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mercoledì 28 novembre 2012

L'UDA

L'utente UDA entrò nella biblioteca dei pazzi di conservatorio circa un mese fa.

L'UDA, dovete sapere, è un bambino di 8 anni che di altezza non arriva al bancone del front office, un po' tipo il bambino del gelato del bar di Benni.

Sulle spalle ha uno zaino più grosso di lui, e al collo l'ormai classico portachiavi-portacose-causa-fottuta-cervicale da dottorando cremonese.

L'UDA entra in biblioteca e mette la sua roba negli armadietti con la disinvoltura di un docente di Yale.

(Sapete, tipo quei film americani con i college pieni di armadietti in cui tutti ripongono la loro roba fighissimi e sgamati, e poi c'è sempre quello che aiuta la tizia ad aprire l'armadietto difettoso con un pugno e poi alla fine si sposano, ecco, noi ne abbiamo di uguali, pensate. Non di studenti, di armadietti.)

Comunque, per completare il cliché mancava almeno un accessorio Mac, ma non ci siamo formalizzate troppo su questo perché poi è successo il resto.

L'UDA si sedette alla postazione pubblica per la consultazione online del catalogo della biblioteca, trovò il libro che gli interessava (sempre da solo), ci chiese il prestito offrendo spontaneamente la tessera della biblioteca senza aspettare che gli venisse chiesta, ringraziò, infine salutò.

Sì, salutò, con la sua vocina bianca da ottenne con le figurine di Spongebob e un dottorato a Yale in calcolo differenziale.

"collegaF, ho sentito bene?"
"ti stavo per chiedere lo stesso"
"...ha detto proprio così?"
"ha detto proprio così"
"io... non sono sicura di aver capito"
"invece credo che l'abbia proprio detto."
"...ha detto buon lavoro."
"sì, ci ha detto buon lavoro"
"io..."
"..."
"ma ha 8 anni!"
"incredibile"
"ha 8 anni e ci ha detto buon lavoro"
[sguardo estatico] "l'abbiamo trovato"
"l'Utente Dell'Anno"
"l'Utente Dell'Anno."
"l'Utente Dell'Anno?"
"l'Utente Dell'Anno."

Io e #collegaF abbiamo successivamente reagito lanciando GIMP e tentando di modificare la copertina di Time inserendo la faccia di UDA al posto di Balotelli, solo che poi xp è andato in crash e abbiamo smesso.

mercoledì 7 settembre 2011

Oggi non me l'aveva chiesto ancora nessuno

"Fraublucher, se vuoi passar da me per controllare le mie orchestrazioni per la scuola di musica ora sono libera"
"benissimo Trantor, sono lì fra 15 minuti."
"ok. Ah senti, un piacerone: non è che hai lì del maalox?"
"uhm, sono a casa della Fede adesso... Aspetta che glielo chiedo!"
"..." [confabulazione confusa]
"pronto Trantor? Sì sì, ce l'ha. Fra poco te lo porto."
"grazie infinite Fraublucher!"
"niente. Ah senti, piuttosto la Fede mi sta dicendo qualcos... come... ah sì, mi dice di chiederti se sei incinta. ...Sei incinta?!"
"cazzo, ma è per il maalox? Ma comunque no, no!"
"ah ok. La Fede è qui e ti saluta!"
"ok. Cazzo, dille che non sono incinta, ok?"
"ok, ok"
"no ma nel senso di ENNE O, ok?"
"ok, via tra, vai tra. La Fede dice che comunque hai tempo. Ciao!"

Vai tra un cazzo.
Ora di pastiglie di maalox ne devo prendere 2.

mercoledì 31 agosto 2011

Dov'è il problema

Il fatto è che durante la pausa estiva qualche opossum mio allievo a scuola di musica insiste per venire a lezione anche a casa mia, a livello teorico per non perdere la memoria muscolare, a livello empirico per dare sfogo all'ansia da prestazione del genitore.

L'altro fatto è che - dopo 6 anni di genitori pesanti come il plutonio, le sfuriate del capo  Fraublucher , allievi opossum e qualche allievo veramente bravo - non lavorerò più a scuola di musica quest'anno, grazie ai nuovi incarichi che mi hanno dato in due biblioteche diverse.


"...bene Trantor, grazie per la lezione, allora ciao!"
"ciao #allieva opossum figlia del #genitore da bravobravissimo #variante euforica!, e ciao #genitore da bravobravissimo #variante euforica!"
"ciao ciao ciao, comunque volevo dirti che blablabla e poi qui e poi là"
"...sì."
"e blablabla. Ma ora andiamo, ciao. Ah però aspetta, non ti ho detto che blablablabla!"
"...sì."
"beh dai, ti lasciamo andare. Comunque blablabla, e soprattutto ricordiamoci che blablablabla."
"...sì."
"allora ciao, a presto!"
"ciao, vi aspetto la prossima sett..."
"...ah no ma aspetta, ecco cos'è che volevo dirti! L'anno prossimo a scuola di musica IO mi prendo il mercoledì alle 18, ok?"
"..."
"voglio sperare che terrai quel posto libero per il mio opossum"
"ehm. Sì, no, è che c'è un problema, per l'anno prossimo."
"..."
"un problema."
"un-pro-ble-ma?
"sì."


L'augusta città di X, la sua biblioteca e le sue ciliegie. La biblioteca specialistica in mezzo ai maestri di conservatorio. Il contratto full time che mi faranno per lavorare sia lì che là. Il fatto che insegnare ai bambini non è mai stato il mio mestiere per quanto abbia cercato di farlo diciamo bene e il fatto che il pianista che mi sostituirà è 800 miliardi di volte più bravo e più portato e più entusiasta di me e vivremo tutti felici e contenti e...

Tutto questo spiegato davanti agli occhi sempre più sgranati del #genitore da bravobravissimo #variante euforica e agli occhioni sempre più delusi dell'opossum, in un italiano con l'inquietante tendenza a diventare via via pessimo, io con l'inquietante tendeza a diventare sempre più rossa e deglutendo sempre più a fatica.


