domenica 30 ottobre 2011

Highlights influenzali


48 ore filate a casa con la febbre e i miei mi hanno permesso di cimentarmi in varie attività inusitate.

Innanzitutto, leggere due Simenon in un pomeriggio.
Poi tendevo a confondere le trame, ma è stato bello.

Installare per mia madre la webcam. Per mia madre. La webcam. Per mia madre. La webcam. Per mia madre. La we... ma che cazzo se ne fa? No comunque dai, sostiene di poterla usare per videofonare ai parenti. [ahahahahah, parenti con la webcam.] Ok, meno male che c'ero perchè farle scaricare i driver al telefono sarebbe stato proprio un buffo ostacolo.

Guardare Kiefer Sutherland salvare il mondo saltando di qua e di là fra elicotteri e bombe nucleari in una generale e plausibile attendibilità delle situazioni reali.

Ok, Guardare Kiefer Sutherland in una trama assurda.

Ok, guardare Kiefer Sutherland*


Assistere impotente a:

Mamma: "attore statunitense, 5 lettere"
Papà: "O'Neal"
[scrive] "... fisico norvegese, 7 lettere"
"..."
"AHAHAHAHA. Non la sai. Sceneggiatore americano, 5 lettere"
"O'Neal"
[scrive]  "... pianta estinta"
"s..."
"AHAHAHAHA. Non la sai, ma soprattutto non te la dico."
"ma che dia..."
"non la sai, non la sai, su. Armatore bretone, 5 lettere"
"O'Neal"
[scrive] "... opposto al bemolle"
"diesis"
"non credo, è di 6 lett..."
"che c**** dici?"
[scrive] "... umpf. sì, 6 lettere. Non ti scaldare, sai. Lavorò con Kubrick, 5 lettere"
"O'Ne..."
"PIANTALA di rispondere O'Neal ad ogni cosa, santo cielo!"
"ok."
"comunque non la sai."
"ti dico che è O'Ne..."
"basta."
"basta."
"basta."

venerdì 28 ottobre 2011

Si sente?


#Cronistoria concerto etilico


L'altro giorno io e gli sparaventose abbiamo tenuto un concerto nella sottovalutata città senza fiume di S.

Non c'è molto da segnalare: la chiesa la conoscevamo già per cui non c'erano più arredi sacri da trafugare, il rinfresco era al ristorante quindi niente (...ok, meno) cavallette impazzite alla ricerca della tartina gratuita.

Comunque alle ore 16.46, 14 minuti prima di fare iniziare il concerto, un'immagine attraversa e si fissa nella mia retina senza raggiungere i neuroni.

#coristaMax e #coristaOrganista stanno trafficando in sagrestia dietro ad una tenda, parlottano come cospiratori, ridono come iene sotto antistaminico e soprattutto si passano di mano una sospetta bottiglia di lambrusco semivuota.

I miei neuroni non si collegano e si rifiutano di preoccuparsi anche di questo particolare.

Alle 17.01, entrando in chiesa in fila indiana, passando davanti a me #coristaMax al posto di rispondere "crepi" mi soffia in faccia, sbronzandomi, e se ne esce con un retorico "si sente?".

I miei neuroni si collegano, ma rifiutano di preoccuparsi anche di questo particolare.

 E non è normale.

Che i miei neuroni si colleghino così tardi, ovviamente.

mercoledì 26 ottobre 2011

La vertigine della lista

In biblioteca.
Entra Maestro 911.
Donna, bianca, 40 anni, 187 decibel.

"buongiorno maestro 911"
"saaalve!!!! Come sta??" [ci siamo viste 4 minuti prima sempre lì, ndr]
"bene, grazie. La posso aiutare?"
"cercavo dei metodi."
"metodi"
"metodi."
"metodi presumo per pianoforte... Ha un'idea?"
"no."

Insegna. In. Conservatorio.

