domenica 4 novembre 2012

Scenes from an italian restaurant #2. aka Delfini blu, the cap was on the table, logica formale, rezdore

Puntata #2 dei tentativi di festeggiamento/saluto a #collegaV, amico di vecchia data e collega di lavoro fino a poco tempo fa, il quale andrà in Inghilterra e ci starà per 3 anni.


Qui la puntata #1, in cui litighiamo cortesemente con un tragattino che vende manoscritti miniati senza saperli datare e la #3, in cui gozzovigliamo con i coristi, i camerieri ci odiano e l'impero colpisce ancora.


ore 20.30

Onde festeggiare ci rechiamo nella tranquilla #cittadina di D., ove consumeremo gnocco fritto, tigelle, salumi, lambrusco e lardo in conchetta ascoltandoci un concerto di musica tradizionale.

E' una specie di sagra, con tavoli alla buona, tipiche rezdore emiliane che servono ai tavoli, clima da festa dell'Unità.

Siamo io, #collegaV, l'altra #collegaT che lavora con me nella biblioteca dei pazzi di conservatorio, cugina Lurker Lucy, mrBlueSky e una sesta persona portata da V, l'inquietante Amphibius.


ore 21.07

Per un po' niente da segnalare, se non che mangiamo come scemi e, come spesso succede in questi casi, io e V iniziamo a litigarci la Nikon fotografandoci col macro le scarpe.

E' probabilmente per reazione a tutto questo che mrBlueSky prende il quadernino da cronista e si mette a fare ad Amphibius una serie interminabile di domande di lavoro, di fatto uscendo entrambi dall'universo conosciuto.


ore 21.56

"Amphibius"
"dimmi Trantor."
"mi passi l'acqua, per favore?"
"sai, di giovedì adoro trovare nelle bottiglie uno sciame di delfini blu"
"..."
"ce ne sono sempre così tanti"
"..."
"solo il giovedì, però"
"..."
"a volte escono allo stato brado, bisogna poi stare molto attenti a non calpestarli"
"io volevo semplicemente l'a..."
"solo che sono scivolosi, i delfini blu"
"..."
"maledettamente furbi"
"..."
"alcuni poi ti confondono con abili battute sarcastiche"
"..."
"non si fanno prendere"
"non sono scemi, vorrei che tu te ne rendessi conto."
"lo so, V me lo ripete costanteme..."
"ne ho visto uno l'altro giorno (mi passi l'acqua per favore?), faceva gpl prima di me e mi ha pure fatto i fari mentre usciva (l'acqua, grazie)"
"..."
"solo che io poi gli ho suonato cazzo, (l'acqua), lui è blu, mica può permettersi! (sì basta che la prendi in mano e me la passi, da bravo)"
"in effetti fanno così"
"se escono dalle bottiglie, sì (l'acqua.)"
"..."
"oddio guarda quello, è enorme!"
"..."
"lo vedi o non lo vedi?! Si acquatta dietro i pla..."
"...ti passo l'acqua."
"ecco, sì."
"..."


ore 22.34

Non è chiaro cosa abbia spinto la tipica rezdora emiliana in quel momento intenta nello sparecchiamento del tavolo a considerare il tappo della mia Nikon lì, da solo, un oggetto nemico.

Nell'ignoranza generale del fatto ella considerava dunque l'inutile orpello alla stregua delle bucce di salame scartate da #collegaV, dei vuoti di lambrusco seccati da #collegaV, e anche dei 354 mozziconi di sigaretta abbandonati morti da #collegaV, buttando quindi il tutto in un ridente pattume.

#collegaT, l'unica che sgomenta si è accorta della cosa, ritiene indispensabile lasciare passare 4 minuti e 22 secondi prima di agire.

La scena seguente vede 5 persone rovistare febbrilmente nel cesto del pattume passandosi l'un l'altra piatti sporchi di mostarda e avanzi sbocconcellati di tigelle grondanti lardo, 5 persone di cui una particolarmente scurrile e un'altra particolarmente sarcastica.

