mercoledì 15 giugno 2011

E venne il giorno (Es. 10,4)

Antefatto: Vengo chiamata per dirigere il mio coro (sempre quelli che sparano ventose contro S. Antonio, ndr) durante un battesimo in un amabile paesino della bassa.

Non c'è cachet (molto male), ma pare che il coro possa imbucarsi al rinfresco dei familiari del battezzando (molto bene).

Ciò costituisce motivo sufficiente per accettare l'ingaggio.

Ci sistemiamo nell'abside nascosti da tutti, cantiamo bene, tutto bene, c'è un caldo fotonico - come in Egitto, quel giorno.

Ci imbuchiamo dunque al rinfresco.

Smarrimento e preoccupazione da parte dei familiari del battezzato nel vedere 6 macchine sconosciute invadere il vialetto e riversarsi fuori 18 ignoti vocianti, vestiti di nero e dotati di strani oggetti (leggi leggii), strane cartellette nere e soprattutto di uno strano, inquietante interesse per le tartine.

Il banchetto è costituito da 5 enormi tavoli continuamente inondati di nuovo cibo, tra cui gnocco tigelle salame salmone pizzette patatine prosciutti olive ascolane salatini panini toast pop corn melone fragole gelato torta di mele torna di noci torta di cioccolato vino.

"ehi, ma è parmigiano vacche rosse, quello?"
"sì, guarda affrettati perchè sta finendo"
"ci voglio mettere sopra l'aceto balsamico"
"ragazzi, al tavolo 3 è arrivato del salame"
"vado subito, chi ne vuole? Tu e tu e tu? ...Facciamo che ne prendo uno intero"
"l'insalata di riso del tavolo 5 l'avete vista?"
"aaaah io ADORO le patatine fritte"
"ah, c'è l'insalata di riso? Che chic!"
"ciomp ciomp"
"ehi ragazzi hanno appena rifritto il gnocco, andiamo prima che ce lo freghino"
"ciomp ciomp cmpgffragole, laggiù"
"fragole? Ma con gelato o con panna?"
"ciomp ciomp mhgfggelato, laggiù"


Mai visti i coristi saltellare così, comunque mentre passo da un tavolo all'altro inseguendo il salmone capto questo dialogo fra il fotografo e il padre del battezzato:

"beh avete fatto le cose in grandi col rinfresco!"
"eh sì, non credo riusciremo a finire la roba"
"la finite, la finite, a quanto ho visto ci sono certe cavallette..."


Da allora, i coristi spara-ventose si apostrofano l'un l'altra chiamandosi cavalletta qui cavalletta là, inviano allegati di questo tenore e per mail si carteggia così:

Io: "yeah ragazzi il Padre Della Sposa ci ha invitati tutti al ricevimentoooo!"
"yeah! Presenti!"
"ci sarà del vino?"
"io non ci sarò, se vi do dei tupperware me li riempite?"
"ma stai scherzando, non rimarrà niente, lo sai come ci chiamano!"

2 commenti:

  1. Sembrano i miei amici quando preparo a casa mia.
    Per fortuna il gatto sa difendersi...

    Comunque io sono stonatissimo ma interessato a far parte del banchetto coro :)

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  2. Ah, un'aspirante cavalletta! ;-) Ti prendiamo, ti prendiamo!

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