A cena con #collegaV.
Per festeggiare il fatto che dopo aver studiato insieme ora lavoriamo insieme ho prenotato (a suo nome, perchè con il mio #cognomestranissimo al telefono è sempre un 2 T? 3 R? Con la M o con la N? Che sta dicendo? Senta non ho tutto il pomeriggio, e quindi da anni ormai nei ristoranti mi spaccio per altre persone) in un posto chiccosissimo, un ristorante con stella Michelin.
Non era voluto e non è da me (chissenefrega delle stelle), ma volevo un posto con carrello dei bolliti e dove si mangiassero bene le specialità delle mie zone, dato che #collegaV in realtà è goto.
Le cameriere hanno la pettorina da servitù sudista, esiste un guardaroba a parte con numeretto per i cappotti come a teatro, ci danno del loro, tutto viene servito con carrelli laccati d'oro, gli altri avventori sono americani, o francesi, o abitano in centro storico.
Non è mai un buon segno.
Vabbè, spenderemo quello che spenderemo, amen.
ore 21.13
"guarda, io la sua tattica l'ho capita, in pratica lo dice prima ai tenori e poi aspe..."
#cameriere1: "signori buonasera, posso portarvi del pane?"
"sì, grazie. Molto gentile."
"che dicevi?"
"che la sua strategia l'ho capita, prima dice tutto ai tenori e solo dop..."
#2: "signori, buonasera. Ecco il vassoio dei pani. Bianco? Integrale? Nero? Emiliano? Con le olive? Azzimo? Veneziano? Ebraico? Grissi..."
"guardi, #questo e quello. Grazie."
"anche per me."
"bene."
"allora, che stavi dicendo?"
"niente. E' questa storia della tattica. In pratica l'ho sgamato, prima ha pensato bene di chiamare uno dei tenori e po..."
"signori, buonasera. Gradite del vino? Cabernet sauvignon del '94? Nero d'Avola? Gutturnio? Sangue di Giuda? Gewurztraminer dell'Alto A..."
"cabernet, grazie. Trantor, tu che dici?"
"mi fido di te."
"bene."
"bene."
"bene."
"dove eravamo?"
"a Modena. Che c**** stavo dice..."
"la strategia"
"ah sì. Per farla breve devi sapere che lui..."
"signori, buonasera. Il vostro Cabernet Sauvignon del '94. Il signore vuole cortesemente assaggiare?"
"ah, sì. mm. Buono, va benissimo."
"signora, la prego di assaggiare anche le..."
"VA BENISSIMO COSI', grazie"
"bene."
"bene."
"bene."
"..."
"..."
"e quindi, cazzo, come ti stavo maledettamente dicendo cazzo, questo cazzo di corista ha questa cazzo di tattica e..."
"signori, buonasera. Loro gradiscono degli antipa..."
"NO!"
"bene."
"bene."
"bene."
ore 22.42
Stiamo parlando delle avventure galanti di #collegaV da circa 56 minuti ridendo come deficienti, e forse è per quello che ora veniamo completamente ignorati.
ore 23.02
"allora, #collegaV, ecco il mio regalo."
"...perchè?"
"perchè te lo meriti."
"ah, non è per Natale, quindi"
"ma no. Tu sei ateo e io agnostica, ricordi?"
"ah già. Ma cosa..."
"..." [inizia a scartare]
"tu sei pazza! Sei completamente fuori, quanto hai speso?!"
"non importa. Te lo meriti. E poi è una piccola cosa. Aprilo e basta."
"piccola tua sorella, sul biglietto c'è scritto 'antiche stampe e libri di pregio', e tu sei maledettamente pazza."
"..."
"e sei anche completamente rossa"
"..."
"e non guardare l'orlo della tovaglia!"
"..."
"e hai le lacrime agli o..."
"apri questo cazzo di regalo!"
"no, ridimmelo guardandomi negli occhi."
"v]#@[$%£o."
"ti voglio bene."
"anche io."
E' finita che sono l'unica persona al mondo che si commuove nel fare un regalo, ma ad essere sinceri avevamo tutti e due gli occhi brillanti, e abbiamo sinceramente apprezzato che almeno per quei 3 minuti i camerieri non ci abbiano rotto i maroni con le mostarde (anche se hanno tentato più volte di portarmi via il pinzimonio, che stavo anti-convenzionalmente finendo mentre #collegaV era alla grappa e i francesi ci guardavano storto).
Volevo fare un regalo così a #collegaV più o meno dal terzo anno di università.
