domenica 7 luglio 2013

I Q-CLAC-NoLC (Quelli che 4)

Quelli che l'arte contemporanea non la capiscono (Q-CLAC-NoLC)

Quello che dolcemente accomuna Quelli che l'arte contemporanea non la capiscono (Q-CLAC-NoLC) è che non sono mai stati ad una mostra di arte contemporanea.

La categoria poteva infatti anche soprannominarsi Quelli che non sono mai stati ad una mostra di arte contemporanea e danno per scontato che loro non la capiscono ma non in senso egocentrico-umile-farsi-da-parte, no, in senso proprio che boh, l'arte contemporanea non si capisce, basta.

La fatidica frase Aaaah io l'arte contemporanea non la capisco (corredata dal classico tirare su il mento come a dire aaah boh, sticazzi me ne lavo le mani, più frequente nelle femmine, oppure dal tono di voce di solito impiegato in circonlocuzioni retoriche come probabilmente sarò solo io al mondo che mi sbaglio, sbaglierò certamente io neh, ah ma sarò sicuramente io ad essere ignorante PERO' blablablablabla, eccetera) la fatidica frase dunque scatta non appena nella conversazione, mentre si sta parlando fitto fitto tutti presi di cataratta e gamberetti sgusciati, viene articolato il gruppo di fonemi "alv..."

commensale 1: "alv..."
Q-CLAC-NoLC: "eh? Cosa? Come? Eh? Aaaah, io l'arte contemporanea non la capisco."
commensale 1: "..."
commensale 2: "..."
commensale 3: "..."
commensale 4, con la forchetta a mezz'aria: "..."
commensale 5: "ma cosa..."
commensale 6: "che..."
"veramente stavo dicendo alv..."
"ah! L'arte contemporanea! Ma chi la capisce, boh. Ah ma sbaglierò io, sbaglierò io. Però secondo me è fuff..."
"veramente stavo dicendo alveolo polmonare"
"..."
"non Alvar Aalto" [*]
"alveolo polmonare"
"alveolo polmonare."
"alveolo polmonare?"
"alveolo polmonare."
"non Alvar Aalto?"
"non Alvar Aalto. Ma se vuoi ne possiamo sempre parla..."
"uff, no."
"..."

Oppure, ed è il caso più pernicioso,

commensale 1: "sapete, credo di poter tranquillamente affermare che la migliore scelta in tal senso possa essere costituita da Pica..."
Q-CLAC-NoLC: "Picasso, buahahahah!, Picasso, mioddio. Picasso, ma uahauahahaha!"

Silenzio.

Il Q-CLAC-NoLC viene guardato interrogativamente in assoluta immobilità per circa 8 neri secondi da 10 commensali, un cameriere il maître il cuoco il raccoglitore di tartufi e tre tassisti lì fuori.

"no, er, ahahah!, no, ecco, nel senso. Picasso, ma boh."
"..."
"potevo farli anch'io, eh. nghf. Cioè, tutti quegli scarabocchi."
"..."
raccoglitore di tartufi: "...!"
"aaaah boh, io l'arte contemporanea non la capisco."
"guarda che stavo parlando di Picasa web album e dei fottuti prodotti google"
"...ah."
"comunque Picasso non è contemporaneo"
"lascialo perdere, Trantor"
"Picasso non è contemporaneo."
"sì, ma lascia stare."
"lui non sa cosa vuol dire contemporaneo!"
"ok, basta"
"Pica..."
"basta"
"ok."

52 commenti:

  1. {aprendo un ombrellone}
    Spesso mi son sentito burlato (per non dire peggio) da tutto ciò che aveva l'etichetta di "Arte Contemporanea" :[

    {indossando scafandro}
    Perchè non c'ho trovato nè arte nè parte :|

    {raggiungendo i 600m d'immersione}
    Ho visto una moltitudine di m3rd4 :o

    {chiudendosi nel bunker antiatomico}
    Insomma... ---n-o-n---l'-h-o---c-a-p-i-t-a--- :s

    Preferisco specificare che gradisco il Postmodernismo, in tutte le sue espressioni, 'che lì trovo almeno un po' di "anima dentro l'opera" :)

    E sto benissimo con COlei che gradisce l'"Arte Moderna".

