sabato 11 maggio 2013

Il treno ha fischiato (niente di che, davvero)

Siccome quello #pugliese e quello #calabro non bastano questa è la storia di #pianistaRomano.


E' riccio come #pugliese, più basso di #calabro e meno compagnone. Non è bello.
Non l'ho mai visto senza camicia, ha gli occhi intelligenti, gli piace raccontare.

E' il terzo giovane pianista migliore al mondo, ha 26 anni e insegna in conservatorio in #grande isola; ha vissuto in Olanda, fa concerti in tutto il mondo e non sta matematicamente più di 5 giorni nello stesso posto.

Ogni volta che viaggia dimentica un capo di vestiario in un taxi, o nella mia auto.

Siccome ha perso un aereo, è dalle mie parti e vuole approfittare della mattinata per studiare su di un pianoforte mezza coda alle 22.34 del 30 aprile mi telefona, chiedendomi se posso aprirgli la scuola di musica il mattino dopo.

"certo, amico mio. A che ora arrivi a #mioPaesucolo?"
"9."
"...hh."
"scusa."
"tranquillo."
"ti rovino il Primo maggio"
"non importa, tranquillo. Alle 11 faccio comunque lezione"
"bel Primo maggio"
"già. A che ora vai via?"
"riparto alle 15.41 per Milano"
"ok, io e #cugina Lurker Lucy - che è ospite da me - prendiamo lo stesso treno e ci fermiamo a #città per un giro. Dove hai l'aereo?"
"boh."
"come boh?"
"o Linate o Malpensa, chi si ricorda"
"proprio uguale"
"no, ma tranquilla. Vedrò domani, ho tempo. Mi arrangio."
"..."

Insomma la mattina dopo arriva, il treno è in ritardo io sono in ritardo quindi lo rintraccio faticosamente al bar "Puccio" della via della stazione con la sua camicia a quadretti, un bombolone e 7 baffi di cioccolato sulle guance mentre è impegnato in amabile conversazione con accento romano con il coloratissimo gestore campano "Sabatino".

Lo lascio quindi al suo destino al mezza coda della scuola in vista di non so quale concerto importantissimo in Russia, corro a far lezione di solfeggio e alle 12 torno da #cugina Lurker Lucy, la quale nel frattempo ha potuto godere dei privilegi di una di quelle giornate in cui gli altri di solito riposano. Tipo dormire.


Ore 15.20, in macchina, io #romano e Lurker Lucy andiamo tutti in stazione

"sei riuscito a studiare bene?"
"sì benissimo, grazie Trantor"
"e quindi sei proprio pianista di lavoro?"
"sì, infatti"
"che bravo. Quindi avrai studiato solo quello"
"mah, ho anche una lauretta, ma robetta"
"ah dai! Complimenti, cavolo!"
"no, è robetta. Solo una triennale, niente di che."
"a me veramente risulta che tu sia laureato con la lode"
"sì, ma niente di che, davvero!"
"beh, e in cosa ti sei laureato?"
"fisica."
"..."


Ore 15.30, siamo sul binario

"ho fame. Vado a prendermi un trancio di pizza al bar qui nella via"
"..."
"il treno è ai 40, lo sai, vero?"
"sì sì, non preoccuparti. Torno subito."
"ok."
"ok."



Ore 15.34

np.

Ore 15.35

np.

Ore 15.36

np.

Ore 15.37

Il treno per la prima volta nella storia della repubblica viene annunciato in orario.

Ore 15.38

"ma dove cazzo è"
"ma cosa..."
"ma, e le sue valigie?!"
"se lo perde che facciamo?"
"ha un aereo a Milano Dio santo"
"se lo perde salta il concerto in Russia"
"non sa neanche se a Linate o Malpensa"
"il prossimo treno è tra un'ora"
"dove cazzo…"
"ma cazzo!"
"cazzo!"

e simili.


Alle 15.39 e 35 secondi un puntino riccio con un oscuro cartone bianco di dimensioni approssimate 40x40x7 cm in mano compare alla distanza di circa 700 metri in avvicinamento a velocità costante.