"ah. Beh che dire, sono contenta per te...!"
"anch'io... Ma tutt'e due le cose non potevo tenerle. Ovviamente mi dispiace tantiss..."
"non preoccuparti. Dai, un posticino per il mio opossum lo troverai lo stesso [mi fa l'occhiolino]"
"... eh?"
"dai, sì, mezz'oretta"
"beh veramente no, privatamente è escluso perchè non voglio portar via allievi alla scu..."
"ma no, non privatamente. A scuola, ovviamente."
"...ma vi ho appena spiegato che non insegnerò pi..."
"ma come, neanche mezz'ora per il mio opossum?!"


Ma hai una vaga idea di cosa significhi lavorare 36 ore a settimana più vari ed eventuali lavori extra più i concerti più i due cori?


"ma come faccio?! Lavorerò tutti i giorni fino alle 19 e..."
"beh, allora facciamo lezione alle 19.30, dov'è il problema"
"ma... ma..."
"su su, dai, mezz'oretta di lezione per l'opossum e siamo tutti contenti"
"GUARDI CHE ESCO ALLE 19 DALL'AUGUSTA CITTA' DI X CHE DISTA 65 KM DA QUA, e l'altra biblioteca è nella città di P. da cui provengo con il treno delle 20.00 che peraltro è sempre in ritardo"
"...ah. No, allora forse no."
"no, infatti forse no."
"ok"
"...però mi spiace veramente"
"Non preoccuparti, allora ciao!"
"ciao!"

Chiudo la port...

"...aaaah, e se per caso ti si libera un buco per la scuola quello è del mio opossum, ok?!"

martedì 16 agosto 2011

Ancora una Sam, così l'ansia è completa

"ciao Trantor!"
"ciao!"
"come stai? Dai, aggiornami subito, tua mamma mi ha detto che avete regalato alla cugina X il tuo letto a castello!"
"... sì, esatto"
"..."
"..."
"..."
"quindi?"
"quindi cosa?"
"quindi non vivi più con i tuoi?! E senti, ma che progetti hai? Non hai voglia di un bambino? E soprattutto, quando ti sposi?!"
"veramente non ne sento l'esigenza. Proprio"
"ah"
"e comunque in quel letto non ci dormo da circa 6 anni perché è scomodo"
"ma io credevo che blablabla, e avevo dedotto che blablabla, e zia adalgisa blablabla, e qui e là bl..."
"uhm. no."
"MA..."
"fammi pensare. uhm. no."
"ma le mie domande ti hanno imbarazzato?"
"no, credo che a questo punto per te siano più imbarazzanti le risposte"

Lo stesso giorno, con la stessa persona, a spasso con i figlioletti urlanti (i suoi) e il marito (il suo).

"volete che vi porti io il passeggino, dato che avete mille cose in mano?"
"grazie infinite Trantor"
"figurati"
"..."
"..."
"...ma tu lo sai cosa ti sto per chiedere"

8 verticale? 7 lettere? Comincia per b?

"no. Dimmi"
"ma sei incinta?"

Peso ancora 41.5 e tu sì che hai la pancia, per cui %@$%@$çù§%!

"ma sai no?"
"uh, ok"
Marito: "guarda come porta il passeggino, no Trantor, in effetti posso dire che non ti dona, ih ih"
"ne sono fermamente convinta. Comunque se lo porto così era solo per non darvi le spalle, dato che il marciapiede non è Alpha Centauri"
"ma va là"
"vi dico di sì"
"è che non ti ci vedo proprio!"

E' quello che sostengo da 27 anni, vacca boia, solo che se lo dico io sembro Erode, se lo dite voi diventa una battuta, cazzo!

sabato 9 luglio 2011

Flanders, fagiani, fantasmini blu

Cronistoria demenziale del #matrimoniomaledettamentecomplicato gentilmente commissionato dal PDS.

Dico il Padre della Sposa, non Occhetto (ossia le puntate 1 e 2).


giorno del matrimonio

ore 15


Trantor e il coro sparaventose si trovano in chiesa per provare con organista, soprano, flautista, violininista, trombettista per questo &%$£# di matrimonio, previsto per le 16.

La proporzione fra i 5 pezzi classici/antichi affidati al mio coro ed i 23 affidati alle #ChitarreDelCazzo non è chiara.

Non è nemmeno chiaro come mai abbiamo dovuto imparare due pezzi apposta "perchè le #chitarreDelCazzo non sono in grado di cantare le parti polifoniche" e poi questi tizi siano cascati dal pero quando io, idiota, ho anche telefonato al loro ç@%$£ di direttore tanto per essere gentile e chiedere se avevano voglia di provare con noi.
Amazing.


15.12
"buongiorno don G., siamo uno dei due cori che canterà al matrimonio!"
"ah."
"volevo cortesemente chiederLe se possiamo sistemarci nell'abside nascosti dietro l'altare, e se sì se possiamo modificare di qualche grado infinitesimale l'orientamento delle sedie già presenti onde essere più comod..."
"beh lei stia a sentire cara la mia signorina, DOPO BADI CHE MI DEVE RIMETTERE A POSTO, EH?!"
[mi piacerebbe strozzarlo] "beh senta, veramente non è neanche da dire [#maledetto idiota vestito di nero], se mi permetto di spostare delle sedie stia sicuro che IO poi le rimetto a posto, [c****]"
"ah, ehr, ok ok, benissimo signorina, certo certo accomodatevi, ehm prego"

Ma vai a confessarti che forse è il caso, c****.


16.50
Durante la predica metà dei soprani decide astutamente di togliersi le scarpe, esattamente nell'attimo in cui un fotografo scopre l'esistenza dell'abside e viene lì dietro per argute foto di colore ai musicisti.


16.53
Facciamo i deficienti con i fantasmini blu di #coristaVigileF.

Scattiamo foto deficienti ai fantasmini blu di #coristaVigileF.

Il fotografo fotografa i piedi nudi di #varieCoriste.

Scattiamo foto deficienti e basta.


17.05
L'attacco del Santo da parte delle #chitarreeccetera è talmente, ma talmente a c**** [è che proprio non mi vengono altre parole] che diviene improvvisamente arduo mantenere un'aura professionale.

La scena si presenta pressapoco così: n. 6 coristi ROTFL, n. 9 coristi in evidente stato comatoso, n. 4 coristi scomparsi negli stalli dei frati, n. 3 coristi nel frattempo convertitisi al protestantesimo e n. 1 corista che tenta strenuamente di ristabilire l'ordine con la locuzione complessa "ma ragazzi, siamo in chiesa!".

Ecco, e infatti appunto.


