lunedì 2 gennaio 2012

L'ltm vlt

Dato che non ho sonno prendo spunto dallo scoto Valeren e vi racconto la mia vacanza demenziale in Irlanda del 2006.

Uno dei viaggi più assurdi mai vissuti - sì, più delle caffeinomani stronze, della deficiente isterica, del tour operator che non sa leggere le cartine e del film di Mel Brooks di quest'anno.


giugno

Dopo mesi di consultazioni inutili appuriamo che gli unici che si vogliono sparare una vacanza senza mare, umida e culturale siamo io e l'amico Sabo.

Gli altri non pervenuti.

Dato che pare brutto andare in 2, così, senza secondi fini, faccio la mia cazzata storica, ovvero penso a qualcuno che conosco da portare con noi.

La scelta cade inevitabilmente su Killer (poi vi spiego), uomo, bianco, giovane, faccia da bravo ragazzo, moro, occhiali, sugoso e adorabile accento modenese, iscritto a musicologia, il mio tipo insomma, che incontro in treno ogni santo giorno per andare in università.

Tutto prelude bene: io Sabo e Killer usciamo un po' di volte affinchè i due si conoscano; ridiamo fino alle 2,30 di notte scrivendo mail ai bed & breakfast in dubbio inglese, giochiamo a fare gli itinerari con le cartine negli irish pubs che neanche harry potter e gli altri due, e Killer dimostra di amare le isole britanniche anche più di noi.

Sono felice.

agosto, giorno -1

Dato che partiamo da Orio al Serio penso bene di ospitare Sabo e Killer per una notte nella mia casa di montagna gota nelle valli gote.

Nel tragitto per venire in terra gota Killer, alla guida, sboccia l'auto contro un palo.
Comunque i due riescono a raggiungere casa mia.

Dopo che mia nonna ha raccontato loro ogni singolo dettaglio della dinastia #cognomestranissimo giochiamo a Casa dei fantasmi e andiamo a letto.

notte 1, ore 2.56

Sabo dorme nel matrimoniale con Killer.

"oddio."
"..."
"oddio!"
"... gh..."
"chiudete. chiudete. chiudete! chiudeteee! CHIUDEEETE!"
"ma cos..."
"vi preeego, chiudete! Oddio, nnoooo!"
"ma che cavolo... Killer! Svegliati!"
"chiudet... Ah. Oh. Un incubo."
"eh, sì! Ma stai bene?"
"sì sì, tutto bene. Scusa. Notte. Ciao."
"...ciao."

giorno 1

Partiamo.
Sull'aereo io e Sabo siamo vicini ad una milanese bionda.
(Non capisco perchè nelle mie vacanze c'entrino sempre milanesi bionde.)

Mentre un nugolo di bambini urla come maiali sgozzati ad ogni fottuta vibrazione della carlinga io e Sabo come sempre indugiamo su certi discorsi.

"piove, con tuoni. Lampi. Vento. Piccioni. Eliche. Morte. Fulmini. Faraday."
"moriremo"
"sì. Se no, questa è l'ultima volta che salgo su un aereo, ok? L'ultima volta, c****!"
"moriremo"
"hai sentito?"
"moriremo"
"Sabo, hai sentito? Credo che ci sia qualcosa nel reattore di de..."
"moriremo"
"cazzo, l'ultima volta, ok?"
"passami il tavor"
"moriremo?"
"sì."
"avete finito?"
"non proprio"
"allora passami focus."

Arriviamo a Shannon e noleggiamo l'auto.
Guardiamo con sufficienza il noleggiatore che ci raccomanda di non graffiare nemmeno un millimetro della carrozzeria ("cosa vuoi che succeda...!").
Tuttavia Killer fa l'unica cosa intelligente della vacanza, ovvero le fotografie alla macchina.

notte 1

L'ultima notte felice.
Ci addormentiamo alle 5 dopo esserci raccontati in dettaglio tutte le nostre esperienze / fantasie / perversioni sessuali (io solo le prime 2, opero differenti ripartizioni di categoria).

Ridendo come facoceri e beccandoci anche le bussate alla porta degli altri avventori dell'hotel.