Alle 15.40 e 22 secondi, proprio mentre il treno ferma al binario, mentre Lurker Lucy sta ridendo di gusto e mentre io sono divorata dall'ansia #romano sudatissimo si butta sul binario, raccoglie al volo il trolley e salta sul predellino, contemporaneamente ringraziando perché gli sto tenendo il maglione e la borsa e commentando stupito "quello che non capisco è perché non ha fischiatooo!".


2 minuti e 4 settimane di vita in meno dopo, sul treno.

Lui apre il cartone con la pizza fumante con lo sguardo di Yoghi davanti a un cestino del pranzo dimenticato da un senatore democratico in una radura di Yellowstone, Lurker Lucy lo guarda sorniona e io non ho ancora deciso se sciogliermi i capelli.

"credevo che fischiasse, cazzo"
"?"
"..."
"facevo affidamento su quello, se avesse fischiato avrei saputo che stava entrando in stazione"
"mica sempre fischia, sai"
"ma poi scusa, anche se avesse fischiato entrando in stazione non avresti comunque avuto il tempo di prendere la pizza e fare 700 metri di corsa"
"era psicologico"
"ah."
"..."
"alle 15.30 vado al bar, alle 15.31 ordino, alle 15.32 Sabati' inizia a fare la pizza, alle 15.36 è pronta, alle 15.37 pago, alle 15.38 corro, alle 15.40 il treno fischia rassicurandomi mentre arrivo sul binario e saliamo tutti e 3 sul regionale come da programma"
"sei proprio un fisico" 
"lo so"
"non mi aspettavo ti facesse la pizza vera, però."
"e io che non fischiasse."

E' ancora il Primo maggio, dopotutto. Guardo fuori dal finestrino e stringo gli occhi per la luce.

"il treno ha fischiato, Pirandello"
[#romano sbocconcella la margherita con gusto ma più educatamente del previsto] "mmh?"
"Il treno ha fischiato, è una novella di Pirandello"
"ah."
"..."
"solo che lui non viaggiava mai"
"eh?"
"il protagonista. Stava sempre chiuso in casa o in ufficio, e non viaggiava mai"
"poi una sera sente il fischio del treno e cambia tutto"
"e poi esce?"
"no."
"..."
"il contrario di te"
"il contrario di me"
"il contrario di te."

Sorridiamo come tre idioti seduti in un frutteto dello Utah.

Lui alle 15.46 è già a metà della margherita, sorride soddisfatto ma gli si sente cervello ronzare.

"insomma, io pensavo che fischiasse."

57 commenti:

  1. O sono io che non ci ho davvero MAI fatto caso o i treni non fischiano proprio...

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    1. A volte fischiano entrando in stazione, ma più che altro (a quanto ho sempre dedotto) per avvisare le persone sulle banchine del possibile pericolo. Di sicuro non fischia sempre, però.

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    2. Ma pork... vedi a parlare di treni... anni che non ne prendevo uno e mo' mi trovo a passare la notte in stazione a Rho dopo aver rotto l'alternatore della macchina a Milano :( Neanche le sedie porkazz....

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    3. Nuooo ma quando, stanotte? Veramente? C* mi spiace!

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    4. Sì!! Sono appena arrivato a lavoro adesso a $città_anagramma_blasfemo... piuttosto lunghetta come serata, invece di essere sotto le coperte alle due di notte sono a lavoro alle due...di pomeriggio :) uguale :)

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    5. Vacca boia.
      Andrebbero denunciati. L'altra mattina dovevo andare a Venezia e il treno era soppresso: così, senza motivi. Però attenzione alla linea gialla, eh.

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  2. PS perdonate la latitanza, ma Venezia è sempre Venezia, e un gruppo di musicologi non normali riuniti nello stesso hotel tende, quasi sempre, a fare orari del cazzo di notte. Quindi insomma, credo di non aver acceso il portatile per circa 72 ore consecutive, che per me è cosa rara.
    Besos.

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    1. L'importante è sciogliere i capelli. Oppure godere come un beagle con le orecchie al vento :)

      Morbido

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    2. Hai maledettamente ragione.
      Li sciolgo, li sciolgo. Tornerò a farlo, la vita continua :)
      Abbraccio!