"ma... Magari un nome, tipo Czerny, cose così... Ce ne sono decine e..."
"decineee? Di meeeetodi?!???"
"beh sì, è una biblioteca di conservatorio... Facciamo così, le apro la ricerca dalla postazione pc per il pubblico così può cercare da sola con cal..."
"oddiomama, ma come da sola!"
"guardi maestro, è semplice: ecco vede la lista dei titoli? Quando ne trova uno interessante basta entrarci dentro, guardare tutte le informazioni, poi se il libro le interessa davvero cliccare dentro "collocazione" e vedere in che sala si trova"
"uhm."
"...vede? E' semplici..."
"uhm. No, non credo di farcela."
"ma sì, vede, si fa cos..."
"lei mi stia vicina, però."

Sospiro, poi la lascio scasinare nel suo brodo, anche perchè dovevo finire delle cose; dopo 6 minuti è ancora lì che fissa inebetita la lista iniziale, con le mani in mano.

"ah e seeenta, qui come faccio ad andare nell'altra pagina?" [urla, io sono a 80 cm]
"clicchi con il mouse sulla freccia rivolta verso de..."
"eh?"
"mouse. freccia. click. Devo venire lì?"
"beh sì, ma come si fa?"

E lì capisco.

Non sa prendere in mano il mouse.

Non l'ha mai preso in mano, ok? Il mouse dico. Altre cose mi risulta che sia capacissima di... Vabbè. Comunque questa insegna in conservatorio, di ruolo, fa circa 12 ore alla settimana, guadagna più di me.

martedì 25 ottobre 2011

Il Collezionista

In biblioteca.
Entra Giovane Utonto Incerto.

"ciao!"
"ehm, ciao"
"possiamo aiutarti?"
"sì... Mi avete telefonato per dirmi che avete ritrovato qui la mia tessera che avevo perso, e volevo riprenderla"
"ma certo. Ti chiami?"
"Giovane Utonto Incerto"
"bene. Eccola. Mi raccomando non perde..."
"ah. Guarda, il fatto è che [apre il portafoglio e srotola il soffietto delle carte di credito] qui ne ho un'altra."
[ci mostra una tessera identica]
"..."
"e un'altra"
"..."
"e poi avevo anche questa"
"..."
"e questa"
"..."
"e q..."
"ma scusa, se sei pieno di tessere allora cerca di non perderle, altrimenti siamo sempre qui a stampa..."
"ah, ma io credevo scadesse!"
"ma no, no" [che cazzo c'entra?]
"ah ok."
"...ok. Mi raccomando..."
"sì. ciao."

Silenzio
Aspettiamo che esca
Nascosti dietro la stampante termica piegati sul banco dal ridere

sabato 22 ottobre 2011

Fenomenologia dello spettatore da concerto #2. Il fanatico religioso

Dovete sapere che l'altra sera nella mia città c'è stato il bellissimo concerto di #immensoClavicembalista, all'organo del duomo.

#immensoClavicembalista è uno dei grandi della musica antica, e nella chiesa c'era ovviamente il pubblico delle grandi occasioni.

La cosa importante è che alla fine, siccome aiutavo l'organizzatore a dare i programmi e stavo al banchetto vicino all'ingresso, mi sono trovata attorniata da una variegata fauna di spettatori sconosciuti e non che improvvisamente non poteva vivere senza la mia opinione (forse è stato il mio vestito rosso).


#1. Assolutismo (non illuminato)

"ehi ciao Trantor!"
"buonasera, #altoMagistratodellacittàdiX"
"ciao. Ti è piaciuto il concerto?"
"moltissimo!"
"anche a me. Lo sai che giorno è oggi?"
"sì, il se..."
"oggi è la Madonna del Rosario"
"..."
"sono così contento, ma così contento che l'organizzatore abbia citato questa cosa nel presentare"
"davvero? Come mai?" [scema io a chiederlo]
"si festeggia la vittoria di Lepanto"
"ah. 1571, giusto?"
"brava. Sai, la cosa più importante è che quel giorno la Madonna è intervenuta"
"..."
"se non fosse intervenuta non oso immaginare cosa sarebbe successo. Abbiamo vinto grazie alla Vergine, che è intervenuta e ha aiutato la Santa Cristianità"
"..."
"rendiamo grazie a Dio, sempre, per questo intervento della Madonna"
"..."
"dobbiamo esserle grati, ogni giorno, cara Trantor"
"... beh, diciamo che se la battaglia fosse andata diversamente il mondo oggi sarebbe dive..."
"no, non la battaglia. La Madonna. E' lei che è intervenuta. E' grazie a lei che siamo qui"
"... sì. In tutti i casi mi chiamano di là."


