domenica 9 dicembre 2012

Fenomenologia dello spettatore da concerto #3

Il Cane-Ombrello

Piove.
Il Cane-Ombrello è costituito da un'elegante signora con accento parmigiano che vi precede nell'accedere all'ingresso esterno del teatro.

La riconoscete perché è quella che, senza voltarsi, giammai manifestando alcun tipo di scrupolo etico in proposito, scuote furiosamente l'ombrellino richiudibile dalle 8 alle 15 volte all'indietro su di voi, il tutto continuando a chiacchierare di acconciature elaborate con la vicina, anch'ella un Cane-Ombrello.


I Tedeschi

I Tedeschi si spostano in gruppo, un piccolo manipolo di unni con cravatta sbagliata e alito al crauto.

Il loro apparente proposito è quello di ascoltare con voi Wagner.
Il loro segreto piano è invece quello di rompere i maroni.

Essi sono astuti, poiché per prima cosa vi accerchiano abilmente fra le poltrone della platea, in modo tale che prima che ve ne rendiate conto e possiate cambiare posto vi sentite all'interno di una birreria di Monaco, perduti.

Secondariamente uno, forse il capo, nell'attesa pre-concerto ritiene indispensabile farvi alzare dalle 6 alle 7 volte entrando e uscendo dalla fila di poltrone, ogni volta con un compiaciuto "Sorry again" che alla settima volta, francamente, suona epistemologico.

Fate infine attenzione, perché può capitare che il gruppo comprenda un raro esemplare di TCISTAZE - la Tedesca Convinta che l'Italia Si Trovi all'Altezza della Zona Equatoriale: la riconoscete perché si è in gennaio e lei indossa un abitino di pessimo gusto trasparente, non ha le calze e si ostina a guardare con disprezzo il suo foularino appoggiato con nonchalance sulla poltrona, tremando come una foglia - un po' come quando voi uscite di casa deridendo lo zio Rodolfo affermando superiori "figurati se fa così freddo da nevicare...!" e poi qualcuno vi mette in mano una pala per liberare l'accesso al garage.


Quelli che si alzano sull'ultima nota

Gli esemplari di QCSASUN innanzitutto dovrebbero morire, magari prima del mio prossimo concerto in abbonamento, grazie.

Sono quelli che sull'ultima nota (i più esperti), o appena si inizia ad applaudire per la fine del concerto (i più anziani, ormai fuori esercizio e sorpassati da più giovani vecchie volpi) si alzano improvvisamente e fanno alzare tutti i vicini di fila (VOI) per uscire.

Dove si rechino con tale urgenza non è dato sapere; essi sono tutti importanti manager americani con l'aereo per Los Angeles in partenza alle 22.37, presidenti del consiglio improvvisamente richiamati al Colle, scienziati nucleari reperibili nel fine settimana per gestire fughe di materiale radioattivo o sindromi cinesi, chirurghi di turno in pronto soccorso d'emergenza che, vedendo l'accettazione vuota, avevano pensato di ingannare il tempo con una puntatina a teatro, oppure semplici idioti a cui scade il parcheggio.

Li vedete uscire a frotte con passo spedito e uno scopo nella vita così presente e certo che voi ve lo sognate, uno scopo così, mentre metà teatro sta ancora applaudendo entusiasta.

Inutile dire che i musicisti sul palco ovviamente vedono tutto 'sto esodo di deficienti, e a voi non resta che vergognarvi per tutti quei QCSASUN che infangano la reputazione del vostro paese.
Più di quanto abbia già fatto il nano, ovviamente.

35 commenti:

  1. Più di quanto abbia già fatto il nano? No, dai, non è possibile.

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    1. Era surreal-provocatorio.
      E' però altrettanto privo di logica e irrispettoso, fatte tutte le debite proporzioni del caso.
      Io mi vergogno sempre moltissimo.