      (ps grazie per il beagle, sai che li adoro)

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  3. Più che fisico, direi che ha la stoffa del matematico avulso dalla realtà.
    La scena dei minuti mi ricorda le tabelle di marcia che faccio, solo che io le rispetto con lo scarto di un minuto senza nemmeno farci attenzione.
    Ma poi, era Linate o Malpensa? Oppure Orio?

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    1. No no, nella realtà ci è eccome. E' sbadato, dimentica ovunque vestiti, eppure ha la testa per ricordarsi tutto compresi i concerti per pianoforte e orchestra di Liszt che deve suonare fra una settimana a New York a memoria.
      Raramente ho visto una testa così; ti assicuro però che nella realtà ci è eccome, non è il tipico nerd, anzi

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    2. Mai detto che fosse stupido, anzi! Ci credo che ha una testa così (in fondo anche molti matematici hanno una testa così, non era una nota di disprezzo).
      E di certo non pensavo fosse un nerd: del resto, ne conosco anche troppi, come puoi ben immaginare, e di sicuro, dalla tua descrizione, lui non corrisponde.

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    3. No, decisamente lui non corrisponde. Non per dire, ma ha avuto troppe donne per essere nerd! :D

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  4. Sembra il classico romano matematico o fisico o ingegnere :)

    E comunque è vero, i treni fischiano se sei "oltre la linea gialla"... mi sa che si era dimenticato di non essere a Roma...

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    1. Eh già!
      In effetti girando il mondo così tanto forse ha fatto confusione :D

      Cara, scusami per la nostra gita mancata. Come periodo è davvero un casino, credimi. :/
      Combineremo, promesso :)

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    2. La "sindrome da linea gialla" sta dilagando: vedi qua, qui e qua. E gli annunci vocali di una stazione ferroviaria passante medio grande ti tirano scemo (quando senti l'avviso di "allontanarsi dalla linea gialla" qualcosa come 34 volte in 10 minuti viene voglia di fare una strage, e non sono numeri a caso ma reali!)

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    3. @ Trantor: come mio padre, che in Germania parlava tedesco con noi ed italiano con i camerieri ^^
      Non preoccuparti, non è una cosa grave... pure per me è un momento campale, complice l'incipiente matrimonio di mia sorella (alias l'Evento dell'Anno... ma come, non lo sapevate?!?), quindi sono più simile all'incrocio tra una trottola ed uno straccio... ma Gloria Gaynor cantava giusto, ed avremo senz'altro modo (sempre se non uccido la sposa e/o il prete, finendo così in carcere, al che mi potresti passare a trovare solo per portarmi un cesto di mele...)

      @ Astro: non me ne parlare. Sono una pendolare, quindi SO cosa intendi...

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    4. @Astro: AHAHAH ho riso un sacco! Assurdo, ora i cartelli linea gialla non saranno più gli stessi per me

      Ma tipo: meno ossessione a questa cazzo di linea gialla e più pulizia? Tipo?

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    5. @Kurandera: ah beh, con un matrimonio in famiglia immagino...! :) Sì, Gloria aveva ragione. Sopravviveremo tutti, io nella fattispecie al mese di maggio.

      Beh se leggo qualche titolo di giornale in tema allora saprò che sei stata tu, e ti porterò un fantastico cestino di arance. E ti farò evadere, è chiaro.

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    6. Ci conto :) pure perché se riesci a nascondere una lima in un'arancia sei un artista che... neanche gli Dei!!!! ;)

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    7. Oppure meno voglia di demolire scambi a caso, col risultato di ingessare il sistema e che un minimo ritardo manda a quel paese i treni di una mezza regione. Comunque, se vi interessa, posso recuperare i luoghi dove sono state scattate (non sono mie, eh).
      Quello dei cartelli tutti in fila (uno per binario) dovrebbe essere San Vito - Lanciano (CH), se non ricordo male.