17.30
La messa è finita, andate in pace e il PDS raggiunge saltellante l'abside dove si complimenta col coro sparaventose (abbiamo cantato bene, per la cronaca), il quale in realtà pensa solo a come raggiungere il buffet prima degli invitati nascondendosi dietro sgamatissimi sorrisi di circostanza.


18.30
BUFFET.
I coristi si disperdono qua e là in un mare di verdure in pastella e salmone.
Il PDS saltella qua e là.


20.34
Al tavolo del coro sparaventose, a cui sono rimasti 4 posti liberi, vengono incautamente aggiunti 2 individui (Flanders e #moglieDi Flanders) con i loro noiosissimi figli.

I #figliDiFlanders per prima cosa buttano sul tavolo 54 penne di fagiano morto raccolte nel parco, poi - con le stesse mani - toccano le lasagne, la tovaglia, le mie posate.


20.45
"carissimo, carissimo! coro, sono il PDS, che gioia!"
"eh eh siamo contenti che le sia piaciut..."
"che miracolo, che magia! Il bel tempo è stato dalla nostra, che miracolo!"
"eh già"
"che miracolo, che miracolo stasera! Che gioia! Che gioia, che miracolo! Che gio..."
"oh là è arrivato il buffet dei formaggi"
"senti, mi passi il sale per favore?"
 
"già che vai sii gentile, prendimi quel brunello di montalcino e due piatti di verdure grigliate e funghi"
"ma non era rimasto un po' dello stracotto d'asino?"
"senti, se quei tortelli non li mangi almeno dammeli, ok?"
"ciomp ciomp"


21.57
#coristaVigileF. si impossessa dei pennarelli della #figliaspocchiosadiFlanders e si mette a disegnare pavoni sotto l'incoraggiamento di Flanders.

I #figlidiFlanders si sono nel frattempo infrattati nella boscaglia.

#mogliediFlanders mi rivela con orgoglio che quel giorno Flanders suonava nelle #chitarreDelCazzo e probabilmente mi viene il sospetto di aver fatto anche 67 gaffes.


22.16
"carissimo, carissimo! coro, sono il PDS, che gioia!"
"eh già, bene-bene"
"che miracolo, che magia! Il bel tempo è stato dalla nostra, che miracolo!"
"uhm... già"
"che miracolo, che miracolo stasera! Che gioia! Che gioia, che miracolo! Che gio..."
"sì ok d'accordo, comunque guardi che la stanno cercando al tavolo 7"
"al tavolo se..."
"nel frattempo passami il sale"


23.04
Anche ammesso di tralasciare quelle scene in cui #coristaMax si finge Lord Casco, non è normale che il 98% degli invitati si trovi di fronte alla torta nuziale inneggiando agli sposi mentre in un angolo, al buio, il tavolo dei coristi ha magicamente scoperto l'arte di far risuonare i bicchieri sfiorando con le dita il bordo del calice, e si trovi arenato in questo stato da 26 minuti.

Non è normale.

Non è nemmeno normale che #coristaMax e #trombettistaBlues continuino a riempirsi e ingoiare bicchieri di vino con la puerile scusa di modificare l'intonazione dei calici.


01.02
In sostanza, siamo andati a letto decisamente tardi.

Sono andata via praticamente insieme agli sposi solo per aspettare l'assegno di rimborso del PDS.

Mi risulta che il giorno dopo qualcuno abbia abusato del maalox.

venerdì 13 maggio 2011

Bestiario genitori

Saggio di pianoforte dei miei allievi.

#1 - genitore da bravobravissimo

[dopo il saggio; l'allieva Cate ha sbagliato qualche nota ma a 7 anni la cosa apparirebbe normale anche ad un aborigeno ubriaco]

Trantor: "allora Cate, sei contenta del saggio? Sei stata brava!"
Cate: "sì maestra"
mamma GBB: "ma senti Trantor, pensi che il saggio sia andato bene veramente? ...No, perchè ha sbagliato qualcosa, e poi sul pezzo X non era sicura, l'aveva iniziato solo una settimana fa e poi blablablablablabla..."


#2 - caBBina

mammatorda: "scusa, c'è una caBBina telefonica?"
Trantor: "...!? Una cabina telefonica? Qui?"
"sì" [fissa bramosamente il mio cellulare mentre io cerco di ricordare da quanti eoni si siano ormai estinte le caBBine]
"...direi proprio di no"
"ah" [fissa bramosamente il mio cellulare, ma col c**** che te lo do 2 minuti prima del saggio per una tua telefonata privata]
"...però qui di fianco c'è un bar, provi lì"
"sì" [fissa bramosamente il mio cellulare]


#3 - genitore da bravobravissimo #variante euforica (GBBVE)

[mamma GBB n. 2, la stessa responsabile di questo indimenticabile colloquio telefonico nel 2008:]

"Trantor, sai una cosa? Mia figlia [di 7 anni, ndr] è proprio brava brava brava brava brava"
"eh sì, davv..." [per fortuna è vero e non devo mentire o mettermi a spiegarle che anche se sbagliasse alcune note avrebbe comunque solo 7 anni]
"...ma proprio brava brava brava! Pensa che ieri pomeriggio blablablabla e poi dopotutto studia solo da un anno blablablabla ed è già a pagina 24 (ven-ti-quat-tro!) di Poli il polipo! e blablablabla e io sono l'unica mamma che filma, ma certo è ovvio lei è mia figlia e blabla ah no però anche la mamma GBB della Cate filma... uffaaa comunque blablablabla"

Cioè, io stavo teoricamente ascoltando gli allievi di chitarra, comunque pazienza.

giovedì 28 aprile 2011

Genitore da bravobravissimo


Fenomenologia del genitore di bambino piccolo #1

Grado di rottura di cog*****: 9/10

Il Genitore Da BravoBravissimo (GBB) ha un cervello sullo stile di una ghianda avariata, io non sarò simpatica ma c****, ha sulle spalle la responsabilità dell'educazione di un povero essere innocente, irrimediabilmente traumatizzato sul nascere a causa delle ansie da prestazione dei due frustrati che si ritrova in casa.

