martedì 28 giugno 2011

Bravissima

"mamma, andrò a lavorare nell'augusta città di X!"
"dai, bravissima!"
"ci andrò due giorni a settimana. comincio giov..."
"ehi, hai detto augusta città di X?"
"sì"
"ma... non è quella delle ciliegie?"
"sì mamma"
"finalmente! Non è che potresti..."
"certo. Facciamo un chilo?"
"bravissima"

"allora cominci oggi?"
"sì"
"bene. Ah, ricordati quella cosa"
"quale?"
"ciliegie"
"sì"
"bravissima. E' meraviglioso questo tuo lavoro nell'augusta città di X"

"stai uscendo? Vai al lavoro?"
"sì"
"ok. Forse puoi..."
"le ciliegie?"
"sì"
"certo mamma, come sempre"
"bravissima"

"stai uscendo? Vai al lavoro?"
"sì"
"ok. guarda, credo esistano dei banchetti, lungo la strada, che di solito..."
"lo so"
"ok, bravissima"

"senti, quanto dura il tuo contratto nell'augusta città di X?"
"almeno fino a settembre, mamma"
"aaah, bravissima"
"tranquilla, fino a luglio le vendono ancora"
"per sicurezza comunque facciamo 2 chili"
"2 nel senso di 3?"
"bravissima"

"stai uscendo? Vai al lavoro?"
"sì"
"non tornerai mica senza ciliegie!"
"l'idea mi riesce intollerabile"
"bravissima"

"ciomp ciomp"
"buone, vero?"
"ciomp ciomp"
"credo anch'io"
"ciomp ciomp. Senti, domani per caso vai nell'augusta città di X?"
"sì"
"è solo per sapere. Tieni presente che sulla strada potresti incontrare quei signori che..."
"sì"
"brava."

E' che poi anch'io ho smesso di segnarle.

domenica 26 giugno 2011

Campi di mais, portamine di grafite, germani reali con accentobasso-goto

Cronistoria concerto nella bassa mantovana

18.20
Parto con il coro sparaventose alla volta della chiesa sperduta di Z nello sperduto paesino di Y sperduto nella bassa mantovana, tra infiniti campi di mais, luce vespertina tipica delle terre padane nelle giornate buone e la mia solita ansia circa l'arrivo dei coristi in tempo per le prove.

Per l'occasione ho chiamato come gregorianisti solisti L&M, due musicologi colleghi di università, gli unici con cui è possibile rimanere svegli fino all'alba parlando di canne d'organo, notazioni neumatiche e altri musicologi pazzi ridendo come idioti.

18.37
Ho il sospetto che auto2, auto3 e auto5 già non mi sopportino più a causa delle continue telefonate per aggiornami sulla loro posizione in tempo reale. Comunque.

18.52
L&M sono arrivati via treno e aspettano ormai da 8 ore davanti alla chiesa, soli, sotto un sole cocente.
Inutile dire che il sagrestano che mi assicurò di aprire la chiesa alle 18.00 evidentemente mentiva.

19.10
800 telefonate al sagrestano disperso, sua moglie, suo cugino, sua zia per trovare il modo di aprire la chiesa.

20.00
Arriviamo in chiesa.
Su idea del sagrestano ci introduciamo nella casa dell'attigua signora Wilma per usare il suo bagno.
Perplessità da parte della signora Wilma e del marito ignaro, i quali affrontano ad ogni modo la situazione con grande fair play.

20.23
Dato che sono gota e ho studiato nella bassa terra gota non vi nascondo che è un piacere, a piccole dosi, riascoltare l'accento basso-goto degli autoctoni.
Anche se dalla bocca di un prete.

20.45
Il fatto che Trantor abbia bisogno di ferie è ormai un fatto comunemente accettato.
E auspicato.

21.00
Il concerto inizia e va bene.
Sorvoliamo sulla presentazione del concerto da parte del sagrestano, e sul piccolo momento di panico in cui credemmo seriamente di aver fuso tutti i faretti alogeni della chiesa.

22.20
A concerto finito una simpatica signora tipicamente mantovana è  c o n v i n t a  che L di L&M sia nativo di Pegognaga (MN):
"eh eh signora temo di no, sono siciliano"
"ma le assicuro mio giovane amico, lei è uguale ad un altro giovane amico di Pegognaga che faceva l'elettricista e poi si è sposato con la signorina mara cugina di secondo grado di mia figlia e..."
"temo di no signora, però sono contento che il concerto le sia piac..."
"ma sì che sei tu!"
"ma no"
"ma sì"
"ma no"
"ma sì, furbacchione, mi stai prendendo in giro!"
"ma signora, non mi permetterei mai!"
"eh va là, va là che sei tu!"

and so on.

