Ovvero: oggi non mi sento troppo bene.
Cronistoria della vacanza Sicilia 2008
AGGIORNATO
Trantor è appena tornata dalla vacanza in Sicilia passata con 10 amici.
Oltre a Trantor il gruppo è formato da due medici (Mary e Franca), un libero professionista della comunicazione (Sabo), un ingegnere aerospaziale (Ceres), due impiegate alla MaxMara (Patty e Panzer), un prossimo avvocato (Giulia), un'insegnante (Lions), e teoricamente un colorito tizio soprannominato fabrifibra, dall'occupazione non meglio precisata.
Due mesi prima - Quando si dice che il buongiorno si vede dal mattino.
Fabrifibra, responsabile della prenotazione di uno dei 2 B&B che ci faranno da base durante il viaggio, inizia a destare sospetti fra i Nostri quando rifiuta di fornirci fotografie, indirizzo, numero di telefono, mail, fotocopia del versamento della caparra, e nome esatto del gestore del B&B (tal "Cesarino di Natale" o "Natalino di Cesare" a seconda delle fasi lunari).
Si scoprirà poi che il versamento è stato fatto ad un numero di conto inesistente, che "Cesarino di Natale-Natalino di Cesare" dovrebbe rispondere al telefono fisso del comune di Canicattì, e che l'astuto fabrifibra in realtà si è guardato bene dal prenotarsi il volo per partire con noi.
Dopo varie minacce legali e un'epatite al fegato di Sabo, i Nostri riescono a recuperare i soldi affidatigli per la caparra, a prenotare un altro B&B e a sostituire fabrifibra con il moroso di Panzer.
Giorno 1
L’aereo è alle 7.30 di mattina. Quindi si deve partire dalla #città senza fiume alle 4.
Proprio quella notte si scatena una gigantesca alluvione che allaga mezza città. Comunque raggiungiamo incolumi l’aeroporto, colmi di speranza.
Sull’aereo Sabo e Trantor sviscerano l’argomento “incidenti e disastri a bordo di aeromobili”.
Arrivati a Catania, Sabo Trantor Panzer e Patty vanno per ritirare l’auto prenotata. Logicamente vengono informati sul posto di poter pagare solo con una carta di credito che non hanno, e di conseguenza devono cercare un’altra auto, in mezzo a 56745 turisti che stanno rapidamente esaurendo tutte le auto disponibili.
Dopo una seconda epatite al fegato di Trantor, trovano in corner un’altra auto e partono alla volta di Noto.
Panzer dormirà nel letto matrimoniale con Trantor.
Nella stanza del B&B c’è un ventilatore sul soffitto, che viene lasciato acceso anche di notte.
L'appartamento del B&B è abitato anche da 4 francesi ventenni, di cui una discretamente gnocca della quale si invaghisce subito Sabo.
Giovanni, il gestore del B&B, tipico uomo siculo, caldeggia con Sabo la possibilità di infrattarsi con le svanzighe francesi, le quali riescono nella difficile impresa di far saltare la luce a tutto l'appartamento asciugandosi i capelli in 4.
Astutamente, cercano di tirare su la leva del salvavita seminude, con i capelli e le mani bagnate e schiacciando a caso tutti i pulsanti disponibili cinguettando "ici? ici? ici? ici? ici? ici?".
Sabo ci prova enumerando random 4 frasi francesi intercambiabili ("le jeux sont fait", "rien ne va plus", "le nouveau parfum de le jeux sont fait", "je suis catherine deneuve").
Giorno 2
La Patty ha mal di gola a causa delle pale del ventilatore.
Panzer, un donnone rissoso con la voce a 583 decibel e un’inquietante ossessione per il dominio delle grucce nell’armadio, dimostra i primi segni di squilibrio invadendo durante la notte la piazza di Trantor e mettendole i piedi freddi nell’incavo delle ginocchia.
Giorno 3
Patty ha la tosse.
Dopo 135 spostamenti, 2 contusioni e 5 madonne si trova una sistemazione dei letti in modo tale che:
- Patty senta le pale ma non troppo perché ha mal di gola
- Trantor senta le pale ma non troppo perché non vuole avere mal di gola
- Panzer senta o non senta le pale chissenefrega del mal di gola.
Pomeriggio
Arriva il secondo gruppo dei nostri, con Franca Mary Ceres Lions e Giulia.
Panzer li accoglie con una scenata isterica e si chiude in camera piangendo furiosamente perché “il mio asciugamano è bagnato, chi l’ha usatooo??!”.
Sabo e Trantor si guardano negli occhi e si chiedono cos’hanno fatto di male.
Sera
Il gestore Giovanni, non appena scopre il mancato successo della spedizione punitiva di Sabo con le volpi francesi (tanto gioviali che in confronto carla bruni è simpatica), non esita a chiamarlo "schiappa" davanti a tutti e intercala preoccupanti frasi in siciliano del tenore di "Sabo, mi hai fatto fare una figura di m****!!!".
