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mercoledì 31 agosto 2011

Dov'è il problema

Il fatto è che durante la pausa estiva qualche opossum mio allievo a scuola di musica insiste per venire a lezione anche a casa mia, a livello teorico per non perdere la memoria muscolare, a livello empirico per dare sfogo all'ansia da prestazione del genitore.

L'altro fatto è che - dopo 6 anni di genitori pesanti come il plutonio, le sfuriate del capo  Fraublucher , allievi opossum e qualche allievo veramente bravo - non lavorerò più a scuola di musica quest'anno, grazie ai nuovi incarichi che mi hanno dato in due biblioteche diverse.


"...bene Trantor, grazie per la lezione, allora ciao!"
"ciao #allieva opossum figlia del #genitore da bravobravissimo #variante euforica!, e ciao #genitore da bravobravissimo #variante euforica!"
"ciao ciao ciao, comunque volevo dirti che blablabla e poi qui e poi là"
"...sì."
"e blablabla. Ma ora andiamo, ciao. Ah però aspetta, non ti ho detto che blablablabla!"
"...sì."
"beh dai, ti lasciamo andare. Comunque blablabla, e soprattutto ricordiamoci che blablablabla."
"...sì."
"allora ciao, a presto!"
"ciao, vi aspetto la prossima sett..."
"...ah no ma aspetta, ecco cos'è che volevo dirti! L'anno prossimo a scuola di musica IO mi prendo il mercoledì alle 18, ok?"
"..."
"voglio sperare che terrai quel posto libero per il mio opossum"
"ehm. Sì, no, è che c'è un problema, per l'anno prossimo."
"..."
"un problema."
"un-pro-ble-ma?
"sì."


L'augusta città di X, la sua biblioteca e le sue ciliegie. La biblioteca specialistica in mezzo ai maestri di conservatorio. Il contratto full time che mi faranno per lavorare sia lì che là. Il fatto che insegnare ai bambini non è mai stato il mio mestiere per quanto abbia cercato di farlo diciamo bene e il fatto che il pianista che mi sostituirà è 800 miliardi di volte più bravo e più portato e più entusiasta di me e vivremo tutti felici e contenti e...

Tutto questo spiegato davanti agli occhi sempre più sgranati del #genitore da bravobravissimo #variante euforica e agli occhioni sempre più delusi dell'opossum, in un italiano con l'inquietante tendenza a diventare via via pessimo, io con l'inquietante tendeza a diventare sempre più rossa e deglutendo sempre più a fatica.


"ah. Beh che dire, sono contenta per te...!"
"anch'io... Ma tutt'e due le cose non potevo tenerle. Ovviamente mi dispiace tantiss..."
"non preoccuparti. Dai, un posticino per il mio opossum lo troverai lo stesso [mi fa l'occhiolino]"
"... eh?"
"dai, sì, mezz'oretta"
"beh veramente no, privatamente è escluso perchè non voglio portar via allievi alla scu..."
"ma no, non privatamente. A scuola, ovviamente."
"...ma vi ho appena spiegato che non insegnerò pi..."
"ma come, neanche mezz'ora per il mio opossum?!"


Ma hai una vaga idea di cosa significhi lavorare 36 ore a settimana più vari ed eventuali lavori extra più i concerti più i due cori?


"ma come faccio?! Lavorerò tutti i giorni fino alle 19 e..."
"beh, allora facciamo lezione alle 19.30, dov'è il problema"
"ma... ma..."
"su su, dai, mezz'oretta di lezione per l'opossum e siamo tutti contenti"
"GUARDI CHE ESCO ALLE 19 DALL'AUGUSTA CITTA' DI X CHE DISTA 65 KM DA QUA, e l'altra biblioteca è nella città di P. da cui provengo con il treno delle 20.00 che peraltro è sempre in ritardo"
"...ah. No, allora forse no."
"no, infatti forse no."
"ok"
"...però mi spiace veramente"
"Non preoccuparti, allora ciao!"
"ciao!"

Chiudo la port...

"...aaaah, e se per caso ti si libera un buco per la scuola quello è del mio opossum, ok?!"

sabato 25 giugno 2011

Il genitore BRA

Fenomenologia del genitore di bambino piccolo #2
Grado di rottura di m***: 8
Grado di pericolosità: 10


Il genitore BRA (braccia rubate all'agricoltura) è costituito da un ammasso semovente di neuroni marci.

Oltre a questo importante dettaglio, lo riconoscete perchè appare sempre alquanto estranianto dal mondo reale; esempio:

"salve, per questa volta posso assistere alla lezione di piano di mia figlia?"
[che palle] "sì certo"
"uff... pant pant... che caldo"
"..."
"eh, che sole, che caldo"
"..."
"sto sudando, eh mi sono fatta una doccia un'ora fa e guarda qui che roba"
"..."
"pant pant"
"..."
"pioverà? Speriamo, perchè qui si muore e..."
"SIGNORA forse è perchè tra tutte ha scelto l'unica sedia posta sotto la vetrata rivolta a sud?"
"ah"


L'italiano è parimenti considerato accessorio:

"signora, bisogna che decidiamo le giornate in cui recuperare le lezioni saltate"
"occhei. Mi dichi"


Il genitore BRA non padroneggia ancora con sicurezza i meccanismi della logica razionale:

"allora, se siete d'accordo domani alle 18 recupererei la lezione a casa mia perchè le aule della scuola sono tutte piene, domani"
"occhei"
"io abito qui e qua, per venire andate lì e là e io sto a circa un km e mezzo dal centro del paese, in campagna, quindi dovete venire in auto"
"occhei"
"avete capito bene dove abito e come fare per arrivare con l'auto?"
"sì sì"
"ok, a domani"
"occhei."

