domenica 17 aprile 2011

La franca bibliotecaria

"ciao Trantor!"
"ciao!"
"posso aiutarti?"
"vorrei qualche consiglio bibliografico su cosa studiare per entrare nel mondo delle biblioteche, concorsi, cooperative... Roba simile"
"...ok. Ma allora, vuoi lavorare in biblioteca?"
"sì"
"guarda, dimenticati i libri, l'aspetto intellettuale della cosa, la codicologia e la diplomatica e quello che hai studiato, ok?"
"..."
"la paleografia poi non serva a un emerito c****"
"..."
"starai in mezzo ad adolescenti che scaricano porno dalle postazioni internet, extracomunitari che sputano, gente che viene lì solo per stare al caldo e scroccare i giornali"
"..."
"non serve a una mazza quello che hai studiato, hai capito? Non parlerai di Stendhal, nella migliore delle ipotesi stamperai l'orario dei treni a gente che non ce la può fare"
"..."
"...e dovrai urlare per cacciar via i deficienti che fanno baracca. La codicologia non serve a un c****!"
"ok ok, ho capito. Beh, prendo questo libro, e questo e questo. Ciao..."
"ciao! In bocca al lupo!"

La bibliotecaria Franca di nome e di fatto mi fece a suo tempo un quadretto simpatico della cosa.
Ora Trantor lavora in una biblioteca specialistica, musicale. Le sue mansioni comprendono tutto, spolvera e cataloga, fa acquisti, solleciti e document delivery, aiuta gli utenti ingalfiti a usare il catalogo online e consiglia i melomani sui cd da prendere a prestito.

Lì gli adolescenti giocano su fb, oppure - nei casi peggiori - pontificano ad alta voce sulla superiorità di Toscanini rispetto a Karajan.
Gli insegnanti del conservatorio si dividono in persone intelligenti e non intelligenti, e queste ultime ancora, dopo quasi 2 anni, si incazzano se io e le colleghe chiediamo loro la tessera di prestito (onta e disonore!). Dopotutto è il nostro lavoro, ma pare un concetto drammaticamente difficile da comprendere.
Gli extracomunitari sono musicisti più giovani di me, di solito vengono dall'Est, parlano 3 o 4 lingue, hanno un fiducioso entusiasmo negli occhi (a parte un cantante ucraino in libertà vigilata, ma dovreste vedere come s'illumina quando parliamo del Regio), e sicuramente non sputano.

Sì, stampo carte d'imbarco ryanair e orari dei treni, spiego periodicamente all'insegnante di strumento X che non è colpa del computer della biblioteca se cercando "scenza della musica" l'opac non dà alcun risultato, devo litigare cortesemente con subumani che hanno lo stesso QI dei genitori decerebrati di bambini piccoli.

E sì, la categoria in assoluto più perniciosa è quella degli insegnanti di conservatorio.

Ma sono proprio felice, ad essere franca.

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