Tre imbecilli.

giorno 2

Quando ci svegliamo ci ritroviamo praticamente a Motta Baluffi in novembre.
Se non conoscete Motta Baluffi guardate la cartina e datevi una risposta.

Colazione. A me e a Sabo basta sentire il suono di avvio di windows xp da una postazione internet per percepire l'aria di casa.
Ma io e Sabo siamo malati.

Andiamo alle Cliffs of Moher e sul sentiero di ritorno Sabo si innamora ripetutamente di almeno 4 arpiste che suonano e cantano in abito verde e capelli rossi come tante piccole Loreene McKennitt.
Io essendo etero non potevo.

giorno 3

Giriamo nel Connemara.
C'è qualcosa di strano; io e Sabo, le persone più diplomatiche e accomodanti dell'emisfero, conserviamo intatto il nostro cinismo demenziale, mentre diviene sempre più evidente che Killer parla più con gli autoctoni che con noi.

In uno slancio di fiducia dopo il palo dell'andata Sabo fa guidare Killer.
Mi viene la nausea.
Killer striscia la fiancata contro un muretto.
Killer sbatte uno specchietto contro un muro.
Ho la nausea.

giorno 4

Bed & breakfast de-li-zio-so, padrona di casa uguale a Kathy Bates in "Insieme per caso".

Colazione irlandese, Killer per spirito di contraddizione fa l'esterofilo magnificando le virtù del sanguinaccio mentre io e Sabo imploriamo the, ma il mattino dopo mi risulta che fosse lui quello che non riusciva più a uscire dal bagno.

Comunque, la cosa importante è che più o meno a questo punto Killer ha smesso di parlare.

Non sto scherzando, non ci rivolge proprio più la parola.

Mai capito perchè, dal 2006 a oggi.
Vabbè che il cinismo demenziale mio e di Sabo dopo un po' snerva, ma vi assicuro che non è normale. Non con noi.

notte 4

"oh."
"..."
"..."
"oo-ooh!"
"..."
"...gh"
"un'ape, mioddio! Un'ape, vai via vai via vai viaaaaah"
"ma cosa..."
"ma che ca..."
"APEEE! Vai viaaaa! Vi prego, apriteapriteapriteapri..."
"Killer, svegliati! E' un incubo!"
"un'ap... Eh? Uh. Oh. Scusate. Notte. Ciao."
"...notte"
"...ciao"
"..."
"..."

giorno 6

Attraversiamo l'isola verso est per andare a Dublino.

Da qualche parte a sud di Clonmacnoise nel sentire alla radio "I don't feel like dancin'" Killer pronuncia le *uniche* parole della giornata.

Scissor sisters.

Poi niente, basta.

Scissor sisters.

Galway-Dublino, 208,4 km.

Scissor sisters.

Comunque, dopo aver doppiato il cd degli ABBA e tentato senza alcun frutto di instaurare una primitiva conversazione con Killer arriviamo a Dublino, sotto una pioggia battente.
E in effetti mi sono sbagliata, perchè Killer qualche parola per noi ancora ce l'ha.

"dove siamo?"
"ma qui non usano i cartelli, cazzo?"
"e adesso dove vado? Destra o sinistra?"
"a naso sinistra. Killer, tu che dici?"
"..."
"ti spiace aiutarci, scusa?"
"...nls"
"eh?"
"nn l s"
"eh??"
"non-lo-so."
"ah. Nemmeno io. Vabbè, prova a sinistra"
"ok. ... No, forse abbiamo sbagliato"
"...già. Scusa"
"non preoccuparti Trantor, neanche io lo sape..."
"era di là"
"SI'. grazie per averlo fatto notare."
"prg"
"... vabbè, e ora? Prima o seconda uscita?"
"boh, forse prima?"
"vai, al limite torniamo indietro. Killer?"
"..."
"Killer??"
"nls"
"guarda che al bed & breakfast ci dobbiamo arrivare tutti e 3, mica solo io e Sabo"
"..."
"[v@&£$%/o.] prendi la prima uscita cazzo"
"ok"
"..."
"no, forse no"
"abbiam sbaglia..."
"era la seconda"
"senti, ma v%&$@&çu..."
"Trantor non preoccuparti, la prossima volta guida Killer e noi stiamo dietro con i ferrero rocher, ok?"
"..."

