mercoledì 19 dicembre 2012

Aprilo, aprìlo!

Altra infornata di utonti dalle auguste sale della biblioteca dei pazzi di conservatorio.

Utonta Cantatrice Calva (UCC)

"ciao, UCC!"
"ciao. Ehm. Volevo sapere se c'è l'Orgelbüchlein di Bach"
"lo cerchiamo. ... Eccolo, ma non va a prestito, è solo in consultazione: ti serviva a casa per studiare?"
"devo studiare uno dei preludi"
"quindi ti serve per suonare o lo consulti qui?"
"mi serve da suonare"
"allora mi spiace, ma non va a prestito"
"e allora?"
"...allora, se ti serve per suonare in aula o a casa non puoi prenderlo, perché non va in prestito"
"no ma io devo solo guardarlo qui!"

Sorvolo elegantemente su questo interessante voltagabbana che sa tanto di a) bastian contrario b) imponderabile gratuità c) abituale e totale assenza di raccordi logici con le frasi pronunciate nei 4 o 5 secondi immediatamente precedenti, un po' tipo le smentite del portavoce di #nanonano - o, se preferite, per par condicio tanto non è che il fatto non sia avvenuto, l'indimenticabile dichiarazione di grillo "siamo democratici ma chi non è d'accordo vada fuori dalle palle".

"...ok. La collocazione è PARTITURE A 45, sono tutte sulla parete laggiù, vai tu a prenderlo?"
"certo."

Dopo che mi sono ripresa da tanta sicurezza UCC va e torna, anche se dopo tre minuti e mezzo (forse ha dovuto contare fino a 45, a 23 si è sbagliata ed è tornata indietro. O forse ha iniziato a recitare l'alfabeto con quella canzoncina che si imparava alle elementari accorgendosi solo dopo che la A era all'inizio, non so).

Attenzione, ora.

Vedete, il volume si presenta così.
C'è una copertina vuota, senza titolo, con inciso lo stemma di Bach.
Sono tutti così, i volumi della sua opera omnia. Sopravviveremo?

L'UCC solleva il volume tenendolo chiuso e mostrandomi come si presenta da fuori, ferma così mentre aspetta pazientemente che io finisca di aiutare #altro Utonto; poi il genio.

"è questo?"
"..."
"..."
"...ma la collocazione è quella?"
[guarda sulla costa, dove c'è il cartellino] "sì, ma è questo? E' l'Orgelbüchlein?"
"ma scusa. Aprilo, no? Apri e guarda il frontespizio. Se mi mostri la copertina vuota ne so quanto te, no?"
"..."
"basta che lo apri."

Senza una parola, ma non ho capito se a coda bassa, illuminata o rancorosa va nell'altra sala per suonarlo guardarlo e quindi niente, basta.


Utonto Avere un Dito e Pretendere in Cambio il Radio (UADPCR - uàdpicièrre, viene bene anche così - oppure figata!, pronunciatelo alla francese, uàdpisièrr, non è fighissimo?)

Entra dunque l'uàdpicièrre del giorno, maschio, bianco, età stimata 19, timidissimo e in evidente imbarazzo.

"ehm. Ciao."
"ciao, possiamo aiutarti?"
"non lo so."
"..."
"..."
"..."
"..."
"prova a dirmi, coraggio."
"hh. Ssì."

Cercava forse il Kamasutra? Mein Kampf? Un manuale di educazione sessuale con dvd allegato? Un libro di mocciahahaha un libro di moccia, libro, di moccia, libro, moccia, libro, ma AHAHAHAH? Topolino? L'ultimo cd di Cristina D'Avena?  L'epistola de ignoto cantu? Questa roba? La Pimpa e l'orsacchiotto Johnny?

(che poi di diversi di questi io mica mi vergognerei, vacca boia!)

"sai quale autobus passa qua vicino?"

Dato che sono gentile e al momento non ci sono utonti bisognosi rispondo di buon grado all'uàdpicièrre, sono dieci anni che non prendo un autobus nella #città senza fiume ma le linee sono ancora quelle, gli spiego dov'è la fermata più vicina, come arrivarci, "ma è quel semaforo #lì?" "no quell'altro", "ah allora via Roma?" "no, via Bixio!", "mi faresti vedere la cartina?" "sì, vieni qui", "ah ma quindi via Roma!" "no cazzo, via Bixio" "ah ok." "bene." "ok." "..." "..." "prego, comunque".

Nel frattempo si è riempito di utonti, per cui dopo 5 minuti di spiegazioni sulla planimetria di via Bixio faccio capire che devo aiutare gli altri tipo lavorare, così lui fa per andarsene.
Poi ci ripensa.

"senti."
"sto aiutando #utonto, scusa, adesso non posso."
"senti, mi stampi gli orari?"
"... adesso non posso e poi c'è il pc lì a destra per guardare internet"
"come faccio se non so l'orario!"
"..."

Non gliel'ho né detto né stampato, ovviamente.

Improvvisamente pareva che i fondi storici del 1873 avessero un estremo bisogno di me, giù in deposito.

19 commenti:

  1. > ma scusa. Aprilo, no? Apri e guarda il frontespizio. Se mi mostri la copertina vuota ne so quanto te, no?