Arriva l'indomani. Avete pianificato la vostra giornata con vari recuperi, quindi è inutile dire che la figlia di BRA programmata per le 18 non è l'unica allieva del pomeriggio: ce se sono altri prima, e a seguire voi avete incautamente preso un impegno.

Arrivano le 18.10, niente.

Le 18.15, niente.

Le 18.23 e l'unico cambiamento è avvenuto a livello di giramento di m****.

Dopo 85 telefonate al cellulare della signora BRA (spento), a casa BRA (non c'è nessuno), sul cellulare del signor BRA (boh mia moglie è uscita un'ora fa e poi se ne sono perse le tracce) state sinceramente meditando di uscire per sempre dalla loro vita, quando:

18:30
"Trantor, sono il signor BRA"
"ah, mi dica!"
"mia moglie è venuta al tuo paese in autobus"
"in au..."
"sì, ed è uscita col cellulare scarico"
"ma cos..."
"però le ho parlato, sta venendo a piedi a casa tua e dato che piove e c'è un tempo di m**** sarebbe carino che tu l'andassi a prendere"
"ma sta scherzando?"
"no"

Ok. Io alle 18.40 avevo preso un impegno, mi ero raccomandata di venire in auto, nessuno mi ha avvisato di un cazzo di niente e ora devo anche andare a raccattare mamma e figlia BRA da qualche parte sulla statale perchè fuori c'è freddo, è questo che mi stai dicendo?

"sì"
"e se non guidassi, se non avessi la patente, se i miei oggi avessero preso tutte e due le auto, se l'auto fosse dal meccanico?"
"eh boh"

Ma baaaf....!

Vabbè, per pietà verso la figlia di BRA, povera creatura innocente di 8 anni, si fanno le 18.40 e rimandate il vostro impegno per andare a cercare sulla statale queste due sfigate.
Le trovate dopo 10 minuti di ricerche immerse nella nebbia padana e con l'espressione tipica del profugo politico.

"signora, lei si rende conto che io potrei avere altri impegni e potrei anche non avere avuto la macchina per venirvi a prendere, e che [cazzo] lei NON MI HA AVVISATO DI NULLA?! Si rende conto?"
"sì"
"questa volta è andata bene, ma la prossima non ho intenzione di aspettarvi e rimandare i miei impegni"
"sì"
"io ho altre lezioni e altre cose da fare, ve l'avevo pur detto di non venire in autobus e lei mi ha detto sì"
"sì"
"..."
"..."
"ma ha capito?"
"occhei. Dopo ci riaccompagni a prendere l'autobus?"

venerdì 13 maggio 2011

Bestiario genitori

Saggio di pianoforte dei miei allievi.

#1 - genitore da bravobravissimo

[dopo il saggio; l'allieva Cate ha sbagliato qualche nota ma a 7 anni la cosa apparirebbe normale anche ad un aborigeno ubriaco]

Trantor: "allora Cate, sei contenta del saggio? Sei stata brava!"
Cate: "sì maestra"
mamma GBB: "ma senti Trantor, pensi che il saggio sia andato bene veramente? ...No, perchè ha sbagliato qualcosa, e poi sul pezzo X non era sicura, l'aveva iniziato solo una settimana fa e poi blablablablablabla..."


#2 - caBBina

mammatorda: "scusa, c'è una caBBina telefonica?"
Trantor: "...!? Una cabina telefonica? Qui?"
"sì" [fissa bramosamente il mio cellulare mentre io cerco di ricordare da quanti eoni si siano ormai estinte le caBBine]
"...direi proprio di no"
"ah" [fissa bramosamente il mio cellulare, ma col c**** che te lo do 2 minuti prima del saggio per una tua telefonata privata]
"...però qui di fianco c'è un bar, provi lì"
"sì" [fissa bramosamente il mio cellulare]


#3 - genitore da bravobravissimo #variante euforica (GBBVE)

[mamma GBB n. 2, la stessa responsabile di questo indimenticabile colloquio telefonico nel 2008:]

"Trantor, sai una cosa? Mia figlia [di 7 anni, ndr] è proprio brava brava brava brava brava"
"eh sì, davv..." [per fortuna è vero e non devo mentire o mettermi a spiegarle che anche se sbagliasse alcune note avrebbe comunque solo 7 anni]
"...ma proprio brava brava brava! Pensa che ieri pomeriggio blablablabla e poi dopotutto studia solo da un anno blablablabla ed è già a pagina 24 (ven-ti-quat-tro!) di Poli il polipo! e blablablabla e io sono l'unica mamma che filma, ma certo è ovvio lei è mia figlia e blabla ah no però anche la mamma GBB della Cate filma... uffaaa comunque blablablabla"

Cioè, io stavo teoricamente ascoltando gli allievi di chitarra, comunque pazienza.

martedì 3 maggio 2011

Andar di traverso

Lezione-concerto nelle scuole elementari con FrauBluecher al flauto e ViolinistaF.

Dopo 40 minuti di presentazione dedicata ai nostri strumenti, decisamente dettagliata, l'insegnante uomo porta la classe vicino a noi per vedere direttamente pianoforte, flauto traverso e violino.

NON syrinx, clavicordo e arpeggione.
Nè serpentone, flicorno e aulos.

Pianoforte, violino e flauto traverso, ok?

40 minuti di spiegazione didattica con powerpoint.
Avevamo nominato i nomi dei nostri strumenti circa 564 volte, ok?