Abbiamo condiviso tante cose insieme, convegni, esami, lampade di Wood, corsi, viaggi, concerti, anche se lui poi è stato all'estero e per mesi, forse quasi anni, non ci siamo visti.
Ora lavora con me nella biblioteca dei pazzi di conservatorio, ma forse un giorno andrà via di nuovo.
Non in Australia, ma di sicuro non a Modena.
Quindi spero solo che il regalo gli sia piaciuto.
Abbiamo speso 32 euro.
Se volete vi do l'indirizzo.
Uhm... io la "sua tattica" non l'ho mica capita, con tutte queste interruzioni da parte dei camerieri... ;)
RispondiEliminaPS: guarda che il tuo cognome non è mica stranissimo specie confrontato col mio, che essendo di origine straniera, ogni volta che lo dico devo fare lo spelling, e poi lo spelling dello spelling, e alla fine tirar fuori un biglietto da visita e sperare che gli altri sappiano leggere, per non parlare di come me l'hanno storpiato nel corso dei secoli... ;)
PPS: buone feste XD
Ma quindi ehm tu sai il mio cognome?
RispondiElimina:-)
E' la tattica ricorrente di un corista (poi vi dirò) nel senso che ogni corista ha la sua tattica per dirmi che non verrà a questo o quel concerto, o a questa o a quella prova.
Un giorno farò un bestiario.
Grazie, buone feste a te! :-)
Ops, forse non dovevo dirlo? Sorry... :)
RispondiEliminaE' che avevi dato alcuni indizi nel tuo post dove parlavi della passione per gli anagrammi, e avevo immediatamente individuato il tuo nome, identico a quello di una mia amica.
Poi mi hai detto che hai un cognome stranissimo e io, scherzando, ho risposto che essendo originaria di Arona non poteva che essere Borromeo, ma nel frattempo avevi stimolato la mia curiosità e BigG mi ha dato una mano mostrandomi il tuo sito professionale.
Ma ti assicuro che anche il mio cognome è immediato da individuare, spulciando un attimino nel mio blog... ;)
Ma Dio, sei della CIA?!
RispondiEliminaNo scherzo, in realtà mi inquieta solo la parte su BigG (chi è? Valeren?) :)
E comunque no, scherzo anche adesso, mi fido :)
(Però voglio lo stesso sapere chi è BigG).
Bellissima la cosa degli anagrammi, non avrei mai detto di essere così trasparente!
Ah ma no, ho capito chi è. ;)
RispondiEliminaNeuroni lenti
Beh, tempo fa una mia amica del web si è spaventata per come ho scoperto rapidamente la sua identità seguendo gli indizi che lei stessa aveva lasciato ovunque, e mi aveva chiesto se ero del KGB, ora te mi chiedi se sono della CIA... maddai :D
RispondiEliminacome fate a dire una cosa simile? come potrebbero quelle persone assumermi? In realtà sono loro che lavorano per me: CIA, KGB, Mossad, e tutti gli altri... XD
BigG è ovviamente Google, Valeren al massimo potrebbe essere BigV... :D
Anch'io ho un cognome ad alto tasso di fraintendimento (siamo rimasti un centinaio in tutto il mondo, ahimè, e quel %$**!!!\/* di mio fratello ha pensato bene di mettere al mondo due femmine, accidenti a lui. Quando non ne posso più mi rassegno a prenotare a nome del marito, che ha un cognome banalissimo di cui son pieni i fossi, da queste parti.
RispondiEliminaLa lampada di Wood mi fa tornare in mente i bei tempi del Museo (sì, lo so, fa un mese oggi, che non ci lavoro più, ma mi sembrano ere geologiche), ci controllavamo la pala del Bellini (che risultava invariabilmente molto, molto, molto più in forma di noi).
Le tattiche dei tenori... secondo me tenori si nasce, e non solo vocalmente!!!!
Bello avere qualcuno che mi capisce :)
RispondiEliminaChe bello, però, lavorare in museo... Posso chiederti come mai questo cambio?
mk66: potresti scrivere gialli :) o risolverli.
Vorrei conoscere la tua amica con stesso cognome, magari siamo parenti.
Ah ho capito, dirigi la spectre! ;)
Mi ricorda una mia amica che conosco dall'asilo. Ne abbiamo passate tante assieme :-)
RispondiEliminaP.S. I ristoranti con stelle michelin sono convenienti in realtà. La stella non indica solo buona cucina, ma anche prezzi congrui senza cifre folli.
In effetti è giusto! Il rapporto costi benefici dovrebbe contare.
RispondiEliminaGrazie per la visita!