    Perchè "piace ciò che piace" :)

    Morbido

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma non devi aprire né ombrelloni né scafandri, scusa :D

      La vita non è bianca o nera: l'arte contemporanea è piena di idiozie e di opere brutte, l'arte contemporanea è piena di opere bellissime, l'arte contemporanea è piena di opere così così.
      L'arte del Seicento è piena di cose bellissime, di cose così così, di opere orrende. (anche un ex voto può essere del '500, ma di solito fa schifo. Artisticamente).

      Facciamocene una ragione, e nello stesso tempo smettiamo di fare di tutta l'erba un fascio: perché la gente sull'arte contemporanea reagisce sempre così? Si sente in colpa se non la ama, oppure dice "non si capisce" quando non fa neanche lo sforzo di leggere una didascalia per capire cosa è rappresentato (non sei tu, ovviamente, parlo in generale; nello stesso tempo, l'arte contemporanea è così vasta e diversificata che beh, magari hai solo visto un autore che non ti piaceva).

      Non basta semplicemente dire "non mi interessa" o "non mi piace", come scrivi tu?
      Evidentemente no, la gente comune non riesce a dire "non mi interessa"; fa molto più ego dire "non si capisce", anche nascondendosi dietro la falsa modestia "l'arte contemporanea io non la capisco", che poi è una cazzata, perché basta mettercisi e se mai la frase successiva è "non mi piace" o "mi sembra una cazzata", cosa che dico io stessa molto spesso davanti a certe installazioni (però io le didascalie le leggo, tipo).

      Quello che volevo sottolineare è che esistono un sacco di persone che usano un cazzo di luogo comune per una cosa che non si sforzano affatto di capire, e che comunque - qualora ci si provasse - sarebbe estremamente variegata. Non è che se un'opera di un tizio contemporaneo non piace allora tutta è da buttare, o tutta "non si capisce".

      Per la cronaca, direi le stesse cose se si parlasse di calcolo differenziale o di alfabeti giapponesi.
      A me sembrava ovvio. Detto questo, io preferisco il '400.
      Penso queste cose lo stesso, però. :)

      Elimina
    2. > Ma non devi aprire né ombrelloni né scafandri, scusa :D

      Grazie X) Mi sono preparato al peggio... Ora esco dal bunker...

      ...'che COlei rincasa tra poco e devo ancòra incominciare a preparare le succulente polpettine impanate. E si sa che le polpettive vanno fatte con tanto ammmore altrimenti poi si sente che è mancato qualcosa. Perchè il lento desinare è l'arte del mangiare. E quando mangio con COlei, estendiamo il concetto di "trasmissione emozionale" :>

      Hai perfettamente illuminato la vergogna e la paura nutrite da certi soggetti: più di così, non resta che azionarsi di martello >:)
      O di deodorante... :@

      Morbido

      p.s. Cmq, nel caso... ...mi sarei salvato nel bunker? Perchè, se funzionasse, potrei aggiungere, all'arredamento, qualcosina (ina ina) del '400 =)

      Elimina
    3. Maschi:sempre a cercare tana. Dimenticano che prima o poi devono uscirne, ed è lì che - ZAK! - trovano la sorpresa >v<
      Fortuna loro che esistono le polpettine succulente ^.^

      ..::COlei::..

      Elimina
    4. @Morbido: mangiare è uno dei piaceri della vita, quindi è giusto che sia intimamente collegato anche gli altri piaceri :)

      Ah ah, il bunker! Tappezzato di dipinti fiamminghi del '400 mi sarebbe stato abbastanza impossibile bombardarlo ;)
      Ammesso che abbia mai voluto bombardare il vostro bunker qualsiasi cosa tu avessi potuto affermare, ovviamente. ;)

      Elimina
    5. @COlei: ah ah! ;) Esatto, zac e beccati!