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    2. Non ti dico quanto mi sono vergonata io quando sono andata a vedere l'agognata rappresentazione serale del balletto Il Lago dei Cigni e alla mia sinistra, qualche metro più in là (fortunatamente, se no uccidevo qualcuno) c'era coppia di nonni (?) con 2 nipotini. Una di 7/8 anni che stava buona (e dopo 10 minuti si è beatamente addormentata) e il fratellino più piccolo e rompic.....i che ha parlato e fatto casino per buona parte dello spettacolo nonchè preso a calci ininterrottamente la poltrona della poveretta davanti che continuava a voltarsi e fulminare con lo sguardo quei 2 deficienti che avevano portato dei bambini troppo piccoli ad uno spettacolo non adatto a loro (di mercoledì sera, voglio vedere chi riusciva a svegliarli il giorno dopo per portarli a scuola e all'asilo), che continuavano a scusarsi facendo, quindi, pure loro bordello, ma che si sono ben guardati dal prendere e togliersi dalle p@lle, rovinando così lo spettacolo a parecchi.

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    3. Li odio.

      Quando ero piccola se ai concerti facevo casino mia madre non solo mi sgridava, ma mi portava anche via.

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    4. Non ci credo che qualche volta facevi casino ai concerti da piccola. ;-P

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    5. Eh eh :) Casino no, ma tipo a volte mi annoiavo e boh, non so bene cosa facessi, ma si capiva che facevo pesare la cosa e mia madre per educarmi al primo accenno di capriccio mi portava a casa, ovviamente non per accontentarmi, ma il contrario.

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    6. Certo.

      Comunque, purtroppo, i Cani-Ombrello sono dovunque ovunque e comunque.
      Te li ritrovi davanti soprattutto quando devi salire in treno o in autobus e guai a dire qualcosa, ovviamente hanno ragione loro.

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    7. Già, infatti. Quelli che vanno a teatro sono un sottoinsieme vestito bene, ma ce ne sono ovunque. E' la fine!

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  2. No, infatti, dai, non esageriamo :P

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    1. Ovviamente era per dire. Io comunque lo trovo, come dicevo sopra, così illogico, penoso e 'italiano' da vergognarmene comunque al loro posto.

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  3. Io odio quelli alti due metri che si siedono proprio davanti a me che sono alta un metro e una pagnotta morsicata. Cioè dovrebbero badare alla persona che hanno dietro, sti gorilla dei miei stivali. E invece no!!

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    1. Mah, lì i posti sono numerati. Comunque anche al cinema c'è sempre una certa fauna, fra gli spettatori

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    2. Io, da appartenente alla categoria "decisamente troppo alti", cerco sempre di spalmarmi sul sedile per consentire la visione a chi mi sta dietro... però, se lo spazio per le gambe è studiato per gente alta un metro ed una pagnotta morsicata (gran bella definizione, Arounderground ^^), mi ritrovo ad abbracciarmi le ginocchia ed impossibilitata ad applaudire...

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    3. Spesso sì, è tutto studiato solo per persone magre e magari senza problemi di deambulazione. Come sugli aerei low cost, tipo.

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  4. Peccato.
    Splendido post, rovinato dalla vostra monomanìa.
    Davvero c'è bisogno di dimostrare di essere anti-lui a ogni c...tina? Davvero c'entrava qualcosa, qui?

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    1. Boh, mi è venuto così.

      Surreale e basta.

      Sono anti-lui e anti-un sacco di cose, oltre a lui, perché è la mia opinione.
      Non c'entrava un c* ma mi è venuto così.
      Grazie per i complimenti, che nel mio caso non sono proprio rovinati da alcunché.

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    2. Si.
      C'entrava perfettamente.
      Non esiste miglior termine di paragone per i danni d'immagine riportati dall'Italia all'estero: mafia, Mussolini, scegli tu ma lui li sconfigge tutti.
      Insieme.

      Hai esempi migliori?

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    3. @Valeren: esempi? migliaia, credo.
      Forse non "migliori", ma sicuramente più attinenti che non la monomania di chi pensa sempre alla stessa cosa.

      (incidentalmente: Mussolini, ai suoi tempi, aveva portato l'immagine dell'Italia all'estero ai suoi massimi storici; forse non sempre le cose stanno come si vorrebbe che stessero)

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    4. @Trantor: confermo e anzi rinnovo i complimenti, ma quello rovinato è il post ... come noterai (temo) anche dal prosieguo dei commenti.