#2. Il frate ottuagenario

"buonasera padre Giliolo"
"signorina, ti è piaciuto il concerto?"

Il fatto che non mi consideri signora e non mi dia del lei come ormai fa il 70% degli sconosciuti teenager che incontro lascia un feedback positivo, ma confesso che detto da un frate supponente e con ogni probabilità misogino mi sta sui maroni.

"moltissimo, padre. #immensoClavicembalista è uno dei grandissi..."
"è stata come una liturgia. Una vera liturgia."
"sono d'accordo"
"una liturgia, ha capito?"
"sì, le ho detto che sono d'accordo. Il livello di concentrazione del pubblico lo confe.."
"non ho parlato di concentrazione del pubblico. Signorina, dico che è stata una liturgia. Liturgia! Insomma, mi ha capito?"
"[insopportabile frate che non ha mai lavorato, lo so non dico meglio di te ma quasi, cosa sia una liturgia in senso musicale] è quel che ho detto"
"bene"
"..."
"e senti, tu suoni qualche cosa?"
"io sì. Pianoforte. Studiato canto. Dirigo cori. Laureata in musicologia con una tesi sulla musica sacra rinascimentale padana."
"ah. beh. Dov'è che vai a messa?"
"...mi chiamano di là"
"che la Beata Vergine sia con te [fa il segno della croce e si aspetta che io risponda a tono]"
"..."
"in nomine Patris, Filii et Spiritus Sa..."
"bene, vado. Stia bene, padre."

mercoledì 19 ottobre 2011

Un sottile velo di ironia #2 (lo so che sono ansiosa)

Trantor: "bene ragazzi, grazie a tutti, basta così, la prova è finita. Ci vediamo domenica al concerto delle 17. Abito nero. Lo so che vi chiedo tanto, e che molti di voi hanno problemi a casa, ma bisogna che ci troviamo là prima, per prova..."
"vai tra"
"ma certo"
"è giusto"
"come al solito, no?"
"io arrivo in giornata col treno. Ma alle 13 potrei già essere lì"
"Trantor, io non ci sarò per le 10. Ma per le 10.15 senz'altro"
"sei fuori? le 10.15 è tardi!"
"facciamo le 9 e non se ne parli più"
"e se uscissimo tutti insieme la sera prima, in modo da essere poi già tutti lì?"
"grande idea!"
"allora è deciso"
"yeah"
"yeah"
"yeah"

Poi li ho lasciati andare buttati fuori dalla chiesa.

domenica 16 ottobre 2011

Fenomenologia dell'utonto di biblioteca specialistica #1

#1. Pierferdinando Catrame

Grado di pericolosità: 7
Grado di rottura di m***ni: 9.75

Pierferdinando Catrame è uno degli utonti della biblioteca più precisi, puntuali, corretti e onesti che abbiate mai intercettato.

Ma ha un difetto.
Parla.

Pierferdinando Catrame si manifesta nella casistica più tipica prima raggiungendo il vostro bancone con una sospetta fretta da (finto) studioso che sta per perdere il treno.
Lo riconoscete dalla caratteristica camminata da canguro zoppo.
Dopodichè seguono invariabilmente circa 9 minuti di conversazione insopportabile monologo suo su temi vari ed eventuali, dei quali di norma non ve ne frega un cazzo.

Tipo quando si ruppe il polso l'altr'anno (si scrive così? Veramente?) a Vienna in gita con il conservatorio di X che peraltro ora è commissariato e infestato da orientali nonostante la Cina pare sia il futuro e non potevo più suonare [e chissà che altro] e ti va di prendere un caffè ah no allora niente dai la prossima volta sì pensa che mia nonna si chiama Anselma che storia e bla.