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    8. @Kurandera: ti nascondo un set di lamette della madonna nel mango, vai tra :)

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  5. Pensa se oltre ad avere l'appetito dell' orso Yoghi si vestisse anche come lui:
    cappello e cravatta. Ah, e collo di camicia, naturalmente. Nel qual caso, se andasse in Russia conciato in quel modo ciò lo renderebbe realmente un eroe dei giorni nostri.
    A proposito di pianisti e memoria:
    un amico mi ha raccontato di una volta in cui, andato a sentire un concerto per pianoforte e orchestra, capitò che l'impianto elettrico saltò completamente: in altre parole, c'era il buio e niente più, e non riuscirono a rimediare alla cosa. Allora, per salvare la situazione, il pianista suonò alla cieca per un ora e rotti, con grande successo. Meglio del programma originale, a quanto mi dicono.
    Ma sopratutto, mi preme sapere, in questo noir dal sapore ferroviario, dov' era Bubu?

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    1. Per forza ti ho sposato.
      Sai che io adoro Bubu? Lo adoro. Una volta avevo un corista che sapeva fare "de-e-e-e!" e lo usavo moltissimo in tal senso.
      Comunque adoro Bubu.

      Senti, ma quel pianista? Me lo fai conoscere? Sia #calabro che #pugliese che #romano ci andrebbero a nozze, in una situazione del genere.

      Anche io ci pensavo; prima ho pensato che se romano si vestisse davvero come Yoghi non beccherebbe più così tanto, poi però ho cambiato idea. No, beccherebbe lo stesso. Anche con il frac tutto pendulo e abbottonato male.
      Eh insomma, beato lui.

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    2. Ah sì, mi pare che in El grillo è buon cantore ci sia un pezzo che prescrive di fare "de-e-e-e".
      Solo molto tempo dopo ho capito che Bubu era la coscienza di yoghi. Ma bisogna ammettere che per portare il farfallino ci vuole dello stile.

      Quanto al pianista, Ahi quanto a dir qual era è cosa dura, anche perchè era buio pesto.
      Immagino però che sia cosa in cui sperano molti pianisti.
      Un po' come quell'atleta del pattinaggio di velocità alle olimpiadi, che sperava di vincere ma era ultimo,
      poi quelli davanti sono caduti tutti e lui ha vinto. E' improbabile, ma bisogna sempre farsi trovare pronti.

      Se mi ricordo bene, nei primi anni 90' dei gruppi nu metal avevano lanciato la moda di portare la camicia abbottonata solo col primo bottone.
      una cosa tipo mantello di superman, ma non nudi sotto. E comunque, lui gli occhiali dove li metteva quando si trasformava? Siamo realisti, su.

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    3. Ah, El grillo! Tesoro!
      Bubu è il migliore, ever.

      E' tutto un estote parati, sempre.
      Mantello di Superman? Ma cosa...?!
      Orrendo, e qualcuno ci si vestiva? Per esempio, tu? Tu ti vestivi così prima di lasciare quella str*n*a e metterti con me? Tu? Tu quoque?!

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    4. No,ho fatto molte cose di cui non vado fiero in vita mia, ma non quello. Anche perchè all' epoca non avevo visto che una decina scarsa di primavere, e comunque non conoscevo ancora la differenza tra il bene e il male. Ma tranquilla, l' affaire con quello storione è finito da lunga pezza; a proposito, a leggere quoque mi è venuta voglia di squacquerone.

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    5. Ah che buono! L'adoro, te lo compro dopo al conad

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  6. Io i treni non li sento quasi mai fischiare :P
    A parte a Lucca, ma perché lì la stazione è talmente piena di gente che suona per dire "Wei, belli, via dai binari o è un casino" :P

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    1. Sì infatti anche qui è così, è per far spostare gli idioti che penzolano oltre la linea. Ora comunque dopo anni e anni di pendolarismo non ci faccio nemmeno più caso al fischio

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  7. Fischia SEMPRE SEMPRE SEMPRE SEMPRE!!! Da spaccatimpani. Soprattutto al ritorno, tanto che di solito mi tappo le orecchie.
    Però mai come alla stazione prima della mia, per avvertire la marea di BIP (con tanto di bambini in braccio e una volta ho pure visto due deficienti con tanto di passeggino) che attraversano i binari invece di utilizzare scale, sottopassi e ascensore. Prima o poi ci scappa la strage.
    Certo se si decidessero a mettere qualcuno a fare multe si riuscirebbere, oltre a disincentivare questa pratica idiota, a ripianare il buco di bilancio del Comune, penso.

