cos’hanno fatto di male.


Giorno 6

Sabo ha un’afta.

Trantor ha mal di testa.

Panzer ha mal di pancia.

L’argomento dell’intestino bloccato in vacanza diventa quello più gettonato e supera perfino le tematiche sessuali.

Sabo diventa dipendente di uno sciroppo lassativo dai magnifici poteri.

I Nostri visitano Cavagrande, una gola profonda 300 metri in cui scorre un delizioso fiumiciattolo balneabile, che crea incantevoli piscine naturali.

Siccome la giornata sembra troppo bella, la Patty cade di faccia sulla roccia scivolosa, si spacca un dente, si ferisce il labbro e per lo spavento non riesce più a tornare su per il sentiero fra le rocce (1 h di cammino).

Si chiama l’elicottero; per fortuna ci sono i medici Mary e Franca. Il giorno dopo siamo sul Giornale di Sicilia, con un trafiletto dedicato a “P. M., ragazza avolese (!) che si è fratturata un piede nelle gole di Cavagrande” (viva il giornalismo obiettivo).

Sabo e Trantor si guardano negli occhi e si chiedono cos’hanno fatto di male.



Sera

Dopo 6 giorni in cui il parcheggio sotto il nostro B&B è sempre stato libero, compare un misterioso parcheggiatore abusivo grasso e discretamente rissoso.

Al momento dell’“offerta” i Nostri rifiutano schifati, poi pensano ai 700 euro di franchigia sulle macchine ed alla possibile vendetta sottoforma di graffi sulle portiere, e tornano indietro a pagare il pizzo.

Giorno 7

Patty ha comprensibilmente male dappertutto, Trantor non ha digerito e Sabo continua a imprecare contro l’afta.

Si visita Siracusa; Trantor deve quasi litigare con la biglietteria del teatro greco per convincerli che Musicologia è sotto la classe di Beni Culturali, nonostante non ci sia scritto sul tesserino di Cremona (vabbè lì in segreteria in effetti non ce la possono fare).


Evidentemente i bigliettai di Siracusa pensano che Musicologia appartenga alla classe di Fisica, che comunque è sempre meglio di chi mi dice “ah, studi musicologia? Allora dirigi l’orchestra!”.

Nell’orecchio di Dionisio i Nostri danno spettacolo cantando a canone Fra’ Martino campanaro. Riescono a coinvolgere un flautista apparentemente bravissimo ma che dimostra di non saper suonare Fra’ Martino campanaro senza spartito, nonostante i 7 anni di conservatorio (o forse proprio per quelli), e non capisce quando Trantor gli dà l’attacco.

In ogni caso dopo la terza ripetizione di Fra’ Martino campanaro la fidanzata del flautista vorrebbe ufficialmente dare fuoco a tutti quanti.

Sera

Panzer chiude ufficialmente i contatti con i Nostri mandandoli tutti a qual paese perché non viene vista molto di buon occhio l’idea di alzarsi tutti alle 6 invece che alle 9 per andare a prendere il SUO moroso a Catania solo per evitargli l’attesa di due ore al bar, quando lui ha deciso 4 ore prima di cambiare volo e arrivare con 12 ore d’anticipo. Per di più, tutto questo la mattina in cui bisogna lasciare il B&B e pulire tutta la casa.

Seguono pianti isterici di Panzer in camera e conseguente clima da cortina di ferro.

Sabo e Trantor di guardano negli occhi e si chiedono cos’hanno fatto di male.
 Giorno 8


La Patty dice di avere la febbre e non riesce a mangiare niente.

Sabo ha la tosse.

Panzer va da sola in corriera a prendere il suo moroso, detto moroso-ameba, alzandosi alle 6 e svegliando simpaticamente tutta la casa. Dopo aver dormito nella piazza di Trantor.

Seguono giorni di assoluto mutismo di Panzer e moroso-ameba nei confronti degli altri 8, da cui la frase must della vacanza “weekend con il morto”.

 Giorno 9


La Patty si prova la febbre, ha mal di gola e mal di stomaco ma ordina patatine fritte e panini alla salsiccia.

Si va sull’Etna, ove sui sentieri c’è gente in infradito nonché un tizio in giacca e cravatta.



Giorno 10 – Sei una bestia di rara perfidiaaaah!!

La tensione fra i Nostri 8 ed i 2 weekend con il morto sfocia in una clamorosa litigata pubblica di durata ore una di fronte al duomo di Taormina.
I passanti escono apposta dai negozi e si siedono vicini a godersi lo spettacolo.

Panzer urla a Sabo la frase top della vacanza “sei una bestia di rara perfidiaaaaaah!”.

Tra le altre cose, Panzer inveisce contro il navigatore di Trantor, per motivi non meglio precisati, si suppone solo perché è di Trantor.

Luisa Corna passa di fianco ai nostri ma nessuno se ne accorge.


 
Giorno 11 – Il mostro ecologico

Acitrezza.

Patty non si sente molto bene.

Il moroso di Panzer riesce ad avere mal di mare sul pedalò.

I Nostri si imbucano in una struttura fashion per farsi la doccia; credendo di vedere una parvenza di fognatura, Trantor e Sabo inquinano senza volere la costa ionica usando lo shampoo e lo scoprono sentendosi in colpa come ladri.



Sera

Catania. I nostri finiscono in mezzo alla festa di S. Agata.

La Patty non sta bene, ma ordina gli spaghetti alle cozze.

I camerieri servono nell’ordine secondi, primi e antipasti, dopo che i Nostri sono riusciti ad ordinare sistematicamente tutte le pietanze che si scoprono poi essere esaurite.

Ad ogni modo Trantor mangia una superba zuppa di cozze grande quanto una Punto pagandola 6 euro.

Giorno 12

Si torna.


Sull’aereo Trantor decide di applicare la strategia del canarino in miniera: dato che Ceres è ingegnere aerospaziale, finché lui è tranquillo si fa finta che vada tutto bene.

Sul treno al ritorno i Nostri incontrano l’unico controllore che fa obliterare a loro i biglietti perché non c’ha voglia.

Ci si lascia con un corale “ora avrei bisogno di una vacanza!”.