Amphibius finisce con calma di rollarsi la sigaretta, l'accende, assiste interessato alla scena come un biologo di Atlanta assiste il martedì all'accoppiamento delle amebe e considera molto più utile continuare ad analizzare la cosa sotto l'aspetto epistemologico.


ore 22.51

La rezdora sparecchiatrice, informata del tragico fatto, reagisce con gli occhi a palla e un irrefutabile "ma era sul tavolo!", affermazione che ha come conseguenza immediata lo scatenarsi di un acceso e insopportabile dibattito di logica formale, sempre fra la persona scurrile e la persona sarcastica.

L'unico modo per risolvere la questione senza insultare troppo spesso san tommaso ("santo cielo, che idiota") è recarsi sul retro della sagra e scaraventare tutto il pattume, che per la cronaca consisteva in un cesto più alto di me.

Comunque ritroviamo il tappo, puliamo, informiamo la rezdora del lieto fine e siamo costretti ad annotare nuovamente che sì, l'inutile tappo di un obiettivo Nikon che costa tipo 170 euro "dopotutto era sul tavolo".


ore 00.35

Dopo ore di ridicole obiezioni convinco #collegaV a non tornare a Mantova e a venire a cantare nel mio Altro Coro il mattino seguente, visto che saremmo dovuti andare a cantare ad un matrimonio ed ero sono sarò sempre in deficit di tenori.

Dopo che mezza #provincia si è soffocata dal ridere alla timida idiota proposta "uhm potrei comunque partire adesso per Mantova e domattina essere da te alle 9", io e cugina Lurker Lucy convinciamo V a dormire con noi due, da me, in mansarda.

Nel senso, ha accettato tutto questo solo perché gli ho promesso di pagarlo.

Lui comunque reagisce ammorbando tutti con una disquisizione sui sottoinsiemi tipografici della princeps di #raccolta fattizia di #grande interesse musicologico, battibeccando con me - nell'ordine - sul concetto di esemplare a stampa, sul concetto di editio princeps, sul concetto di raccolta, sul concetto di fattizia e sul concetto di concetto, e infine raccontando (di nuovo) la storia dei cigni.

(l'audio, che è già un classico della Naxos.)


ore 00.58

Ce ne andiamo, ma prima lo abbraccio, principalmente per impedirgli di raccontare di nuovo cosa potrà fare a Cambridge con quei fottutissimi cigni; facciamo finta di salutarci ma tanto lo sappiamo benissimo che ci vedremo martedì, per cui amen, lui porta a casa Amphibius e io torno alla macchina con gli altri.


ore 02.00

Dopo che V ha portato Amphibius in un night in #città, dopo che V non conosce affatto la viabilità di #città, dopo che V è riuscito in qualche modo a raggiungere casa mia dove nel frattempo io e cugina Lurker Lucy stiamo preparando i letti (i, plurale), dopo che V mi telefona da sotto casa annunciando che Amphibius è riuscito a dimenticare il suo cellulare in macchina, dopo che V torna in #città a 15 km da me alla ricerca del quartiere del night, del night e di Amphibius in mezzo alla folla del night, dopo che non ha trovato nessuna delle tre cose e io tento di guidarlo al telefono consultando contemporaneamente google maps e avendo dall'altro capo del filo uno che come massimo indizio dice "qui boh c'è un caseggiato giallo", dopo che V se ne fotte finalmente del cellulare di Amphibius e torna da me, dopo che è salito in casa togliendosi le scarpe e alle 02.45 i miei si sono svegliati completamente, dopo tutto questo

"Trantor, Lucy. Cazzo. Devo comprare le sigarette"
"tu sei scemo"
"fumare fa male!"
"no no, devo proprio"
"scemo, adesso?!"
"fumare fa male!"
"scendo e vado in paese a trovare un distributore"
"sei un * **"
"non fumare non fumare non fumareee"
"spero sia uno dei tuoi soliti scherzi del cazzo, io tra 6 ore devo dirigere il coro ad un matrimo..."
"devo!"
"ma è cancerogeno!"
"uhm, se non la fumo mi dai un bacio?"
"NO."
"piantatela. Cazzo vai a prendere queste cazzo di sigarette e fai presto"
"ok"

C'è bisogno che continui?

ore 03.05

"allora, le hai prese o no?"
"no."
"yeeeeeee!!!!"
"scusa?"
"sono lombardo"
"..."
"..."
"ho la tessera sanitaria lombarda"
"..."
"qui le puoi acquistare solo con la tessera sanitaria di un emilia..."
"ADESSO DORMIAMO"
"ok."
"ok."