Il GBB segue solitamente questo decorso:

lezione 1
Sembra normale e chiede con candore di poter assistere alla prima lezione di pianoforte della figlioletta, una specie di opossum impazzito che non sta fermo neanche legandolo al pianoforte e vi causa subito una simpatica cefalea tensiva.
Siccome la richiesta appare innocente l'accontentate.

lezione 2
Chiede nervosamente di assistere anche alla lezione n. 2, la cosa vi insospettisce ma fate finta di niente.

lezione 3
Vi sta definitivamente sulle balle che voglia a tutti i costi assistere ma dopotutto non c'è niente di male ecc ecc ecc, comunque inizia già a mostrare i primi segni di squilibrio ogni volta che la figlia opossum sbaglia qualche nota (si contorce sulla sedia, mugugna e guarda la figlia con odio).

lezione 4
Ammorba agli altri genitori dei vostri allievi con a che punto è arrivata tua figlia ma che libro usa ma suona già "Poli il polipo" o sta ancora (ancora!) facendo i primi esercizi?, e le scale, Dio mio perchè lei è già alle scale e mia! figlia! no!, e come insegna Trantor ma secondo te è brava no perchè mia figlia non migliora ed eccetera eccetera eccetera!

lezione 5
"...guarda, ora qui c'è DO RE MI, suonali con le dita uno due tre"
"sì maestra"
[l'opossum sbaglia a suonare ma santo cielo è normale]
"insomma Cate la maestra ti ha detto do re mi e tu hai sbagliato stai attenta non puoi andare avanti così guarda che a maggio c'è il saggio e devi fare bella figura e blablabl..."
"signora [maledettissima subumana], ci sono io qui a far lezione, lei NON SI DEVE PREOCCUPARE"
"...mmmmmpfhkgfkmmma ha sbagl..."
"senta, gli allievi vengono a lezione per imparare! Se sbagliano non c'è problema"
"ma..."
"LEI NON SI PREOCCUPI"

lezione 6
Dopo il siparietto precedente la mamma GBB  questa volta astutamente non viene ma in compenso invia il marito GBB, il quale se possibile è ancora più rompicoglioni e tenta addirittura di sedersi vicino a voi per controllare la musica [che non sa leggere, ndr] mentre l'opossum suona.

lezione 6
Esasperati andate dal vostro capo FrauBluecher per chiedere lumi:

"senti, ma i GBB della Cate non sono normali, vero?"
"no, affatto"
"ah ecco"
"lasciali fare altrimenti non te li levi più dai m*****"
"ah ok, basta saperlo"
"tu porta pazienza, sono deficienti"
"avevo intuito"

lezione 7
La mamma GBB e l'opossum fanno ma vah! capolino in aula mentre state facendo lezione ad un altro opossum della toh! stessa età del primo opossum e con una scusa idiota (ho dimenticato il quaderno) entrano e spiano senza ritegno a che punto di "Poli il polipo" è arrivato il secondo opossum.
Non sto scherzando.

lezione 8
Mamma GBB cerca in tutti i modi di far aumentare la durata della lezione da mezz'ora ad un'ora.
Col c****.

lezione 14
Ironicamente i coniugi GBB a metà anno scolastico sono GLI UNICI a non aver ancora comprato "Poli il polipo" all'opossum, nonostante sembra che le sue lezioni abbiano la stessa importanza di una master class con Abbado.

Vi lascio immaginare le altre 14 lezioni. E il saggio, che deve ancora arrivare!

domenica 24 aprile 2011

LDCV

"ciao!"
"ehm ciao. Mi dai un libro? Me l'ha detto il maestro M., di prenderlo"
"certo, che libro è?"
"non mi ricordo"
"..."
"..."
"l'autore lo sai?"
"no"
"...ti ricordi per caso una parola del titolo?"
"no"
"forse ti serve per la lezione, l'argomento te lo ricordi?"
"no"
"ma il maestro M. te l'ha detto, il titolo?"
"no"
"..."
"mi ha detto che voi l'avreste trovato lo stesso"
"beh magari torna un attimo a chiedere al tuo mae...."
"ah no, no, aspetta ora mi ricordo: ha la copertina verde!"

L'utente può avere di solito 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18 anni.
Frequenza media: n. 3 occorrenze / settimana.

Ah, di solito il libro lo troviamo. E' sempre lo stesso. Considerato che un maestro come maestro M. ha studiato in conservatorio come minimo 10 anni, e il Libro Dalla Copertina Verde (LDCV) serve per i primi corsi di teoria, è abbastanza sospetto il fatto che ancora non abbia imparato il titolo.

venerdì 17 aprile 2009

Perchè mai fidarsi del parere dell'insegnante?

Rompere le p**** per iscrivere l'amena figlioletta di anni 6 a scuola di musica a metà anno scolastico, ma con gli orari che vuole lui.

Non ascoltare chi dice "prima fate almeno un anno di propedeutico, poi l'amena figlioletta potrà scegliere lo strumento che più le piace avendo un'idea più chiara".
(E comunque lo suggeriva un'insegnante della scuola, non borghezio.)

Non fidarsi e portare l'amena figlioletta di anni 6 a casa tua il sabato alle 12.30 per la lezione di pianoforte e piantare le tende ogni santa volta fino alle 13.35.

Essere contento del corso di pianoforte.

Seguire il consiglio dell'insegnante l'anno successivo e iscrivere l'amena figlioletta di anni 6 al corso propedeutico.

Rompere le p**** a metà anno perchè, facendo il propedeutico, l'amena figlioletta di anni 7 ha trovato uno strumento che le piace di più e ora vuole cambiare.

Dire "eh, se avessimo fatto il propedeutico prima...".

Proporti candidamente di rinunciare le tue ore di lezione pagate che rimangono per darle ad un altro insegnante (!!), in modo che l'amena figlioletta di anni 7 possa provare un altro strumento.


Ecco l'attuale decorso del genitorepesantecomeilplutoniomatroppogentileconvoiperesserescortesi (detto volgarmente GPCIPMTGCVPES).
Simpatico, neh?

sabato 28 marzo 2009

Grazie a tutti

Corso di coro di voci bianche in una scuola elementare, le insegnanti siamo io e Frau Blucher.

Ovviamente Frau Blucher è il capo, io sono l'aiutante imbranata.