      Elimina
  2. (pensare che Pablo da giovane era un ottimo disegnatore dal vero. Ma tant'è)
    Può darsi che lo dicano per darsi un tono, o per fare gli splendidi, o per fare in modo di non troncare la conversazione.
    Anche se così facendo la fanno deragliare :P
    In effetti, dovrebbero dire "non la conosco" o "non la seguo", dato che non hanno idea di che si sta parlando. Che poi ci sono così tante correnti, fiumi e fiumiciattoli che pochi sanno che succede nel mondo per questo genere di cose.
    E in genere, ma non è detto, sono persone che lavorano nel campo, in un modo o nell'altro.
    Comunque essendo un settore autoreferenziale (come, credo, il mondo della moda e altri settori, anche la musica contemporanea) il fatto che il fruitore "non comprenda" fa parte del giuoco delle parti, credo...Fa parte del business.
    Non a caso c'è gente pagata per spiegare questo genere di cose(no pun intended). probabilmente la cosa è nata come elitaria e nel pubblico generale, è diventata come un luogo comune, diciamo. Onestamente molti di quelli che vanno a quel tipo di mostre penso lo facciano più per l'evento sociale in sè, che per i "contenuti"; e non che ciò sia negativo in assoluto, dato che in altro caso certe boiate non le andrebbe a vedere nessuno, e quei poveracci che montano le mostre dovranno pur campare, quindi...
    Certo, che qualcuno nasconda la propia incapacità dietro un velo di ermetismo, è successo e succederà, io ne ho visti un po' così, eh eh :P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. > "Può darsi che lo dicano per darsi un tono, o per fare gli splendidi, o per fare in modo di non troncare la conversazione."

      Esatto, credo sia un misto di tutto questo e di difensiva immotivata (la verità, comunque è che la maggior parte della gente non ha idee. Se le avesse non esisterebbe maria de filippi).

      > "Comunque essendo un settore autoreferenziale (come, credo, il mondo della moda e altri settori, anche la musica contemporanea) il fatto che il fruitore "non comprenda" fa parte del giuoco delle parti, credo...Fa parte del business."

      Sì, questo per certi artisti e certe correnti è innegabile, come è innegabile il fatto che a scuola si studi poco o niente già l'arte in generale, figuriamoci quella contemporanea.
      In televisione se ne parla, poi? Ma figurati.

      Creto è che quando alcuni artisti dichiarano di non voler comunicare o spiegare se stessi chiudendosi nel proprio roccolo di autoegocentrismo radical chic a me vien voglia di ammazzarli con un bastone.

      Anche certi critici, eh.

      Elimina
    2. Ah sì, il sistema del bastone e della carota:
      li attiri dicendo che hai trovato un bastone che è un opera d'arte, e poi ti fai giustizia con la carota...Tanto più che il betacarotene non lascia tracce.

      Elimina
    3. Perché a parlare di betacarotene io penso subito a spiagge greche?

      Elimina
    4. forse è per tonino carotone. O molto più probabilmente è per quella vecchia pubblicità delle creme solari al betacarotene... Era girata in spiaggia, mi pare. non so se era la grecia, ma in fondo tutte le strade portano a mykonos, no?

      Elimina
    5. Secondo me tutte le strade portavano alla tizia in topless con il cappello di paglia immenso.
      Valeren potrebbe a questo punto raccontarci di quando lavorava in mezzo al casting dello spot della Bilboa, anni addietro.

      Elimina
    6. Più che a Mykonos, direi a Micogeno. Però devo dire di non conoscere bene le strade di Trantor.

      Elimina
    7. Tutte le strade portano a Micogeno.
      Vedi Micogeno e poi muori.
      Micogeno val bene un Oscar Mondadori!
      ... E sentii Micogeno. (Questa è da intenditori)

      Elimina
  3. alveoli polmonari, picasa, google...?
    boh... io non la capisco proprio quest'arte contemporanea... ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io detesto i prodotti google, posso dirlo? Solo io li trovo sempre meno intuitivi?