23.00
Dopo alcune foto ricordo idiote dove tutti abbiamo in mano la lucina da libro usata per cantare dei pezzi al buio (ooo-ooooh!) ci smarchiamo dalla signora di Pegognaga, e andiamo tutti insieme al sontuoso banchetto offerto dalla parrocchia seguendo la fiat punto del prete goto, condotta alla velocità di circa 6 km/h.

23.46
In condizioni normali non è una buona idea strafogarsi, nell'ordine, di crudità di tonno, tortelli mantovani ciunti, tortelli di germano reale mantovani ciunti, gewurztraminer, babà di cioccolato fuso caldi, caffè corretto a quest'ora.
Soprattutto se si ha avuto una gastrite fulminante quella stessa mattina.
Ma le prospettive delle cose possono sempre modificarsi in corso d'opera.

01.36
Torniamo a casa.
L&M dormono da me.
Forte invidia da parte dei contralti, dato che L&M sono entrambi belli, giovani, intelligenti e simpatici.
Ma dopotutto io sono il direttore.

03.30
Non chiedetemi come sia stato possibile, ma L di L&M si è conficcato una mina di grafite sotto la pellicina dell'unghia infilando di scatto la mano in tasca, dove si trovava insediato il portamine in oggetto.
Trantor e M di L&M si improvvisano chirurghi - o meglio, osservano morobosamente L di L&M scarugarsi con un ago il dito per circa 1 ora e un quarto, ovviamente senza fornire alcun aiuto concreto.

05.36
"Trantor, ma abbiamo fatto l'alba?"
"pare di sì!"
"e chi dorme, adesso?"
"dai, sparliamo ancora un po' del DAMS"
"sì dai, tanto ormai cosa dormiamo a fare?"
"beh vi racconto solo questa! Dovete sapere..."

sabato 25 giugno 2011

Il genitore BRA

Fenomenologia del genitore di bambino piccolo #2
Grado di rottura di m***: 8
Grado di pericolosità: 10


Il genitore BRA (braccia rubate all'agricoltura) è costituito da un ammasso semovente di neuroni marci.

Oltre a questo importante dettaglio, lo riconoscete perchè appare sempre alquanto estranianto dal mondo reale; esempio:

"salve, per questa volta posso assistere alla lezione di piano di mia figlia?"
[che palle] "sì certo"
"uff... pant pant... che caldo"
"..."
"eh, che sole, che caldo"
"..."
"sto sudando, eh mi sono fatta una doccia un'ora fa e guarda qui che roba"
"..."
"pant pant"
"..."
"pioverà? Speriamo, perchè qui si muore e..."
"SIGNORA forse è perchè tra tutte ha scelto l'unica sedia posta sotto la vetrata rivolta a sud?"
"ah"


L'italiano è parimenti considerato accessorio:

"signora, bisogna che decidiamo le giornate in cui recuperare le lezioni saltate"
"occhei. Mi dichi"


Il genitore BRA non padroneggia ancora con sicurezza i meccanismi della logica razionale:

"allora, se siete d'accordo domani alle 18 recupererei la lezione a casa mia perchè le aule della scuola sono tutte piene, domani"
"occhei"
"io abito qui e qua, per venire andate lì e là e io sto a circa un km e mezzo dal centro del paese, in campagna, quindi dovete venire in auto"
"occhei"
"avete capito bene dove abito e come fare per arrivare con l'auto?"
"sì sì"
"ok, a domani"
"occhei."

Arriva l'indomani. Avete pianificato la vostra giornata con vari recuperi, quindi è inutile dire che la figlia di BRA programmata per le 18 non è l'unica allieva del pomeriggio: ce se sono altri prima, e a seguire voi avete incautamente preso un impegno.

Arrivano le 18.10, niente.

Le 18.15, niente.

Le 18.23 e l'unico cambiamento è avvenuto a livello di giramento di m****.

Dopo 85 telefonate al cellulare della signora BRA (spento), a casa BRA (non c'è nessuno), sul cellulare del signor BRA (boh mia moglie è uscita un'ora fa e poi se ne sono perse le tracce) state sinceramente meditando di uscire per sempre dalla loro vita, quando:

18:30
"Trantor, sono il signor BRA"
"ah, mi dica!"
"mia moglie è venuta al tuo paese in autobus"
"in au..."
"sì, ed è uscita col cellulare scarico"
"ma cos..."
"però le ho parlato, sta venendo a piedi a casa tua e dato che piove e c'è un tempo di m**** sarebbe carino che tu l'andassi a prendere"
"ma sta scherzando?"
"no"

Ok. Io alle 18.40 avevo preso un impegno, mi ero raccomandata di venire in auto, nessuno mi ha avvisato di un cazzo di niente e ora devo anche andare a raccattare mamma e figlia BRA da qualche parte sulla statale perchè fuori c'è freddo, è questo che mi stai dicendo?