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    1. Ah dai! Qui dipende proprio, ma soprattutto nelle città, dove c'è più gente. Noi partivamo da #Paesucolo, per cui quasi mai fischia.

      Stai scherzando? Gente con il passeggino?! Idioti. Idioti completi

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    2. Da noi qui hanno proprio il fischio nel sangue. Sigh!
      E ci sono pure parecchi tipi che stanno oltre la linea gialla in bilico, a pensarci bene, e non si rendono conto che devono spostarsi un po' più in la senza il fischione da paura.

      Oh yes, passeggino. E c'è da considerare che si deve proprio fare una bella arrampicata perchè tra il marciapiede e i binari c'è un bel saltone. Mah?

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    3. Pesnavo alla stessa cosa. Capisco che non si fanno le scale, ma non è esattamente poi così comodo oltrepassare i binari con un passeggino in braccio. Ma wtf!
      Tra l'altro, se c'è una cosa su cui tutti concordano (e ho pure perso un amico, per questo motivo) è che se hai il treno alle spalle ti aspetti sempre di sentirlo arrivare, e invece non è vero. Non lo senti mai.

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    4. Posso solo dire che una volta (sempre alla stessa fermata incriminata, che tra l'altro è una fermata "dritta", niente curve, solo una galleria parecchio corta, quindi vedi benissimo lo stesso in lontananza) stavo leggendo tranquillamente, sento un fischione mannaro spaccatimpani ininterrotto proveniente da lontano, tiro su lo sguardo e capisco.
      Giuro, 10 anni di vita in meno.
      Stava arrivando un treno IC bello veloce che non fermava in stazione e c'erano parecchie persone che stavano attraversando i binari. C'è mancato davvero poco.
      Una volta passato hanno ricominciato come se niente fosse ad attraversae i binari.

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    5. Leggete http://www.miol.it/stagniweb/foto6.asp?File=gottenh&InizioI=1&RigheI=50&Col=5 con particolare attenzione alle foto 2, 5 e 6.
      Si possono attraversare i binari, anche coi passeggini: in Germania lo fanno, come potete vedere, in totale sicurezza. E senza bisogno di (costosissimi e scomodi) sottopassi.

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    6. @Impiegata: la cosa incredibile è che dopo riprendono come niente fosse. Capisco rischiare la vita per sé, ma quella di tuo figlio?

      @Astro: un conto è una stazioncina con treni che fermano di sicuro, come quella indicata. Un'altra una stazione in cui alcuni treni, come gli IC di cui parla ImpiegataSclerata (o quasi tutti quelli che passano dalla mia piccola stazione posta sulla Milano-Bologna, senza andar lontano), passano ad alte velocità senza fermarsi. Non mi interessa se in Germania lo fanno, per me è pericoloso lo stesso.

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    7. @ Astro

      > [cut] in Germania [cut]

      Basta quello: hai (ho) già detto tutto.

      Ma, dato che tocchi le corde soavi, continuo: gli itaGliani non concedono rispetto, pazienza, e senso civico tutto. E sappiamo per quali motivi.
      Anche soltanto per i tracciati a bassa velocità (come osserva Trantor), non saprei neanche immaginare tutte le varianti alternative che verrebbero attuate per attraversare comunque ed in ogni momento nonostante cancelli et segnaletica: tra scavalcamenti e semi-sabotaggi, non bisognerebbe attendere 1 mese per il record mondiale di splatter[ing] sui binari :@

      Quegli attraversamenti/comportamenti (che hai segnalato), e migliaia di altre cose, non sono (ancòra) proponibili in questa itaGlia; nemmeno per ridurre la massa di imbecilli/utOnti: si otterrebbero paralisi di traffico e rovine [in]volontarie di macchine et personale. Come dire che ciò che si risparmierebbe, relativamente ad un cavalcavia/sottopassaggio, lo si dovrebbe pagare (moltiplicato) in danni conseguenti.