"...ecco bambini, guardate da vicino gli strumenti delle nostre musiciste! Pianoforte... violino... e il flauto di traverso!"

giovedì 28 aprile 2011

Genitore da bravobravissimo


Fenomenologia del genitore di bambino piccolo #1

Grado di rottura di cog*****: 9/10

Il Genitore Da BravoBravissimo (GBB) ha un cervello sullo stile di una ghianda avariata, io non sarò simpatica ma c****, ha sulle spalle la responsabilità dell'educazione di un povero essere innocente, irrimediabilmente traumatizzato sul nascere a causa delle ansie da prestazione dei due frustrati che si ritrova in casa.

Il GBB segue solitamente questo decorso:

lezione 1
Sembra normale e chiede con candore di poter assistere alla prima lezione di pianoforte della figlioletta, una specie di opossum impazzito che non sta fermo neanche legandolo al pianoforte e vi causa subito una simpatica cefalea tensiva.
Siccome la richiesta appare innocente l'accontentate.

lezione 2
Chiede nervosamente di assistere anche alla lezione n. 2, la cosa vi insospettisce ma fate finta di niente.

lezione 3
Vi sta definitivamente sulle balle che voglia a tutti i costi assistere ma dopotutto non c'è niente di male ecc ecc ecc, comunque inizia già a mostrare i primi segni di squilibrio ogni volta che la figlia opossum sbaglia qualche nota (si contorce sulla sedia, mugugna e guarda la figlia con odio).

lezione 4
Ammorba agli altri genitori dei vostri allievi con a che punto è arrivata tua figlia ma che libro usa ma suona già "Poli il polipo" o sta ancora (ancora!) facendo i primi esercizi?, e le scale, Dio mio perchè lei è già alle scale e mia! figlia! no!, e come insegna Trantor ma secondo te è brava no perchè mia figlia non migliora ed eccetera eccetera eccetera!

lezione 5
"...guarda, ora qui c'è DO RE MI, suonali con le dita uno due tre"
"sì maestra"
[l'opossum sbaglia a suonare ma santo cielo è normale]
"insomma Cate la maestra ti ha detto do re mi e tu hai sbagliato stai attenta non puoi andare avanti così guarda che a maggio c'è il saggio e devi fare bella figura e blablabl..."
"signora [maledettissima subumana], ci sono io qui a far lezione, lei NON SI DEVE PREOCCUPARE"
"...mmmmmpfhkgfkmmma ha sbagl..."
"senta, gli allievi vengono a lezione per imparare! Se sbagliano non c'è problema"
"ma..."
"LEI NON SI PREOCCUPI"

lezione 6
Dopo il siparietto precedente la mamma GBB  questa volta astutamente non viene ma in compenso invia il marito GBB, il quale se possibile è ancora più rompicoglioni e tenta addirittura di sedersi vicino a voi per controllare la musica [che non sa leggere, ndr] mentre l'opossum suona.

lezione 6
Esasperati andate dal vostro capo FrauBluecher per chiedere lumi:

"senti, ma i GBB della Cate non sono normali, vero?"
"no, affatto"
"ah ecco"
"lasciali fare altrimenti non te li levi più dai m*****"
"ah ok, basta saperlo"
"tu porta pazienza, sono deficienti"
"avevo intuito"

lezione 7
La mamma GBB e l'opossum fanno ma vah! capolino in aula mentre state facendo lezione ad un altro opossum della toh! stessa età del primo opossum e con una scusa idiota (ho dimenticato il quaderno) entrano e spiano senza ritegno a che punto di "Poli il polipo" è arrivato il secondo opossum.
Non sto scherzando.

lezione 8
Mamma GBB cerca in tutti i modi di far aumentare la durata della lezione da mezz'ora ad un'ora.
Col c****.

lezione 14
Ironicamente i coniugi GBB a metà anno scolastico sono GLI UNICI a non aver ancora comprato "Poli il polipo" all'opossum, nonostante sembra che le sue lezioni abbiano la stessa importanza di una master class con Abbado.

Vi lascio immaginare le altre 14 lezioni. E il saggio, che deve ancora arrivare!

venerdì 17 aprile 2009

Perchè mai fidarsi del parere dell'insegnante?

Rompere le p**** per iscrivere l'amena figlioletta di anni 6 a scuola di musica a metà anno scolastico, ma con gli orari che vuole lui.

Non ascoltare chi dice "prima fate almeno un anno di propedeutico, poi l'amena figlioletta potrà scegliere lo strumento che più le piace avendo un'idea più chiara".
(E comunque lo suggeriva un'insegnante della scuola, non borghezio.)

Non fidarsi e portare l'amena figlioletta di anni 6 a casa tua il sabato alle 12.30 per la lezione di pianoforte e piantare le tende ogni santa volta fino alle 13.35.

Essere contento del corso di pianoforte.

Seguire il consiglio dell'insegnante l'anno successivo e iscrivere l'amena figlioletta di anni 6 al corso propedeutico.

Rompere le p**** a metà anno perchè, facendo il propedeutico, l'amena figlioletta di anni 7 ha trovato uno strumento che le piace di più e ora vuole cambiare.

Dire "eh, se avessimo fatto il propedeutico prima...".

Proporti candidamente di rinunciare le tue ore di lezione pagate che rimangono per darle ad un altro insegnante (!!), in modo che l'amena figlioletta di anni 7 possa provare un altro strumento.


Ecco l'attuale decorso del genitorepesantecomeilplutoniomatroppogentileconvoiperesserescortesi (detto volgarmente GPCIPMTGCVPES).
Simpatico, neh?

sabato 28 marzo 2009

Grazie a tutti

Corso di coro di voci bianche in una scuola elementare, le insegnanti siamo io e Frau Blucher.

Ovviamente Frau Blucher è il capo, io sono l'aiutante imbranata.

