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venerdì 18 gennaio 2019

Poteva essere

L'altra sera, in un ristorantino fighetto del centro di #cittàsenzafiume.

È la cena di parte dello staff del lavoro e siamo io, Boss (direttore di #conservatoryo), Folle Vendicativa (segretaria 1 di #conservatoryo), Opossum (segretario 2 # conservatoryo), Brava Persona (funzionaria di #conservatoryo) e #maestro.

Ordiniamo, Boss sceglie per tutti il vino.
Battute con i camerieri, cazzate da sommelier, senta se va bene, manfrina dell'etichetta, sì va bene anche se #altre cazzate da sommelier, #battute, ce lo versano.

Arriva a me e io, WOA, "per me no, grazie :)".

Silenzio generale.
Il cameriere non dice niente e versa il vino a Opossum, che è seduto a fianco a me.
Finisce il giro, poi torna da me e mi versa mezzo bicchiere.

"ma le ho detto che non lo bevo..."
cameriere: "ah scusi, è che quando Boss porta qui delle signore di solito bevono tutte"
"..."

Opossum decide allora di partecipare al contest "Idiota di Gennaio", attualmente aperto e a cui si sono iscritti già in molti:

"senti, ma non bevi il vino?"
"non stasera, preferisco di no"
[occhiolino] "sicuraaa?"
"[cazzo], sì ..."
"ma però lo bevi."
"sì, ma stasera no"
"ah."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"è molto buono sai, credo proprio che dovresti assaggiarlo"
"ho detto che non posso"
"ma come mai?"
"sto prendendo dei farmaci"
"ah. Farmaci quindi..."
"è meglio non bere alc..."
[con fare paternalista] "ah quindi sei sotto psicofarmaci!"
"CAZZO NO HO LA CISTITE E DATO CHE TE LA CERCHI ORA TI RACCONTO ANCHE I DETTAGLI CAZZO"

E glieli ho raccontati, mentre sorseggiava quel cazzo di fottuto vino buonissimo di merda cercando faticosamente di darsi un tono.

Potevano essere antibiotici, potevano essere fermenti, poteva essere che sono astemia, poteva essere gastrite, potevano essere esami del sangue la mattina dopo ziocrysto, poteva essere che devo guidare, potevano essere una valanga di cazzi miei.
No, psicofarmaci.

Io sembrerò pazza, ma lui ha vinto il contest con 13 giorni di anticipo.

lunedì 26 settembre 2016

wwwww.ilGiornalista.it (Ma così? Così come? Ma a voce? Ma quindi? E perché?)

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio, entra Il Giornalista.


"ehi ciao, sai chi sono?"
"... no"
"sono Il Giornalista, figlio di tuo #excorista."
"ah ma dai! Piacere, salutami tanto #excorista"
"piacere mio"

Mi dà una mano completamente bagnata.

"vorrei ascoltare questi cd"
"benissimo, te li prendo"
"ma come funziona?"
"tu mi hai dato i titoli, io ho trovato la collocazione, ora vado a prenderli nelle cassettiere e te li porto"
"ah."

Mi asciugo la mano da qualche parte.
Ha i capelli lunghi e ricci, i baffetti da sparviero medievale, ma non è bello.
1 minuto dopo torno con i cd.

[sospettoso] "ma scusa, ma così, senza fare richieste?"
"ma se me l'hai chiesto tu ora"
"sì, ma nessuna richiesta scritta?"
"perché?"
[sarò scema?] "perché questa è una bibliotecaaa"
"ed è una biblioteca in cui funziona come ti ho detto prima, che io vado a prendere i cd nei cassetti e te li porto"
"ma tutto a voce? Così?"
"sì, così, ma perché?"
[scocciato] "ma senza schede, senza richieste scritte, senza consegna di documenti??"
"ti ho detto di no, è più sem..."
"ma perché non fate come #GrandeBiblioteca?!"
"perché facciamo quel cazzo che ci pare perché quella è una biblioteca storica, perché questa è a scaffale aperto e perché io non capisco dove sia il problema"
"ah"
"eh"
"..."
"i tuoi cd. Non li vuoi più?"
"no no, ok, li prendo"
"bene"
"..."

Il Giornalista ha stracciato il cazzo.
C'è sempre un motivo se i coristi diventano ex.

lunedì 12 settembre 2016

Sentirsi sottovalutati vol. 1

Al lavoro nella biblioteca dei pazzi di conservatorio, sto catalogando dei noiosissimi fascicoli tutti uguali.

io: "#capa, allora questi 78 fascicoli vanno siglati tutti, giusto?"
"giusto"
"inizio da 0001/a, 0001/b e quando arrivo alla z ricomincio da 0001/aa, giusto?"
"esatto. È un po' noioso, ma qualcuno deve pur farlo"
"ahah certo, figurati, lo faccio volentieri. [battuta] Il rischio in questi casi è più che altro quello di sbagliarsi con l'alfabeto! [/battuta]"
"... ahah. Beh, oddio, a me non capita."
"..."
"sai perché a me non capita mai?"
"..."
"perché da piccola avevo un libro con l'alfabeto, e tutte le lettere erano disegnate con degli animaletti intorno che vi si abbarbicavano."
"..."
"ho imparato così l'alfabeto. E l'ho imparato bene. Sapevo anche dove stavano le W e le J, lo sapevo già allora. Era un libro fatto molto bene. Gli animaletti erano buffissimi! Per cui adesso non mi sbaglio mai."
"però..."
"sì però capisco che chi non ha avuto quel libro faccia fatica. Era uno splendido metodo per allenare la memoria visiva. Non tutti hanno avuto la fortuna di averlo. Me lo comprarono i miei genitori, e trovo che fosse uno splendido strumento educativo."
"..."
"sono stata fortunata ad averlo, no tutti l'hanno avuto purtroppo. Per cui capisco che si faccia fatica."
"..."
"ce lo dovrei avere ancora in canti..."
"era una battuta"
"..."
"non è che mi sbaglio davvero"
"... aaaah eh, kf."
"..."
"..."
"."

esce
rumore di ventilatori nell'altra sala
facepalm (e napalm, anche)


bonus.

bonus 2 per riprendersi dal primo.

lunedì 5 settembre 2016

Stefy & Amica di Stefy

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio.

"pront..."
"prontooooo"
"pronto, buongiorno, mi dica."
"sei tu Stefy??"
"no sono Trantor, Stefy oggi non è in tu..."
"Stefy Stefy Stefy ti devo assolutamente dire una cosa!!!"
"sì ma io..."
"è nata! È nata! È nata!"
"ok, però io..."
"è natamianipotesonodiventatanonnaaaa"
"estiqatsi, solo che io..."
"è nata con due mesi di anticipo Stefy pazzesco pensa che la volevano blablablabla poi allora blablablabla invece blablablabla però Stefy devi assolutamente venirla a vedere perché blablablabla"
"mm, a-ha"
"...lablablablattro chili e nove di blablablabl..."
"a-ha"
"...lablablablepiduraleblablabl"
"a-ha. Ma dai. A-ha."
"Stefy guarda è un angelo"
"no beh, che altro?"
"un angioletto che assomiglia tanto a blablabl"
"straordinario"
"mia figlia è al settimo cielo, Stefy."
"il mio cuore scoppia"
"...eh?"
"tantissime congratulazioni"
"grazie Stefyyy ti voglio bene"
"a-ha"
"venerdì vengo in biblioteca a portarti delle foto da vedereeeee"
"e io farò certamente in modo di essere in turno"
"perfettissimo ciaooooohh"
"cia..."
clic.


Prendiamola così: grazie a Stefy & #amica di Stefy ora sappiamo che esiste una band che si chiama Stefy che fa canzoni di plastica (l'entusiasmo causato da ciò nel mio ipotalamo è appena superiore a quello provato per "Stefy guarda è un angelo", perché amo molto dire "canzoni di plastica"), io nel frattempo ho avuto tempo sufficiente per battere a scacchi il computer, prenotare un tavolo per uno nel migliore ristorante di Induno Olona e soprattutto abbiamo finalmente un alibi per googlare "a-ha" e raggiungere indisturbati questo o questo.

Il trash anni '80 salva sempre.


PS a Induno Olona andateci. Andate a vedere lo stabilimento della Poretti, e successivamente andate a mangiare nel ristorante migliore dei vostri ultimi 4 anni, quello con la V (chissà che ne direbbe Freud).

Se poi ci andate venerdì, I'll be there.

venerdì 24 giugno 2016

La FOTTUTA SINDROME DELL'ATTEGGIAMENTO DA TELETUBBY

Il Nerd Rockettaro Pulitino (NRP) è ormai un ospite fisso della biblioteca dei pazzi di conservatorio in cui lavoro, diciamo da 17 giorni a questa parte.

Maschio, bianco, 38 anni, grado di pericolosità 3/10, grado di insofferenza delle bibliotecarie (GIB) 10/10, barbetta e capelli alla Nino d'Angelo, intenso odore di borotalco che copre sudore vecchio che si sparge immediatamente nella sala in cui da tempo, ormai, si accomoda col suo #belportatile alle 9 per uscirne alle 18.30.

Attenzione: l'alto GIB dell'NRP non è dovuto ai 35 dvd che ogni giorno ci fa tirare fuori dalle cassettiere per masterizzarseli in silenzio mascherando la faccenda da #cosaseria ("mi sto occupando di arie d'opera, sa", un po' come dire "sto studiando il terriccio eurasiatico" se sei geologo), no.

Non è neanche dovuto al tanfo da abiti non completamente insozzati dal sudore ma nemmeno puliti che probabilmente riutilizza per mesi prima di buttarli in lavatrice (senza detersivo), no.

