giovedì 28 ottobre 2021

L'ora migliore

Nascondersi nella luce dell'ora migliore, in una certosa.
Soli, nella luce. Il traffico è intorno, un cane abbaia, siamo soli.
È festa, non c’è nessuno; è il 1825, Beethoven è vivo.

Nascondersi dietro le statue di Sciola, guardarsi fra le corde. Radura, vento.
È ottobre, forse qualcun altro ha sognato noi, o le stesse cose (Stendhal?).

Preferiamo il tramonto all'alba, ci piacciono i muri del Duecento fatti per la luce della bassa. 
Cosa è architettura, cosa non la è?
Ci piace il verde, il cane che abbaia. 
Suoniamo una statua.
Il tempo non esiste, la luce è la stessa da sempre. Cambiare strada.

Ci nascondiamo, anche quando la luce finisce. 

"...ingranaggi"
"...l'invenzione dell'elettricità"

Parliamo di stelle che iniziano a spegnersi, e di ultime domande (una barzelletta, un numero, Turing).
Il lampione si accende. 

Usciamo dal nascondiglio: il prestigio.
È il 1825.