Ogni santo venerdì, quando stiamo per iniziare il corso, lasciamo ai bambini 5 minuti per mangiare la merenda e rilassarsi dopo la scuola.
Dato che i bambini sono 50 e siamo in palestra, è assolutamente vietato correre come locuste e giocare con i palloni.
Sono due anni che Frau Blucher li sgrida, quando corrono come locuste e giocano con i palloni.
Venerdì scorso, i bambini stanno correndo come locuste, giocando con i palloni e urlando come maiali al macello.
Io, ovviamente, mi metto a sgridare i bambini.
Frau Blucher, per spirito di contraddizione e giusto per evidenziare ancora di più, nel caso ce ne fosse bisogno, la mia imbranataggine, mi redarguisce con "ma dai su, lasciali giocare!".
Io eseguo.

Frau Blucher va a prendersi un caffè.
I bambini corrono come locuste, non prendono i palloni perchè comunque su quello non transigo, ma li lascio urlare, come da ordini impartitemi.
Dopo 30 secondi, e nel preciso istante in cui Frau Blucher ovviamente non c'è, entrano due insegnanti della scuola.
Mega ramanzina ai bambini perchè fanno troppa confusione.
Ovviamente ottengono il silenzio immediato, poi mega ramanzina a me, piccola idiota venticinquenne senza polso, perchè stanno correndo come locuste e non li ho sgridati.

Certo.
Ah, e grazie.

giovedì 11 dicembre 2008

Quesito #2. Se voi foste...

Ecco, se voi foste la nonna o il papà del bambinetto HGRIMPADC* che assiste in seconda fila ad un concerto di musica classica dove tra l'altro sta suonando la sua mamma, e che per tutti i 70 minuti del concerto giocasse ad arrotolare rumorosamente il programma di sala eguagliando i decibel emessi da una rotativa della gazzetta di parma, voi non gli direste forse di piantarla?

Deve proprio pensarci con occhiate eloquenti e dopo 40 minuti di pazienza una persona chiamata Trantor, seduta nella prima fila, a fornirgli le basi rudimentali di educazione in un luogo pubblico?





* "Ho Già Rotto I M***** Prima Ancora Di Cominciare".

Sappiate che gli anni stimabili del bambinetto HGRIMPADC sono approssimabili a 6, e quindi in un'età dove non basta più alzare gli occhi al cielo e sdilinquirsi in mille sorrisi tolleranti da "eh, che ci volete fare, povero caro lui non lo fa certo apposta, non può capire" come se fosse un nanerottolo di 2 mesi, ma un'età dove IMHO il bambino può anche imparare la differenza tra far casino per un'ora e sforzarsi di stare buono.

martedì 9 dicembre 2008

No, perchè sono due cose diverse, sai!

Ieri c'è stato un concerto col coro di voci bianche, quello di 110 bambini, nella frazione del paese di Trantor.

Il concerto era stato organizzato nella piazza principale davanti all'albero di Natale, per l'accensione.
Ora, il fato ha fatto sì che la piazza principale sia formata da un lato dalla facciata della chiesa di XXX, dall'altra da un palazzo; il riquadro davanti al palazzo è stato intitolato "piazza carlo alberto dalla chiesa", quello davanti alla chiesa coincide con il sagrato; la piazza è comunque un unico spazio aperto.

E i genitori dei bambini questo lo sanno benissimo.

Giovedì scorso, all'uscita da scuola dove i bambini fanno coro in una delle elementari coinvolte, una mamma apostrofa Trantor.

mamma FDICTPRLSEDLIDEF*: "ehi tu
[non ha detto proprio così ma il concetto era quello, solo un po' più ruvido], dove ci troviamo e quando?"
Trantor: "alle 15 davanti alla chiesa di XXX"
mamma FDICTPRLSEDLIDEF: "ma nel sagrato della chiesa o nella piazza carlo alberto dalla chiesa?"
Trantor: "beh non lo so esattamente, comunque se venite davanti alla chiesa ci vediamo"
mamma FDICTPRLSEDLIDEF: "no, scusa: il sagrato è una cosa, la piazza carlo alberto dalla chiesa è un'altra, sai? Io voglio sapere: dove devo venire?"
Trantor: "veramente sagrato e piazza sono spazi aperti comunicanti che distano [come lei sa benissimo, ndr] 5 metri l'una dall'altra, e insieme formano un'unica piazza, non penso che sia un probl..."
mamma FDICTPRLSEDLIDEF: "beh insomma sono due cose diverse, ci troviamo proprio sul sagrato davanti alla chiesa oppure nella piazza carlo alberto dalla chiesa, quella dove ci sono i negozi?!"
Trantor: "senta, è un'unica grande piazza, ci saranno 110 bambini vestiti con un poncho rosso e ci saranno 10 microfoni, il palco, l'albero di Natale e i fonici, credo proprio che lei ci veda!!!"
concerto voci bianche - blog
Come si nota in figura, sagrato e piazza carlo alberto dalla chiesa sono due aree che formano un unico spiazzo aperto. I punti rossi sarebbero stati i bambini col poncho rosso.

Non so, anche questo è un concetto difficile?



* FDICTPRALSEDLIDEUF: "faccio domande idiote così, tanto per romperti adeguatamente le scatole e dare l'impressione di essere una faina"

lunedì 1 dicembre 2008

I genitori di bambini piccoli, la categoria faunistica più cretina dopo borghezio

No, decisamente non ce la fanno.
Di fronte a certi concetti essi reagiscono come le scimmie di 2001, oppure come borghezio se inserito ad un corso di letteratura italiana contemporanea.

Fatto: oggi come al solito Trantor e Frau Blucher vanno in una scuola elementare per tenere il corso di coro.
Dato che l'8 dicembre i bambini canteranno tutti e 110 ad un concerto all'aperto, si è pensato di far fare dei ponchi rossi tutti uguali da mettere sopra le giacche.

E' un coro => vestiti tutti uguali => ponchi tutti uguali.

Non so, è un concetto difficile?


La stoffa per i 110 ponchi viene comprata in blocco e quindi uguale per tutti da Frau Blucher, la quale oltre ad anticipare 550 euro per tutti questi genitori decerebrati si è pure presa la briga di fare i buchi per la testa e di ritagliare anche una sciarpina con la stessa stoffa.

Dunque, l'unico compito del genitore consiste nel pagare 5 euro e prendere il poncho all'uscita da coro.

Ma no, pur sapendo tutte queste informazioni con largo anticipo questi devono per forza correre dalla nonna o dalla zia e farsi fare un poncho ad hoc, ovviamente di una stoffa e di un colore diverso, perchè altrimenti si sarebbero dimostrati troppo intelligenti, e ciò non va bene.