Non è dovuto allo splendido siparietto in cui, mentre in biblioteca sono (letteralmente) percepiti 43 gradi, il vento solare entra dalle vetrate senza speranza e il sudore ti si appiccica addosso lui ha fatto una scena greca perché nell'altra sala a 15 metri di distanza uno scalcagnato ventilatore di plasticone sposta faticosamente aria calda ("signorina può spegnerlo per favoreee?").

Non è dovuto ai frizzanti dialoghi di altissima dialettica logica (ad esempio "salve, posso aiutarla?" "sì, cercavo materiale su #compositoreignoto" "ok ... mm, purtroppo non abbiamo nulla, mi spiace." "h." "vediamo, #compositore ignoto è un contemporaneo?" "vede, io lo studio perché mi interessa." "..." "..." "..." "..." "ok, ma nel senso. E' contemporaneo?" "eh?" "insomma, è morto?" "beh, nell'800 credo" "MA COSA CAZZO..." "eh?" "niente." "h."), no.

Ma nemmeno al prosieguo del dialogo, per dire ("ma quindi non lo conosceva??" "no, confesso la mia ignoranza" "aaaahh!!! Ma quindi, lei non si intende di musica?!" "guardi che sono laureata in musicologia, ma non posso conoscere tutti i #compositoriignoti del mondo, specie se mi sono laureata sul Rinascimento" "hhhhhh interessante..." "..." "[guarda in alto e finge di richiamare qualcosa alla memoria] ri-na-sci-men-to." "..." "ma, Rinascimento in che senso?" "MA COSA CAZZO..." "eh?" "niente." "h.").

E non è nemmeno dovuto ai capelli alla Nino d'Angelo, anche se so che la cosa potrà destabilizzare i più impressionabili.

No, l'altissimo GIB del NRP è dovuto alla FOTTUTA SINDROME DELL'ATTEGGIAMENTO DA TELETUBBY porca puttana, una cosa che se possibile ha il potere di scatenare i più bassi istinti miei e di #collegaG ben oltre il viso di bruno vespa, vaffanc*lo!

Comunque, andiamo con ordine.

La FOTTUTA SINDROME DELL'ATTEGGIAMENTO DA TELETUBBY è qualcosa di malvagio, oscuro. Probabilmente non è di questo mondo, come il polpo Paul; la sindrome si manifesta con un DEFICIENTE che, credendosi simpatico ed essendo probabilmente caduto nel paiolo da piccolo ha bisogno di riempire i vuoti nelle conversazioni con gli atteggiamenti tipici di chi fa le vocine stupide ai bambini nel tentativo di farli crescere scemi, un comportamento peraltro ben diffuso se si escludono le persone che frequento, voi (naturalmente) e alcuni protozoi verdi dei paraggi di Rho.

Esempio: siamo davanti alle vetrine dei dvd e deve sceglierne 16 da consultare masterizzare col suo #belportatile? Ecco che l'NRP inizia a ondeggiare la testa canticchiando prima "lallallà, lallallà, lallallà" e "zan-zan-zan, zan-zan-zan, zan-zan-zan" poi, picchiettandosi teatralmente la tempia come a dire "su su su pensa pensa pensaaa" e infine toccandosi la barba alla Sherlock Holmes fischiettando come se stesse davvero deducendo qualcosa, nell'irresistibile tentativo di mimare, porca puttana, il fatto che sta scegliendo dei fottuti dvd.

La cosa prosegue per all'incirca 125 secondi (125 anni, secondo il vostro #tempodiBergson, lasso di tempo nel quale l'Inghilterra ha frattanto votato per uscire dall'isola e l'isola ha votato per uscire dall'Inghilterra, così che la famiglia reale si è ridotta a vivere su di un frangiflutti al largo delle Falkland), quando finalmente sceglie questi cazzo di dvd.

Ma non lo fa normalmente, no: la FOTTUTA SINDROME DELL'ATTEGGIAMENTO DA TELETUBBY gli impone di emettere un simpatico suono ogni volta che prende un dvd dallo scaffale (ZAC!) (OPPALALA'!) (ECCOTI QUA!) (FLUPP!) (SHCKLOCK! [schiocco con la lingua]) (FLÜSSSSS [rumore del risucchio di spaghetto]) ([gesto con cui si mima il furto con destrezza di qualcosa con conseguente risatina complice verso di voi]) e altre amenità moltiplicate per 16 18 (perché cambia pure idea), finché voi, stremati, finalmente non chiudete la maledetta vetrina.
E' allora che vi segue (ZANZANZAN, ZANZANZAN) per fare il prestito di tutto ciò (SHCKLOCK!), e francamente è meglio se sorvoliamo (FLÜSSSSSSSSS).

Ma perché nerd, perché rockettaro, direte voi?

Molto semplice: nel fornirvi la tessera il primo giorno avete subito notato che l'NRP possiede, come ovvio, un nome assurdamente ridicolo (Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio).
I passi successivi sono quindi stati: 1) googlarlo immediatamente insieme a #collegaG 2) scoprire che l'NRP suona in un gruppo rock carichissimo, tipo la coverband dei Kiss.

Epilogo:
Dopo aver faticosamente sopportato lo scollamento fra l'immagine reale dell'NRP e quello che ricordate voi dei Kiss, la soluzione appare semplice: è metaforicamente un nerd (suona come i Kiss - magari un gradino sotto, eh - ma riesce a comunicare in modo proprio e acconcio solo mentre fa quello) (per non parlare della faccenda del ventilatore), e SHCKLOCK!.



*.

sabato 28 maggio 2016

Scuole di suore, ville venete, chiasso, acciughe, unghie di Fendi. Necessariamente in quest'ordine

Ogni tanto commetto degli errori. Ad esempio, andare a sentire un concerto, fare le foto e alla fine infilarmi al ristorante con i musicisti.
Pessima idea, a volte.

Siamo io, Flautista e i suoi genitori veneti, Organista, Percussionista, Violoncellista #2, la Dama Fiamminga e una tizia che stava sui coglioni già a mio nonno nel ’37. 

La Flautista si lamenta del moroso, da poco divenuto fidanzato. Dà la colpa tutta seria all’Organista, che per un caso tempo prima li ha fatti incontrare. 
Non dice che solo 3 mesi fa veniva a sfogarsi da noi in biblioteca perché non lo amava più, lui la tradiva e disprezzava pure il suo essere musicista, pretendendo che stesse a casa a stirare. 
Non dice che a marzo aveva platealmente annunciato di averlo lasciato, che si stava guardando intorno scopando intorno gente e che per circa 2 ore ha fornito a me e #collega sufficiente documentazione per la tesi di dottorato dal titolo "La sindrome che porta gli utenti a vomitarti addosso piangendo disgrazie amorose perché tanto sei al front-office di una biblioteca e per le prossime 8 ore non puoi andare in un cazzo di nessuna parte". 
No, non lo diciamo, quello.

I suoi genitori, più veneti di una villa veneta, le danno ragione, “tutta colpa di Organista, che disastro, e ora si dovranno pure sposare, povera cara”.
Per qualche minuto accarezzo l’idea di accartocciarle la Napoli in faccia, solo che poi è la pizza migliore della città e pare brutto nei confronti delle acciughe.

Il padre, più veneto di un comizio di Zaia, cambia discorso. Non perde occasione per “ah io se viene ad un colloquio un ragazzo con il piercing o un tatuaggio non gli rivolgo neanche la parola, così impara”, lui e la sua camicina azzurra residenti a Belluno.

La madre, immaginate voi quale bijou possa essere, si schiera dalla parte delle scuole di suore.
Anche la Dama Fiamminga, dall’alto del suo perfetto chignon biondo, delle grinze lampadate a 42 anni e soprattutto della sua borsetta di Fendi è orgogliosa di aver mandato la figlioletta dalle suore. Lei, che è divorziata da un stalker violento e che attualmente si fa tradire dall’attuale compagno che si pare si spazzoli le allieve.

Poi le unghie. 
Eh, dalle suore sì che sanno tenere la disciplina, "niente smalto sulle unghie delle ragazzine", dice la borsetta di Fendi con il suo secco clac mentre 10 dita smaltate di rosso la chiudono nervosamente.

Il Violoncellista #2 invece è bello, racconta aneddoti, finge un basso profilo, finge di ignorarmi e vuole tantissimo le mie foto. 
La moglie, quella che stava sul cazzo a mio nonno già nei tempi antichi, ci tiene molto a far sapere che risiede nei pressi di Bellinzona, e nel frattempo mi odia. 
L’Organista, che è quasi un fratello per me, se la ride e ordina un’altra pizza.
Percussionista mi strizza l’occhio, anche lui capisce, ma che ci vuoi fare, d'altra parte è il compagno della Dama Fiamminga e così va il mondo, fra un'allieva e l'altra.

Tutto di colpo non so cosa sto facendo lì, che nemmeno ho preso la pizza perché avevo cenato a casa.
Ho un abito troppo elegante, sono passati 65 minuti e qualcuno a capotavola mi odia ancora, dall’alto del piano regolatore di Chiasso.


Non faccio come Flautista, scelgo di andarmene. Ora ho fame e un discreto numero di foto da sistemare.
Almeno le foto si fidanzano raramente, e comunque non a Mendrisio.

venerdì 19 febbraio 2016

"Is it a star?" "It "is" a star, very good!"

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio, entra #utonta.

"buongiorno, mi dica"
"eee sono venuta per i libri."

Mi guardo intorno.
Siamo in una biblioteca.
Indico con un vasto gesto le sale intorno a noi.