      Elimina
  4. io sarò più generico. non capisco (evidentemente) l'arte.

    perchè sia in quella "classica" che in quella moderna ci sono delle cose che, secondo il mio gusto, potrebbero essere chiamate arte solo da gente molto disperata.

    prendiamo un Van Dyke. Cosa serve? Che cos'è, oltre che una mera rappresentazione della realtà?

    ma voglio spingermi ben più in là... ovvero... un genio come Leonardo, che ha fatto un sacco di roba figa. e tutto il mondo corre dietro a cosa? La Gioconda.
    il quadro più sopravvalutato in questo universo e probabilmente anche in un paio di universi paralleli.

    poi arriva l'arte moderna. che è fatta di alcuni esempi geniali. e di un sacco di porcate sopravvalutate da critici sotto lisergico.

    comprendo che Kandinsky sia un genio... è ovvio anche ai sassi che Magritte vedeva oltre. Ma quando mi presentano come forma d'arte un cazzo in erezione di tre metri (http://www.lotoflaughs.com/index_file/funny-pics/arte-moderna.jpg) mi viene il dubbio che FORSE non sono io a non capire ma sono loro che mi vogliono prendere per i fondelli.

    ...ed arrivato a qui, mi sorge un dubbio. sono io che non capisco l'arte oppure sono i professionisti dell'arte che pur di vendere farebbero diventare arte anche l'estintore che hanno appeso in galleria?

    Seamus

    RispondiElimina
    Risposte
    1. «...ed arrivato a qui, mi sorge un dubbio. sono io che non capisco l'arte oppure sono i professionisti dell'arte che pur di vendere farebbero diventare arte anche l'estintore che hanno appeso in galleria?»
      Credo che tu arrivi tardi, mi sembra che qualcuno l'abbia già fatto.

      Elimina
    2. @Seamus: neanche a me è mia piaciuto Van Dyke. Inoltre detesto Rubens e Piccole donne, ma d'altra parte mica ci dobbiamo vergognare se abbiamo dei gusti.

      "poi arriva l'arte moderna. che è fatta di alcuni esempi geniali. e di un sacco di porcate sopravvalutate da critici sotto lisergico."

      Concordo in pieno: c'è dentro di tutto, come in ogni cosa. Come scrivevo sotto Sanremo e i Queen coesistono, facciamocene una ragione senza fare di tutta l'era un fascio COME FA LA MIA CUGINA PAZZA

      Elimina
    3. PS ad esempio si potrebbe vedere quella famosa puntata di Passpartout (Daverio) in cui smonta un'intera mostra di arte contemporanea fatta praticamente di porcate, manierismo e copie sopravvalutate da critici prezzolati. Inutile dire che Daverio è uno che l'arte contemporanea la ama e la conosce bene, quindi smettiamola (parlo in generale) di identificare "arte contemporanea" solo con un'opera orrenda che un giorno X ci ha fatto schifo :)

      Elimina
    4. Da vedere anche la puntata del "testimone" di Pif sull'arte moderna. E' dell'ultima serie visibile in streaming sul sito di MTV.

      A me l'arte moderna tendenzialmente non piace anche se mi sono sforzato di capirla. Mi sento generalmente preso per il c#lo.
      Puo' anche darsi che debbano passare i suoi 100-200 anni cosi si scremano le boiate dalle cose veramente d'arte.

      Picasso arte moderna bhuahahahahahahaha!!!

      Elimina
    5. Mi piace Il testimone, la guarderò!

      Il bello dell'arte è che si può goderne in realtà anche senza capire: anche un quadro del '400 per il 70% non lo capiamo, ma è molto facile che ci piacca lo stesso perché aderisce ai nostri canoni estetici o perché ne adoriamo il dettaglio o perché boh.

      Comunque non è che se un'opera è realistico-figurativa significa che la capiamo... Nelle opere antiche c'erano talmente tanti significati allegorici e simbolici oggi estranei al nostro mondo che dire "la capiamo" significa quasi solamente che ne abbiamo riconosciuto gli oggetti o le forme contenute.

