lunedì 26 gennaio 2009

Il corista sapientino

Fenomenologia del corista sapientino

Grado di pericolosità: 10


Il corista sapientino costituisce uno degli esemplari più diffusi all’interno dei cori amatoriali, ma spesso sfugge alle prime ricognizioni in quanto ama perversamente confondersi con i coristi normali; il corista sapientino fa dunque la propria simpatica apparizione conclamata, mostrandosi per quello che è, nell’esatto momento in cui ritiene indispensabile “sfasciare il coro”.*


La prima caratteristica da avere sempre presente nella trattazione riguardo al corista sapientino è che il corista sapientino è str***o.



La seconda è che il corista sapientino è ricco. Di norma, il corista sapientino è un piccolo-medio imprenditore, seu un erede di famiglia ricca, seu comunque qualcuno che tanto per capirci gioca a golf. Se di sesso femminile, il corista sapientino può raggiungere l’apice della perfezione se commercialista.


La terza caratteristica, del tutto fondamentale ai nostri occhi, è che il corista sapientino è convinto di padroneggiare alla perfezione


a) la lettura a prima vista

b) il setticlavio

c) tracce di composizione dodecafonica

d) la notazione neumatica della Novalesa

e) l’interpretazione del tactus proportionatus nelle hemioliae a fine ‘500

f) la liturgia secondo il breviario di Pio V

g) le linee guida della musicologia post-Monterosso e soprattutto

h) i nomi delle note.


L’esemplare infatti considera di avere prove schiaccianti della propria superiorità musicale basandosi solitamente e rispettivamente sui seguenti dati:


a) ha fatto la comparsa nella Vedova Allegra

b) a casa ha 3 cd di Bach

c) ha cantato in un coro di montagna

d) una volta è andato a sentire Tosca

e) una volta è andato a Cremona

f) va in parrocchia

g) sa che Palestrina viene prima di Puccini, anche nell’enciclopedia (quindi CVD)

h) qualcuno anni addietro gli aveva insegnato cos’è la chiave di violino


Voi potete anche avere una laurea in musicologia, un diploma in 8 strumenti, un corso di perfezionamento alla Chigiana o magari chiamarvi “Claudio Abbado”, ma sappiate fin d’ora che tutto ciò agli occhi del corista sapientino non è pertinente.


Egli, nonostante in prima istanza vi abbia considerato la simpatica mascotte del coro (soprattutto se siete giovani), e abbia accolto con massimo favore la vostra venuta nel ruolo di direttore, non tarda a presentare i primi segni con cui la sua vera natura finalmente si rivela, e lo fa tramite i seguenti dialoghi, documentati sul campo:



C. S.: “in questo coro dovremmo cantare a 4 voci SATB,** non a 3”

Voi: “ma veramente questo coro ha 25 donne e 5 uomini. Dove le tiro fuori 4 voci SATB?”

C. S.: “la vera polifonia è a quattro voci”

C. S.: “adoro Bach, per me è il più grande compositore che sia esistito”

Voi: “bene! Stasera impariamo 3-4 corali appunto di Bach”

C. S., dopo 2 prove: “questi pezzi fanno schifo. Cosa me ne frega di Wachet auf…!”

C. S.: “qui dovremmo fare una ripetizione”

Voi: “mah, a me non convince tanto… Ci avevo pensato ma preferisco di no. Comunque grazie del suggerim…”

C. S.: “no, qui bisogna PROPRIO fare una ripetizione, se no fa schifo”

Voi: “preferisco di no, grazie”

C. S.: “eh, noi con Il Coro Di X la facevamo. Con loro sì che funzionava”

C. S.: “tu sei brava, sai un sacco di cose”

Voi: “grazie”

C. S.: “…ma la vera polifonia è a 4 voci”


dove Il Coro Di X è sempre, invariabilmente, un coro di montagna.

Il decorso del corista sapientino spazia dunque da una prima fase di incubazione, in cui è irriconoscibile in quanto sapientino e vi adora (spesso appellandovi con dimitutivi, vezzeggiativi e dandovi buffetti sulle guance), a quella intermedia in cui cerca ad ogni costo di insegnarvi cosa è e cosa non è la vera polifonia, e infine a quella acuta, in cui "fomentare i coristi contro di voi" può essere considerato un eufemismo.


Viene inoltre considerata una caratteristica pregiata se l’esemplare di sapientino ama acconciarsi con un tabarro e/o un cappello da alpino, caratteristica questa che è riconducibile ad una forma di auto-identificazione con Giuseppe Verdi, o più probabilmente con un corista della SAT ubriaco.

Un’altra peculiarità osservata in data stellare 21 dicembre 2007 consiste nell’autoradio del corista sapientino, la quale diffonde a volume estremo i citati cori della SAT.


Di recente, si riconosce altresì al sapientino nella fase di incubazione la peculiarità di telefonarvi ossessivamente anche 5, 6 volte al giorno, per mettervi al corrente delle proprie straordinarie intuizioni.


* tale caratteristica decostruttiva, riscontrata nel 100% dei casi del campione preso in esame, è stata così denominata dall’anonimo ricercatore detto Il Farmacista.

** soprani e contralti (donne), tenori e bassi (uomini).


PS I miei coristi che leggono questo blog stiano tranquilli. Se hanno l’indirizzo, e soprattutto se continuano a leggere il blog senza avermi querelato, allora non vestono tabarri.



PPS NUOVO GIOCO!!!

Sei della città senza fiume o zone limitrofe?

Hai cantato in almeno un coro della provincia?

Gioca anche tu ad indovinare, da casa con la tua famiglia, quanti e quali coristi sapientini compaiono nella descrizione!!!

Puoi vincere fantastici premi!!!

7 commenti:

  1. Ti vedo in vena di rimembranze tristi!
    L'unico modo per sopravvivere al corista sapientino è eliminarlo prima che lui elimini te...
    Sirel
    P.S. Non mi vuoi eliminare, vero???

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  2. No tranquilla, tu non hai il tabarro.
    Tra l'altro un corista sapientino (già ampiamente e famigeratamente noto in altri cori) vuole entrare da noi.. Gli ho dato una serata di prova ma non potevo dirgli "non ti voglio perchè so che sei uno sfasciacori".. Ma alla prima sgarrata lo caccio fuori!!

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  3. PS: per la cronaca, il corista sapientino che sta per arrivare da noi è l'autore del best-seller "la vera polifonia è quella a 4 voci" (questa frase sarebbe stata troppo complicata per il giocatore di golf che abbiamo conosciuto)

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  4. fantastico il tabarro, ti dona una caratteristica aria e pirla e contemporaneamente ti copre la panza. ne voglio uno.
    amlo

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  5. Ti farò una confessione: tanti anni fa (ero bambina) ho fatto il pastorellO nel coro della parrocchia per la Messa di Natale...mi hanno messo il tabarro! Ora capisci perchè ogni tanto ho qualche tara mentale, l'esperienza mi ha segnato...;-) Sirel

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  6. Sirel, .....nnnnnoooooo!!! Non volevo rovistare nel tuo ES freudiano... :-) Che esperienza traumatica! Ma se sei sopravvissuta alla maledizione del sapientino, sei a posto!

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  7. amlo: infatti sospetto che il corista sapientino con tabarro e autoradio con i cori della SAT miri in realtà proprio a nascondere la panza

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