La foto con i miei occhi la mattina dopo mentre alle 8.58 andavo a prendere #pianistaCalabro in stazione per andare al matrimonio è nel prossimo post.

41 commenti:

  1. 1) Vogliamo la foto!
    φ) Dobbiamo vederci perché devi farmi da guida (eno)gastronomica!
    2) Supercazzola e supercazzola inversa mi hanno reso riverso sulla sedia! (che belle le allitterazioni...)
    3) Comunicazione di(s)servizio: non posso commentare sul blog di Edhel causa nessuna modalità «Nome/URL»!

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    1. 1) Eh. Occhi rossi e viso tirato, ripensandoci non è il caso

      2)s s s

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  2. Wonderful! :D

    Uhm... sara' che ho smesso di fumare il giorno prima di cominciare e sara' che qua tutti vendono sigarette, persino i bancomat, ma mi giunge nuova la storia del tesserino sanitario... cioe', le sigarette le decurti dal 730 al 19%? :P

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    1. Io non ho nemmeno mai neanche provato, ma non mi interessa proprio.
      Mah saranno stranezze dell'Emilia Romagna!
      Io comunque sarei per alzare il prezzo dei pacchetti, che se poi si ammalano di qualche malattia collegata è il servizio sanitario nazionale a sobbarcarsi le spese. Non so, magari sarebbe anche un modo di inibirne il consumo.

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    2. Una soluzione potrebbe essere questa, ma credo sia valida solo per le donne... ;)

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    3. la tessera sanitaria la devi passare nella macchinetta distributrice per dimostrare che hai diciotto anni.
      mi meraviglia però il fatto che non siano valide fuori regione, cioè quando passo in romagna posso impunemente millantare 16 anni?

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    4. e cmq pianistacalabro è la ciliegina sulla torta :)

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    5. #pianistaCalabro è spesso la ciliegina sulla torta.
      Almeno però questa volta è venuto autonomo (almeno fino al mio paesucolo), e soprattutto non ha perso il treno, come succede una volta su due. Io l'aspettavo fuori dalla punto con il viso di chi ha fatto il turno di notte in fonderia, lui era fresco e bello come il sole anche dopo una notte di jam session.
      Poi durante il matrimonio è stato male, ma questa ve la racconto poi.

      PS non so, forse allora V non voleva dirci che tipo si era perso nel centro storico del mio paesucolo, o che aveva perso tutte le monete in un tombino, boh. Quando commenterà sapremo!

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    6. No, praticamente il problema è che per prendere le sigarette bisogna passare la tessera sanitaria nella macchinetta.
      Il problema è che mentre tutta Italia usa la tessera sanitaria, in Lombardia c'è la Tessera Regionale dei Servizi, che è diversa e che al di fuori della Lombardia non funziona.
      L'alternativa, a quanto ne so, è la carta d'identità elettronica, solo che alcuni distributori la trovano antipatica...

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    7. Eh, sì...
      E comprendo il dramma di V.
      Tua cugina è stata crudele a negargli il bacio :-P

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    8. Era una questione di principio. Anche se non ha funzionato.

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  3. Scusa, eh.
    Ma che tua cugina dice di no ad un bacio di V?
    Pazza! Pazza! :D

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    1. Ne faceva una questione di principio, da brava educatrice di virgulti adolescenti :D

      Poi magari si sono baciati mentre io dormivo, chi lo sa.