"siamo in una biblioteca, esattamente quali libri intende?"
[basita & scocciata] "eeeh ma come, avevamo parlato per telefonoh!!"
"dunque. Sa se aveva parlato con me?"
"no."
"ecco, infatti siamo in 4 colleghe e turniamo continuamente. Se vuole gentilmente dirmi A QUALI LIBRI si sta riferendo magari ricostruisco la cosa"
"gne."

Vi risparmio il resto.
Buongiorno a tutti dalla biblioteca specializzata in lettura della mente e parapsicologia.
Che fare in questi casi? Come sempre, aprire il tubo e guardare Bill Murray.

lunedì 1 febbraio 2016

Il Tuttologo da Tavolo (TdT)

Habitat

Il Tuttologo da Tavolo (TdT) è un esemplare relativamente diffuso nelle zone temperate del pianeta.

Pericolosissimo (talvolta mortale), può essere sia femmina che maschio.
Convinto/a di conoscere ogni cosa molto più di Sgarbi, predilige una vita solitaria, anche se in periodo di caccia è facile trovarlo infiltrato in piccoli branchi (gli stessi in cui incidentalmente vi trovate voi, ingenui e all'oscuro di tutto come un piccolo di panda ma invitati a cena dall'amico X a casa di Y) e vederlo manifestarsi inopinatamente.

L'habitat prediletto del TdT consiste in cene di 4-8 persone fra amici e conoscenti comuni, questi ultimi dotati di una certa onestà intellettuale e soprattutto di conoscenze che il TdT non possiede, ossia voi, le sue prede preferite.

Non appena commetterete l'errore di farvi notare (esprimere un'opinione su di una materia di vostra competenza) zac, per voi sarà tardi: il TdT vi prenderà di mira contraddicendo rabbiosamente voi, Cartesio e le leggi della termodinamica in un crescendo di insulti e sputi, rovinando per sempre la cena di X & Y e creando i presupposti per una notte (la vostra) all'insegna del Maalox.


Alimentazione

Nessuno è al sicuro dal TdT: con la stagione mite essi escono dalle tane alla ricerca di prede (voi) e, adattando il piumaggio all'insegna del ristorante, sono in grado di assumere qualunque aspetto: dai colleghi di lavoro alle ex del vostro moroso, dai coristi ai commercialisti, dai parenti agli ingegneri.
Chiaramente se poi uscite con degli ingegneri però non è che potete venire qui a lamentarvi.


Comportamento

Una volta che vi siete dunque disgraziatamente fatti notare durante la cena con una frase qualsiasi e dopo che è avvenuta la definitiva muta verso la fase aggressiva sarà molto facile riconoscere il Tuttologo da Tavolo dalla caratteristica livrea (faccia paonazza) e dall'inconfondibile verso (cazzate a caso urlando).

Si presti poi particolare attenzione all'arma principale del TdT che pontifica, gli sputi, saturi di tossine con cui è solito paralizzare la vittima (voi, qualora non l'aveste capito), portandone successivamente il testosterone a livelli critici (stracciamento di coglioni) e provocando così nella preda l'immediata e attesa reazione di contraddittorio (tipo voi che litigate con vi difendete da costanza miriano, o giuliano ferrara, che fa più Sam Raimi).

Voi reagite, dunque, ma il TdT è un professionista: per anni ha appreso le tecniche shaolin dei migliori maestri (pandistelle che credono alle scie chimiche create da Rothschild mangiando limone e bicarbonato al family day), e non gli ci vuole molto ad avere la meglio, nonostante voi vi siate laureati sulla faccenda del drago nel garage e possediate un master sulla storia degli etruschi ("gli etruschi fanno schifo al cazzo" è una delle grandi frasi top a effetto con cui il TdT vi fa infuriare e scatena la mischia).

La vittima (voi), ormai indebolita, priva della vicinanza di Occam che nel frattempo si è ammazzato ed esausta per via della teiera, dopo un violento combattimento che può durare dai 6 ai 13 minuti tipicamente quindi soccombe (scoprite di avere la cirrosi); seguono stordimento (uscite a fumare), coma (non avevate mai fumato) e morte (cancellazione dell'amicizia su fb).


Modus operandi specifico

Ma andiamo ad analizzare in dettaglio il modus operandi dialettico del/la nostro/a; quali sono i topoi con cui il TdT vi provoca, vi coinvolge nella lotta (siete stupidi) e poi vi uccide?
Ecco una top ten:

#1 come siete indietro

voi: "ho preso un mac pro invece dell'air perché per vari motivi mi serve ancora il masterizzato--"
TdT: "oooooo ahahahah ma chi è che usa ancora il masterizzatore, roba da antidiluviani, il futuro è tutto nella musica online, come sei vecchia AHAHAHAHAH ma quand'è che ti aggiorni?!? BLABLABLABLABLUH."

[in realtà: fa l'ingegnere, non ascolta musica, veste solo camicie del pantone 2975C [true true true story], non vi chiede come state da sempre, mitizza gli Stati Uniti ["ah là è tutto diverso, mica come qui"] ma per qualche insondabile motivo è ancora a Lambrate a stracciare il cazzo, negli USA c'è stato una volta in vacanza, quando va via per lavoro parla esclusivamente della qualità degli hotel anche se tutto intorno c'è Parigi, è ingegnere.]


#2 le lauree non servono, per avere un'opinione basta contraddire wikipedia sbuffando

"gli etruschi fanno schifo, non hanno realizzato un cazzo, è per quello che non si studiano, un popolo che poteva anche non esistere, gneee"

[in realtà: non ha fatto l'università, non ha studiato archeologia, non è mai andato/a a Tarquinia, non saprebbe collocare nel tempo Carlo Magno]


#3 tutti siamo artisti, all'asilo facevo cose col didò

"beh la mia augusta opinione, dopo tanto riflettere, è che, come dopo Pollock non è più stato dipinto nulla di nuovo, anche la musica da circa 20 anni sia morta, uhm sì, modestamente penso questo."

[in realtà: di Pollock ha visto il trailer e comunque non sa scrivere il cognome, non è mai andato/a a vedere mostre d'arte fino all'altro ieri, fino a un minuto fa sosteneva che in tempi di crisi è più che giusto tagliare sulla cultura, voi siete musicisti da una vita, lui/lei vende assicurazioni e per hobby più che altro scia]


#4 poveri fotografi

"oggigiorno non si stampano più fotografie, poi tutta questa gente che con lo smartphone fotografa fa concorrenza ai poveri fotografi che così non riescono a lavorare uffi"

[in realtà: non ha mai stampato fotografie, non è fotografo ma il suo migliore amico sì e fa mostre organizzate in proprio stampando foto fatte con l'iphone aggiungendo il filtro del finto bokeh]


#5 cinefila

"Christian De Sica è un coglione e non ha mai fatto film seri"

[in realtà: De Sica sarà anche un coglione molto furbo, ma il TdT di cinema non sa proprio un cazzo*]


#6 tutti siamo attori, che ci vuole, basta essere naturale

"il tale #attore [che siete tutti appena andati a vedere a teatro ed è pure vostro amico] avrebbe dovuto fare #questo e #quello ed è stato coglione a non fare #quello perché io lo sapevo che era giusto, #quello, ah se ci fossi stato/a io a fare #quello"

[in realtà:
ultima volta che il TdT è apparso su di un palco: Natale 1988
età: 7 anni
in cartellone: recita "I re magi a Betlemme"
compagnia: scuola elementare "S. Beretta Molla" di Vimercate di Sopra
ruolo: la mirra]
[ma ancora più in realtà: #attore non l'ha scopata/o]


E così via.
Ma attenzione: il TdT ha un punto debole. L'animale trova infatti completamente intollerabile pronunciare la semplice frase "sono vere entrambe le cose", ad esempio in relazione al fatto che, se è vero che Luttazzi può aver copiato delle battute, è parimenti vero che era molto bravo a dirle. Trovate il modo di fargliela pronunciare e avrete vinto.
Solo che il TdT odia Luttazzi, tutti i TdT lo odiano, per qualche oscuro motivo, per cui verrete invariabilmente sommersi di sputi, offese ("sei una qualunquistah!!!") e dopodiché non rimane che andare a fumare, in coma.

Probabilmente l'unico vero modo per difendersi dal TdT rimane quindi quello di girare con Luttazzi portandolo a cena fuori senza invitare nessuno.


_____________
Post scriptum - Appunti sulla riproduzione del TdT

In quanto specie invasiva il governatore della provincia Verbania-Cusio-Ossola ha recentemente emanato un'ordinanza (58/2014) con cui si tenta di arginare la proliferazione di TdT nei centri abitati tramite abbattimento controllato (è possibile richiedere regolare licenza di caccia qui).
È stato in generale osservato, comunque, che il TdT tende a riprodursi meno velocemente di altri predatori, in quanto particolarmente difficile da corteggiare con successo (è raro che 2 TdT siano presenti nel medesimo luogo, e se ciò avviene di solito tendono ben presto a uccidersi a vicenda nel tentativo di far prevalere "i film di Tarantino sono 5, li ho visti tutti" "no sono 7, li conosco a memoria" ["no sono 12 nel senso di 8", dite voi, solo che voi siete già morti]).

mercoledì 27 gennaio 2016

Pleonasmi che hanno stracciato il cazzo (PCHSIC)

#1

"ciao Trantor"
"ehi ciao!"
"ahahahah mi fai sempre molto ridere con quelli."
"ma cosa... Dici questi?"
"AHAHAHAH SÍ"
"..."
"sei proprio buffa"
"..."
"LOL"
"..."
"mi fanno molto ridere quelli"
"ho intuito"
"ihih."
"..."
"il fatto è che sono buffi."
"non mi dire."
"infatti!!!"
[glieli agito davanti al muso] "ehi non dirai mica questi?"
"AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH sìììì quelli!!!"
"..."
[continuate pure, quando l'uranio finisce l'ultimo chiude la porta]


#2

"ciao Trantor!"
"ciao #insegnantediconservatoriocheseistatalamorosadimiozioneglianni'70"
"ahah beh ma cosa ci fai con quelli?!"
"quelli co..."
"AHAHAHAH"
"secondo te cosa ci faccio?"
"NON LO SOMUAHAHAHsalutamituozioAHAHAHAH"
"."