Poi, è ovviamente necessario cadere dal pero e interpretare la seguente  scena madre:

"ma noooo, che peccaaaaato, zia astolfa e nonna adalgisa l'hanno appena finito, era così bello, se vedeste...! ...Lo so che l'avevate detto, ma mi è venuta in mente quest'idea... [e che idea del c**** è, scusa?!] Vabbè, ma proprio tutti uguali devono essere?... [ma nooo, 14 verdi, 26 gialli, 35 burberry, 3 dorati e 33 a caso, ma secondo te?!?] Sì?... Sicure?, no perchè secondo me mia figlia non si vede in mezzo a tutti gli altri... [oh la vuoi proprio far prendere in giro da tutti gli altri, brava!] Chi vuoi che ci badi...! ...no, eh? vabbè, lei in fondo ha anticipato i soldi, mi dia quello uguale per tutti... Ma che peccaaaaato però..."

domenica 9 novembre 2008

A volte ritornano #2. Conversazione metafisica

L'altro giorno era venerdì, ed è arrivato il solito momento "mostro" in cui a scuola di musica sono in balia della amena bambinetta di anni 7 e del "genitore ansiogeno pesante come il plutonio MA troppo gentile con voi per essere scortesi".

Ore 17.41.
Come al solito arrivano in anticipo, ma se l'anticipo è di soli 4 minuti a fronte dei loro quarti d'ora mi va bene così, ci mancherebbe.

Dato che il "genitore ansiogeno pesante come il plutonio MA troppo gentile con voi per essere scortesi" è fisicamente incapace di lasciare l'amena figlioletta alla sua lezione, ma deve per forza piantare le tende e discorrere del peso atomico del molibdeno per 16 minuti, la scena è sempre, invariabilmente questa:

genitore APCIPMTGCVPES: "ecco la amena bambinetta, buona lezione..."
Trantor: "bene, grazie! ci vediamo più tardi!" [sto chiudendo la port...]
genitore APCIPMTGCVPES: "Trantor no aspetta ti volevo chiedere bla bla bla e bla bla bla e bla bla bla e bla..."

venerdì scorso l'argomento non era la situazione politica internazionale, nè come sta mia nonna, nè cosa ha fatto l'amena figlioletta quest'estate in vacanza, nè il concetto di noumenon in Platone, bensì una cosa che aveva attinenza con la lezione:

genitore APCIPMTGCVPES: "ieri ho visto su internet che c'è un sito dove vendono tastiere elettroniche"
Trantor: "..."
genitore APCIPMTGCVPES: "Un aiuto!"
Trantor: "...nel senso che volete un consiglio? ... Beh, io sinceramente vi consiglio di andare in un negozio... Qui vicino ce ne sono diversi, e almeno guardate in faccia lo strumento, vi fate consigliare... Inoltre ci sono le tastiere a 5 ottave con i tasti non pesati giusto per iniziare se non volete spendere tanto bla bla bla, ma ovviamente per studiare pianoforte sarebbe meglio almeno un pianoforte elettronico con i tasti pesati che costa meno del painoforte vero bla bla bla e bla bla bla..."
genitore APCIPMTGCVPES: "noi eravamo orientati più sulle tastiere piccole"
Trantor: "beh allora andate in negozio, vi conviene, non è che poi risparmiate tanto su internet se non ve ne intendete, e poi almeno vi fate consigliare dirett..."

poi i miei neuroni ottenebrati dall'arrivo del venerdì e dai 30 minuti che mi separano dai 3 giorni in cui non vedrò i miei allievi finalmente si scontrano:
 
Trantor: "MA SCUSATE, voi avete già una tastiera elettronica, quella su cui studia l'amena bambinetta, no?"
genitore APCIPMTGCVPES: "sì infatti, e quella va benissimo"
Trantor: "..." [allora che c**** mi hai fatto spiegare per 12 minuti, se poi non ti serve?!]
genitore APCIPMTGCVPES: "sai è che si avvicina Natale e io giravo su internet (?) bla bla bla poi mia moglie parla dello spazio in casa e ridiamo (?!) bla bla bla e l'amena figlioletta suona sempre e poi sai sta arrivando Natale [!?! Ho capito c*** che viene Natale, guarda che lo so che mese c'è dopo novembre] bla bla bla comunque mi fa piacere che tu mi abbia spiegato tante cose che non sapevo, grazie Trantor bla bla bla e bla bla bla"

Ok. Tu mi hai fatto parlare per 12 minuti di una cosa che non ti serve nonché della casistica degli strumenti a tastiera dal XVI secolo fino a oggi, non hai capito una mazza di quello che ti ho detto, io non ho capito una mazza di quello che volevi, e intanto l'amena figlioletta ha ricoperto completamente l'aula di polvere di gesso col cancellino della lavagna, è questo che mi stai dicendo?

Comunque alla fine, dopo questo momento di idiozia metafisica, riesco a spazzarlo fuori dall'aula e a cominciare finalmente lezione (non è che scoppiassi di voglia, ma in fondo io sono lì per quello).

Ora, i casi sono i seguenti, simpatico genitore APCIPMTGCVPES:

1. hai del gran tempo da perdere nonostante tu voglia farmi pensare il contrario e credi che anche io passi il tempo a tirarmi le dita in attesa delle tue brillanti dissertazioni - probabilità 78%
2. hai una cotta per me e pianti le tende ogni volta con l'unico scopo di circuirmi - probabilità 0,02%
3. hai una precisa patologia che ti impone di piantare le tende ovunque e tua moglie è stufa di fartelo fare a casa - probabilità 97%
4. vivi in un universo parallelo dove le leggi temporali non coincidono con le nostre e dove in ogni caso tu sei pesante come il plutonio pure lì - probabilità 21%
5. stai meditando un piano per svaligiare la scuola di musica e mentre sproloqui un tuo complice sta rubando gli xilofoni - probabilità 68%
6. non ce la puoi fare - probabilità 100%

lunedì 3 novembre 2008

A volte ritornano

Ok, lo so, questa non è clamorosa come le altre (qui e qui), però queste cose mi lasciano sempre un'inquietudine di fondo.