Ogni santo venerdì, quando stiamo per iniziare il corso, lasciamo ai bambini 5 minuti per mangiare la merenda e rilassarsi dopo la scuola.
Dato che i bambini sono 50 e siamo in palestra, è assolutamente vietato correre come locuste e giocare con i palloni.
Sono due anni che Frau Blucher li sgrida, quando corrono come locuste e giocano con i palloni.
Venerdì scorso, i bambini stanno correndo come locuste, giocando con i palloni e urlando come maiali al macello.
Io, ovviamente, mi metto a sgridare i bambini.
Frau Blucher, per spirito di contraddizione e giusto per evidenziare ancora di più, nel caso ce ne fosse bisogno, la mia imbranataggine, mi redarguisce con "ma dai su, lasciali giocare!".
Io eseguo.

Frau Blucher va a prendersi un caffè.
I bambini corrono come locuste, non prendono i palloni perchè comunque su quello non transigo, ma li lascio urlare, come da ordini impartitemi.
Dopo 30 secondi, e nel preciso istante in cui Frau Blucher ovviamente non c'è, entrano due insegnanti della scuola.
Mega ramanzina ai bambini perchè fanno troppa confusione.
Ovviamente ottengono il silenzio immediato, poi mega ramanzina a me, piccola idiota venticinquenne senza polso, perchè stanno correndo come locuste e non li ho sgridati.

Certo.
Ah, e grazie.

domenica 1 marzo 2009

Non ce la fanno, non ce la fanno!

Non c'è come dire ai genitori dei 118 bambini del coro di voci bianche

"la prossima volta portate tutti un cd-R nuovo"

per avere in cambio 5 dvd+R, 7 cd riscrivibili, 12 cd+R, 8 dvd fallati e 10 cd già registrati.





Ok, ok, per i dvd fallati non è colpa loro.
Comunque non ce la fanno.

domenica 9 novembre 2008

A volte ritornano #2. Conversazione metafisica

L'altro giorno era venerdì, ed è arrivato il solito momento "mostro" in cui a scuola di musica sono in balia della amena bambinetta di anni 7 e del "genitore ansiogeno pesante come il plutonio MA troppo gentile con voi per essere scortesi".

Ore 17.41.
Come al solito arrivano in anticipo, ma se l'anticipo è di soli 4 minuti a fronte dei loro quarti d'ora mi va bene così, ci mancherebbe.

Dato che il "genitore ansiogeno pesante come il plutonio MA troppo gentile con voi per essere scortesi" è fisicamente incapace di lasciare l'amena figlioletta alla sua lezione, ma deve per forza piantare le tende e discorrere del peso atomico del molibdeno per 16 minuti, la scena è sempre, invariabilmente questa:

genitore APCIPMTGCVPES: "ecco la amena bambinetta, buona lezione..."
Trantor: "bene, grazie! ci vediamo più tardi!" [sto chiudendo la port...]
genitore APCIPMTGCVPES: "Trantor no aspetta ti volevo chiedere bla bla bla e bla bla bla e bla bla bla e bla..."

venerdì scorso l'argomento non era la situazione politica internazionale, nè come sta mia nonna, nè cosa ha fatto l'amena figlioletta quest'estate in vacanza, nè il concetto di noumenon in Platone, bensì una cosa che aveva attinenza con la lezione:

genitore APCIPMTGCVPES: "ieri ho visto su internet che c'è un sito dove vendono tastiere elettroniche"
Trantor: "..."
genitore APCIPMTGCVPES: "Un aiuto!"
Trantor: "...nel senso che volete un consiglio? ... Beh, io sinceramente vi consiglio di andare in un negozio... Qui vicino ce ne sono diversi, e almeno guardate in faccia lo strumento, vi fate consigliare... Inoltre ci sono le tastiere a 5 ottave con i tasti non pesati giusto per iniziare se non volete spendere tanto bla bla bla, ma ovviamente per studiare pianoforte sarebbe meglio almeno un pianoforte elettronico con i tasti pesati che costa meno del painoforte vero bla bla bla e bla bla bla..."
genitore APCIPMTGCVPES: "noi eravamo orientati più sulle tastiere piccole"
Trantor: "beh allora andate in negozio, vi conviene, non è che poi risparmiate tanto su internet se non ve ne intendete, e poi almeno vi fate consigliare dirett..."

poi i miei neuroni ottenebrati dall'arrivo del venerdì e dai 30 minuti che mi separano dai 3 giorni in cui non vedrò i miei allievi finalmente si scontrano:
 
Trantor: "MA SCUSATE, voi avete già una tastiera elettronica, quella su cui studia l'amena bambinetta, no?"
genitore APCIPMTGCVPES: "sì infatti, e quella va benissimo"
Trantor: "..." [allora che c**** mi hai fatto spiegare per 12 minuti, se poi non ti serve?!]
genitore APCIPMTGCVPES: "sai è che si avvicina Natale e io giravo su internet (?) bla bla bla poi mia moglie parla dello spazio in casa e ridiamo (?!) bla bla bla e l'amena figlioletta suona sempre e poi sai sta arrivando Natale [!?! Ho capito c*** che viene Natale, guarda che lo so che mese c'è dopo novembre] bla bla bla comunque mi fa piacere che tu mi abbia spiegato tante cose che non sapevo, grazie Trantor bla bla bla e bla bla bla"

Ok. Tu mi hai fatto parlare per 12 minuti di una cosa che non ti serve nonché della casistica degli strumenti a tastiera dal XVI secolo fino a oggi, non hai capito una mazza di quello che ti ho detto, io non ho capito una mazza di quello che volevi, e intanto l'amena figlioletta ha ricoperto completamente l'aula di polvere di gesso col cancellino della lavagna, è questo che mi stai dicendo?