Tenete presente che i 9 minuti fissi di conversazione rottura di maroni a senso unico avvengono mentre Pierferdinando Catrame vi guarda negli occhi a venti cm da voi e soprattutto mentre vi porge astutamente 4 spartiti 6 partiture 3 atti di convegni 1 dvd 6 cetrioli 2 cd per tenervi avvinti a sé mentre siete costretti a fargli il prestito di tutta quella roba.

Il tutto si replica nell'esatta sequenza al momento della restituzione, anche se al termine del primo mese di lavoro siete ormai vecchie volpi e al solo sentore di canguro zoppo vi alzate per respingerlo senza pietà verso il vestibolo, prima che cominci a parlare del conflitto franco-tedesco e soprattutto tenti di sedurvi, finendo per chiuderlo in un armadietto.


L'unica variante può consistere nel ribaltamento del monologo in terzo grado, ossia l'insopportabile sequela di domande ma Trantor tu hai fatto il conservatorio? no? ma no sul serio? quindi non sei diplomata? no? ma veramente? ma allora come fai a suonare? e addirittura insegnavi? e dove? e perchè? e posso insegnare lì anch'io? e vieni a bere un caffè di là? e bla.

Ma dopotutto l'unica persona a cui dovete dare la colpa di tutto ciò siete voi, nient'altro che voi, dato che il secondo giorno di lavoro pensaste bene, ail fine di ingraziarvi l'utenza, di informare Pierferdinando Catrame che avete un amico in comune - il buon Giulio, amico musicista dei tempi d'oro con cui eravate soliti suonare le sonatine a quattro mani di Mozart, e che disgraziatamente è anch'egli affetto da Pierferdinando Catrame.

Da allora, tutto fu perduto.

venerdì 14 ottobre 2011

Analfabetismo di ritorno (dall'Inghilterra)

#1

Trantor: "ok ragazzi, dai, cominciamo la prova"
corista1: "un attimo"
corista2: "ma che fa?"
corista1: "sto leggendo questa [aggettivo blasfemo] rivista, l'ho trovata qui in chiesa"
Trantor: "beh mentre #corista1 si intrattiene leggendo Time One noi cominciamo"
corista2: "ehm. Guarda che non è Time One. Se mai è timone"

[risate di scherno da parte dei coristi]


#2

Stiamo facendo una prova in chiesa, in una antica cantoria per provare l'acustica.
Nel muro c'è uno stipo chiuso da un'anta.

corista1: "ehi guardate quello stipo. Sull'anta c'è scritto qualcosa..."
corista2: "sembra... online"
corista3: "online? Già nel '600?"
corista4: "ma pensa!"
corista5: "sorprendente"
corista1: "online, ma certo"
corista6: "...voi siete fuori, c'è scritto oline, manica di orbi"
corista3: "oline?"
corista4: "ma pensa!"
corista5: "sorprendente"
corista1: "oline, ma certo"
#coristaAvvocato: "...santissimo cielo, quello è ol inf, oleum infirmorum, manica di ignoranti orbi!"
corista3: "ol inf?"
corista4: "ma pensa!"

corista5: "sorprendente"
corista1: "ol inf, ma certo"

[ad libitum]

martedì 11 ottobre 2011

Conversazioni a fine prova

ore 23.26

"ok ragazzi, basta, vi lascio andare. Grazie a tutti, ci vediamo alla prossima prova!"
"ciao Trantor, 'notte"
"ciao cara"
"ciao!"
"notte notte"
"ciao, a domenica"
"ciao, vai a riposare [che ne hai bisogno]"
"ciao Meister, notte!"
"ciao ciao ciao"
"Gute Nacht"
"mercoledì prossimo non ci sono"
"Trantor, vieni fuori a bere una birra con me Gio e coristaVigileA.?"

Sono le 23.28, ho due occhiaie da Transilvania, domani mi alzo alle 7 per andare nell'Augusta città di X, non conduco una vita sana già di mio, domani devo guidare per 60 km x2, avrei bisogno di dormire almeno 7 ore a notte altrimenti domani sarò uno stra...