#3

"ciao Trantor, no ma ti prego dimmi subito dove hai preso quelli!!!"
"ciao e come stai anche a te, io bene grazie, tu? Comunque #quel negoz-"
"no perché sai la mia morosa li vuole ma io non so assolutamente dove prenderli non credevo esistessero sei un idolo a presto ciaooooooooooooo!!!"
"..."


#4

"ciao Tran... AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA"
"cosa cazzo."
"AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH-"
[il sole si è spento ed ancora lì che ride]


#5

"ciao Trantor"
"ehi cia-"
"ahahah ma ci senti? CI SENTI?!"
"ma porca puttana, che cazzo! Certo che ci sento maledetto imbecille"
"ahahahah ti adoro!"
"io no"
"eh?"
"niente"
"..."


#6

[sarcastico] "Trantor, ma per caso sei una marziana?!"
"eh?"
"con quei cosi"
"ma vaffanculo anche tu sfigato servo della gleba che non vedi una figa da vicino dal '91"
"eh?"
"niente"
"sembri un'aliena"
"..."
"una marziana"
"sì, ok?"
[trionfante] "ahah ti mancano solo le antenne" [giuro]
"era il mio piano fin dall'inizio"
"... eh? ...ah. Vabbé ciao."
"..."


#7

"ciao Trantor!"
"ciao."
"tutto bene?"
"sì. Beh non ridi?"
"di cosa?"
"di questi"
"questi cosa?"
"questi."
"ah, boh, vabbé, e allora? Neanche li avevo notati"
"no, era per dire. Saresti l'unico."
"sono anche il tuo moroso."
"già."
"..."
"beh allora ok."
"sì"
"ok."
"."


A #cittàsenzafiume i paraorecchi sono come la formaggella camuna negli anni '70, mia madre ha bestemmiato per anni perché qui alla coop non la trovava ma da quando si è diffusa tutti fanno i ganzi senza sapere nemmeno dove stia il lago d'Iseo.

Vorrei segnalare che i miei - i paraorecchi, dico - N*O*N sono a forma di pandaotocione, oloturia, sfigaInghilterra, milfLSD, Le Malvestite (dio quanto mi manca), infanziaviolata, topa o zecca morta.
Se non vi fidate li fotografo, così poi potete ridere anche voi della loro sconcertante, insultante normalità. E sono pure beige.

A voler ben guardare poi non sono molto pronta per una nuova giornata di AHAHAHAHAHA-HAI-I-PARAORECCHI-LOL domani nella pleonastica #cittàsenzafiume, per cui siete pregati di prendere un cazzo di treno e venirmi a trovare con addosso dei paraorecchi, così poi andiamo a prendere un caffè coi paraorecchi in onore dei paraorecchi e almeno ci dividiamo questo peso.
Fra 50 anni qui diventerà di moda e nessuno si ricorderà di noi.
Grazie.

venerdì 25 dicembre 2015

47 sfumature di regolah

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio.

#1

donna, bianca, caucasica, perenne sguardo da pesce lesso, folle chioma di ricci tinti, 29 anni, concertista, insegnante di conservatorio (insegnante-di-conservatorio. Prendete carta e penna e ripetete con me, moltiplica-per-3-il-tuo-stipendio-dividendo-per-3-le-ore-che-lavori).*

"ciao, ti riporto questo libro"
"ok. ... Scusa, ma il libro conteneva anche un fascicolo aggiunto [la parte staccata del violino solista, ndr], qui manca"
"eh ce l'ha #utontaTroppeCertezze"
"sì, ma #utontaTroppeCertezze gira il mondo."
"infatti credo che la parte del violino sia attualmente a Rabat, ahahaha!"
"che ridere. Beh io non posso segnare come rientrato un volume incompleto, quindi non scarico il prestito e me lo riporti quando hai riavuto la parte staccata"
"stai scherzando?"
"ti sembra che stia scherzando?"
"scusa, non è colpa mia se la parte proprio adesso non c'è"
"infatti è colpa tua solo perché l'hai data ad una violinista pazza in perenne tournée smembrando il libro"
"sì no ma #gneeeee #fuffa #piagnistei #teletubbies"
"ssshh guardami, ora cercherò di farti capire come funziona una biblioteca. Il libro l'hai preso in prestito tu?"
"sì."
"e allora la responsabilità sull'integrità del libro è tua. End."
"SI' MA..."
"se la parte del violino viene persa in un postribolo di Marrakech il libro va ricomprato intero, e ce lo ricomprerai tu"
"SI' MA..."
"ma un cazzo, io non posso riprendere in biblioteca un libro incompleto solo perché tu e quell'altra stordita ve lo siete diviso, lo capisci questo, vero?"
[#leinonsachisonoio] "spero tu stia scherzando"
"no, sto solo facendo il mio lavoro"
"umpf"
"."

se ne va sbattendo la porta
buio
sipario


#2

diciassettenne, bianco, già schedato in 5 stati per insubordinazione, barbetta, fa di tutto per vestirsi in modo da sembrare musicista consumato invece non ha nemmeno la patente, percussionista, probabilmente l'unico caso nel Nord d'Italia di percussionista sotto i 48 anni privo di qualsivoglia attrattiva sessuale, sovrappeso.

"ciao, prendo a noleggio questo libro"
"beh se vuoi lasciare qui dei soldi sei gentile, comunque questa è una biblioteca e si dice prestito"
"... ah" [attività neuronale assente, lo stiamo perdendo]
"comunque, ecco fatto. Il prestito dura un mese, come sempre"
"ok. Poi se lo voglio tenere due mesi lo tengo due mesi."
"prego?"
[fa per andarsene con la sufficienza e la sicurezza di un avvocato di Law & Order che non accetta il patteggiamento] "sì, dico che se lo voglio tenere due mesi lo tengo due me..." 
"senti, ma col cazzo!"
"ma co..."
"se ti dico che è un mese tu entro un mese lo riporti, ok?"
"ehi ehi calmati, stavo scherzando eh"
"no che non scherzavi. Questa non è casa tua e ci sono delle regole"
"..."
"ci vediamo entro un mese. E buon Natale."
"... BEH ALLORA CIAO."
[brrr che paura] "ciao"
"umpf."
"."


#3

 utente abituale, bianco, caucasico. Nulla da segnalare, non è nemmeno ricercato dall'Interpol.

"ciao!"
"ciao!"
"ecco, vorrei prendere in prestito #librochenonvaninprestito."
"beh, #librochenonvaninprestito come sai non va in prestito, quindi..."
"ahahah! No è che vedi, domani voi chiudete per le vacanze, no?"
"sì."
"quindi siete chiusi, giusto?"
"sì."
"quindi non lo prenderebbe nessuno, no? Se lo prendo io a nessuno #librochenonvaninprestito mancherà, capisci?"
"capisco. Io non posso farlo perché si creerebbe un #precedentedelcazzo, però se vuoi puoi sentire direttamente da #capo su in ufficio, decide lui"
"ahaha ok grazie!"
"prego"
"vado subito!!"
"."

[va in ufficio da #capo, poi torna]

"allora niente da fare?"
"eh no"
"mi spiace, ma noi non possiamo fare niente, sono le regole"
"no no ma certo, capisco :-) Allora pazienza, prendo questi 5 #librichevannoinprestito"
"ok, solo che come sai il limite dei #librichevannoinprestito è quattro"
"ah, ma dai, ma state per chiudere, no? Sai, se chiudet..."
"sì lo sappiamo che chiudiamo, ma c'è sempre #precedentedelcazzo di prima, ok?"
"ok ok, no ma capisco benissimo, figurati, è il vostro lavoro!"
"già."
"già. Dai ne scelgo 4 allora." [fa un altro giro per le sale poi torna]
"e senti, questo #periodicochenonvaninprestito non lo prestate, giusto?"
"vedi, è un #periodicochenonvaninprestito... Significa che non prestiamo i periodici..."
"ma come, quindi non avete mai fatto eccezioni?"
"sai, per il motivo di cui sopra, il #precedentedelcazzo"
"sì certo. Ma proprio mai?"
"è il senso di tutto"
"quindi mai??"
"ma che differenza fa?"
"non lo so, ma proprio mai? Anche se adesso chiude..."
"NO"
"ah ah ok ok, no ma capisco! Dai allora buon Natale, a tutte voi!"
"anche a te."
"a presto!"
"sì"
"ciao!"
"...sì"
"ciaone!"
"sì, ok, ciao!"
"ciao!"
eccetera.

Io e #collega al termine ci siamo fatte un caffé corretto.
Poi abbiamo chiuso la biblioteca, lasciando la moka al suo destino.

Buon sol invictus, miei cari.
Che la regolah sia con voi.


________________________
* sono contenta che quelli di ruolo prendano tanto, ma cazzo, non assumerei per forza delle oloturie stupide

mercoledì 2 dicembre 2015

2001 primati laureati in amore platonico

Riemergo.
E' tempo di basta, ho un aneddoto che da troppi mesi giace nel cassetto.