      Cmq, Grazie di [r]esistere (in Italia) :)

      Morbido

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    8. Ma perchè stupirsi? Il mese scorso ero in autobus e vedo attraversare a 15/20 metri dall'attraversamento dotato di semaforo una doppia scolaresca di seienni in gita accompagnati da maestre e forse anche mamme...
      In aggiunta, ve lo devo proprio dire che il semaforo era verde ma per autobus e macchine, non certo per i pedoni?

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    9. Lo fanno anche nelle stazioni di medie dimensioni (8 binari, con passaggio di treni IC o ICE, questi ultimi piu' o meno corrispondenti ai frecciargento), analoghe a Milano Rogoredo, che non si può definire esattamente una stazioncina. Gottenheim era comodo perché qualcuno (che tra l'altro lavora nel campo) aveva già pubblicato qualcosa di organico e ben fatto.
      Conta che molte stazioni interessate da traffico veloce in Germania non hanno nemmeno la piattaforma sul binario di corretto tracciato: i treni che fermano, tipicamente suburbani, prendono il binario in deviata per fermarsi. Così il problema della pericolosità dei treni che non fermano non si pone.
      C'è inoltre un altro disincentivo nella maggior parte delle stazioni (non in tutte): il marciapiede è alto 95 cm dal piano binari, contro i 25 italiani (in rialzo a 55): attraversare fuori dai cancelli è quindi molto difficile.
      Che poi in Italia non sia applicabile per manifesta idiozia di molti è un altro discorso. In Italia sicuramente qualcuno morirebbe il primo giorno (e il fatto, in accordo con le leggi di Darwin, si potrebbe definire un aumento dell'intelligenza media della popolazione).

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    10. @Impiegata: abominevole. Queste cose mi fanno veramente incazzare

      @Morbido: infatti, il punto è proprio che siamo in Italia, un posto dove - cito Impiegata - le insegnanti delle scolaresche iniziano presto a far attraversare i bambini col rosso.
      Per cui, @Astro, se in Germania lo fanno anche nelle stazioni grosse con 8 binari eccetera o con determinati cm di distanza eccetera e la banchina eccetera tutto questo non cambia le cose: parlavamo dell'Italia, e in Italia, al momento, il sistema e lo stato generale di educazione al vivere civile (che comprende anche il capire quando una cosa è rischiosa e mette in pericolo se stessi e gli altri) non sono al livello della Germania.
      Per cui quando un ES o similare in Italia attraversa la stazione di Modena (dove ogni poco qualcuno si suicida, non a caso) io penso che attraversare i binari sia pericoloso, e basta.

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  8. > "e quindi sei proprio pianista di lavoro?"
    > "sì, infatti"
    ...
    > "beh, e in cosa ti sei laureato?"
    > "fisica."

    Due campi proprio adiacenti, eh? Avesse detto matematica ci poteva stare, ma fisica...

    Certo che persegue proprio lo stereotipo del fisico teorico, con poche idee, ma ben confuse, capace di teorizzare sul funzionamento dell'universo, ma incapace di organizzare una gita sul lago...
    E persino quello del pianista che perde un treno al giorno, nonostante tu sia li in stazione ad aspettarlo.

    > "era psicologico"
    Pure Psicologia ora? Ma 'ste tipo è parente di Pico De Paperis?!?

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    1. Beh, la musica è qualcosa che si può praticare e di cui si può godere anche se si è laureati in altre cose. Mica è obbligatorio aver fatto musicologia (nel senso, per certi versi magari lo fosse, visto che alcuni musicisti in pratica hanno la terza media e non sanno neanche esprimersi in italiano, oltre a non sapere in che secolo visse il compositore di cui stanno eseguendo le opere).
      E comunque se proprio si vuole essere pedanti la musica è fisica

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    2. > E comunque se proprio si vuole essere pedanti la musica è fisica
      Io la vedo più come matematica che fisica, comunque...