Comunque alla fine, dopo questo momento di idiozia metafisica, riesco a spazzarlo fuori dall'aula e a cominciare finalmente lezione (non è che scoppiassi di voglia, ma in fondo io sono lì per quello).

Ora, i casi sono i seguenti, simpatico genitore APCIPMTGCVPES:

1. hai del gran tempo da perdere nonostante tu voglia farmi pensare il contrario e credi che anche io passi il tempo a tirarmi le dita in attesa delle tue brillanti dissertazioni - probabilità 78%
2. hai una cotta per me e pianti le tende ogni volta con l'unico scopo di circuirmi - probabilità 0,02%
3. hai una precisa patologia che ti impone di piantare le tende ovunque e tua moglie è stufa di fartelo fare a casa - probabilità 97%
4. vivi in un universo parallelo dove le leggi temporali non coincidono con le nostre e dove in ogni caso tu sei pesante come il plutonio pure lì - probabilità 21%
5. stai meditando un piano per svaligiare la scuola di musica e mentre sproloqui un tuo complice sta rubando gli xilofoni - probabilità 68%
6. non ce la puoi fare - probabilità 100%

lunedì 3 novembre 2008

A volte ritornano

Ok, lo so, questa non è clamorosa come le altre (qui e qui), però queste cose mi lasciano sempre un'inquietudine di fondo.

Venerdì, momento della famigerata lezione con la amena bambinetta figlia del "genitore ansiogeno pesante come il plutonio MA troppo gentile con voi per essere scortesi".
La lezione è dalle 17.45 alle 18.15.
La scuola è già iniziata da un mese, quindi dovrebbe essere un concetto assodato.
Niente di strano, no?

ore 17.41.
bussano alla porta dell'aula, dove sto aspettando da sola perchè prima non ho altre lezioni.

Trantor: "sì?.. Ah venite, buonasera! Ciao amena figlioletta!"
genitore PCIPMTGCVPES: "ciao... eh, ti stavamo quasi per telefonare"
Trantor: "perché? [guardo l'orologio] siete puntualissimi..."
genitore PCIPMTGCVPES: "sì, anzi siamo in anticipo"
Trantor: "..."
genitore PCIPMTGCVPES: "..."
Trantor: "beh, allora a dopo, ok?"
genitore PCIPMTGCVPES: "sì sì certo, a dopo!"

BOH.

sabato 25 ottobre 2008

... possono nulla

E' stato un onore.
E' stato devastante.
E' stato da brivido.
Oggi ci sarà il concerto vero e proprio, ma già la prova generale di ieri in forma di concerto del Te Deum di Berlioz diretto da Abbado è stata fantastica; nel coro di 600 voci bianche, provenienti da tutta l'Emilia Romagna, c'era anche quello diretto da Frau Blucher e Trantor.
Un cosa veramente incredibile, 900 esecutori e musica strepitosa.
Sono ancora ubriaca.

In ogni caso, dato che questo blog è dedicato a "contro la stupidità neanche gli dei possono nulla", lascio immaginare a voi il 94,8% dei ricordi positivi di questa esperienza per dedicarmi ora al 5,2% delle somme idiozie a cui ho assistito.

5° posto - "non ce la posso fare"
Il concetto "vestite i bambini semplicemente con scarpe nere, braghe o gonna nera e maglietta del colore che volete, tanto gliene mettiamo su una uguale per tutti" si è drammaticamente rivelato troppo complesso per la mente del genitore medio.
C'erano bambini con minigonne inguinali e anfibi borchiati, bambini con collant usciti dallo studio di Jackson Pollock, e una bambina povera cara con le scarpe viola acceso.
Comunque, questo è niente.

4° posto - "polemically-addicted come solo noi insegnanti possiamo essere"
Perché voi, o insegnanti di musica, se state partecipando con il vostro coro di bambini alle prove dirette da Claudio Abbado in vista di un concerto strepitoso, molto complesso e ripreso dalla RAI, che avverrà davanti a migliaia di persone (e soprattutto quelle prove sono LE ULTIME PRIMA DEL CONCERTO), perché dunque ritenete di fondamentale importanza inca***rvi e inveire sputacchiando rabbiosamente perché uno dei più grandi direttori del mondo decide di fare mezz'ora in più di prove rispetto all'orario stabilito?
Siete scemi?

3° posto - "no, decisamente non ci arrivo"
Vedi, simpatico genitore proteiforme, se tutti gli insegnanti dei cori ti hanno tassativamente vietato di salutare ossessivamente tuo figlio sul palco distante 60 metri da te, vedi, FORSE un motivo ci sarà.
FORSE l'idea era di evitare che 600 bambini si mettessero a salutare tutti insieme verso un punto imprecisato della galassia durante il concerto credendo di riconoscerti, ma d'altra parte è ovvio, tu questo non lo puoi capire.

2° posto - "la mia mente risiede in un universo le cui leggi fisiche non coincidono con quelle terrestri"
Insomma boh, se tu direttore generale del coro dei 600 bambini, in mezzo ad un casino immondo, volessi spiegare qualcosa a loro e fossi contornata da 364 microfoni, non ne prenderesti forse uno per farti capire?
No, probabilmente riterresti più valida la strategia di parlare per 10 minuti senza microfono, ovviamente inca***ndoti perchè nessuno dei 600 bambini capisce niente.
A questo punto deduco che neanche tu ce la possa fare.