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio un tizio telefona e ci prospetta il dono di una enorme collezione di CD di musica reggae, praticamente l'intera discografia completa dalle origini al 2013, maniacalmente curata dal padre appena morto del tizio.
Io e #colleghe ringraziamo e gioiamo della cosa, anche se in biblioteca abbiamo lo spazio libero che corrisponde più o meno alla capacità del cervello di [leghista a caso].

Poi passiamo il messaggio a #capo.

#capo: "hai detto musica reggae?"
"sì, l'intera discografia comple-"
"eh ma non so se riusciamo ad accettare il dono."
"... che peccato. Però in effetti lo spazio è poco... Magari chiamiamo qualche altra biblioteca e..."
"no no, è che è regghe"
"..."
"..."
"ma è musica anche il reggae, e questa è una biblioteca musicale"
"eh?"
"no, dico che è comunque mu-"
"beh adesso vediamo."
"..."

Dopo questo avvincente siparietto #capo - laureato in filosofia della musica, ndr - passa le successive 56 ore chiusa in ufficio ad ascoltare playlist di reggae, dub e sottogeneri su youtube, fra un saggio di questa roba* e un saggio di quest'altra*, aka [quello che direbbe Sborropippo al riguardo].
Il giorno dopo torna al front office tutta giuliva.

"#capo, come rispondiamo a #tizio per via di quel dono?"
"eh, ho ascoltato un sacco di quella musica."
"... e quindi?"
"ragazze, noi... Cioè. Nel senso. ... Insomma, è che noi discendiamo da Platone!!!"
"..."
"..."
"..."
"..."

Mentre la temperatura della biblioteca scende a livelli prossimi allo zero assoluto, una #collega vomita, il sole si spegne e lo scaffale (peraltro abbastanza fornito) dedicato a studi sulla popular music crolla uccidendo Debby lo scarafaggio-mascotte, #capo continua a fissarci giuliva.

"ma... anche il reggae è mus..."
"no no no no no, non fa parte della nostra cultura. No no no no no no. No no. No no no no. No no no [continua]"

Vi lascio con l'immagine di un'intera stirpe di discografici ska che penzola dagli alberi comprando specchietti colorati e urlando "zi badrone" agli opossum.
Meno male che ci siamo evoluti, noi platonici. Pensa se non lo facevamo.


______________________________
* premi f5.
Può causare dipendenza patologica

martedì 3 novembre 2015

Il Mastro di Chiavi (aka Il fratello scemo di Sherlock Holmes)

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio.

Mi servono le chiavi della cancelleria, aka uno sgabuzzino in cantina con n. 3 armadi fatiscenti in cui vengono stipate derrate di biro secche, pile di fogli perforati a modulo continuo compatibili solo con IBM 1401 (amarcord), 80 milioni di etichette per la stampa unione, preziosi e ambìti cancellini per queste, spore, muffe e funghi.

Insomma, devo ravanare nel regno delle nutrie alla ricerca di buste trasparenti e come faccio ormai da anni mi reco nell'ufficio di #collegaContabile, un bradipo antipatico iscritto a cielle abitualmente coadiuvato dall'impareggiabile #GiovaneGaloppinoTonto, per chiedergli la chiave.

"permesso?"
"[nessuna risposta]"
"permesso? Posso?"
"...mpf." [si toglie le cuffie dell'iPhone]
"oh ciao #GiovaneGaloppinoTonto di #collegaContabile, non c'è #collegaContabile?"
"kn."
"eh?"
"no, è uscito."
"fa niente. Mi passi per favore le chiavi della cancelleria?"
"... come?"
"le chiavi della cancelleria."
"..."
"sai, per andare giù a prendere le buste."
"mi spiace, ma non so se posso dartele, non ti conosco."
"ma se lavoriamo qui tutti e due da anni"
"eh."
"sono Trantor della Biblioteca! Mi conosci benissimo!"
"eh ma non c'è #Contabile, mi spiace."
"ma cosa...! Mi servono le buste, so benissimo dov'è la cancelleria, ci vado da anni, mi servono semplicemente le chiavi"
[sospettosissimo] "allora perché ce le chiedi, se è vero che ci vai sempre?"
"perché nel suo cassetto #Contabile ne ha milioni e non so se le riconosco in mezzo alle altre, imbecille"
"A-HA!, ma se dici che ci sei già stata allora dovresti sapere come sono fatte quelle chiavi!"
"so benissimo come sono fatte nel momento in cui me le danno, ma non mi piace ravanare nei cassetti delle scrivanie degli al..."
"eh no mi spiace." [fa per rimettersi le cuffie dell'iPhone]
"ma che cazzo..."

Casualmente mi cade l'occhio su di un ripiano e vedo in bella vista le chiavi della cancelleria.

"sai cosa? Le chiavi sono quelle, adesso me le prendo da sola e vado giù a cercare quelle cazzo di buste che mi servono per lavorare, ok? Ma porca puttana"
"..."

Agguanto le chiavi ed esco prima che possa replicare.
Mentre chiudo la porta sento che ha già riattaccato la musica.
Ma vaffanculo.

Bonus.

lunedì 28 settembre 2015

Quelli che #65: Procioni Che Non Ti Chiedono Come Stai

E' ora di basta! (cit.), ecco finalmente l'Ambita Classifica risultante dal precedente sondaggio.
Grazie a Morbido che mi ha fornito i conteggi, ovviamente i suoi sono quelli giusti, i miei invece - completamente diversi - tengono conto di schede bianche, nulle, gente che ha votato se stesso, giuliano ferrara.

Allora, diciamo subito che vince a mani basse sulla città sì tu comunque mandamelo che bla (42 punti), geniale scambio telefonico alla Ionesco ideato dalla #collega Guendalina della segreteria, nota drammaturga dell'assurdo apprezzata in tutto il mondo, il cui spettacolo di punta è attualmente sold-out a Broadway.

Segue fai quel cazzo che ti pare, 38 punti, altro scambio telefonico di cui si è reso adorabile protagonista un deficiente appena assunto da un call center gestito da un deficiente, forse lui stesso, tipo che parla da solo facendo le voci e il vecchio principale scomparso nel '72 giace impagliato in un server, chi potrà mai saperlo.

Emozione per gli ex aequo, SIAE del Pulcino Pio ed ENPA #2 di Zicchi che ama rompere il cranio degli animali cotti, un grande terzo posto per le sigle italiane più amate.

Arranca invece l'altro vendi-fuffa-per-antani de il numero di fax di Oscar Wilde, 31 punti, ma avete ragione, forse certe cose non fanno più ridere - come certa gente su facebook, una volta ridevate sentendovi snob e migliori, ora voi avete la cirrosi e loro 1) continuano a parlare di se stessi con l'umiltà di un pavone maschio in calore, 2) stanno benissimo.

Infine il grande fail, ENPA #1, la bambina che dà del cane all'amichetto che tossisce come un dalmata, forse è tutto troppo da Piccole donne, non so, i bambini giustamente devono correre fuori concorso, nei prati, mio dio qualcuno pensi ai bambini!, cose così.
Ha anche incassato scheda bianca da Tipo Strano, che si è rifiutato di votare la #3 e la #4 un po' come Zicchi che si è autovotato da solo e basta.
Col cazzo comunque che considero valido uno che vota se stesso e ama rompere la testa di un maiale cotto, scherziamo.
Comunque.


Quello di cui vorrei parlarvi oggi è un argomento a me molto caro: Quelli Che Non Ti Chiedono Come Stai (Quc-not.com).

I Quc-not.com possono nascondersi ovunque: colleghi, ex morosi, cugini, vicini di casa, utenti affezionati, bertucce, muffe, perfino amici che vi tirate dietro dalle elementari.
Soprattutto questi ultimi sono infingardi, perché l'amicizia (?) di lunga data vi impedisce spesso di valutare la realtà con l'occhio oggettivo del sicario incazzato.

E attenzione: il Quc-not.com di rado è apertamente stronzo. Nel mezzo di una conversazione di lavoro egli/ella ama essere logico/a, disponibile, a tratti gentile; si ride, si è quasi complici nel godere di certe cose (statistiche su excel) e commentarne altre (la bellezza del fondo librario Alfa sulla storia dei portatovaglioli di plastica, ad esempio).

Non è quindi facile rendersi conto subito dell'esistenza nel vostro mondo di un Quc-not.com, soprattutto se non avete la fortuna di leggere prima questa breve guida; ma dopo averlo fatto non sarete più gli stessi, sapevatelo.


Situazione 1 - il/la passivo/a

Entrate in auto con #collega.
Lavorate insieme, la cosa accade ininterrottamente da mesi.
Guidate voi, quindi gli/le state anche facendo un piacere.

#1
"buongiorno! Tutto bene?"
"tutto bene."
"..."
"..."
"..."
eccetera, finché dopo 5 eoni non aprite una conversazione a caso.

#2
"buongiorno! Come va, tutto bene?"
"ciao. tutto bene."
"..."
"..."
"..."
eccetera, finché dopo 5 eoni la grandine non vi spinge a parlare del tempo.

#3
"ciao buongiorno, tutto bene?"
"sì sì, tutto bene."
"..."
"..."
"..."
eccetera, finché dopo 5 eoni chiamate qualcuno a caso dalla rubrica del telefono ("Gianpi", non lo sentite dal '92 e nel frattempo è morto).

#4
"ciao"
"ciao."
"..."
"..."
"tutto a posto?"
"sì sì, certo."
"..."
"..."
"..."
eccetera, finché dopo 5 eoni mettete su una qualunque roba che dia fastidio a volume parossistico, ricevendo in cambio 20 minuti di "..." e un "a me la musica rock non piace tanto", che se possibile è peggio di tutto il resto.

