venerdì 10 ottobre 2008

Siete ospiti barilla?

Ieri sera Trantor e l'amica musicologa Frau D. si sono immerse in quel calderone di parma-bene, industriali, vestiti di cavalli, melomani, TvPevma, buatori esibizionisti fondamentalmente idioti e "il mio Dio sono le lampados" che è il teatro regio di parma.
In programma il Rigoletto.

Ora, per entrare nel foyer del regio ci sono tipo tre porte (il numero esatto non lo ricordo, ma andiamo avanti); ovviamente, entrare dall'una o dall'altra non cambia, perché non appena varcata la soglia ci si trova invariabilmente, drammaticamente e inusitatatemente mescolati a tutti quelli che sono entrati dalle altre porte (eh non l'avreste mai detto, vero?).

Ebbene:

"Frau D., entriamo di qua"
"ok Trantor"
"ehemehm, loro sono ospiti barilla?"
"... no"
"... no"
"allora scusino, ma dovete entrare dalla porta qui di fianco"


Capito? Se siete "ospiti barilla", anche se dopo il mistico varco potreste ritrovarvi mescolati a gente senza borse di vuitton, al popolino, al terzo stato, a semplici appasionati con le scarpe di pittarello, a lavoratori dipendenti casalinghe studenti e musicologi ossessionati dallo shantung, avete però diritto ad entrare dalla porta 1.

Quale vanto, quale privilegio, quale prerogativa!
Eh sì, i soldi fanno davvero la felicità.

Beati voi, che potete entrare dalla porta 1.

2 commenti:

  1. l'episodio è senz'altro assurdo, ma dobbiamo scendere nel suo profondo per capire che il Burattinaio che tiene tutti i nostri fili concepisce queste assurdità proprio allo scòpo di fare in modo che noi ci si autoconvinca che i soldi non danno la felicità: la realtà è invece che queste persone hanno ben altri privilegi, che spesso peraltro sono ben più subdoli proprio perché più importanti.

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  2. Sì, i privilegi enormi li hanno eccome, e la porta 1 pro barilla è semplicemente la versione comica di tutto quello che questa gente "può".

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