"porto il leggio in macchina e arrivo."
"yeah"


ore 23.34

"ops, scusa #coristaMax, ti ho urtato con la sporta delle musiche"
"sì dai, ancora che mi piace! ;-) "
"vacca, ma sei senza ritegno! ;-)"
"eh, è tutta la prova che parli di chi sta sopra e di chi sta sotto...!"

Non ha tutti i torti.
Ora capisco perchè ogni tanto durante le prove, quando spiego le voci in partitura, i tenori si accartocciano ridendo dietro l'altare.

Comunque io lo dicevo in senso compositivo.

lunedì 10 ottobre 2011

Entrambi gerundi

"ciao mamma"
"ciao Trantor"
"hai fatto un giro a P.?"
"sì."
"comprato qualcosa?"
"lemmings."
"lemmings?"
"lemmings."
"ma che dia..."
"per l'inverno"
"lemmings per l'inverno. Non è che vuoi dire leggings"
"lemmings, leggings. Quelli."
"ah ok. Per un attimo ho creduto che intendessi ricavare pellicce da..."
"no, no"
"meglio così."
"sì. Ceniamo?"
"è meglio"
"già."

domenica 9 ottobre 2011

Se n'è discusso, se n'è discusso

Beh, dato che in diversi volevate sapere com'è andata a finire:

"allora dimmi, dato che sei ambidestro con che mano...?"
"semplice. Con quella senza mouse."


[era talmente fulminante che non potevo tacerla. Siamo andati avanti a ridere 8 minuti, poi ci siamo di nuovo persi nel centro di Q. Ecco, com'è andata a finire.]

venerdì 7 ottobre 2011

Finestre temporali, piadine, aneddoti porno

L'altro giorno, proprio quando sembrava che mezzo reattore, 6 propulsori al plasma e 85 spade laser dovessero cadere fra Parma e Piacenza, io e gli sparaventose dovevamo tenere un concerto nella ridente T.

Solita cronistoria demenziale.


ore 20.00

Arriviamo in chiesa per provare.
Il concerto deve festeggiare l'avvenuto restauro di parte della chiesa.

Moderata ironia sul fatto che il satellite potrebbe anche cadere su di noi e rovinare tutto.

Spero sempre che gli organizzatori non sentano.


ore 21.05

Il concerto dovrebbe iniziare, ma disgraziatamente prima è in programma una specie di breve intermezzo parlato per commemorare il restauro.

Peccato che il breve intermezzo parlato preveda 8 relatori, di cui 2 preti e 3 politici, il che non fa ben sperare.


ore 21.15

Di conseguenza, proprio durante la finestra temporale in cui dal cielo di T. potrebbero cadere le spade laser i coristi scelgono si accomodarsi fuori, sulle panchine di un vicolo di fianco alla chiesa, a chiacchierare e fare di tutto tranne che ascoltare preti e politici, proprio come in una serena sera di fine estate, fra amici, fuori dalla porta di casa.

Peccato che non me l'abbiano detto.

Io: "ragazzi, ma che fate qui? Ecco dove eravate, c****! ...Voi che fate col gelato, e tu, con la piadina...?! Ma santo cielo fra poco cantiamo!"
"ma sì ma sì, ora ci sistemiamo"
"mi spiegate perchè il 78% di voi è paonazzo e il rimanente si sta rotolando in terra dal ridere?"
"coristaVigileF. ci stava raccontando delle sue avventure amorose!"
"...piccanti"
"...piccantissime!"
"eh eh eh"
"uh uh uh"
"da morire!"
"beato te, #coristaVigileF.! Ah poi dopo ci finisci di raccontare in dettaglio cosa le hai fa..."
"oh ma non chiamatemi, massa di disgraziati! Io ero di là ad ascoltare il prete, e voi rintanati qui a far baracca senza di me!"
"dai Trantor ti facciamo un sunto dopo!"
"va là, sunto dopo, dai che ora dobbiamo cantare"
"ih ih ih"
"uh uh uh"
"eh eh eh"


ore 22.00

A stento riesco a ricomporre i coristi e a sistemarli in fila per due con le cartelle tutte dallo stesso lato (prima elementare) per l'ingresso in chiesa, nonostante permangano sacche di sguaiata ilarità per Dio solo sa quale aneddoto porno di #coristaVigileF. e si ostinino continuamente a uscire dalla fila per correre subito dall'amico del cuore per spettegolare di Dio solo sa cosa (terza asilo).