"sì"
"e se non guidassi, se non avessi la patente, se i miei oggi avessero preso tutte e due le auto, se l'auto fosse dal meccanico?"
"eh boh"

Ma baaaf....!

Vabbè, per pietà verso la figlia di BRA, povera creatura innocente di 8 anni, si fanno le 18.40 e rimandate il vostro impegno per andare a cercare sulla statale queste due sfigate.
Le trovate dopo 10 minuti di ricerche immerse nella nebbia padana e con l'espressione tipica del profugo politico.

"signora, lei si rende conto che io potrei avere altri impegni e potrei anche non avere avuto la macchina per venirvi a prendere, e che [cazzo] lei NON MI HA AVVISATO DI NULLA?! Si rende conto?"
"sì"
"questa volta è andata bene, ma la prossima non ho intenzione di aspettarvi e rimandare i miei impegni"
"sì"
"io ho altre lezioni e altre cose da fare, ve l'avevo pur detto di non venire in autobus e lei mi ha detto sì"
"sì"
"..."
"..."
"ma ha capito?"
"occhei. Dopo ci riaccompagni a prendere l'autobus?"

mercoledì 22 giugno 2011

Fenomenologia del committente di matrimonio #1 - Strascico

Ieri mattina, ore 8.30, squilla il cellulare.

42a telefonata
"buongiorno signorina Trantor, guardi la disturbo [sì, esatto] per via del coro GrazieSignoreGrazie"
"mi dica professore"
"immagino abbia già letto la mail che le ho inviato ieri sera alle 23"
[ma secondo te la sera sto lì ad aspettare le tue mail?!] "veramente no!"
"è che mi sono reso conto ieri che GrazieSignoreGrazie e le loro chitarre [del cazzo] non sono in grado di eseguire l'alleluia XY a più voci"
"...ah" [ma toh!]
"non è che lei e il suo coro..."
"no"
"ah"
"guardi, mi dispiace  davvero molto ma mancano 2 settimane al matrimonio di sua figlia, dobbiamo già finire di studiare i pezzi che impareremo apposta [per te] e non c'è proprio tempo per inserirne un altro"
"ma è facile... Glielo canto, è quello che fa TA TA TAAA TA, TA TA TA TA TAAA, TA TA TA T..."
[se è così facile fallo fare alle chitarre della domenica] "E' CHE NON C'E' TEMPO, mi spiace"

Il PDS (il famigerato Padre della Sposa) colpisce ancora; inutile dire che aveva già chiamato a casa mia 2 volte alle 8.27 svegliando i miei.

Che palle.

Si sono estinti gli uomini?

E se proprio lo volete sapere non è normale neanche che un tizio, a Rimini, in un ristorante romantico davanti al mare, con la morosa figa vestita di conseguenza che non aspettava altro se non essere presa in considerazione, mangiando aragosta e ostriche parli ossessivamente per un'ora del prosciutto iberico e dell'opportunità di comprarne al più presto varie casse per un totale 500 euro.

Per un'ora.

Non è normale.

Al mondo c'è ancora qualche certezza

Ascoltando una conversazione di altri colleghi bibliotecari, e successivamente accartocciandomi dal ridere.

#collega_panzo: "ehi, senti qua"
#collega_biondiccio: "spara"
"mi ha appena telefonato questa utente, mi ha chiesto un prestito interbibliotecario"
"sta' a sentire"
"vuole che ci facciamo spedire qui un libro dalla biblioteca del dipartimento universitario in cui lei si reca ogni giorno"
"...ah, ma mi sembra proprio un'ottima, ottima idea!"
"ed è anche disposta a spenderci 6 euro"
"io veramente non ho parole"

Ho appena iniziato un nuovo, ulteriore lavoro di catalogazione nella biblioteca dell'augusta città di X, ed è bello sapere che gli utonti sono sempre utonti anche nelle province lontane.

martedì 21 giugno 2011

Si sono estinte le cartine

Non è normale che una persona di 30 anni che vive dalla nascita in Emilia Romagna e viaggia in treno più volte alla settimana all'interno della linea retta Piacenza-Rimini mi dica, andando in treno a Bologna e passando in quel momento sul torrente Secchia,

"ah, questo dev'essere il Po".

Non è normale.

venerdì 17 giugno 2011

Cronache dell'ufficio delle entrate - E non è che il mondo sia cambiato poi così tanto, eh

anno 12068 dell'Era Galattica

Gaal si trovò la strada sbarrata da una ringhiera.
Un altro piccolo cartello indicava l'ufficio informazioni.
L'uomo cui la scritta si riferiva non sollevò nemmeno gli occhi dal tavolo.