      Nell'arte contemporanea, per lo più astratta, parimenti si può anche non sapere nulla di un'opera, nemmeno l'autore: la guardiamo e se esteticamente ci piace vuol dire che ci piace, se non ci piace amen.

      E' solo che, come ho ripetuto più e più volte, mi fanno ridere questi tizi che con un luogo comune ignorante e "generalizzatore" si mettono sulla difensiva senza riuscire a dire né "non mi piace", né "almeno ho provato a capirla ma niente". A questo mi viene da dire, se di una cosa non sai dire nemmeno se ti piace o no e non ti sei sforzato di comprenderla nemmeno facendo una cazzo di domanda tipo taci, no?
      Io sui logaritmi di solito infatti taccio e ascolto gli altri. Ma tipo.

      Elimina
    6. ...e inoltre chiediamoci questa cosa: la semplicità dei tagli di Fontana, per dirne una, è sufficiente a dire "mi prende per il c*"? Solo perché è stato tecnicamente facile tagliare un foglio vuol dire che non è arte o che mi stanno imbrogliando?

      Se non piace non piace, ma non è che se un oggetto anche di design è "semplice" vuol dire che non c'è uno studio (di ANNI, di solito) dietro, o no? :)

      Io sinceramente, al contrario, tendo a diffidare molto di più di quelli che cercano di essere fottutamente difficili e complessi credendo così di sembrare molto intelligenti.
      Non a caso quando un critico d'arte/musica/cinema/teatro/letteratura vuole fare il figo inizia a usare paroloni del cazzo. Quasi sempre è fuffa, cari :)

      Elimina
  5. Allora, io probabilmente faccio parte della Categoria, anche se, devo dire che di arte non capisco una cippa, quindi che l'arte contemporanea mi lasci un pelo perplesso, non mi sembra strano...

    In ogni caso, io sono per l'Impressionismo!

    > "no, er, ahahah!, no, ecco, nel senso. Picasso, ma boh."
    > "potevo farli anch'io, eh. nghf. Cioè, tutti quegli scarabocchi."

    Ora, come già detto, io non ci capisco niente... Tuttavia, so e non posso negare l'assoluta importanza di Picasso nel mondo dell'arte e, soprattutto, vorrei davvero vedere 'sto Q-CLAC-NoLC a fare degli "Scarabocchi" simili!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti assiucro che è pieno di gente che ancora adesso darebbe dello scarabocchio a certe cose che ormai hanno fatto storia.

      L'immagine che ho davanti, ovviamente realmente verificatasi, è di due settantenni ricche e impellicciate che di fronte ad un quadro di Fontana commentano acidissime: "ma non significa niente!", quando è ovvio che 1) se è arte astratta non troverai mai rappresentazioni realistiche di mele sul tavolo, 2) se non leggi neanche la didascalia è dura capire se e cosa rappresenta

      Elimina
  6. Faccio outing. Sono una Q-CLAC-NoLC. Eppure mi sforzo: ma sia al Centre Pompidou, che al Reina Sofia, la mia faccia era O__o

    Sono consapevole che è un mio problema, nel senso che non mi sono data gli strumenti idonei a comprendere questo tipo di arte (e quindi non mi verrebbe mai in mente di dire "Picasso, ma boh". Davanti a una parete tappezzata di Mirò, dopo 10 minuti di silenziosa contemplazione, la mia reazione è stata "OK, proprio non ci arrivo. Tapas?").

    D'altro canto, che una banana di plastica grande quasi quanto la stanza in cui è esposta sia arte, ecco: questo mi vede più scettica.

    Q-CLAC-NoLC, senza remissione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora non sei Q-CLAC-NoLC: tu almeno una volta ti sei sforzata :)
      Io prendevo in giro quelli che neanche ci provano, e che si nascondono dietro un modo di dire che è diventato luogo comune, e che mi fa veramente ridere.
      Non mi riferivo a quelli che non la amano/non se ne interessano, ma a quelli che hanno creato un cliché (francamente) ridicolo per la velocità con cui si affrettano a nettersi sulla difensiva, quando basterebbe semplicemente dire "non mi piace" :)

      Elimina
  7. Rasento e non poco la categoria.