Comunque alla fine entriamo.

Il concerto inizia, tutto abbastanza bene.
Un'acustica del cazzo, ma comunque tutto abbastanza bene.

Non mi risulta che i soliti coristi abbiano trafugato arredi sacri, il che è già qualcosa.



Utonti #2

#nuovoCollegaV: "capo_bibliotecario, ci sarebbero due utenti da fondere"
capo_bibliotecario: [circa 20 secondi di risate sguaiate]
#nuovoCollegaV: "ehm. Vuoi i codici?"
capo_bibliotecario: "uahuahuahuahh! hhssì, eh eh, dammi i codici che li fondiamo tutti, sì. [altre risate]"

Dovete sapere che quando un utonto smarrisce la tessera della biblioteca (o gliela rubano) noi non possiamo semplicemente ristampargliela, ma dobbiamo crearne una nuova, come se fosse un'altra persona.

Successivamente, ed è qui il bello, i due codici tessera vanno schiacciati, ed i rispettivi utenti fusi.

Non mi sorprende affatto che gli informatici ideatori del programma per fare le tessere abbiano scelto una terminologia da tortura medievale.

Questa cosa ci sta procurando circa 6 minuti di risate in più al giorno.

Utonti

Nella biblioteca dell'Augusta città di X hanno un modo fantastico per liberarsi degli utonti molesti.

[dettaglio]

lunedì 3 ottobre 2011

#Tonto e #Crucco

L'altro giorno io e la violinista Fede (questa qui, che peraltro adoro) dovevamo andare a suonare ad un matrimonio nel paesucolo di San S., un matrimonio molto ben pagato.

Dato che non abbiamo mai suonato insieme quei pezzi pensiamo bene di andare in chiesa un'ora prima per montare il pianoforte elettronico e fare una provetta.

Il prete, che per brevità chiameremo #Crucco, ci ha dato appuntamento alle 10 per aprirci la chiesa.


ore 10

Avvistiamo la chiesa; un genio del male ha pensato bene di arricchire la pieve, romanica e isolata nella campagna, con questo.
Che vi assicuro, si vede a 4 km di distanza e che faccia abbastanza schifo lo vedete da voi.

Facciamo fatica a non cadere in un fosso dal ridere, comunque raggiungiamo la chiesa e parcheggiamo su di un acquitrino fangoso.


ore 10.14

Nessuna traccia di #Crucco.


ore 10.23

Nessuna traccia di #Crucco.


ore 10.32

Nessuna traccia di #Crucco.

Il matrimonio è alle 11, nessuna delle due ha particolare ansia (sono sempre i soliti pezzi, se non si fa qualcosa a prima vista quasi quasi ci si annoia), ma c****, il pianoforte elettronico lo dovrò ben montare.


ore 10.35

Una macchina smarmittata arriva sgommando e per poco non ci tampona, comunque dalla macchina emergono #Tonto e #Crucco, i quali prima ci urlano che hanno perso le chiavi della chiesa, poi si precipitano verso il cesso chimico trasportandolo strenuamente sul fianco della chiesa non visibile dalla strada.

Ricordiamo che #Crucco sarebbe il prete.

Poi ripartono di corsa sull'auto smarmittata e niente, basta.


ore 10.40

Nessuna traccia di #Crucco.

Dopo una breve parentesi (75 secondi) in cui confrontiamo per scrupolo le tonalità e i numeri di battuta delle marce nuziali passiamo a parlare di cose serie (uomini).


ore 10.43

Invitata sessantenne con sguardo sperduto: "signorine, ma è qui lo sposalizio?"
"sì signora, devono ancora aprire la chiesa ma sì"
ISCSS: "ma siete proprio sicure sicure? Lo sposalizio, intendo!"
"sì, il matrimonio"
ISCSS: "lo sposalizio"
"ma sì, ma sì"
ISCSS: "lo sposali..."
[loop]


ore 10.49

In zona cesarini #Tonto e #Crucco parcheggiano sgommando davanti alla chiesa e ci aprono.