Disse: - Dove volete andare?

Ma Gaal non fu pronto nella risposta e quei pochi istanti di esitazione bastarono perché dietro di lui si formasse una fila.
L'impiegato dell'ufficio informazioni alzò gli occhi: - Dove volete andare?

Le risorse finanziarie di Gaal erano piuttosto scarse, ma sarebbe stato solo per una notte; poi avrebbe avuto un lavoro.

Cercò di sembrare naturale: - Un buon albergo, per favore.
L'addetto allo sportello rimase indifferente: - Sono tutti ottimi. Quale preferite?
Gaal si guardò in giro disperato. - Il più vicino, per favore.

L'uomo schiacciò un pulsante. Una sottile striscia luminosa si formò sul pavimento, aggrovigliandosi ad altre di differenti colori e gradazioni.

Venne consegnato a Gaal un tagliando. Anche questo era luminescente.

L'impiegato disse: - Uno e dodici.
Gaal si frugò in tasca per trovare le monete. - Da che parte devo andare?
- Seguite la luce. Il biglietto rimarrà luminoso se manterrete la giusta direzione.

Gaal osservò il tagliando e cominciò a camminare.

C'erano centinaia di persone che a testa bassa attraversavano la sala, ciascuna seguendo la propria pista, ondeggiando e fermandosi ai punti di intersezione.

La sua traccia cessò.
Un uomo in splendente uniforme gialla e blu di fibra plasto-tessile antimacchia, si chinò a raccogliere le sue valigie.
- Linea diretta per il Luxor - disse.

Lo sconosciuto che seguiva Gaal sentì questa frase. Udì anche Gaal rispondere: - Bene - e lo osservò mentre saliva sul veicolo dal muso schiacciato.


anno 2011 dell'Era Antica

Trantor si trovò la strada sbarrata da 3 avvocati e una porta di vetro sporco.

Un altro piccolo cartello indicava l'ufficio informazioni.
La donna cui la scritta si riferiva non sollevò nemmeno gli occhi dal tavolo.

Disse: - Dove devi andare?

Ma Trantor non fu pronta nella risposta e quei pochi istanti di esitazione bastarono perché dietro di lei si formasse una fila.
L'impiegata dell'ufficio informazioni alzò gli occhi: - Eh allora non è che stiamo qui tutto il giorno a pettinar le bambole, si può sapere dove deve andare?!

Le conoscenze finanziarie di Trantor erano piuttosto scarse, ma sarebbe stato solo per pochi minuti; poi avrebbe potuto sbattersene fino alla prossima dichiarazione dei redditi.

Cercò di sembrare naturale: - Un funzionario per i rimborsi XYZ, per favore.
L'addetta allo sportello rimase indifferente: - Sono tutti ottimi. Quale preferite?
Trantor si guardò in giro disperata. - Il più onesto, per favore.

La donna schiacciò un pulsante.
Una sottile striscia colorata era incollata sul pavimento, aggrovigliandosi ad altre di differenti colori e gradazioni.
Venne consegnato a Trantor un pass unticcio. Anche questo era colorato.

L'impiegata disse: - Stanza 465 ala 41 giù di là complesso B svolti a destra corridoio K  ho-detto-K-non-H piano 7 dottoressa X.

Trantor aveva voglia di piangere. - Da che parte devo andare?
- Seguite la striscia. Il pass fondamentalmente non serve a un cazzo.

Trantor osservò il pass e cominciò a camminare.
C'erano centinaia di persone che a testa bassa attraversavano la sala, ciascuna seguendo la propria pista, ondeggiando e fermandosi ai punti di intersezione.

La sua striscia cessò.

Un umarell in golfino color vomito e tartan di misto-lana infeltrita le si buttò addosso per attaccar discorso.

- Ma anche lei è qui per l'irpef? Eh signorina ma che mani sottili che ha!, mi ricordano quelle di mia moglie che non c'è più, ma sa che lavorava in fabbrica e blablabla? E però non c'è più, e qui non funziona mai nulla e questi statali rubano lo stipendio io sì che ai miei tempi sapevo fare i conti e comunque io devo tornare a casa a farmi la minestra ma comunque sa, il pane l'ho già preso, ma mia moglie non c'è più, signorina, e blablabla - disse.

L'altro umarell in golfino infeltrito che seguiva Trantor sentì questa frase.

Udì anche Trantor rispondere: - Mi dispiace per sua moglie MA ORA MI LASCI CORTESEMENTE PRENDERE L'ASCENSORE - e la osservò mentre veniva inghiottita dall'ascensore di formica schifosa.

mercoledì 15 giugno 2011

E venne il giorno (Es. 10,4)

Antefatto: Vengo chiamata per dirigere il mio coro (sempre quelli che sparano ventose contro S. Antonio, ndr) durante un battesimo in un amabile paesino della bassa.