    Oh, se ho provato e quanto a capirla!
    Ma il più delle volte sembra che mi stia trollando.

    Parecchi anni fa, sono stato con mio padre al museo d'arte contemporanea a Roma.
    Ci ricordiamo entrambi una meravigliosa e folle scultura all'esterno del museo.
    Dell'interno, beh, diciamo che uscimmo entrambi confusi e perplessi.
    Tanto.

    Pochi anni fa, la Tate a Londra.
    Per carità: ero più preparato, c'è anche parecchio materiale surrealista.
    Ma la maggior parte delle cose non poteva essere inquadrata come " opera d'arte ".
    Al massimo, si configurava come " Davvero vuoi darmi 100K $ per questo? Posso fartene altre! ".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il punto è sempre uno: l'arte contemporanea (o meglio l'arte di qualsiasi periodo) non è fatta da un artista solo.
      Magari uno stile piace e un altro no, boh, è normalissimo. Io certe cose le detesto, altre mi sembrano orrende, altre le adoro.
      Non funziona così in ogni cosa?
      Per la musica è diverso?
      Giggi d'alessio fa purtroppo parte della popular music contemporanea tanto quanto Springsteen, per cui che differenza c'è?

      Elimina
    2. Allora, Gigi d'Alessio nella stessa frase con Springsteen, NO.

      Elimina
    3. E' ben lì: esistono entrambi, eppure io amo la popular music nonostante d'alessio.

      (tu togli le maiuscole, piuttosto! :D )

      Elimina
  8. PS: bello parlare con voi!
    Sono stata volutamente provocatoria, ed è bello poi ragionarci sopra con voi. :-*

    RispondiElimina
  9. Mi sembra di sentir parlare certa gente che, a definire "amici" gli sto facendo un complimento.

    A me l'arte contemporanea piace. Certo, non tutta. Certo, anche io a volte mi sono trovata a dire "bè ma quella roba lì con 30mila lire il mio falegname la faceva meglio, non ha manco le unghie" [cit.], però parlavo di cose che non conoscevo.
    Solitamente dietro ad un'opera d'arte l'autore ci ha fatto degli studi, è facile dire "potevo farlo anche io" peccato che ci abbia pensato prima un altro :P

    Le persone che fanno questi commenti senza sapere di che cazzo stanno parlando scatenano tutta la saccenza e la supponenza che è in me, mi viene voglia di ribaltarli come del calzini.
    A volte lo faccio. A volte non ne vale la pena, proprio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco bravissima, volevo scriverlo io ma poi mi è uscito di mente.

      E' vero che è pieno di gradassi che fanno il bello e il cattivo tempo credendosi semidei solo perché nella loro mente mettere una bottiglietta d'acqua schiacciata sul tavolo è pop (come se nelle banche non ci fossero esaltati o gradassi, o fra avvocati, o fra scrittori, peraltro); è tuttavia anche vero che l'arte è una cosa che si studia, e si studia per anni.
      Prima di liquidare un'opera o un artista solo perché non ci soffermiamo più di 1 secondo per capirla forse è meglio ricordarsi che - sempre forse - lui ha studiato la sua materia più di noi, per anni, e a volte con sacrifici (in Italia se non studi legge o medicina o economia e commercio o ingegneria scatta automaticamente la domanda "e a che serve?", e per esperienza diretta vi assicuro che HA STRACCIATO IL CAZZO).

      Poi i cretini ci sono lo stesso, i gradassi pure, i furbi che giocano a fare Andy Warhol per guadagnare figa pure anche, e forse sono la maggioranza; ma non sono tutti.