1° posto - "sono un genio"
Mi stavo beatamente godendo il concerto dalle gradinate (vicino ai bambini ci poteva stare solo Frau Blucher), quando, in corrispondenza del movimento più delicato e con pianissimi del Te Deum, sento un fastidioso CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC.
Mi volto e si presenta la seguente scena.
Esemplare di "nessuno-mi-crede-ma-io-SO-di-essere-gabriella-carlucci" vestita da gente di un certo livello (la stessa che ha già fatto cadere la bottiglietta piena d'acqua due volte dall'altezza di 1,5 metri, ndr) tiene sdraiata sulle ginocchia sua figlia, una nanerottola di 10 anni circa, e le sbatte ridente la collana di perle sui denti (CIAC CIAC CIAC CIAC CIAC CIAAAAC) giocando a "prova ad afferrarla con la bocca se ci riesci".
La cosa va avanti per almeno 7 minuti, nonostante molti si voltino inviperiti, finchè non finisce il Te Deum.
Incommentabile.

lunedì 20 ottobre 2008

Testamento biologico

All'uscita della scuola elementare, dove Trantor e l'organizzatissimaspiritosissimagrintosissimanoncertoimbranataescantatissima Frau Blucher fanno lezione di coro, si presentava oggi, addì venti ottobre anno Domini duemilaotto, il seguente spettacolo.

28 mamme, di cui

n° 2 che non conoscono ancora il significato sociale del termine "saluto";

n° 4 che pensano che Trantor si chiami "EHI TU, PER SCUOLA DI CORO, SEI TU CHE PRENDI I SOLDI?";

n° 1 che ok sì vabbè stava allattando un neonato paonazzo, ma per farmi una firma sulla ricevuta ci sono voluti 3 "oddio oddio ufffff non ce la faccio pant pant", 5 "sono sempre da sola, lei capisce, devo fare tutto io", 9 "ammore, ammore, aspetta mò che faccio la firmettina a questa tata tanto buona buona e poi ammore arrivo", 7 "signora, eeeehh lei non può capire, io sono sempre uffff da sola" e 14 "ammoreeee, arrivo ammorreeee, un secondino di pazienzina alla tua mammina";

n° 18 in braghe slabbrate della tuta, e

n° 6 vestite come se stessero andando in discoteca da briatore;

n° 23 che hanno dovuto farsi ripetere per l'ennesima volta "sì, per il concerto braghe o gonna nera, camicia bianca, scarpe nere", e soprattutto

n° 28 che hanno pigolato tutte insieme con voce molesta "ma la deborahhhh non ha le scarpe nere!!!", "ma io le metto le scarpe da ginnastica bianche, chissenefrega, chi vuoi che le veda [sul palcoscenico al concerto diretto da Abbado a Bologna davanti a 2000 persone, ndr]?!", "INSOMMA IO DEVO SAPERLO SUBITO SE SERVONO GLI STIVALI O LE SCARPE CHIUSE NON HO MAI TEMPO DI ANDARE PER NEGOZI IO!!" , "ma a me la mamma della cugina del fidanzato dell'ex fornaio gay di piersilvio ha detto che i pantaloni non vanno bene, siete sicure?", "perchè camicia bianca? Noi non l'abbiamo, è un'ingiustizia sociale!!", "ok ricapitolo io per tutte, scarpe argento pantaloni corti e camicia rossa, giusto?".


Vi prego.
Se divento così, sopprimetemi e donate gli organi.

sabato 18 ottobre 2008

Aggiornamento da CVD

Mega aggiornamento sul "genitore ansiogeno pesante come il plutonio MA troppo gentile con voi per essere scortesi"!

Premetto che sono finalmente riuscita a far iscrivere la amena figlioletta di anni 6 ormai 7 a scuola di musica e soprattutto al corso propedeutico, del quale ha un bisogno estremo, invece di farla venire insieme al papà-pesante-come-il-plutonio a casa mia il SABATO all'ora di PRANZO; quindi venerdì abbiamo fatto lezione a scuola.

L'orario era 17.45-18.15, con a seguire l'ora di propedeutico.

ORA, loro sapevano benissimo di dover venire a un quarto alle 6, anche perché io prima ho un altro impegno; disgrazia ha voluto che arrivassi a scuola già alle 17.30, e io ingenua mi pregustavo un quarto d'ora libero per fare delle fotocopie e arrangiare un pezzo prima dell'arrivo dell'amena figlioletta.

Alle 17.31 sto per accendere il portatile, e sento:

"Trantor? Trantor? Eccoci siamo noi, ti abbiamo vista che eri già arrivata nel parcheggio (!) e siamo subito venuti!! Bene, allora ciao amena figlioletta di anni 6 ormai 7, ti vengo a prendere alle sette, saluti!"



Accidenti, io sono pagata per fare lezione dalle 17.45, tu vedi che PER MOTIVI MIEI arrivo prima e mi porti la bambina per iniziare prima lezione??! Ma sei scemo? E' chiaro che non muore nessuno per un quarto d'ora in più di lezione, ma non sarebbe morto nessuno neanche se tu, stramaledetto genitore radiattivo, fossi partito un quarto d'ora dopo da casa ciucciandoti TU la tua amena figlioletta per un quarto d'ora in più, invece di parcheggiarla da me per poi essere libero, c@#$%!

"Ehm, sì, la prossima volta però non venite così presto, è stato un caso che sia arrivata prim..."
"ah sì sì certo, ciao amena figlioletta, buona lezione, divertiti!"

Come Volevasi Dimostrare.

venerdì 19 settembre 2008

Odio, odio, odio!!!

Trantor odia i genitori dei suoi allievi.

Ieri telefona una mamma che vorrebbe iscrivere alla scuola di musica i due figli.