Non c'è cachet (molto male), ma pare che il coro possa imbucarsi al rinfresco dei familiari del battezzando (molto bene).

Ciò costituisce motivo sufficiente per accettare l'ingaggio.

Ci sistemiamo nell'abside nascosti da tutti, cantiamo bene, tutto bene, c'è un caldo fotonico - come in Egitto, quel giorno.

Ci imbuchiamo dunque al rinfresco.

Smarrimento e preoccupazione da parte dei familiari del battezzato nel vedere 6 macchine sconosciute invadere il vialetto e riversarsi fuori 18 ignoti vocianti, vestiti di nero e dotati di strani oggetti (leggi leggii), strane cartellette nere e soprattutto di uno strano, inquietante interesse per le tartine.

Il banchetto è costituito da 5 enormi tavoli continuamente inondati di nuovo cibo, tra cui gnocco tigelle salame salmone pizzette patatine prosciutti olive ascolane salatini panini toast pop corn melone fragole gelato torta di mele torna di noci torta di cioccolato vino.

"ehi, ma è parmigiano vacche rosse, quello?"
"sì, guarda affrettati perchè sta finendo"
"ci voglio mettere sopra l'aceto balsamico"
"ragazzi, al tavolo 3 è arrivato del salame"
"vado subito, chi ne vuole? Tu e tu e tu? ...Facciamo che ne prendo uno intero"
"l'insalata di riso del tavolo 5 l'avete vista?"
"aaaah io ADORO le patatine fritte"
"ah, c'è l'insalata di riso? Che chic!"
"ciomp ciomp"
"ehi ragazzi hanno appena rifritto il gnocco, andiamo prima che ce lo freghino"
"ciomp ciomp cmpgffragole, laggiù"
"fragole? Ma con gelato o con panna?"
"ciomp ciomp mhgfggelato, laggiù"


Mai visti i coristi saltellare così, comunque mentre passo da un tavolo all'altro inseguendo il salmone capto questo dialogo fra il fotografo e il padre del battezzato:

"beh avete fatto le cose in grandi col rinfresco!"
"eh sì, non credo riusciremo a finire la roba"
"la finite, la finite, a quanto ho visto ci sono certe cavallette..."


Da allora, i coristi spara-ventose si apostrofano l'un l'altra chiamandosi cavalletta qui cavalletta là, inviano allegati di questo tenore e per mail si carteggia così:

Io: "yeah ragazzi il Padre Della Sposa ci ha invitati tutti al ricevimentoooo!"
"yeah! Presenti!"
"ci sarà del vino?"
"io non ci sarò, se vi do dei tupperware me li riempite?"
"ma stai scherzando, non rimarrà niente, lo sai come ci chiamano!"

martedì 14 giugno 2011

Ecco, questa è proprio una frase da uomo

#1

Passando in mezzo ad un mercato, casualmente, con #coristaAvvocato.

Io: "ehi, guarda questo coprispalle. Forse è dello stesso rosso del mio abito lungo orientale"
#coristaAvvocato: "dici quello che usi nei concerti? Non so, non ricordo nè il rosso nè l'abito"
"uhm, dovrei confrontarlo. Se fosse lo stesso rosso però sarebbe perfetto"
"mah, sei sicura?"
"no... Ma costa poco... Forse potrei prenderlo comunque e..."
"ma scusa, se il rosso è leggermente diverso non è meglio?"
"..." [è serio, ndr]
"nel senso, così fa contrasto. Un po' si nota un po' no, da lontano. Secondo me è meglio, se fosse tutto esattamente uguale sarebbe noioso, non credi...?"

Era serio, ndr.


#2

"...Ah, tanto io poi spendo tutti i soldi in libri, musica e vestiti!"
"vestiti? Ah, ma dove li compri, esattamente?"
"..."
"nel senso, avrai pure un negozio dove li prendi"
"..."
"ma ci sarà bene un negozio particolare dove li compri quasi tutti, no?"

Uhm, ovunque?

lunedì 13 giugno 2011

Fenomenologia del committente di matrimonio #3

La Maria Pentita

Grado di pericolosità: 9/10
Grado di rottura di ***: 10/10

Gli esemplari di Maria Pentita riescono solitamente ad avere il vostro numero di telefono tramite un'amica (che in seguito al supermercato cercherete disperatamente di evitare mimetizzandovi fra i cereali), per chiedervi di suonare al suo matrimonio.

La Maria Pentita innanzitutto crede di essere al centro della galassia per il solo fatto di (oooh!) sposarsi.

(Forse tempo addietro si sentiva il centro della galassia solo per il fatto di avercela, come direbbero i miei amici.)
Vabbè, questa la tagliamo. Comunque.