Giorno 4
Trantor ha un’afta.
Sabo ha mal di gola.
Patty ha mal di gola e mal di stomaco.
Conversazione a Noto.
Uno dei nostri: “scusi, sa per caso gli orari delle messe qui a Noto?”
Passante: “sì”
U. d. n.: “…”
Passante: “…”
U. d. n.: “…e può dirmi quando sono?”
Passante: “vada a chiedere in duomo”
Si visita Noto. Entrati in duomo i Nostri vengono sequestrati da una guida turistica (…) del posto che li intrattiene per 46 minuti con perle del calibro di:
“… il romanticismo del ‘500”, “queste colonne stile ionico-dorico-corinzio”, “la chiesa è del periodo un po’ fra cinque-sei-sette-otto-novecento”, “fuori vedrete le statue dei putti aperti alla conoscenza” (?!), “il toppe dei toppe delle mestranze”, “voi che avete le scarpe ginniche”, “bisogna sempre avere dell’autodidattica”, “sapete, il periodo dell’illuminamento del ‘700”, “l’uomo è chiuso ma si apre” e così via.
Ovviamente non manca di “chiedere” ai nostri un fiore, ovvero una munifica offerta, e conclude con un geniale “ah, tra le pizzerie migliori di Noto vi consiglio quella di mio figlio”
Sera
Trantor e Sabo, approfittando della presenza dei due medici Franca e Mary, possono finalmente dare sfogo alla propria devastante ipocondria.
Si fanno controllare i nei, le afte, i linfonodi, la gola, si confrontano bugiardini e soprattutto si parla ossessivamente di funzioni intestinali.
Giorno 5
Trantor ha una seconda afta e un linfonodo ingrossato.
Si cerca la 136esima posizione dei letti in camera, in modo tale che:
- Ceres senta le pale ma non troppo perché è meglio non avere mal di gola
- Patty non senta le pale perché ha mal di gola ma in fondo senta le pale perché ha anche caldo
- Sabo senta le pale ma non troppo perché ha mal di gola
- Trantor senta le pale ma non troppo perché non vuole avere mal di gola ma in fondo è uguale
- Panzer senta o non senta le pale chissenefrega del mal di gola.
Da qui il detto “che due pale”.
I Nostri vanno a messa a Noto e si beccano una funzione di 2 ore in onore dei “portatori di san Corrado”, una specie di gilda massonica il cui unico scopo è portare san Corrado e vantarsene durante le messe fin dall’età di 2 anni.
Trantor nel frattempo è andata in giro per Noto ed è riuscita a farsi regalare un ricordino da un piccione.
Pomeriggio
I Nostri si perdono a Modica e la percorrono per circa 6 volte prima di uscire, pur avendo il navigatore di Trantor.
Le tensioni con Panzer crescono, poiché ella identifica nel navigatore uno strumento di scontro verso di lei (?).
Sabo e Trantor si guardano negli occhi e si chiedono cos’hanno fatto di male.
Giorno 6
Sabo ha un’afta.
Trantor ha mal di testa.
Panzer ha mal di pancia.
L’argomento dell’intestino bloccato in vacanza diventa quello più gettonato e supera perfino le tematiche sessuali.
Sabo diventa dipendente di uno sciroppo lassativo dai magnifici poteri.
I Nostri visitano Cavagrande, una gola profonda 300 metri in cui scorre un delizioso fiumiciattolo balneabile, che crea incantevoli piscine naturali.
Siccome la giornata sembra troppo bella, la Patty cade di faccia sulla roccia scivolosa, si spacca un dente, si ferisce il labbro e per lo spavento non riesce più a tornare su per il sentiero fra le rocce (1 h di cammino).
Si chiama l’elicottero; per fortuna ci sono i medici Mary e Franca. Il giorno dopo siamo sul Giornale di Sicilia, con un trafiletto dedicato a “P. M., ragazza avolese (!) che si è fratturata un piede nelle gole di Cavagrande” (viva il giornalismo obiettivo).
Sabo e Trantor si guardano negli occhi e si chiedono cos’hanno fatto di male.
Sera
Dopo 6 giorni in cui il parcheggio sotto il nostro B&B è sempre stato libero, compare un misterioso parcheggiatore abusivo grasso e discretamente rissoso.
Al momento dell’“offerta” i Nostri rifiutano schifati, poi pensano ai 700 euro di franchigia sulle macchine ed alla possibile vendetta sottoforma di graffi sulle portiere, e tornano indietro a pagare il pizzo.
Giorno 7
Patty ha comprensibilmente male dappertutto, Trantor non ha digerito e Sabo continua a imprecare contro l’afta.