"buongiorno, vorrei informazioni sulla scuola di musica"
"buongiorno! mi dica!"
"io ho una bambina di 5 anni (!, ndr), vorrei iscriverla a pianoforte. Ho letto che lei è l'insegnante... Crede che sia presto?"
"sì, 5 anni sinceramente è presto... Secondo me potrebbe iniziare con un anno di propedeut..."
"no perchè vede mia figlia ha 5 anni ma ne dimostra 7 ha già fatto 2 anni capisce DUE anni di ginnastica artistica e tutti le dicono che dimostra 7 anni è brava non sa ancora leggere ma ha voglia di studiare pianoforte blablabla e poi magari invece per lei potrebbe non essere prest..."
"no guardi, sicuramente sua figlia è molto attiva ma il problem..."
"è che io volevo già quest'anno iscriverla alla prima elementare ma il ministero non ha voluto è assurdo lei ha 5 anni ma è già avantissimo mi creda non lo dico per vantarmi perchè non sono uno di quei genitori ma lei è nata ad aprile e secondo il ministero non si poteva iscriverla alla primina credo veramente che sia assurdo lei è troppo avanti con gli altri bambini più indietro già si stuf..."
"guardi che per una lezione individuale di pianoforte è comunque presto, e poi se non sa leggere non è il caso che si metta subito a dover imparare il solfeggio, è meglio un approccio giocoso con il corso propedeutico con gli altri bamb..."
"ma è sicura?, no perchè mia figlia è già cintura gialla di karate capisce non è una che sta indietro lei è una che va le ripeto fa danza artistica blablabla l'anno scorso ha anche iniziato tennis e secondo me se ha voglia di suonare il pianof..."
"SENTA, E' CHE HA LE MANI TROPPO PICCOLE, E' UN PROBLEMA ANCHE FISICO"
"ah.... ok certo,... non ci avevo pensato...

santo cielo finalmente i tuoi neuroni ce l'hanno fatta a scontrarsi invece di continuare a girare a vuoto come criceti, c***o, se ne sai tanto di pianoforte falle tu lezione invece di venire a sfracassare le balle a me dato che *non* voglio, ripeto *non* voglio insegnare cenni di solfeggio a una nanerottola cintura gialla di karate che non sa neanche leggere i numeri e ha ancora le mani palmate, ok?

"..."
"... ah ecco, infatti io avevo studiato violino e in effetti non ho potuto cominciare prima degli 8 anni..."

ma noooo??!!

"eh infatti, è quello che sto cercando di dirle, è anche un problema fisico dovuto all'età"
"ok... comunque veniamo sabato all'incontro per le iscrizioni, se viene anche lei ci conosciamo, vorrei iscrivere l'altro mio figlio a chitarra...."
"certo, volentieri, così ci sonosciamo di persona"
"... bene, a sabato!"
"... bene, a sabato! Buong..."
"Ah, e magari porto anche mia figlia... così magari ...magari le guarda le mani non si sa mai che lei si convinca"

Asimov l'aveva detto. E anche Schiller.
Contro la stupidità, neanche gli dei possono nulla.

lunedì 16 giugno 2008

Ho cambiato idea

Anno scolastico di pianoforte appena passato.
L'allieva L., studiosa, entusiasta e dotata, inizia le lezioni a metà anno; riesce a mettere su in sole 10 lezioni due brani relativamente impegnativi.
Siccome Trantor crede (l'ha imparato a sue spese) nell'importanza di suonare in pubblico ogni volta che ce ne sia l'occasione, tanto per impratichirsi, e soprattutto dato che l'allieva è grandicella, caldeggia con i genitori la prospettiva del saggio.
Come, del resto, per tutti i suoi allievi
.

Mamma di L.: "il saggioooo?! Ma no, ma come? Ha fatto solo 10 lezioni"
Trantor: "ma è brava, suona bene, e sono sicura che il saggio non solo sarà un'esperienza formativa ma che lo ricorderà anche con piacere"
Mamma di L.: [con mossetta altezzosa] "beh, credo che nella vita ci sia tempo per i saggi, non è il caso di avere fretta"
Trantor: "ma veramente lo fanno tutti gli allievi, anche quelli di 7-8 anni, e comunque se è per questo lo fanno anche quelli di 3 anni del corso 'musica in culla'"
Mamma di L.: "beh, vedremo; io comunque non sono d'accordo"

Poche settimane dopo, sull'onda dell'entusiasmo per lo strumento, L. decide di fare il saggio.
Il saggio viene benissimo: L. è una dei pochi miei allievi che riesce a non accelerare e ad eseguire anche i colori, nonostante sia al suo primo saggio.

Mamma di L.: "L. è stata bravissima!! ...Certo che però, forse lei [Trantor, ndr] lo poteva anche dire davanti a tutti che L. ha fatto solo 10 lezioni..."


I genitori degli allievi spesso snervano.

sabato 7 giugno 2008

I musicologi ogni tanto mi sforzo ma non li capisco

Antefatto: qualche settimana prima dei saggi di pianoforte, avviene questo carteggio mail fra Trantor ed un suo allievo di 10 anni al suo primo anno, molto dotato e studioso.

Mail Trantor
Buongiorno, allego due pagine del nuovo brano per pianoforte. La prossima lezione sarà lunedì 31 marzo. Il saggio di pianoforte è invece stato fissato per mercoledì 21 maggio alle 18.
Rinnovo a tutti gli auguri di buona Pasqua!
Trantor


Re: Allievo
Io non vorrei fare il saggio


Re:Re: Trantor
Come mai? Sei bravo!!
Suoni bene e verrà benissimo. Non devi preoccuparti, anzi è una bella occasione per far sentire quello che abbiamo fatto...!