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    2. Ahah bè giusto.
      Alla fine non avendo preso le sigarette meritava la ricompensa :P

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    3. Sembra tipo di avere a che fare con un piccolo cane

      Allora i casi sono due:
      1) per educarlo veramente bene secondo i metodi Montessori non transigi, altrimenti se gliela dai vinta cresce viziato e impara ad ottenere tutto quello che vuole con i capricci (cosa che peraltro già fa, tipo quando vuole che io memmi al suo posto - ok dai scherzo, ciao V, ti voglio bene.)

      2) se vuoi educarlo a fare esattamente quello che vuoi tu la gestisci secondo il metodo di Pavlov, quindi niente sigaretta ma la ricompensa è un bacio.
      Il problema è che poi per lui è facile allargarsi, quindi conviene sommare alla mancata azione del fumo almeno un'altra azione di tipo positivo, come riportare piccoli bastoncini, o sturare il lavandino.

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    4. Continuo a sostenere che il secondo metodo con la variante "bacio" non è affatto un male :P

      Comunque una volta qualcuno mi disse che il primo anno di una relazione è vitale come l'addestramento per i cani.
      Credo che mai parole furono più vere.

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    5. No infatti, io pure dovendo scegliere (a livello astratto) sceglierei il secondo, quello di Pavlov. I fumatori sono già adulti, le questioni di principio è tardi per cambiarle.

      Non l'avevo mai sentita: anche io credo sia vera. A patto che sia vicendevole!

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    6. Dillo, Mika, che è si è persa una grande occasione! E cmq, farò in modo di dimenticarmi le sigarette semmai dovessimo passare la serata insieme allora...

      Sì, Trantor, sono un po' viziato, ma di solito giustifico sempre le mie richieste con ampi e reali argomenti... e una buona dose di commiserazione! ;)

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    7. Bravo dimenticatele perchè non mi piace molto la gente che fuma :P

      Giuro che nei prossimi mesi mi organizzo un weekend a Londra e passo a salutarti!

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    8. Ma infatti. Niente sigarette, e io ti memmo tutto quello che vuoi.

      (sembra una roba sporca, in realtà c'entrano trovieri e antifone O).

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    9. A oggi sono a due sigarette al giorno dopo cena. Se elimino quelle due, devo (ri)farmi (con) altre due...

      Come mi memmi tu, non mi memma nessuno!

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    10. Sei stato il primo che ho memmato.
      Prima mi ero sempre memmata da sola.

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  4. Non c'ho capito niente dei delfini...sicura che non stavate ad un rave party? :D
    Miodddio, frugare in un bidone col cibo ancora sullo stomaco..nuncesepocrede!! :S
    E infine...che non mi si additi ad "uccel di bosco"...ma uno che alle 3 di notte non mi fa dormire per andare a prendere le sigarette...gli avrei dato un bacio a stampo solo per esasperazione!
    Un bacio a stampo su...come i bambini dell'asilo..più un intenso sguardo focoso...del tipo "se non ti metti a dormire ti uccido". Che avevi capito?? :D

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    1. C* vedi, avevamo entrambe sbagliato tattica! :D
      Ho ancora tanto da imparare con gli uomini, eh.
      Solo che poi di solito lui, e lo conosco, vuole anche il resto.
      Non è che te la cavi con un bacio.

      Pensa che Amphibius può andare avanti a parlar così per ore. E non sto esagerando, ore nel senso di ore.
      Un'altra cosa che fa per ore è imitare canzoni da discoteca con V, facendo tutta la base elettronica con la bocca.
      Non è normale

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    2. Il discorso sui delfini mi ha ricordato un simpatico portasapone che avevamo a casa. All'interno c'era uno strano liquido blu e due delfini che galleggiavano sopra :P

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    3. Amphibius è ossessionato dai delfini blu.
      Probabilmente anche lui era pieno di portasaponi come il tuo.