#5
"ciao #collega"
"ciao Trantor"
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"beh, come va?"
"bene, tutto a posto. Mio figlio si è comprato la macchina solo che la vernice blablablabla e allora [emozionanti avventure]"
"ah dai pensa."
"sì."
"..."
"perché poi è anche successo che blablablablaaaaaa"
eccetera, finché dopo 5 eoni di #emozionantiavventure del figlio di #collega chiamate a caso "Mario cell" dalla rubrica del telefono (risponde Katiuscia, in russo) e forate di proposito.

#6
"cia'."
"ciao Trantor."
"..."
"ahahaha sai che mio figlio ha poi blablablablacadere una fiala di cadaverina e blablablabla"
"interessante"
"ahahaha sì infatti tantissimo blablab"
eccetera, finché non spingete la punto a 88 miglia all'ora in campagna pur di confondere i decibel.

#7
"ciao #collega"
"ciao Trantor"
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
"..."
eccetera, finché dopo 5 eoni di sfida vi sentite in colpa* e, morendo dentro, gli/le chiedete "come va?".
Ha vinto lui/lei.
End.


Situazione 2 - quello/a che ha una vita fantastica

Quello/a che ha una vita fantastica è un profilo tipico e ricorrente fra gli utonti della biblioteca del pazzi di conservatorio; ne sono affetti circa il 76% dei casi, ma molti non vengono denunciati.

#1
"ehi ciao Trantor!"
"ciao carissimo/a! Come stai?"
"benissimo! Sono appena stato preso all'audizione X alla Sticazzi's School di Londra, ho comprato una batmobile fighissima con i soldi dei miei genitori, ieri ero sui giornali [un trafiletto sul settimanale della parrocchia di S. Eustorgio, ndr], sono bello, ricco e stasera alle 19 salvo il mondo"
"ah ma pensa."
"no perché devi sapere che a S. Eustorgio noi BLABLABLABLABLABLABLABLABLABL..."

eccetera, finché il sole non esplode e dovete chiudere la biblioteca.

#2
"ciao Trantor!"
"ciao carissimo/a! Come stai?"
"benissimo! Sono nato nel 1983 e ho da subito mostrato segni di talento musicale quando col nonno blablablabla nel '92 vinco giovanissimo il concorso Sticqatsi di Anversa categoria blablablabla finché non riaccendo il sole e scopo tantissimo. Attualmente sono bello e insegno al Royal Conservatorium di Fosdondo, Italy."
"ah ma dai. Stica. Vabbè, ma cercavi un libro?"
"eh certo fai presto a dire libro ma devi sapere che BLABLABLABLABLABLABLABLABLABL..."

eccetera, finché non andate in pausa pranzo e al termine lo trovate lì che sta facendo suicidare la cassetta del pronto soccorso.


Situazione 3 - il furbo

Uso solo il maschile perché questo esemplare di Quc-not.com è tipicamente uomo.

Perennemente agitato, è intelligente, permalosissimo e ha un angoletto di coscienza ancora attiva che gli ricorda, con la frequenza della cometa di Halley, che nel 2005 qualcuno una volta gli fece notare di sfuggita con una battuta sarcastica che egli fa parte dei Quc-not.com Con Una Vita Fantastica, ma siccome lui non tollera le battute su se stesso (brrrr) adesso si è evoluto in questa aggressiva forma mutante e nuova, destinata a dominare il mondo:

"ehi ciao caro, tutto bene?"
"ciao Trantoooor! Come va? Tutto a posto? Che racconti? Novità? Eh? Novitààà??"
"beh bene, dai, tutto a po..."
"ahahahah benissimo no perché io e #metà abbiamo fatto questo fatto quello scoperto dio scopato visto quello visto questo confutato dio mangiato lì e là posti dove tu non sei mai stata perché blablabla eccetera!"
"veramente là ti ho consigliato io di andar..."
"sì ma non ci sei stata come ci siamo stati noi perché noi abbiamo fatto blablablablabl..."
"beh ma sai che invece a settembre devo suonare all'Exp..."
"ahahahaha cazzo sei fantastica Trantor alla prossima devo andare ciaooooo!!!!"
"..."

Avete capito? Che leader, che faina! Fa tutte le domande subito così non potete denunciarlo al Tar e poi se ne fotte. Un genio assoluto, top.
Dominerà il mondo, insieme ai procioni.

(chi riconosce il racconto di sci-fi a cui mi riferisco vince di decidere l'argomento del prossimo post [ad esempio potrebbe essere il Tuttologo da Tavolo], più me che al telefono gli/le chiedo "come stai?", ascolto e faccio domande. Se non ci consoliamo tra noi, eh).
baci.


_______________________________
* siete stupidi,** non dimenticatelo

** proprio scemi ad essere gentili eh***

*** e i vostri genitori prima di voi, cretini loro ad educarvi così****

**** non che il Quc-not.com dorma peggio di voi di notte eh*****

***** comunque voi di sicuro dormirete in pace. Amen

mercoledì 16 settembre 2015

Strapparsi le pellicine a morsi nuda

Volevo scrivere un post con i risultati del contest precedente e relativa classifica, ma a parte che i miei conti di ieri notte non collimano con Morbido (grazie per l'aiuto Morbido :) ) perché io ho tipo ammesso in classifica dei voti inclassificabili (aka Zicchi), a parte che per come sono ridotta faccio veramente queste cose di notte e ormai non dormo mai prima dell'una e 28, sì proprio 28, credo sia un complotto, a parte tutto questo dico è appena capitata una perla che degna di essere raccontata in diretta.

Siamo nella Biblioteca dei pazzi di conservatorio, 5 minuti 5 fa, entra il vincitore annuale per la categoria IMM (Insopportabile Melomane Misogino), il buon (...) vecchio utonto M-SCUD-CS.

[per una trattazione definitiva relativa all'utonto M-SCUD-CS cfr. qui]


"buooongiorno"
"buongiorno a lei, #Melomane Sospettoso Come Un Dingo Che Sputa"
"bfff."
[va di là nell'emeroteca]
"prendo questo fascicolo di rivista"

Me lo sfarfalla davanti alla faccia come si fa con la busta di ciappi davanti al muso di un cane nel tentativo di nascondermi il più possibile il titolo, poi bello (...) come il sole fa per uscire.

"eh no un attimo, devo registrare il prestito!"
[accomodante] "oh ma no, ma fa lo stesso, non si preoccupi, non serve" [fa per uscire]
"no, ma io devo registrarlo, capisce?"
"boff bum bla buh no ma se esco solo un attimo!"
"senta, ogni cosa che esce dalla biblioteca va registrata, no? Se no non sarebbe una bibl..."
"okokokokok ufffff."

Resisto alla tentazione di tagliargli la faccia con l'angolo della copertina di #rivistadelcazzo, non so come. Nel frattempo lui si sporge sopra la mia scrivania per leggere cosa sto scrivendo su #cosechenonsonofattisuoi.

"[bofonchiamento indistinto]"
"..."
"...ha fatto?"
"un attimo!"
"..."
#collegaG: "Trantor, intanto che fai il prestito vado a prendermi un qualcosa di fresco da bere alle macchinette"
"ok figu..."
[sarcasticissimo] "beh ma non lo prenda fresco, meglio caldo, no?!"
"... beh NO, io lo voglio fresco fottuto idiota, ok?"
"okokokok. Boff buh brrromm bum uff. Ha fatto?" 
"SI'"
"bene. Vado"
"affanculo"
"eh?"
"niente."
"..."

Adesso vado alle macchinette, piuttosto di prendere qualcosa di caldo mi strappo le pellicine della mano sinistra a morsi nuda

martedì 8 settembre 2015

La frase della settimana! Spoiler: contiene animali cotti

E' settembre, qui riaprono le gabbie per cui torna finalmente la rubrica "Vota la frase della settimana!", l'unico modo per sopravvivere a questa gente.

Come sempre siamo nella biblioteca dei pazzi di conservatorio, ma non solo.

Vi invito a fare una classifica dalla più assurda a quella meno (se così si può dire, o se in questo universo può avvenire, ma non credo) assurda, poi un ingegnere assegnerà più punti alla prima eccetera, avete capito.


#1 - fai quel cazzo che ti pare

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio.

"pronto, qui è la biblioteca dei pazzi di conservatorio, mi dica"
"pronto pronto pronto, è la biblioteca dei pazzi di conservatorio?"
"...sì, esatto, mi dica"
"è che non riesco a parlare, sono impegnata con un cliente."
"...o-"
clic.

[non chiamerà mai più]


#2 - SIAE

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio.

"buongiorno, posso aiutarla?"
"sì, può dirmi una cosa?"
"certo."
"cercavo una cosa."
"sì, prego, dica"
"l'autore de Il pulcino Pio."
"... scherza?"
"perché?"
"..."


#3 - ENPA

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio.

#utenteBambino1 tossisce tantissimo.
#utenteBambina2, rabbiosa: "uffa sembri un cane"


#4 - ENPA #2

"sai cosa mi piace?"
"dimmi"
"rompere la testa degli animali cotti"
"."


#5 - il numero di fax di Oscar Wilde

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio.

"buongiorno, qui è la biblioteca dei pazzi del conservatorio "Gioachino Rossini", posso aiutarla?"
"sì buongiorno, premetto che non chiamo per una vendita telefonica di antani ma volevamo comunicarle che la partita IVA del titolare, il signor Gioachino Rossini è appena stata selezionata per bl..."
"guardi, e se il signor Gioachino Rossini è un compositore ed è morto secoli fa?"
"...ah."
"buongiorno"
"anta..."
clic.