I vostri rapporti con la Maria Pentita seguono invariabilmente questo decorso:


Fase 1 - incubazione

Vi telefona, vi illustra in dettaglio particolari interessantissimi sulla cerimonia il vestito gli invitati di cui ve ne sbatte proprio un c****, si autoinvita a casa vostra per martedì pomeriggio onde concordare i canti ma, soprattutto, per conoscervi meglio.
[Musica dello Squalo.]


Fase 2 - epifania

Per venire da voi si è portata con sè un'amica stile coperta di Linus, una che in teoria dovrebbe capire qualcosa di musica (una volta alle elementari ha tenuto in mano un flauto) e che se possibile è ancora di più Maria Pentita, con vocetta da bambina innocente di 5 anni, abbigliamento timorato di Dio, gentilezza melensa di chi ci mette 15 minuti per assemblare una frase del c**** a furia di inutili salamelecchi (sempre del c****).

Si parte subito con la scenetta classica "no questo pezzo è troppo lento, questo troppo veloce, questo troppo moderno, oh! no!, questo! no!, questo (santa genoeffa!) troppo festoso, questo troppo poco uhm spirituale, questo troppo strumentale, questo troppo solistico, questo troppo [e comunque hai veramente stracciato le balle]".

Si continua con la scenetta di repertorio "uhm, mettiamo il pezzo A all'offertorio... B alla comunione... C all'inizio... D alle firme...  no no ferma tutto A dove l'hai messo? No guarda è troppo gioioso mettiamolo in fondo... F al posto di C... X dopo la comunione come secondo pezzo se il prete ha finito se no mettiamoci E - come, non ti avevo detto che volevo anche E? - oppure K, o J, o V, non so decidermi, ah sì Q poi va prima di B ma dopo C perchè bla bla bla bla", dato che la Maria Pentita va a messa da prima di nascere ma fondamentalmente non sa un cazzo, di liturgia.


Fase 3 - corrigenda

"pronto, Trantor? ... Ciao, cheilsignoresiaconte, guarda, scusascusascusa ma dobbiamo rivedere tutto..."
"..."
"Intanto i pezzi A B X e Q non piacciono al mio fidanzato..."
"..."
"E C D L e K vanno spostati perchè me l'ha detto oggi il prozio della nonna del fornaio di mia cugina Anselma..."
"..."
"I pezzi H e T li ha sentiti in tivvu #CopertaDiLinus e vorrei tanto che li facessi perchè di lei mi fido..."
"..."
"Poi dovresti aggiungere un violinista e una flautista, a patto che non suonino i pezzi B C X e D, perchè quelli li voglio solo all'organo..."
"..."
"Ma forse l'introduzione di X potrebbe essere fatta dal violino, o dal flauto, o da tutt'e due, oppure no, o magari sì, non so, che dici, facciamo che vengo domani a casa tua che ne parliamo? Eh?"


Fase 4 - rettifica

Avete docilmente arrangiato, modificato, spostato i pezzi secondo le indicazioni idiote di Maria Pentita e #CopertaDiLinus.

E invece:

"pronto, Trantor? ... Ciao, cheilsignoresiaconte, guarda, scusami tantissimissimissimo sai!, ma bisogna di nuovo blablablablablabl..."
"no scusa, così no però, eh?"
"eh?"
"ascolta, se devo cambiare tutto di nuovo qua il cachet non va più bene, tutto questo lavoro di arrangiamento delle musiche va pagato, sai quante ore ci vanno?"
"ah..."
"eh sì"
"uhm no dai... facciamo che va tutto strabenissimo così... Sei gentilissima, cheilsignoresiaconte... Che bello... Ci vediamo il giornopiùbellodellamiavita... Poi ti vengo a trovare e guardiamo insieme il filmino, ok?"

Ma baaaff...!

sabato 11 giugno 2011

Fenomenologia del committente di matrimonio #2

I Il Buongiorno Si Vede Dal Mattino

Grado di pericolosità: 2/10
Grado di rottura di ***: 6/10

La coppia Il Buongiorno Si Vede Dal Mattino vi contatta per telefono per ingaggiare il vostro coro al loro matrimonio.

Tutto fa ben sperare: non tirano sul prezzo come Gli Idioti Dello Sconto, sembrano fidarsi abbastanza dei vostri consigli, non sanno una mazza di liturgia, la voce è cordiale, non sanno una mazza della messa in generale, hanno una casella e-mail, non sanno una mazza di musica, sanno aprire gli allegati.

Spinti dall'entusiasmo vi offrite dunque di incontrarli a casa vostra per decidere i pezzi e farglieli sentire al pianoforte.