    [Pensiero UtOnto]
    Ma che ci vuole a sapere l'ESATTA collocazione di OGNI libro della biblioteca senza il minimo errore?
    (che gli utOnti non sono mica li ad aspettare i tuoi comodi: loro DEVONO fare cose INDISPENSABILI alla vita sul pianeta, come aggiornare il proprio stato su Facebook!)
    [/Pensiero UtOnto]

    > "ciao, possiamo aiutarti?"
    > "non lo so."

    Già questo doveva farti balzare addosso al tipo con un machete o una pistola enorme pronta a liberare il mondo dal pericolo che potesse concepire della progenie.

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    1. Ah ah esatto, dovremmo comprarne uno stock da tenere in dotazione!

      "Ma che ci vuole a sapere l'ESATTA collocazione di OGNI libro della biblioteca": hai colto il punto, loro ragionano così.
      Ma soprattutto, la cosa incredibile è che bastava aprirlo.

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  2. Ma la prima non poteva fotocopiarlo? Non c'è mica la possibilità di fare le fotocopie di un 20% dei libri senza pagare i diritti d'autore?

    Il secondo è un caso perso..

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    1. La legge italiana vieta la fotocopiatura della musica stampa anche solo di una pagina, a meno che non sia scaduto il copyright, l'edizione non sia più in commercio e siano scaduti tutti i diritti l'autore connessi, compositore e curatori compresi.

      Il 15% è per i libri moderni non di musica :)

      Ma in tutti i casi, noi sì che prevediamo il prestito giornaliero: ma la tizia lo voleva portare a casa, salvo poi ritrattare tutto come se fossi io a non aver capito (classico)

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  3. Anche se gli avessi (remotamente) stampato gli orari subito dopo t'avrebbe chiesto di andargli a comprare un biglietto.
    E dopo il biglietto t avrebbe chiesto di andare per lui a fare quella cosa che avrebbe dovuto fare lui.
    Altro che da dito della mano al radio.
    Dal dito della mano al dito del piede.

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    1. Precisamente.
      Non andrebbero incoraggiati, lo so. Ma non mi va di fare la figura stile sessantenne indurita dal lavoro al front office che non risponde neanche a "scusi che ore sono" solo perché non è di sua competenza... Però sì, poi certa gente ci prova. Per fortuna che abbiamo il deposito dei libri del 1873, giù.

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  4. Vedi, dovevi dirgli «la fermata è a $postoDall'altraParteDellaCittà, quelle che incontri sono soppresse o ci fermano linee sbagliate, la raggiungi e gli orari li trovi alla palina. Il biglietto lo compri sul bus.»
    Anche se è pieno di palle astronomiche, te lo togli di torno per un po' (tendente a +∞)

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    1. Eh già!
      Bello il tendente a infinito :) (il simbolo mi è sempre piaciuto)

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    2. Non so con che font tu lo veda, io lo vedo da schifo con Firefox, sia su Win che su Lin (nonostante effettivamente sia bello, con un font decente).
      L'entità è ∞ (e anche l'ampersand fa abbastanza schifo con tale font).

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    3. Lo vedo piccolo, ma è il mio simbolo preferito, e mi piace lo stesso :)

      ampersand mi manca (a come ignoranza!)

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    4. Ampersand = E commerciale = &
      Entità &

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    5. La mia è proprio a come ignoranza e a come mancata googlata :)

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  5. Se io fossi Topolino, la Pimpa o il Kamasutra protesterei vibratamente per essere accostato a Moccia (bwahahahaha!) o quell'altro lì (che comunque si vendono, maledizione!)

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    1. Infatti io mi vergognerei più che altro di moccia e vespa, e di hitler - anche se quello lo si
      potrebbe comunque studiare. La Pimpa è adorabile.

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  6. > Volevo sapere se c'è l'Orgelbüchlein di Bach

    Excuse me, io non sono molto pratico di tedesco, ma sei sicura che si scriva così? Ho letto e riletto il post e tutte le volte la mia mente leggeva "l'Orgenbüchlein di Bach", obbligando i miei occhi a tornare sulla parola, essendo convinta di aver visto un errore... ;)

    > pronunciatelo alla francese, uàdpisièrr, non è fighissimo?

    Se è per questo, suona bene anche in piemontese, e forse è persino più adatto (anche se non perfetto) visto il tipo... ;)

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    1. 1) Temo di non cogliere :) Se non è una battuta sporca (e a quel punto sono preoccupata, perché se non la capisco vuol dire che devo prendermi altre ferie) no, Orgel in tedesco vuol dire organo e si scrive proprio così, fidati :)

      2) poor piemontesi!

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    2. 1) Orgen...buchlein... jawhol, è una battuta pessima... prenditi comunque altre ferie, che non fanno mai male ;)

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    3. Ho veramente bisogno di riposo. Capita adesso. :D
      Sai qual era il problema? Continuavo a pronunciare la G alla tedesca, per cui il gioco non veniva.
      ;)

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  7. cit. Un libro di mocciahahaha un libro di moccia, libro, di moccia, libro, moccia, libro, ma AHAHAHAH?

    UHAUAHUAHUAHAUHAUH.
    Ho riso un quarto d'ora come una cretina solo per questa frase. Mi stanno guardando storto. Pfffpfpfpf.

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