Venezia è fondamentalmente una città malinconica, o almeno lo sta diventando, se vai oltre la cortina di paccottiglia vetraia e magari fai un giro nelle vie ormai spopolate dei quartieri ignorati dai tuvisti (il refuso è intenzionale).
In ogni caso, appena entrata in piazza S. Marco ho avuto un attacco fenomenale di sindrome di Stendhal, non riuscivo a fermare i lacrimoni mentre guardavo la basilica e pensavo ai Gabrieli.
Ne ho avuto un altro di fronte ai magnifici cavalli bronzei provenienti da Costantinopoli, dato che ho una vera e propria ossessione per l'impero bizantino.
Oltre che per lo shantung, ovviamente.
Ma questa è un'altra storia.
Nessun commento:
Posta un commento