      Dici "avevamo" perché è stato cestinato con disprezzo?
      :D

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    4. Se non ricordo male devo averlo fatto cadere.
      Io o un mio fratello, non ne sono sicuro, parlo di anni e anni fa :P

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    5. @ edhel: anch'io lo avevo! il mio s'è rotto e ha sparso l'inquietante liquido blu per tutto il lavandino. i delfini spiaggiati sono finiti nel bidone.

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    6. Tutte cadute accidentali? ;)
      A parte che a volte ci si affeziona anche a cose kitchissime, quindi chissenefrega.

      Brrr, il liquido blu. Non oso pensare a cosa ci fosse dentro

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  5. Ho riletto questa storia ieri sera, ed ho sognato che facevamo le foto con una macchina fotografica grande quanto un bazooka al tappo del tuo obiettivo.

    Odio sempre di più le foto.

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    1. Me ne sono accorta, che odi le foto.

      Tu non sei normale.

      (meno male che non hai scritto "odio sempre di più le tue foto").

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    2. Ps questa l'hai letta in bianco e nero?

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  6. Cioè, a parte che ho riso per mezz'ora leggendo il post, ma, no, Amphibius non è normale. Del resto neanch'io lo sono. Pensa che ci siamo conosciuti quando catalogavamo un erbario manoscritto dell'ottocento conservato nel museo di storia naturale del mio liceo, un ex convento gesuita del '700, a 17 anni, come volontari, il pomeriggio dopo scuola. Mi ricordo che nel pieno dell'entusiasmo (o della fase maniacale) andavamo avanti per ore a parlare senza nessun senso e l'assurdo era il nostro pane quotidiano. Comunicavamo senza comunicare. Poi ci siamo acquietati... forse.

    Un giorno, qualche anno dopo mi venne a prendere a casa e mi disse:
    "vieni, andiamo in un posto!"
    "dove?"
    "tu non preoccuparti..."
    "no, invece mi preoccupo..."
    "..."
    "..."
    "andiamo a creare della Vita!"
    "..."
    "..."
    e mi portò nel prato dietro al cimitero di un paesino, tirò fuori una bustina di semi, la aprì e incominciò a gettare alla rinfusa, saltellando, il contenuto. In una pausa mi sia avvicina estasiato dicendomi:
    "tieni, prendi un po' di semi!"
    "ma no, dai, checc*!"
    "daiiiii!"
    "no, Amphibius, riportami a casa!"
    "ma no, non possiamo, dobbiamo creare della Vita!!!"
    "..."
    "..."
    "va beh, ma solo un po' e poi andiamo"
    "ok, ok! Ma, tieni, spargi il seme!"
    "..."
    Ho 'sparso il seme' (che penso fosse stato di zucca) e ho chiesto di riaccompagnarmi a casa.
    Niente da fare, abbiamo passato il resto della giornata a finire le dieci bustine che aveva comprato in altrettanti posti diversi.
    Dopo la terza ho capito che DOVEVA esserci qualcosa di più profondo dietro... doveva... per forza... doveva... Ed è mio amico per questo.

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    1. Il racconto è pure profondo, eh. Lo è davvero.
      Ma io, che sono una persona davvero infima, mi sono messa a ridere quando ho letto che hai "sparso il seme".

      Perchè, naturalmente, sono malpensante.
      Chiedo venia.

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    2. Malpensante? No, l'ho scritto apposta per dare adito a doppi sensi.. ma è vero!

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    3. E' vero che spargi seme, intendi.

      Beh io vorrei che alzasse la mano uno che non ha pensato male!

      Splendida la cosa della semina, io VEDO Amphibius e te in quel campo, vi vedo.
      Vi sognerò probabilmente anche stanotte.

      Malpensante, sembra tanto un personaggio simbolico del Roman de la Rose.

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  7. Prima volta che capito nel tuo blog, che flash. E la storia dei delfini non ha un senso logico, quindi direi molto bene.

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    1. [Sorride davanti allo schermo, facendo pat pat sulla testa di un delfino blu.]

      Era quello a cui avevo fatto i fari, lo stesso.
      Abbiam fatto pace, al mondo ci sono problemi più gravi.

      E grazie a te, vuoi un pezzo di gnocco?

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