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    5. @Trantor. Dimenticavo: io non contesto l'opinione, contesto il momento e il contesto in cui è stata espressa. In questo topic, fa la stessa figura che dire:"Ieri sono partito per la Francia, e non mi piace la marmellata" o anche "Ho letto un buon libro, e odio Gargamella".

      (e questa, ovviamente, è solo la MIA opinione, che potete tranquillamente non condividere ... però spero che una riflessione ce la farete)

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    6. Ma io scrivo abitualmente cose come "vado in Francia e amo la marmellata", e se anche non è stato così potrei farlo visto che amo il surreale.

      E poi, francamente, :) io di rovinato non ci vedo proprio niente: ognuno ha le sue opinioni e questo non solo non mi rovina la giornata, né il post. Mi spiace lo veda così :)

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  5. Oddio, il nano. Ho lo spirito fiaccato.

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  6. sìssi, anche da noi, paro paro, gli farei lo sgambetto quando escono.
    ma il top - mi sa che te l'ho già raccontato? - fu quando alla prima dell'"isabella" di corghi una signora distinta di fianco a me si alzò e se la diede a gambe alla fine dell'ouverture :D
    ah, e invece al concerto che abbiamo fatto giovedì scorso che era una cosa importante ma informale, per ricordare un amico che è morto poco tempo fa, al bis del brindisi di traviata mezza sala aveva cominciato a battere le mani a tempo, e io tutta contenta pensavo 'va', il pubblico dei cignolesi si sveglia, allora non sono dei cartonati', invece l'altra metà della sala ha cominciato a fare "SHHHHHHH! SHHHHH!" fortissimo e i battitori di mani hanno smesso, poveretti.

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    1. La distinta signora, ma quanto odio. Insomma, va bene andarsene, ma almeno un po' di rispetto per gli esecutori.

      Noo la storia degli inibitori dei battimani mette così freddo... Ma rotolo per l'"allora non sono dei cartonati" ;) Io non lo so, in un contesto di ascolto colto mi dà fastidio se tra un movimento e l'altro si battono le mani, ma se il concerto è entusiasmante e il battere le mani è sintomo di "vacca oh, mi è piaciuto" e non di "è finito quindi si applaude" allora mi va bene.

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    2. era "vacca oh" eccetera, capirai, il brindisi in fine di concerto è fatto apposta, era una serata che ci stava come il cacio sui maccheroni.
      ma i cignolesi, li vedrai, hanno geneticamente un precursore dell'aspirapolevere innestato nell'orifizio posteriore che inibisce loro qualsivoglia manifestazione di sentimento, coinvoglimento, esistenza in vita. non tutti, eh, ma quelli "bene" sicuramente.
      cmq a parziale discolpa della signora di corghi, bisogna dire che nell'isabella aveva messo la chitarra elettrica e la batteria e il narratore era elio di elio e le storie tese. però era uno spettacolo bellissimo. (finiva con un canone infinito "tieni stretti i tuoi sogni, isabellaaaaa...")

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    3. Non li facevo così... Un amico però mi ha detto che #tua città è davvero incantevole, e che non a caso ha splendidi ricordi che lo legano là :)

      Elio? Elio?? Non so cosa avrei dato per assistere!

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  7. Cane-ombrello: perchè non rendergli pan per focaccia: chiacchiera amabilmente con una tua amica e intanto dai una scrollata all'ombrello, ma nella direzione apposita per benedire l'altra, e quando si volta a reclamare la guardi per un solo istante come fosse un'aliena che parla una lingua sconosciuta, poi riprendi a chiacchierare con l'amica, fingendo di non aver notato l'interruzione o esclamando un "Ma che maleducata, intromettersi così nei nostri discorsi...!"
    All'occorrenza, ricorda che l'ombrello può anche essere un'ottima arma di difesa... ;)

    Tedeschi: personalmente fino a 3 volte sopporto, ma alla 4° volta che mi alzo (ovvero il suo secondo ritorno dal bagno), gli faccio "gentilmente" notare che sono disponibile a scambiare posto con lui, così che possa andare affancoil senza continuare a scassarmi i marroni...