Re:Re:Re: Allievo
Ma quanta gente ci sarà? Nn mi  piace stare al centro dell’attenzione


Re:Re:Re:Re: Trantor
Non lo so, ci saranno i genitori di tutti i miei alunni (ne ho 12), i tuoi, qualche amico.
Non ti devi preoccupare comunque, andrà bene! Te lo dico perchè vedo come suoni, e soprattutto che progressi hai fatto. In ogni caso non deve essere nè diventare un problema, se ti senti davvero troppo a disagio ne parliamo lunedì a lezione, ok?

Allievo

[nessuna risposta]



Alla fine l'allievo ha fatto il saggio e ha suonato bene, anche se tremava come una foglia ed era così agitato da fregare il turno ad un altro bambino, stravolgendo a sorpresa la scaletta (questa in effetti non mi era mai capitata).
Raccontai pochi giorni dopo, en passant, l'accaduto ad un mio amico musicologo, che peraltro stimo notevolmente per simpatia, preparazione e competenza.

Trantor: "sì insomma, era agitatissimo, povero!"
Musicologo: "ma come...? Agitatissimo? Ma allora che musicista è?"


No, insomma, a me sembrava ovvio: un bambino di 10 anni al suo primo saggio non è un musicista, è un bambino di 10 anni al suo primo saggio.
O no?

sabato 10 maggio 2008

Riflessi condizionati

Trantor, al momento, non si ritiene una persona particolarmente introversa.
E' stata timidissima da bambina, e anche ora ogni tanto le capita di arrossire quando le chiedono l'ora in treno, oppure quando qualcun altro parla di lei in sua presenza.

Tuttavia ormai ha diretto diversi cori riuscendo a tenere in mano la situazione, almeno alle prove; agli esami non farfuglia e anzi, si trova più a suo agio agli orali che agli scritti; quando presenta i concerti o fa conferenze si diverte a parlare davanti a tutti; quando conosce una persona nuova solitamente fa di tutto per essere spigliata ed abbastanza estroversa da essere considerata normale, a meno che la persona non le piaccia da morire; ha imparato a fare (ogni tanto) battute a cui qualcuno ride; con una certa dose di orgoglio non si ritiene un'imbranata alla guida. Magari guida da schifo, ma non è imbranata.
Non è più quella roba informe, insicura e poco curata che era alle medie, e ora, per reazione, ha più fiducia in se stessa e adora farsi carina, a volte quasi eccentrica; è convinta di non essere una completa stupida, dal momento che dopo anni ha capito come si usano le proporzioni.
Ritiene di avere infine qualcosa di simile al senso pratico, il che la porta ad amare i dettagli organizzativi, di qualsiasi genere siano.

Tuttavia, ci sono situazioni in cui Trantor si sente sempre, invariabilmente, un bradipo imbranato e scemo.
Quando lavora con la sua capa-coordinatrice, FrauBluecher.

FrauBluecher è un'insegnante della scuola di musica.
FrauBluecher è giovane, curata, pratica, l'equivalente di un'organizzatissima donna d'affari in carriera; Frau Bluecher è spigliata, sempre di corsa, indaffarata, precisa, non si dimentica mai nulla.
FrauBluecher sa sempre dove tenere le mani; non inciampa, non fa cadere le maracas, fa ridere i bambini, riconosce al volo quella giusta nel mazzo di 63 chiavi, sa far funzionare qualsiasi macchinetta del caffè senza perderci davanti più di 3 secondi.

Trantor, quando si trova con lei, e cioè ogni santo giorno dal lunedì al venerdì, ridiventa quella bambina timida che arrossisce e fa fatica a completare le frasi; quello che un minuto prima, da sola, avrebbe risolto in un attimo diventa ora una questione insormontabile.
Comincia col rovesciarsi il caffè della macchinetta; poi inciampa in tutte le porte e sedie che Murphy riesce a mettere sul suo cammino.
Devono scenderle fette colossali di salame sugli occhi, dato che non riesce mai a trovare quello che FrauBluecher sta indicando esasperata da 8 minuti.
Ci mette almeno 9 secondi per rispondere alle domande di FrauBluecher, la quale nel frattempo ha fissato 2 riunioni, piegato 10 leggii, scritto 5 sms e montato un armadio.
Le escono di bocca tentativi di battute pietose, a cui puntualmente nessuno ride.
Alla domanda "ci sei venerdì 14 alle 17.40?" il cervello le si fonde nello sforzo di fare mente locale e dimostrare prontezza di spirito (dopo 2 secondi FrauBluecher interviene con "ah sì venerdì 14 fai lezione dalle 18 alle 19.30 quindi per le 17.40 ci sei, ok bene ci troviamo a scuola ciao").

Se Trantor ha in più dei bambini piccoli nel raggio di 5 metri, la sua soglia di imbarazzo salirà al 98%, e dato che sicuramente in quel momento il bambino si rivolgerà in qualche modo a Trantor, lei, che spontaneamente non riesce neanche a sorridere, ad un bambino, si sentirà come chi fa scena muta ad un esame.

In queste circostanze, FrauBluecher si rivolge a Trantor come se parlasse ad un bambino di 5 anni. Quando però pretende di spiegare a Trantor "Incolla, incolla... Sai, puoi anche usare ctrl+v, sai, i due tasti contemporaneamente", oppure si attarda a spiegare per la terza volta con voce paziente e didattica una cosa elementare che Trantor ha già capito da 2 ore, ebbene in quel frangente Trantor si incazza.
Non si sa bene verso chi, forse verso Trantor stessa.
Comunque si incazza, e inizia a meditare nei minimi dettagli il post di sfogo che pubblicherà la sera stessa su splinder.

martedì 29 aprile 2008

pc-generation

Scuola di musica. Lezione di pianoforte con bimba diligente alle prime armi.

Io: "guarda, lì c'è una nota ribattuta: questo significa che devi rischiacciare il tasto."
Bimba diligente: "ok.. Lo ri-clicco."