venerdì 15 luglio 2011

Ma sai no?

20 minuti prima di un concerto in cui io e il mio coro dovevamo cantare Bach insieme ad una piccola orchestra.

Mi sto truccando e pettinando e inciampo nel vestito calpestando le parti perdendo il cellulare fra i vestiti dei tenori.

"ehi ciao!"
"ciao Trantor!"
"sei venuto a sentirci? Che carino! Come stai?"
"bene, tu?"
"bla bla bla"
"bla bla bla!"
"bla bla bla"
"bene. E in bocca al lupo per il concerto. Ah dimenticavo, ho una cosa per te. Ce l'ho qui, proprio per te."
"ma ok! che bello, ma graz..."
"toh, questo è tuo"
"ah."

Indovinate cos'era.

Un cazzo di libro della biblioteca, tra l'altro pesante come une betoniera, che lui aveva in prestito e voleva consegnarmi lì, come se stessi lavorando, come se non dovessi avere un concerto di lì a 20 minuti, come se non avessi già abbastanza borse parti leggii cazzate varie da portami dietro, come se potessi (volessi) prendermi la responsabilità di un libro suo perchè lui così si risparmia un giro in città sbolognandolo alla bibliotecaria gentile, come se io facessi da postino per anche tutti gli altri utonti della biblioteca che conosco personalmente (circa l'89%), come se "pensa se facessi lo stesso anche nell'altra biblioteca in cui lavoro", come se andassi nella biblioteca che interessa a lui tutti i giorni, come se avessi intenzione di fare questa cazzo di cosa per un tizio a cui a questo punto non affiderei neanche un biglietto! dell'autobus! scaduto!
Ma col c****!

8 commenti:

  1. Sono i momenti in cui lo senti veramente, che inizia a salire, dal profondo, dagli angoli più intimi e nascosti, sempre più su, sempre più in alto, fino a raggiungere la bocca e prepararsi per usarla come valvola di sfogo, erompendo in una esplosione di sonorità degna di Beethoven.
    E dopo si che si sta veramente bene, soddisfatti e felici 

    Ah, scusa, forse non si era capito, ma parlavo di quando nasce incontrollabile e spontaneo un sonoro e meraviglioso "MAVAFF...!" che, nello specifico sarebbe stata la mia risposta al tipo in questione... 


    MK66

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  2. E infatti! Dovevi vedere la sua delusione prima, la vergogna poi

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  3. Ma questo ha proprio la faccia come il c**o!

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  4. Bruttissima situazione.
    Si rischia veramente di perdere il controllo.

    Forse, ma forse e se fossi riuscito a controllarmi, sarei rimasto a guardarlo in silenzio per un minuto.
    Unica frase alla fine: " Perché stavi scherzando, vero? " ed andarsene senza aspettare una risposta.
    Però penso che sia naturale un immediato " Vaffa! ".

    In alternativa potevi chiedergli 20 euro per la consegna ( in anticipo )

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  5. ...E il colmo è che, soprattutto agli inizi del lavoro, me lo chiedevano continuamente!

    La mia reazione è stata un improvviso cadere di mento, braccia e ma****, se li avessi, talmente evidente che prima ancora di dire una cosa come "ma veramente ho 87 altre cose a cui pensare, non mi prendo una responsabilità tua e hai pensato a come vivrei se facessi così per tutti?!" aveva già iniziato a rimettere il libro nel suo zainetto del ca*** alla chetichella, con la coda fra le gambe.
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  6. "come se avessi intenzione di fare questa cazzo di cosa per un tizio a cui a questo punto non affiderei neanche un biglietto! dell'autobus! scaduto!"

    Mi sa che nelle ultime cinque parole hai raggiunto l'apice dell'incazzatura massima.

    Gliel'hai tirato in mezzo agli occhi, mi auguro. Il libro, dico.

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    1. Metaforicamente, sì.
      Ma ti rendi conto? E pensa che è pieno di gente che mi fa 'sti numeri! Pieno cazzo!

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