Si visita Siracusa; Trantor deve quasi litigare con la biglietteria del teatro greco per convincerli che Musicologia è sotto la classe di Beni Culturali, nonostante non ci sia scritto sul tesserino di Cremona (vabbè lì in segreteria in effetti non ce la possono fare).
Evidentemente i bigliettai di Siracusa pensano che Musicologia appartenga alla classe di Fisica, che comunque è sempre meglio di chi mi dice “ah, studi musicologia? Allora dirigi l’orchestra!”.
Nell’orecchio di Dionisio i Nostri danno spettacolo cantando a canone Fra’ Martino campanaro. Riescono a coinvolgere un flautista apparentemente bravissimo ma che dimostra di non saper suonare Fra’ Martino campanaro senza spartito, nonostante i 7 anni di conservatorio (o forse proprio per quelli), e non capisce quando Trantor gli dà l’attacco.
In ogni caso dopo la terza ripetizione di Fra’ Martino campanaro la fidanzata del flautista vorrebbe ufficialmente dare fuoco a tutti quanti.
Sera
Panzer chiude ufficialmente i contatti con i Nostri mandandoli tutti a qual paese perché non viene vista molto di buon occhio l’idea di alzarsi tutti alle 6 invece che alle 9 per andare a prendere il SUO moroso a Catania solo per evitargli l’attesa di due ore al bar, quando lui ha deciso 4 ore prima di cambiare volo e arrivare con 12 ore d’anticipo. Per di più, tutto questo la mattina in cui bisogna lasciare il B&B e pulire tutta la casa.
Seguono pianti isterici di Panzer in camera e conseguente clima da cortina di ferro.
Sabo e Trantor di guardano negli occhi e si chiedono cos’hanno fatto di male.
Giorno 8
La Patty dice di avere la febbre e non riesce a mangiare niente.
Sabo ha la tosse.
Panzer va da sola in corriera a prendere il suo moroso, detto moroso-ameba, alzandosi alle 6 e svegliando simpaticamente tutta la casa. Dopo aver dormito nella piazza di Trantor.
Seguono giorni di assoluto mutismo di Panzer e moroso-ameba nei confronti degli altri 8, da cui la frase must della vacanza “weekend con il morto”.
Giorno 9
La Patty si prova la febbre, ha mal di gola e mal di stomaco ma ordina patatine fritte e panini alla salsiccia.
Si va sull’Etna, ove sui sentieri c’è gente in infradito nonché un tizio in giacca e cravatta.
Giorno 10 – Sei una bestia di rara perfidiaaaah!!
La tensione fra i Nostri 8 ed i 2 weekend con il morto sfocia in una clamorosa litigata pubblica di durata ore una di fronte al duomo di Taormina.
I passanti escono apposta dai negozi e si siedono vicini a godersi lo spettacolo.
Panzer urla a Sabo la frase top della vacanza “sei una bestia di rara perfidiaaaaaah!”.
Tra le altre cose, Panzer inveisce contro il navigatore di Trantor, per motivi non meglio precisati, si suppone solo perché è di Trantor.
Luisa Corna passa di fianco ai nostri ma nessuno se ne accorge.
Giorno 11 – Il mostro ecologico
Acitrezza.
Patty non si sente molto bene.
Il moroso di Panzer riesce ad avere mal di mare sul pedalò.
I Nostri si imbucano in una struttura fashion per farsi la doccia; credendo di vedere una parvenza di fognatura, Trantor e Sabo inquinano senza volere la costa ionica usando lo shampoo e lo scoprono sentendosi in colpa come ladri.
Sera
Catania. I nostri finiscono in mezzo alla festa di S. Agata.
La Patty non sta bene, ma ordina gli spaghetti alle cozze.
I camerieri servono nell’ordine secondi, primi e antipasti, dopo che i Nostri sono riusciti ad ordinare sistematicamente tutte le pietanze che si scoprono poi essere esaurite.
Ad ogni modo Trantor mangia una superba zuppa di cozze grande quanto una Punto pagandola 6 euro.
Giorno 12
Si torna.
Sull’aereo Trantor decide di applicare la strategia del canarino in miniera: dato che Ceres è ingegnere aerospaziale, finché lui è tranquillo si fa finta che vada tutto bene.
Sul treno al ritorno i Nostri incontrano l’unico controllore che fa obliterare a loro i biglietti perché non c’ha voglia.
Ci si lascia con un corale “ora avrei bisogno di una vacanza!”.
Probabilmente ridero' da qui alla laurea, dopo questo post trovato (quasi) per caso!
RispondiEliminaE ti assicuro che è tutto vero, non ho esagerato NULLA. Tutto così. Quando scrivo "Panzer li accoglie con una scenata isterica e si chiude in camera piangendo furiosamente perché “il mio asciugamano è bagnato, chi l’ha usatooo??!”", e quando scrivo "è andata avanti così per un'ora e mezza" non è esagerato. Tutto letterale.
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