      La mia affermazione dipende dal fatto che, generalmente ad una persona normale, raggiungere un traguardo come una laurea in una materia scientifica (AKA fisica, chimica, matematica) con lode, richiede, oltre all'impegno, una determinata predisposizione a tale materia (leggasi, se per le lingue non sei portato, come il sottoscritto, può impegnarti fino a parlarne correttamente un paio, ma stai pur certo che non potrai mai passare per un madrelingua, inoltre, non potrai mai scrivere libri o simili in tale lingua!).
      Quindi, se questo è anche diventato uno dei migliori pianisti al mondo, significa che madrenatura è stata parecchio sregolata nel consegnare l'abilità a 'sto tizio...

      Comunque, è consolante che anche un genio come questo rischi di perdere il treno pur di prendersi una pizza, mi fa sentire meno schiavo del mio stomaco!

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    3. Evidentemente ha una mente scientifica: non è automatico né obbligatorio, ma può essere che una predisposizione scientifica aiuti a memorizzare perfettamente la musica; il fatto che lui riesca a suonare a memoria interi concerti di Liszt e Beethoven (e chissà che altro) significa che analizza, scompone e quindi comprende in senso geometrico, logico ed eidetico le partiture, un po' come i campioni di scacchi.
      In più (e non sarebbe un musicista, altrimenti) ha anche una grandissima sensibilità espressiva. Insomma, i miei rispetti! :)

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  9. Ahah ma questi simpatici personaggi li conosci tutti tu, eh! xD

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  10. > "no, è robetta. Solo una triennale, niente di che."

    ha ragione, é solo una triennale, si riesce a fare pochino di fisica in cosí poco tempo...

    Io stupisco per la musica piú che altro!!!

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    1. Mah, io stupisco anche per la fisica! O meglio, stupisco per la capacità di laurearsi con la lode in qualcosa di completamente diverso e contemporaneamente essere il terzo migliore pianista del mondo!

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  11. > Ogni volta che viaggia dimentica un capo di vestiario in un taxi, o nella mia auto.

    Indipendentemente da dove stia viaggiando, dimentica capi di vestiario nella tua auto? O_O

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    1. :D

      Beh siamo amici, mi è capitato più volte di scarrozzarlo dopo i concerti o di portarlo a bere qualcosa, dato che quando viene dalle mie parti non ha l'auto :)
      Comunque sì, li dimentica. Sempre.

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    2. Sorry, mi sono s-piegato male (infatti ho mal di schiena): intendevo che, da come la leggo io, qualsiasi viaggio, quindi - visto che é romano - parte da Roma per andare a Napoli, e dimentica qualche capo di vestiario nella tua auto, pur essendo te a diverse centinaia di km di distanza? O_O
      Ci deve essere qualche distorsione spazio/temporale o qualche tunnel iperspaziale che collega il suo abbigliamento alla tua auto... :P

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    3. riflessioni pseudo-ingegneristiche ad alta voce:
      potrebbe essere sfruttabile la cosa... una specie di teletrasporto da ST... fareste un sacco di soldi: lui vende capi di vestiario e chi li indossa, ovunque sia, si ritrova automaticamente "dimenticato" nella tua auto... ovviamente poi sta a te ricordarti di far uscire il "dimenticato"... io ci starei: dovrebbe esserci un risparmio notevole sul volo di rientro, devo poi vedere quanto vale il delta jat/trenitalia per capire la questione economica, ma sicuramente a livello tempistico il guadagno c'é... e come diceva qualcuno, visto che anche il tempo é denaro... :D

      PS: scusa per il doppio commento

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    4. No, ma mica fa sempre quel viaggio lì... Boh, cambia sempre, a volte si ferma a dormire dalle mie parti e allora capita che ci vediamo...

      La cosa del teletrasporto è freudiana? :D
      Sarebbe buffissimo, ti immagini?

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    5. Infatti la mia era solo un'ipotesi di viaggio, per sottolineare la situazione ;)

      Teletrasporto freudiano? Boh... dici che io potrei mai fare commenti freudiani sul blog di una gentil donzella tutta casa e chiesa? :P

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    6. Casa e chiesa? Se intendi dire che i libri sono la mia religione allora ok. Se no @ç#]£%$&|! :D

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