      Elimina
    2. Esattamente!
      E pensa che, almeno fino a qualche anno fa, se ti laureavi in pittura non avevi nemmeno la qualifica di dottore perchè "toh, guarda che carini i pittori che vogliono fare i dottori ohohahah" -.-

      Perchè naturalmente studiare il codice civile a memoria richiede più q.i. che avere la sensibilità giusta per studiare e capire determinate opere.
      Già.

      Elimina
    3. Già.
      Che paese del * per certe cose, posso dirlo?

      Elimina
  10. Prado, Pasqua di qualche anno fa, turiste italiane (ça va sans dire): "Toh guarda che strano, quello lì è messo sulla croce alla rovescia" ("Crocifissione di S. Pietro", NdR)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dio santo.
      Esatto, ça va sans dire.
      Sai, si sbagliavano sempre a crocifiggerli; ti distrai giocando a dadi e zac, è un attimo confonderti cazzo.

      Elimina
    2. Eppure dovrebbe essere un episodio noto e riconoscibile, soprattutto per gli italiani: ambientato a Roma, e abbiamo il Vaticano in casa...!

      Elimina
    3. Già. Il condizionale è assolutamente d'obbligo.

      Elimina
  11. Io lo ammetto. Sono TOTALMENTE ignorante di arte. Sia moderna, che contemporanea che postmoderna.

    E con tutto che la mia morosa DIPINGE arte contemporanea (Credo sai quella, poi proprio perché non ci capisco una mazza potrebbe essere ogni cosa).

    Non capisco, e non voglio proprio capire. Non mi interessa. Quando ho visto un quadro di Fontana ho rischiato di essere corchiato di mazzate da #Morosa, #Amico1 e #Amico2 per aver condiviso l'opinione di Fantozzi sulla Corazza Potemkin.
    Poi oh, magari c'è tutto un significato dietro, ma per me è una tela tagliata :P

    Poi, ovvio, so di non sapere, ci saranno sicuramente mille spiegazioni dietro, logiche e ragionamenti che a me sfuggono (Come quando a me dicono "Il metal è gente che raglia").
    Però -da ignorante totale- non mi fa proprio voglia di studiarla.

    Anche se ammetto che alcuni musei -come la GAM di Torino- mi sono anche piaciuti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Su Fontana ho risposto sopra: siamo sicuri che un'idea "semplice" (ma nuova) sia sinonimo di "presa per il culo"? Non è che invece è proprio perché è semplice e nessuno di aveva pensato prima che è da considerarsi, per lo meno, degna di attenzione?
      Poi se Fontana non ti piace amen, mica è obbligatorio!

      E poi vedi, se la GAM di Torino ti è piaciuta vuol dire che non è che bisogna partire le crociate, ammazzarsi fare un casino della madonna e tornare dopo anni mutilati prima di poter dire "sì, mi piace l'arte contemporanea" oppure "no, a morte l'arte contemporanea": cazzo, certe opere ti piacciono altre no. Basta.
      Se poi uno cerca di capirle è come se io di fronte alla fisica nucleare, che "mi piace", di colpo decidessi di studiarla. Una cosa in più.

      Elimina
    2. A volte ci dimentichiamo che "non mi piace" e "fa cagare" sono due cose completamente diverse.

      Un conto è dire che a te non piace, cosa che è perfettamente lecita. Un altro paio di maniche è dire che "fa cagare" senza neanche conoscerla.

      Elimina
    3. Su Fontana è lo stesso discorso che mi hanno fatto morosa e i due amici, l'idea semplice a cui nessuno aveva pensato...

      Capisco il ragionamento, ma non condivido, ed è finita lì. Non ho interesse per l'argomento, così come non ho interesse per la fisica nucleare, l'ornitologia e la biologia marina. Sono argomenti che non attirano la mia curiosità.

      Certo, se mi capita di finire in un museo lo guardo, e cerco di capire, non è che giro per le sale dicendo "che merda che merda che merda che merda".