Venerdì, momento della famigerata lezione con la amena bambinetta figlia del "genitore ansiogeno pesante come il plutonio MA troppo gentile con voi per essere scortesi".
La lezione è dalle 17.45 alle 18.15.
La scuola è già iniziata da un mese, quindi dovrebbe essere un concetto assodato.
Niente di strano, no?

ore 17.41.
bussano alla porta dell'aula, dove sto aspettando da sola perchè prima non ho altre lezioni.

Trantor: "sì?.. Ah venite, buonasera! Ciao amena figlioletta!"
genitore PCIPMTGCVPES: "ciao... eh, ti stavamo quasi per telefonare"
Trantor: "perché? [guardo l'orologio] siete puntualissimi..."
genitore PCIPMTGCVPES: "sì, anzi siamo in anticipo"
Trantor: "..."
genitore PCIPMTGCVPES: "..."
Trantor: "beh, allora a dopo, ok?"
genitore PCIPMTGCVPES: "sì sì certo, a dopo!"

BOH.

sabato 25 ottobre 2008

... possono nulla

E' stato un onore.
E' stato devastante.
E' stato da brivido.
Oggi ci sarà il concerto vero e proprio, ma già la prova generale di ieri in forma di concerto del Te Deum di Berlioz diretto da Abbado è stata fantastica; nel coro di 600 voci bianche, provenienti da tutta l'Emilia Romagna, c'era anche quello diretto da Frau Blucher e Trantor.
Un cosa veramente incredibile, 900 esecutori e musica strepitosa.
Sono ancora ubriaca.

In ogni caso, dato che questo blog è dedicato a "contro la stupidità neanche gli dei possono nulla", lascio immaginare a voi il 94,8% dei ricordi positivi di questa esperienza per dedicarmi ora al 5,2% delle somme idiozie a cui ho assistito.

5° posto - "non ce la posso fare"
Il concetto "vestite i bambini semplicemente con scarpe nere, braghe o gonna nera e maglietta del colore che volete, tanto gliene mettiamo su una uguale per tutti" si è drammaticamente rivelato troppo complesso per la mente del genitore medio.
C'erano bambini con minigonne inguinali e anfibi borchiati, bambini con collant usciti dallo studio di Jackson Pollock, e una bambina povera cara con le scarpe viola acceso.
Comunque, questo è niente.

4° posto - "polemically-addicted come solo noi insegnanti possiamo essere"
Perché voi, o insegnanti di musica, se state partecipando con il vostro coro di bambini alle prove dirette da Claudio Abbado in vista di un concerto strepitoso, molto complesso e ripreso dalla RAI, che avverrà davanti a migliaia di persone (e soprattutto quelle prove sono LE ULTIME PRIMA DEL CONCERTO), perché dunque ritenete di fondamentale importanza inca***rvi e inveire sputacchiando rabbiosamente perché uno dei più grandi direttori del mondo decide di fare mezz'ora in più di prove rispetto all'orario stabilito?
Siete scemi?

3° posto - "no, decisamente non ci arrivo"
Vedi, simpatico genitore proteiforme, se tutti gli insegnanti dei cori ti hanno tassativamente vietato di salutare ossessivamente tuo figlio sul palco distante 60 metri da te, vedi, FORSE un motivo ci sarà.
FORSE l'idea era di evitare che 600 bambini si mettessero a salutare tutti insieme verso un punto imprecisato della galassia durante il concerto credendo di riconoscerti, ma d'altra parte è ovvio, tu questo non lo puoi capire.

2° posto - "la mia mente risiede in un universo le cui leggi fisiche non coincidono con quelle terrestri"
Insomma boh, se tu direttore generale del coro dei 600 bambini, in mezzo ad un casino immondo, volessi spiegare qualcosa a loro e fossi contornata da 364 microfoni, non ne prenderesti forse uno per farti capire?
No, probabilmente riterresti più valida la strategia di parlare per 10 minuti senza microfono, ovviamente inca***ndoti perchè nessuno dei 600 bambini capisce niente.
A questo punto deduco che neanche tu ce la possa fare.

1° posto - "sono un genio"
Mi stavo beatamente godendo il concerto dalle gradinate (vicino ai bambini ci poteva stare solo Frau Blucher), quando, in corrispondenza del movimento più delicato e con pianissimi del Te Deum, sento un fastidioso CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC.
Mi volto e si presenta la seguente scena.
Esemplare di "nessuno-mi-crede-ma-io-SO-di-essere-gabriella-carlucci" vestita da gente di un certo livello (la stessa che ha già fatto cadere la bottiglietta piena d'acqua due volte dall'altezza di 1,5 metri, ndr) tiene sdraiata sulle ginocchia sua figlia, una nanerottola di 10 anni circa, e le sbatte ridente la collana di perle sui denti (CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC CIAAAAC) giocando a "prova ad afferrarla con la bocca se ci riesci".
La cosa va avanti per almeno 7 minuti, nonostante molti si voltino inviperiti, finchè non finisce il Te Deum.
Incommentabile.

lunedì 20 ottobre 2008

Testamento biologico

All'uscita della scuola elementare, dove Trantor e l'organizzatissimaspiritosissimagrintosissimanoncertoimbranataescantatissima Frau Blucher fanno lezione di coro, si presentava oggi, addì venti ottobre anno Domini duemilaotto, il seguente spettacolo.

28 mamme, di cui

n° 2 che non conoscono ancora il significato sociale del termine "saluto";

n° 4 che pensano che Trantor si chiami "EHI TU, PER SCUOLA DI CORO, SEI TU CHE PRENDI I SOLDI?";

n° 1 che ok sì vabbè stava allattando un neonato paonazzo, ma per farmi una firma sulla ricevuta ci sono voluti 3 "oddio oddio ufffff non ce la faccio pant pant", 5 "sono sempre da sola, lei capisce, devo fare tutto io", 9 "ammore, ammore, aspetta mò che faccio la firmettina a questa tata tanto buona buona e poi ammore arrivo", 7 "signora, eeeehh lei non può capire, io sono sempre uffff da sola" e 14 "ammoreeee, arrivo ammorreeee, un secondino di pazienzina alla tua mammina";

n° 18 in braghe slabbrate della tuta, e

n° 6 vestite come se stessero andando in discoteca da briatore;

n° 23 che hanno dovuto farsi ripetere per l'ennesima volta "sì, per il concerto braghe o gonna nera, camicia bianca, scarpe nere", e soprattutto

n° 28 che hanno pigolato tutte insieme con voce molesta "ma la deborahhhh non ha le scarpe nere!!!", "ma io le metto le scarpe da ginnastica bianche, chissenefrega, chi vuoi che le veda [sul palcoscenico al concerto diretto da Abbado a Bologna davanti a 2000 persone, ndr]?!", "INSOMMA IO DEVO SAPERLO SUBITO SE SERVONO GLI STIVALI O LE SCARPE CHIUSE NON HO MAI TEMPO DI ANDARE PER NEGOZI IO!!" , "ma a me la mamma della cugina del fidanzato dell'ex fornaio gay di piersilvio ha detto che i pantaloni non vanno bene, siete sicure?", "perchè camicia bianca? Noi non l'abbiamo, è un'ingiustizia sociale!!", "ok ricapitolo io per tutte, scarpe argento pantaloni corti e camicia rossa, giusto?".