#6 - sì tu comunque mandamelo che bla

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio.

"pronto, biblioteca"
"eh sono #collega della segreteria. C'è mica lì #allievo?"
"dunque, aspetta che controllo nelle sale. ... No, non c'è"
"ok mandamelo per favore"
"...no, ma non c'è"
"se me lo mandi, no perché abbiamo un problema con una retta blablabla, devo parlargli di blablabla. Mandamelo"
"ma ti ho detto che qui non..."
"ok allora lo aspetto grazie ciao!"
clic
"..."

Allora quindi votate in ordine di assurdità: Fai quel cazzo che ti pare, SIAE, ENPA 1, ENPA 2, Il numero di fax di Oscar Wilde, Sì tu comunque mandamelo che bla.

Noi qui per stamattina saremmo anche a posto.

lunedì 31 agosto 2015

Del curioso effetto per cui una pallina di fronte a una salita e una discesa scelga di andare spontaneamente in salita violentando Newton

Nella biblioteca dei pazzi di conservatorio, 10 minuti fa.

Entra utonta UND (Utonta Nonna Deficiente) con al guinzaglio cinna piccola (età: 5) e cinna grande (età: 9).


"salve, vorrei vedere dei volumi di pianoforte per bambini"
"certo, ecco, lo scaffale è #questo. [le due cinne iniziano subito a tirarne fuori milioni] Guardate con calma. Vi chiedo solo di *non ricollocare* i volumi a scaffale, ma di lasciarli semplicemente sui tavoli"
"ah ok benissimo!"
"...ok. Così poi li sistemiamo noi in ordine. Grazie."
"ci mancherebbe!"

[passano 15 minuti]

"senta e ora vorremmo vedere i volumi di fiabe musicali per bambini."
"certo, ecco, lo scaffale è #questo. [le due cinne iniziano subito a tirarne fuori milioni] Guardate con calma. Vi chiedo come prima di *non ricollocare* i volumi a scaffale, ma di lasciarli semplicemente sui tavoli"
"anche se ne guardiamo tanti?"
"certo, anzi soprattutto se ne guardate tanti"
"ah ok benissimo!"
"...ok. Grazie."

Passano 10 minuti, loro scartabellano, buttano libri per terra e saltellano per tutta la sala, poi il mio sesto senso (sono stata morsa da un ragno in biblioteca) mi fa intuire la tragica verità: STANNO RICOLLOCANDO.

"scusate, ma vi avevo chiesto espressamente due volte di *non ricollocare* e di seguire la strada più fottutamente facile porca puttana."
"ah scusi! ahahah in effetti sa, li stavo ricollocando a caso" [giuro]
"... come a caso?"
"sì, io ho - ahahah! che buffo - problemi con il mettere a posto i libri in ordine. Anche a casa. Eheheheh"
"ehehehe tua sorella"
"come?"
"niente. Ve lo richiedo, per favore NON ricollocate."
"oh certo! ok."
"ok."

Mentre mi guardano tutte giulive come animaletti buffi appesi alle liane vado a scaffale e inizio a sistemare i circa 40 libri che avevano rimesso via stuprando l'ordine alfabetico e buttando nel cesso secoli di calcolo matematico con cifre arabe, Occam e il concetto di cifra decimale.

Poi vogliono registrare il prestito, al che per prima cosa la cinna piccola si mette a piangere perché la UND vuole fare la tessera solo alla cinna grande, la quale a sua volta rompe i coglioni pestando i piedi con paroloni di cui non conosce il significato perché sta dalla parte della cinna piccola ("nonnaaaaaa anche #cinnapiccola deve avere la tessera così si prende le sue responsabilitààààà uffiiii" - età: 9), avanti così per 7 minuti, poi quando hanno finalmente deciso cosa fare - tesserare solo la cinna grande - la cinna piccola passa direttamente alle urla (e a tempestare di colpi la parete che copre la mia scrivania), allora mi eclisso per andare a prendere i circa 67 cd che sono allegati al libri lasciando la UND con la semplice consegna di cercare nel portafoglio i documenti della cinna grande per la tessera, ovviamente torno e lei ops! non ce li ha, per cui violiamo deliberatamente circa 6 procedure interne pur di fare questa cazzo di tessera e levarcele dai coglioni, registro i libri, i 67 cd, una cassetta audio ("senta ma voi fate anche riversamenti per gli utenti delle cassette su cd, vero?" "non so, poi vuole anche una Napoli d'asporto?"), si lamentano perché non hanno preso da casa una borsina, le diamo una borsina dal nostro celebre reparto "Borsine Per Idioti" (BPI) e infine se ne vanno.

Non so voi, io vado a farmi un caffè.

domenica 23 agosto 2015

PEM! Orchi catarrosi e pleonasmi (fully booked su Orione)

Voilà il consueto appuntamento di cronaca delle vacanze in vacanza, quasi in diretta.

Quasi nel senso che ho scritto tutto in diretta, con Zicchi che prendeva in giro inglesi stupidi ridendo sguaiatamente, ma pubblico ora.

Quest'anno non siamo più quelli con lo zaino Invicta da poveretti tredicenni appena venuti su dal mare: no, ci siamo evoluti e abbiamo addirittura comprato zaini per le reflex un minimo decenti - roba funzionale per me, roba da giornalista californiano del '79 per Zicchi.

Siamo comunque sempre gli stessi, per cui la Bella_Figura™ alla reception dell'hotel 5 stelle di Quinta do Lago nella quale parcheggiamo giulivi credendo che sia il proprio Il Nostro Hotel prenotato a suo tempo con booking, fissiamo la n. 1 gilf rifattissima che ne esce alla disperata ricerca di assomigliare a tutti i costi a questo, ci facciamo scaricare un trolley-povero / povero-trolley proletario dal bellboy rosso tutto sussiegoso con trespolino d'oro cinquestelle annesso, ma senza riuscire ad impedire che Egli apra il bagagliaio e così veda - veda, nella fattispecie, n. 1 paio di jeans di Zicchi buttati a cazzo, n. 2 teli mare intrisi di sabbia della spiaggia libera, n. 1 sporte della conad locale ("pingo doce", che tenerezza) contenente n. 3 rifiuti in vetro e un elegante ombrellone siffatto -, gli lasciamo dunque l'auto - una prestigiosa Opel-qualcosa, forgiata a Mordor - sgomenti per i n. 47 scontrini foglietti biglietti e pezzi di cartine ivi ovunque disseminati, entriamo in reception e cogliamo l'occasione per fornire con grande classe la nostra interpretazione de La Famosa Scena (ma proprio con tipo gli #occhi di 0.29, tipo proprio tipo - La Seconda Famosa Scena non ha mai avuto luogo - ma solo per ora), comunico il mio #cognomestranissimo per il check-in sapendo sotto sotto già la risposta e con un straordinario pantone di #colore in faccia, allorché le n. 2 fenicottere fighe e bilingui dietro il banco forniscono a loro volta una memorabile loro versione de La Famosa Scena, purtuttavia (dopo) ridendo allo sciogliersi dell'equivoco (comunque dopo) e gentilmente spiegandoci la topografia del luogo, e del come e del perché il nostro Vero Hotel sia da tutt'altra parte, allora ridiamo anche noi ahahah, ohoho, #bellescene #lavitaèbella e allora usciamo, ma la Opel-qualcosa è sparita nelle mani dell'ornitorinco vestito di rosso, allora mi ravvio i capelli sporchi di mare constatando che sono proprio sporchi di mare mentre Zicchi indossa, sorprendentemente (grazie Murphy), una t-shirt la cui parola chiave sembra essere "mafia" e tutto questo mentre passano, a frotte, sedicenni inglesi troie,* dopodiché l'ornitorinco ritorna e da capo riapre il bagagliaio e di nuovo teli sporchi e jeans e scontrini del cazzo e ricarichiamo il povero-trolley and then we leave, ridendo come scemi e facendo fatica a mettere le marce, e tutto questo perché abbiamo ho fottutamente sbagliato a inserire l'indirizzo del nostro Vero Hotel nel navigatore (capiteci, se si sta giocando fanaticamente a "se fosse" in macchina ascoltando gli Who è questo che succede, soprattutto se entrambi gli hotel si chiamano qualcosa-Quinta do Lago in via Quinta do Lago a Quinta do Lago - ma non voglio che mi di dica grazie), bene, tutto questo non ce lo siamo risparmiato.
Cosa non si fa per vincere al Sundance.

Per la cronaca eravamo in Algarve, non sui bastioni di Orione (era tutto pieno).

Tutto splendido eh, tranne uno schifo di posto di plastica tamarra Miami-style-but-unfortunately-without-Dexter e feudo del (quando non fanno i comici) popolo più stupido della Terra, gli inglesi - look at this (who needs Dario Argento?) especially at 6.46 - per la risata, 4.55 - per la milf/gilf don't miss boobs at 3.10 e un esemplare da safari at 8.18 - i.e. la città di Albufeira.

Descritta dalla guida del Touring F.N.A. (FOTTUTAMENTE - NON - AGGIORNATO) come "caratteristico e colorato paesino di pescatori in cui il tempo sembra essersi fermato" - FUCK YOU - si trattava invece di questa roba: 


Sembra bello, in realtà è così:


Con un'elegante figura retorica vi risparmio inoltre l'abusivismo edilizio.