      Poi chiaro, è decisamente più probabile che all'uscita, se mi chiedono un'opinione, io dica "Bah, non mi è piaciuto molto" uscendo da un museo di arte contemporanea che da una mostra su David, ma alla fine son gusti :)

      Elimina
    4. Concordo su parte del contenuto, e totalmente sul tuo atteggiamento. Più che d'accordo, anzi :)

      Ma infatti i Q-CLAC-NoLC non sono mica intelligenti. Non so se si è capito. Sono gli stessi che se fotografo un muro mi chiedono sprezzanti perché sto fotografando il muro.

      Elimina
  12. Il sottoscritto in una mostra di arte contemporanea? Ecco... Avete presente Guzzanti quando impersona il venditore di Teleproboscide? Avrei esattamente la stessa espressione del suo assistente.
    Però ogni tanto frequento mostre fotografiche e passo sistematicamente per "Quello Che L'Arte Fotografica non La Capisce". Forse perché c'è un po' troppa gente che si crede l'erede di H.C. Bresson, quando in realtà è solo affetta da sindrome da sfumino compulsivo.

    PS: Picasa non è mai decollato come piattaforma ed ora con la mania di social network di Google gli hanno dato il colpo di grazia. Flickr è sulla stessa strada.

    PPS: Però, un Fragolari in salotto... :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah ah Guzzanti a Teleproboscide! Meraviglia!

      Beh è pieno di gente che crede di essere Man Ray solo perché ha una full frame e inquadrando il gatto in automatico la foto viene bene, senza peraltro sapere chi è Man Ray, chiaro.
      Esercitare la critica va sempre bene, non discuto assolutamente, anzi :) pensa che io adoro prendere per il * la maggioranza delle installazioni video, ad esempio.

      Sì di Flickr ho visto; alcune cose sono belle, ma vogliamo parlare della home del tuo album dove non vedi direttamente visualizzazioni, preferite e commenti? Ma perché?

      Elimina
    2. > Io detesto i prodotti google, posso dirlo? Solo io li trovo sempre meno intuitivi?

      No: non solo tu: chiunque sia abituato alla 《modalità》 pro[fessionale] detesta la tendenza alla modalità bbk (o a quella del grande business).
      Ma, invece di sopportare, bisognerebbe chiudere ed emigrare periodicamente verso altri piccoli lidi (finchè ce ne saranno). Dopodichè rinunciare a tutte le comodità et controlli incrociati, ritornando all'organizzazione manuale che tanto distingueva gli user dei primi PC: semplici archivi zippati e crittati (completi di liste, tabelle, thumbnails, e quant'altro necessario ad una buona fruizione dei contenuti), uppati sugli ultimi host sopravvissuti. Una metodologia antica che salva la privacy e ammazza i bbk. Purtroppo ammazza pure il doppio del tempo che molti, oggigiorno, sono disposti a spendere in tali operazioni, perciò bisogna scegliere tra libertà+complicazione e comodità+compatibilità+costrizione.

      bigG sa che comodità e bbk costituiscono il suo 99%, e si adegua a ciò che il mercato chiede...

      Morbido

      Elimina
    3. Hai ragione; io però questi strumenti vari non li trovo neanche tanto comodi - o meglio, essendo intuitivi come un libro di Fenoglio (senza offesa a Fenny), raggiungere le statistiche di blogspot e raggiungere soprattutto il risultato che si cerca richiede ogni volta dai 4 ai 5 tentativi alla cazzo, e boh, non è che sono un contadino siberiano cresciuto senza elettricità.

      Tipo, google plus, google friend connect e profilo blogger ognuno con propria attivazione a parte e un profilo differente: tutto questo ha un senso? Ma perché?

      Elimina
    4. Proprio perchè trattasi di bbk capaci di passwd da 8char che pure le foche indovinerebbero, è meglio usarne diverse per i vari servizi.

      Io memorizzo 4passwd pseudocasuali da 16char più una masterpasswd pseudocasuale da 64char per aprire un archivio contenente tutte le altre f077u7i55im3 keyword et passphrase necessarie per sopravvivere in quest'epoca informatica...
      ...sognando il giorno in cui basterà un "retina/DNA scan" :)

      Morbido

      Elimina