Vi prego.
Se divento così, sopprimetemi e donate gli organi.

sabato 18 ottobre 2008

Aggiornamento da CVD

Mega aggiornamento sul "genitore ansiogeno pesante come il plutonio MA troppo gentile con voi per essere scortesi"!

Premetto che sono finalmente riuscita a far iscrivere la amena figlioletta di anni 6 ormai 7 a scuola di musica e soprattutto al corso propedeutico, del quale ha un bisogno estremo, invece di farla venire insieme al papà-pesante-come-il-plutonio a casa mia il SABATO all'ora di PRANZO; quindi venerdì abbiamo fatto lezione a scuola.

L'orario era 17.45-18.15, con a seguire l'ora di propedeutico.

ORA, loro sapevano benissimo di dover venire a un quarto alle 6, anche perché io prima ho un altro impegno; disgrazia ha voluto che arrivassi a scuola già alle 17.30, e io ingenua mi pregustavo un quarto d'ora libero per fare delle fotocopie e arrangiare un pezzo prima dell'arrivo dell'amena figlioletta.

Alle 17.31 sto per accendere il portatile, e sento:

"Trantor? Trantor? Eccoci siamo noi, ti abbiamo vista che eri già arrivata nel parcheggio (!) e siamo subito venuti!! Bene, allora ciao amena figlioletta di anni 6 ormai 7, ti vengo a prendere alle sette, saluti!"



Accidenti, io sono pagata per fare lezione dalle 17.45, tu vedi che PER MOTIVI MIEI arrivo prima e mi porti la bambina per iniziare prima lezione??! Ma sei scemo? E' chiaro che non muore nessuno per un quarto d'ora in più di lezione, ma non sarebbe morto nessuno neanche se tu, stramaledetto genitore radiattivo, fossi partito un quarto d'ora dopo da casa ciucciandoti TU la tua amena figlioletta per un quarto d'ora in più, invece di parcheggiarla da me per poi essere libero, c@#$%!

"Ehm, sì, la prossima volta però non venite così presto, è stato un caso che sia arrivata prim..."
"ah sì sì certo, ciao amena figlioletta, buona lezione, divertiti!"

Come Volevasi Dimostrare.

sabato 11 ottobre 2008

Riflessioni #2

Non credo ci sia niente di più molesto dei bambini nelle pubblicità.

venerdì 19 settembre 2008

Odio, odio, odio!!!

Trantor odia i genitori dei suoi allievi.

Ieri telefona una mamma che vorrebbe iscrivere alla scuola di musica i due figli.

"buongiorno, vorrei informazioni sulla scuola di musica"
"buongiorno! mi dica!"
"io ho una bambina di 5 anni (!, ndr), vorrei iscriverla a pianoforte. Ho letto che lei è l'insegnante... Crede che sia presto?"
"sì, 5 anni sinceramente è presto... Secondo me potrebbe iniziare con un anno di propedeut..."
"no perchè vede mia figlia ha 5 anni ma ne dimostra 7 ha già fatto 2 anni capisce DUE anni di ginnastica artistica e tutti le dicono che dimostra 7 anni è brava non sa ancora leggere ma ha voglia di studiare pianoforte blablabla e poi magari invece per lei potrebbe non essere prest..."
"no guardi, sicuramente sua figlia è molto attiva ma il problem..."
"è che io volevo già quest'anno iscriverla alla prima elementare ma il ministero non ha voluto è assurdo lei ha 5 anni ma è già avantissimo mi creda non lo dico per vantarmi perchè non sono uno di quei genitori ma lei è nata ad aprile e secondo il ministero non si poteva iscriverla alla primina credo veramente che sia assurdo lei è troppo avanti con gli altri bambini più indietro già si stuf..."
"guardi che per una lezione individuale di pianoforte è comunque presto, e poi se non sa leggere non è il caso che si metta subito a dover imparare il solfeggio, è meglio un approccio giocoso con il corso propedeutico con gli altri bamb..."
"ma è sicura?, no perchè mia figlia è già cintura gialla di karate capisce non è una che sta indietro lei è una che va le ripeto fa danza artistica blablabla l'anno scorso ha anche iniziato tennis e secondo me se ha voglia di suonare il pianof..."
"SENTA, E' CHE HA LE MANI TROPPO PICCOLE, E' UN PROBLEMA ANCHE FISICO"
"ah.... ok certo,... non ci avevo pensato...

santo cielo finalmente i tuoi neuroni ce l'hanno fatta a scontrarsi invece di continuare a girare a vuoto come criceti, c***o, se ne sai tanto di pianoforte falle tu lezione invece di venire a sfracassare le balle a me dato che *non* voglio, ripeto *non* voglio insegnare cenni di solfeggio a una nanerottola cintura gialla di karate che non sa neanche leggere i numeri e ha ancora le mani palmate, ok?

"..."
"... ah ecco, infatti io avevo studiato violino e in effetti non ho potuto cominciare prima degli 8 anni..."

ma noooo??!!

"eh infatti, è quello che sto cercando di dirle, è anche un problema fisico dovuto all'età"
"ok... comunque veniamo sabato all'incontro per le iscrizioni, se viene anche lei ci conosciamo, vorrei iscrivere l'altro mio figlio a chitarra...."
"certo, volentieri, così ci sonosciamo di persona"
"... bene, a sabato!"
"... bene, a sabato! Buong..."
"Ah, e magari porto anche mia figlia... così magari ...magari le guarda le mani non si sa mai che lei si convinca"

Asimov l'aveva detto. E anche Schiller.
Contro la stupidità, neanche gli dei possono nulla.