La coppia Il Buongiorno Si Vede Dal Mattino (ILBSVDM) è così composta: un Lui aperto, sorridente, simpatico, incline alla battuta, forse addirittura autoironico.

Una Lei con la faccia da termosifone incazzato.


Il decorso è il seguente:

Mostrate la vostra proposta di scaletta.

Lui: "beh ci fidiamo, a me sembra tutto ott..."
Lei: "eh no eh no qui ci sono alcune cose che non mi convincono"
"ma cara, ne avevamo già parl..."
"no no e no, fammi parlare ammore adesso ok? Dunque, qui non capisco perchè hai scritto "of-fer-to-rio", che vuol dire, che significa? E poi Oh Happy day proprio no, secondo me non è adatto alla chiesa [nonostante ovunque le chitarre GrazieSignoreGrazie usino bonghi e stratocaster durante l'alleluia], e poi vorrei sentire prima questo GIESSU' BLAIBèT (Jesus bleibet di Bach, ndr) perchè su youtube non l'ho trovato e..."
Voi: "come, su youtube non l'avete trovato? [diciamo che non l'hai neanche cercato, va'] Comunque certo, ve lo faccio sent..."
"no no ok dai, vabbè, facciamo che va bene"
"...ok, come preferite... [?]"
"eh però fammi sentire almeno Amazing grace!!!"

Fate sentire Amazing grace.

"uhm... Non mi convince..."
"a me veramente piace"
"ah no no no no, non va bene quel pezzo lì, basta, va cambiato"
"ok. Allora questo?"

Fate sentire un altro pezzo, troppo veloce, un altro, "non adatto alla chiesa", un altro, troppo lento, un altro, troppo gioioso, un altro, ma si può fare senza coro?, un altro, troppo banale, un altro, ma era meglio il terzo, un altro (Amazing grace), ah allora ok dai questo mi piace, ammore l'avevo detto subito, io, che andava bene!

I due si attardano a litigare su Oh Happy day, che manco a dirlo a Lui piace e a Lei fa ***.

Dopo 32 minuti voi giacete esangui sul pavimento, Lei sembra abbia appena partecipato ad una causa legale, Lui ha tutta l'aria di esser condannato ma lo lasciate nel suo brodo.

Insistono però nel darvi un acconto, e ciò è bene.

venerdì 10 giugno 2011

Fenomenologia del committente di matrimonio #1

Dato che siamo in pieno periodo di matrimoni e grazie al cielo in questi mesi suonerò/canterò con i miei cori a diverse cerimonie, ho pensato che sarebbe stato carino da parte mia mettervi in guardia.


Il Padre Della Sposa (PDS)

Grado di pericolosità: 3/10
Grado di rottura di ****: 7/10

Il PDS ama contattarvi per suonare o dirigere il vostro coro durante il matrimonio della figlia circa 64 settimane prima dell'evento fatidico.

Drammaticamente analogo all'organizzatore OAFP quanto a tempo da perdere e volume di ansia, il PDS è tuttavia un gentilissimo signore, talvolta addirittura competente in materia.
Ed è lì il casino.

Il PDS innanzitutto possiede il vostro numero di telefono, e ciò è male.

La probabilità che voi possiate essere, non necessariamente nell'ordine, a) al lavoro b) in sala operatoria c) sotto la doccia d) a letto con qualcuno e) svenuti f) con il cellulare scarico g) ad un funerale h) ad un concerto vostro i) ad un concerto di altri j) sotto la doccia con qualcuno con il cellulare scarico dopo un concerto di gente successivamente svenuta non ha per il PDS particolare rilevanza, dato che vi lascia in media 7 chiamate perse - chiamando argutamente da vari numeri - fino a che, sfiniti, vi prendete un giorno di ferie per rispondere.

Il decorso è il seguente (vi risparmio gli esordi):

4a telefonata
"mi faccia sapere il costo per avere il suo coro al matrimonio con tanti bei mottetti in latino come piace a noi musicologi"

9a telefonata
"...e contatti anche un flautista!"

10a telefonata
"...e contatti anche un violinista!"

11a telefonata
"...e contatti anche una tromba!"

12a telefonata
"le ho inviato il libretto per mail, attendo una sua gradita e tempestiva conferma al riguardo"

13a telefonata
"grazie per le correzioni al libretto, glielo rimando aggiornato e attendo una sua gradita e tempestiva conferma al riguardo"

14a telefonata
"...e contatti anche un organista!"

15a telefonata
"grazie per le ulteriori correzioni al libretto, glielo rimando nuovamente aggiornato e attendo una sua gradita e tempestiva conferma al riguardo"

16a telefonata
"...e inserisca quel brano X che mi piace tanto!"