Ma ora vi dico esattamente cosa abbiamo visto, oltre ad una città che è disposta a svendersi fino a questo punto (un documentario fedele dell'Albufeira experience, ma solo se si può ricorrere velocemente al valium, è qui: https://www.youtube.com/watch?v=Agdn7fqw9vk)

Ma il peggio avviene nei ristoranti, avvistando tipicamente:

- n. 1 coppia con milf a fianco a noi che sta mangiando cose ininterrottamente da 5 ore (nazionalità: inglese)

- n. 1 Panterona (nazionalità: n.p.) con tuta aderente integrale leopardata (tuta aderente integrale leopardata. Pensateci)

- n. 1 Donna Michelin (nazionalità: n.p.) che si è travestita da lattina di 33 cl con un tubino rosso attillato che reca la scritta "coca cola" (...pensateci)

- n. 6439 sedicenni troiette* per acro (nazionalità: inglese)

- n. 2 tizie molto brutte (nazionalità: francese) che si credono Audrey H. o la Callas solo perché francesi (sì lo so che la Callas ecc. ecc., ma il fatto è che andrebbe detto a loro) e che in un fottuto cazzo di locale turistico in cui abbiamo cenato anche noi, il nostro secondo grande fail (anche se dovevate vedere gli altri, in confronto a questo il nostro era stellato), 'ste tizie insomma prendono dei dolci pacchianissimi tipo la fetta di torta con panna a 8 strati delle fiabe, e tutte furbe la fotografano emettendo vagiti come farebbe un lemure del Borneo di fronte a scorte di cibo illimitate, ma senza quello stile. 
Uno dei loro compagni, un tizio con la maglia a righe che assomiglia a Where's Wally ma grasso, fotografa il mezzo limone con il gelato dentro, il Grande Must da Pizzeria Emiliana Mediocre (PEM!) anno '94/'95, uno squisito dessert che - ne deduciamo - non è ancora stato importato a Parigi, come il bidet. 
Il medesimo tizio ama inoltre fotografare ogni singolo abitante del tavolo da ore, probabilmente con il solo scopo di atteggiarsi da artista (ehi ha la maglia a righe! La Maglia A Righe, un Picasso, ehi un artista! Presto! Correte!).

- n. tendente a infinito, ad un numero infinito di rilevazioni, di idioti (nazionalità: inglese) che si fanno fotografare con un pupazzo di hello kitty, una cosa se possibile più kitsch dell'indimenticabile pupazzo a forma di saliera dell'Expo (foto di google - foto di #cugina lurker Lucy, ben più meritevole, a fondamentale corollario):



In giro:

- n. 1 gruppetto che suona dal vivo e il cantante (nazionalità: n.p.) è vestito completamente da banana (...), banana la quale tenta continuamente di far cantare ai passanti il karaoke

- n. 92 locali autodefinitisi "club" con fuori gigantesche foto di fighe che troieggiano con in mano bicchieri di cocktail e droga dello stupro e ridono contentissimissime solo che poi dentro ci sono solo coppie di cinquantenni pingui (nazionalità: inglese) e famigliole con 1-3 piccoli futuri hooligans al guinzaglio che mangiano hamburger (segnalo il sempre valido documentario)


In piscina in hotel: 

- n. 1 tizia (nazionalità: inglese) che alle ore 18.30 ordina da sola una caraffa (una caraffa. Da sola. Pensateci) di sangria e se la versa nel bicchiere della pepsi, e comincia quasi subito a tirare fuori la frutta dalla caraffa masticandola rumorosamente

- n. 56 buffi Pleonastici (nazionalità: inglese) con il cappellino recante bandiera inglese.


A colazione in hotel, l'orrore:

- n. 1 esemplare di Tipica Cicciona Inglese Immensa la quale ci incrocia fra le brioches e il tavolo delle marmellatine con sul piatto una montagna di bacon (... una montagna di bacon) (pensateci)

- infinita gente orribile, tutti obesi (so che è pleonastico, ma non ce la faccio)

- n. 1 ORCO CATARROSO di sesso (?) femminile (?) con la voce roca (nazionalità: nordica non identificata) la (preferirei usare il neutro) quale continua a tirare rumorosamente su col naso procedendo il tipico rumore di cavitazione di un sommergibile classe tifone, o se volete una somma di rumori tipici di uno di quegli orchi là del Signore degli anelli. Tipo questo
Poi disgraziatamente parla pure, e sembra un turco rauco che borbotta oscenità finniche, alternativamente tirando su col naso e tirando su il catarro. 
Di fronte, uno stereotipo nordico di coda bionda ormai sulla strada dell'obesità, tutta raffinatina, che ascolta l'Orco Catarroso senza apparentemente esser disturbata dai catarri e moccioli vari - in the meanwhile io e Zicchi vomitiamo dentro la brodaglia localmente definita "cappuccino".** 


Detto tutto ciò l'Algarve è stupendo, se si evitano, nell'ordine, guide del Touring F.N.A., Albufeira (IL MALE) e altri feudi inglesi del cazzo.

Proximae: Gibilterra, aka il regno del brutto.




________________________________________

(* non che lo si possa dimostrare in questa sede)

(** non che il sapore registri significativi cambiamenti)

lunedì 3 agosto 2015

Tipo searching for Bobby Fischer ma contiene mondadory

Dov'è David Lynch quando serve?
Comunque non c'è sempre bisogno dei suoi film per entrare in una spirale di ASSURDA FOLLIA, tipo basta un numero di #Femmina moderna (già qui però fail perché fa molto ridere - il titolo originale dico) che serve assolutamente all'azienda di Zicchi.

Ma andiamo con ordine.

Disclaimer: l'ASSURDA FOLLIA non si è in realtà ancora conclusa, per cui se qualcuno di voi fosse in possesso del numero XXVII di #Femmina moderna (data in copertina 30 Iunius 2015) e volesse gentilmente farcelo avere, anche dietro pagamento (possibilmente inferiore al PIL del Kuwait) (tanto qui tutti pare riescano a scoprire come mi chiamo senza che io dica nulla) riceverà in cambio, nell'ordine, 1) un fumetto autografo di Zicchi contenente una striscia del suo personaggio che adesso non nomino ma che forse forse sarà a Lucca Comics 2015 con un libro suo e che ha generato un tormentone arrivato perfino negli uffici milanesi di Mikaela, 2) un foglio bianco con uno scarabocchio informe simile a un pollo e una mia X ché non so disegnare, 3) una visita guidata con commentari approfonditi presso la biblioteca dei pazzi di conservatorio lo zoo in cui lavoro (preferibilmente il martedì, così incontrate 911), ovviamente il tutto condito da notizie storico-artistiche sulla #città senza fiume, dai più ignorata (è dal '600 che non siamo neanche più sulle cartine di #Regione, ma vi ho già detto troppo, quindi end).

Disclaimer 2: sono bibliotecaria, lo so che basta andare in una biblioteca.
Inoltre loro sono disperati, per cui lo sanno che basterebbe chiamare Mondadory o un edicolante a caso e farsi mandare l'arretrato. Lo sanno.
Sappiamo anche al mondo che esistono i pdf.

E so anche che sembra assurdo, ma infatti lo è: in pratica l'ufficio di Zicchi ha bisogno di questo MALEDETTO SETTIMANALE cartaceo per motivi di contratto con un cliente che ci ha inserito sopra una pagina pubblicitaria.
Non scendo nei particolari, anche perché #Femmina moderna mi ripugna.

Comunque, le cose sono andate così:

a. il giorno 7 luglio galoppini dell'ufficio di Zicchi si recano in edicola per comprare la rivista che va tenuta agli atti *cartacea*, ma per un errore viene comprato il numero successivo, nel frattempo già uscito

b. Zicchi chiama Mondadory per avere l'arretrato

c. Mondadory non risponde

d. Zicchi richiama Mondadory per avere l'arretrato

e. Mondadory non risponde

f. Zicchi richiama Mondadory per avere l'arretrato

g. Mondadory risponde ma non trovano le copie perché se le sono perse nel trasloco

h. Zicchi chiama 56 edicolanti a caso

i. nessun edicolante ha copie avanzate

l. gli edicolanti chiamano Mondadory

m. fai 8 passi indietro

n. avendo medici, veterinari e parrucchieri fra i coristi scrivo a loro nelle varie chat su whatsapp sperando che qualcuno ne abbia ancora una copia in sala d'attesa (disclaimer: specifico che mi serve cartacea e che Zicchi la deve tenere *per sempre* / sanno che lavoro in biblioteca)

o. in 15 rispondono "hai provato in biblioteca?"

p. scrivo anche a vari colleghi bibliotecari

q. in 7 rispondono "hai provato in biblioteca?"

r. nel frattempo #coristaMedico si ricorda di avere la rivista ma ci informa che d'abitudine strappa tutte le pagine pubblicitarie, così, per fare, (...), e che comunque è ferie quindi può guardarci fra 3 giorni

s. un corista tardivo mi suggerisce "hai provato in biblioteca?"

t. nel frattempo la mamma di Zicchi scopre da un'amica che lavora in #bibliotecacivica che sono appena state sgraffignate alcune copie di #Femmina moderna
(devo veramente aggiungere qualcosa?)

u. Mondadory scrive di nuovo per dire che hanno trovato una copia, ma che comunque non la mandano

v. #coristaMedico torna dalle ferie e trova la pagina MALEDETTA miracolosamente illesa, ma ci chiede di restituirle la rivista perché le colleziona

z. facepalm.


Quindi se per caso avete questo cazzo di numero di #FEMMINA MODERNA e state per buttarlo via e/o avete avuto per le mani il NUMERO MALEDETTO e potete quindi provare che E' ESISTITO nel nostro universo AL DI FUORI dell'ambulatorio di #coristaMedico almeno per un breve lasso di tempo scrivete qui, vacca boia.

Il maiuscolo è metaforico.

bonus & bonus
(sì ma attenzione, entrambi generano dipendenza)