Montiamo la tastiera in fretta e furia e proviamo tutti i pezzi al doppio della velocità.

Proviamo Gounod.

[stiamo suonan...]
"signorine per favore adesso suonatemi la marcia"
"ma cosa... chi..."
"sono #cineamatoreInutile devo fare le riprese delle musiche per poterle poi sovrapporre blablabla filmino qui filmino là blabla guadagno 10 mila euro blabla dai insomma suonate adesso la marcia così vi riprendo e blablabla"

Ma chi cazzo credi di essere.

Prima finiamo di provare Gounod, poi Bach, poi Schubert, poi Elgar, poi mi prendo 5 minuti per riflettere su di una decina di alterazioni, poi vado a controllare la carica elettronica del trasformatore e poi sì che ti suoniamo la tua maledetta marcia cazzo, possibilmente parlandoci in mezzo.


ore 11

Il matrimonio inizia.
Tutto ok, a parte un mio sol diesis nell'Aria sulla quarta corda, un fa naturale della Fede nell'Aria sulla quarta corda, e la testimone vestita come Montserrat Caballè alla Scala o come una reginetta di bellezza americana tutta emozionata che fa pena da tanto è convinta di rivestire veramente una qualche importanza in tutto questo.

[l'ho pur detto che sono compagna di banco di Valeren nel VI cerchio.]
[e no, non sono invidiosa. Oddio, del vestito sì.]


ore 12.45

Ci pagano (dettaglio fondamentale), #Crucco ci fa i complimenti e ci sommerge di santini e medagliette di Sant'Eustorgio, e riprendiamo la strada di casa.

"Trantor, e tu quand'è che fai un bambino?"

Oddio ti prego non ricominciamo.

"ora enne o. E il termine ora è più relativo di Einstein"
"ma come! Beh lascia che ti racconti dei miei bimbi..."

Con curiosità morbosa mi faccio raccontare del travaglio, delle lacerazioni, delle trasfusioni.

"... e poi è inutile quello che ti dicono, cambi forma, non ti andranno mai più bene i vestiti di prima, ti ritrovi le tette o cadenti o rimpicciolite, non riesci più a vederti addosso niente, non hai per anni neanche un momento per respirare, il secondo figlio è andato più liscio nel senso che non sono finita in emergenza ma non avevo mai sentito così male e per così tante ore..."
"..."
"...vedere quanto sangue c'era! e blablablabla"
"..."
"...trasfusioni, e le lacerazioni, sai quanti punti mi hanno dato? Eh? 18! e blablabla"
"..."
"...era così splatter che sembrava Tarantino e blablabla"
"..."
"però no, non lasciarti influenzare da me, no! In fondo è una cosa davvero bellissima!"
"..."
"sì poi obiettivamente dopo non sei più la stessa, ma non devi spaventari, è proprio raro che capitino cose come quelle che sono successe a me"

Ah l'ho visto com'è raro, eh.

"ma dai, su, in fondo tu hai ancora tempo!"
"sssì"
"coraggio tesoro"
"sì. Cioè no. Accendiamo la radio?"

Congiura

"pronto, parlo con la madre di Utonta Tredicenne Che Ha In Prestito Un CD Dai Tempi Della Guerra di Crimea?"
"sì"
"buongiorno. Le volevo cortesemente chiedere quando potete riporta..."
"ma noi abitiamo a S. Paesucolo, non siamo comodi"
"sì, ma [a parte che San Paesucolo è solo a 17 km da qui, non a Crotone] potevate telefonare, o dare il CD ad un conoscente, o spedirlo"
"ma io ho cercato di avvisarvi"
"a noi non risulta"
"no, è che quelli del centralino non ci volevano mai passare la biblioteca"

Ma a parte che non abbiamo un centralino.
Ma se mai abbiamo il portiere, che ci passa regolarmente tutte le altre chiamate.
Complimenti per la fantasia.