31a telefonata
"...e cerchi un pianista che animi il ricevimento, che faccia musica classica ma non troppo, jazz ma non troppo, gli standard uhm, sì ma non troppo, direi più che altro valzer viennesi ma non troppi, ci pensa lei al modulo siae? Ah, la siae forse può andare a ***? Beh ok faccia lei, comunque mi dica cosa costa il tutto, non c'è budget, voglio fare una cosa in grande"

32a telefonata
"no no no costa tutto troppo!, ho cambiato idea sì il pianista no il pianoforte vero noleggiato, sì pianoforte digitale così risparmio"

35a telefonata
"ma chi lo porta il pianoforte digitale?"

36a telefonata
"grazie per le ulteriori e ulteriori correzioni al libretto, glielo rimando nuovamente aggiornato e attendo una sua gradita e tempestiva conferma al riguardo"

37a telefonata
"guardi ho chiamato anche un altro coro che suona le chitarre per cantare anche le meravigliose melodie GrazieSignoreGrazie [del c****], trovo che siano bravissimi e dopotutto un po' di liturgia in italiano ci vuole anche se noi 2 siamo musicologi e blablabla"

38a telefonata
No, non vi ha ancora chiamato e voi fate il giro degli ospedali lombardi temendo che sia successo qualcosa.

40a telefonata
PDS: "...ma è assurdo, lei ci crederebbe?! Ho ascoltato l'altro coro GrazieSignoreGrazie e ho scoperto che USANO I BONGHI DURANTE LA MESSA [...ma vah?]! Ma questo è inammissibile, lei ci avrebbe mai creduto?!"
voi: "professore non mi faccia parlare su questo punto, per favore"
"quindi lei sapeva che usano i bonghi?!"
"credo che a volte facciano anche di peggio"
"l'idea mi riesce intollerabile"
"non me ne parli"
"beh comunque ormai li ho inseriti nel libretto..."
"e allora pazienza"
"... comunque è uno scandalo"
[sapessi da quanto tempo dico la stessa cosa e questi qui continuano a usare il wind chimes in mezzo al Kyrie]


And so on.

mercoledì 1 giugno 2011

Bestiario da biblioteca #2

#1 Distorsione spazio-temporale?

"buongiorno, parlo con [#tizia che ha in prestito 8 libri scaduti da 6 mesi]?
"sì"
"volevo chiederle cortesemente quando può riportare il materiale in biblioteca, dato che risulta scaduto da un po' di tempo"
"veramente IO sono passata, l'altro giorno, e VOI eravate chiusi"
"questo è impossibile. Siamo aperti 10-19 lun-sab dal novembre 2009"
"ah"
"eh, sì"
"beh ok."
clic.


#2 Non è ubiqua

"buongiorno, parlo con [#tizia che ha in prestito 2 cd e 4 partiture scaduti dal 1765]?
"sì"
"volevo chiederle cortesemente quando può riportare il materiale in biblioteca, dato che risulta scaduto da un po' di tempo"
"sono in Israele!"
"...allora potrebbe cortesemente riportarli quando torn..."
"le ho detto che sono in Israele, secondo lei come faccio a riportarli, eh?!"
"è evidente che da là non può [c****], io le sto chiedendo se può riportarli una volta tornata"
"sì, comunque io sono in Israele, adesso!"
"l'ho intuito"
"bene"
"bene. A pres..."
clic.


#3 Surreale

maestro Isterico entra tutto incazzato.

"buongiorno maestro Isterico"
"e allora, questa biblioteca è aperta o chiusa?!?"
"evidentemente aperta..."
"..."
"...maestro"
"umpf"

Se ne va incazzato.


#4 Centro della galassia

"salve, vorrei lo spartito di X"
"buongiorno maestro FaccioLaSplendidaMaSonoSimpaticaComeUnaSuola, certo, glielo cerco subito"
"ok"
"...mi spiace maestro FaccioLaSplendida, risulta in prestito ad un altro utente"
"come?"
"è in prestito purtroppo, ma può prenotare lo spartito e quando rientra la richia...."
"come! Non può essere in prestito"
"invece sì, maestro"
"beh, e non vi vergognate?! A me serve per un esame, e voi non potete dare in prestito gli spartiti che servono a me per gli esami! Insomma, chi è questa persona, chi ce l'ha, ME LO DICA!"
"maestro FaccioLaSplendida, se avessimo saputo che lo spartito le serviva per gli esami gliel'avremmo tenuto da parte, MA NON LO SAPEVAMO e soprattutto il prestito è un diritto suo come di tutti gli altri utenti"
"mi dica chi è che lo vado a cercare!"
"non possiamo, è un diritto dell'utente fare il prestito e tenere il libro per il tempo concessogli senza essere importun..."
"ma lei sta scherzando!?!"

Continua ad libitum.
Fade out.