    QCSASUN: non faccio il minimo cenno di movimento per favorirli, e quando chiedono di lasciarli passare, accenno un massaggio alla caviglia e spiego che mi si è addormentata una gamba e non posso alzarmi finchè non riprende la circolazione, quindi conviene che escano dall'altro lato se hanno tanta fretta... ovviamente bisogna star pronti a sfancularli pubblicamente, se osano dare fiato al pertugio che qualcuno gli ha piazzato sotto il naso per sbaglio... ;)

    Tre metodi semplici per far capire al prossimo che è meglio che non rompa troppo. Non è detto che funzionano sempre (nel qual caso resta valido il fatto di essere quasi 2 metri per più di 100 kg con la capacità di accendere lo sguardo di una luce assassina) ma quando funzionano danno una discreta soddisfazione, tranne il primo che non ho mai dovuto utilizzarlo... ovviamente per mancanza di un'amica con cui chiacchierare... :P

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    1. 1) già, sarebbe bello, io purtroppo in quelle situazioni vengo sempre presa di contropiede e non riesco mai a rendere pan per focaccia - figuriamoci vendicarmi! Ma mi piacerebbe. Sì, mi piacerebbe.

      2) Il colmo è che non doveva andare in bagno (sarei stata comprensiva), ma voleva continuamente commentare il tal passo del libretto di Wagner con l'altro crucco in cravatta sbagliata. Cazzo, o di qua o di là.

      3) io ho iniziato a guardarli veramente malissimo, un misto di sarcasmo, indignazione e "povero idiota". L'altra sera infatti uno mi ha anche detto, senza che io l'apostrofassi, "eh insomma io devo andare!", scocciatissimo.
      Gli altri se ci badate di solito guardano davanti a sé un punto non precisato dello spazio oltre V'ger, oppure per terra.

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  8. > Cane-ombrello

    Ma il maschio di questa specia é per caso il vecchiaccio che gira con l'ombrello sottobraccio con la punta alzata tentando di ripopolare il mondo di novelli Polifemo?


    > Il loro segreto piano è invece quello di rompere i maroni.

    Secondo me é piú vantarsi a casa che sono stati in Italia a un concerto, ma faceva freddo/caldo/casino/etc. I tedeschi a lamentarsi sono imbattibili

    Non dimenticare che le TCISTAZE indossano anche abiti invernali di pessimo gusto, giusto per non confondersi.

    Devo dire che tra i Tedeschi ho notato pochissimi esemplari di QCSASUN (Quelli che si alzano sull'ultima nota), ci sará motivo?
    Semplicemente penso che fa ancora piú figo (per loro) mostrare che sono lí fino all'ultimo e/o poter avere piú occasioni per far alzarie gli altri nella fila.

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    1. Cane-ombrello: direi di sì, sono loro. Solo che li trovi più spesso in giro, tipo in metropolitana; a teatro ho avuto modo di verificare come siano donne, di solito.

      Vero, se possono dire su agli italiani quasi vengono.

      No no infatti, i QCSASUN sono tutti italianissimi; l'Italietta, proprio. I tedeschi stanno lì finché i tizi delle pulizie li scopano fuori al mattino dopo, rievocando con sguardo estatico e frasette sognanti la magnifica esperienza lirico-classica appena esperita. Di solito si dicono a vicenda "aaach, Italien!" (una variante di "aaach, Venedig!") e poi, appena tornati a casa, iniziano a lamentarsi dell'immondizia per strada.
      A ragione, peraltro.

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    2. Ecco mi pareva giusto sui QCSASUN allora... devi sentirli come vanno di stereotipi qui.
      Circa come gli stereotipi italiani sui tedeschi peraltro, eh!

      Vado che la donna delle pulizie sta chiudendo!

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    3. Te la sei cercata... Morte ai QUARK con la tristezza infinita di questi versi di Goethe.

      Wer reitet so spät durch Nacht und Wind?
      Es ist der Vater mit seinem Kind.
      Er hat den Knaben wohl in dem Arm,
      Er faßt ihn sicher, er hält ihn warm.
      [...]
      Dem Vater grauset's, er reitet geschwind,
      Er hält in den Armen das ächzende Kind,
      Erreicht den Hof mit Mühe und Not,
      In seinen Armen das Kind war tot.

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