Dopo aver chiesto indicazioni ad un autoctono con un enorme brufolo sul naso arriviamo al B&B, immerso in un capo da golf.

L'unico momento di risveglio del Killer è di fronte al dispenser nella doccia ("ehi ma qui sì che sono dei grandi, mitico, il dispenser!").

giorno 7

Killer si alza alle 7 smanettando con 10 sacchetti di plastica del cazzo facendo alle 7 un fottuto rumore, alle 7.
Io e Sabo rimaniamo a letto immobili finchè questo mentecatto non va giù a fare colazione da solo.

In compenso il gestore del B&B continua a chiederci se vogliamo giocare a golf, anche se il prato somiglia più ad un letto di aghe sporche (ma noi non gliel'abbiamo mica detto).

ore 10.00
"bene, andiamo in centro a Dublino?"
"yeah!"
"..."
"Killer, tu vieni con noi?"
"n"
"ok. Alle 18 in hotel?"
"s"
"ok."
"ok."

giorno 8

Visitiamo gli ipogei.
Sabo ha una telecamera e non troviamo niente di meglio da fare se non scenette idiote con dialoghi surreali in cui (come se ce ne fosse bisogno) imitiamo Alberto Angela.
I filmati sono tuttora nella casa in centro storico di Sabo, e nessuno ha mai avuto il coraggio di rivederli.

notte 8

"..."
"..."
"..."
"...ma cosa..."
"mm"
"..."
"...ma che stai face... Levami subito le mani dal collo!"
"...eh? uh. oh. ah. Scusa. Era un incubo"
"eh cazzo ho visto!"
"ma che sta succedendo?"
"mi metteva le mani addosso!"
"incb"
"ok, adesso però dormiamo, ok?
"ok."
"k."

giorno 9

Kildare.
Cercando di mangiare in un posto decente ci infiliamo al Rinuccini's restaurant, certi di essere moolto furbi.

Scopriamo quasi subito che l'acqua costa 4 euro a bottiglietta e il piatto che costa meno è un antipasto del cazzo composto da 6 olive. Rapporto qualità prezzo imbarazzante.

La clausola è che è obbligatorio ordinare primo, secondo e contorno.

Tre deficienti.

Killer ordina giulivo l'arrosto, io e Sabo contiamo i soldi nel portafoglio e invecchiamo di 5 anni.

Dato che non veniamo già abbastanza guardati male dalla clientela chic, all'arrivo dei coltelli per la carne Killer tira fuori la macchina fotografica e si mette a fotografarli.
Col flash.
Esclamando continuamente "ah ma questo è meraviglioso!", e rallegrandosi della cosa col cameriere.

Da qui il nomignolo, ovviamente.

giorno 10

Kilkenny.
Ci imboschiamo in una festa paesana, dove Sabo come è ovvio perde gli occhiali da vista (e si innamora della 43esima irlandese).

giorno 11

Nella Rocca di Cashel ho la seconda sindrome di Stendhal della vacanza (indovinate qual era la prima), e la milionesima della mia vita.
Forse c'entrava il fatto che quello era il secondo giorno di sole.

giorno 12

Ritorno.
Esattamente quello che serviva a me e Sabo, ossia l'attentato dei liquidi esplosivi sul volo di Londra.
Dopo che al metal detector mi trovano e requisiscono un coltellino svizzero a me ignoto sepolto nelle pieghe dello zaino dal '92 (complimenti a Orio al Serio, veramente), peraltro guardandomi con una tale espressione di compatimento da farmi desiderare di tornare a casa in canoa, riusciamo a salire sull'aereo.

"Sabo, ci mettiamo qui?"
"sì, vicino alle ali, è più sicuro in caso di..."
"NO!"
"eh?"
"ancora voi!"
"ma chi..."
"nnoo, vi prego, non ricominciate!"
"ehi ma è la signora bionda dell'andata! Salve signora, come st..."
"NON RICOMINCIATE!"
"ehm, ok"

Dopo 35 minuti siamo ancora lì fermi sulla pista.
Killer si è seduto nella stiva pur di non stare con noi, comunque ad un certo punto ci voltiamo e vediamo tutti i bagagli del nostro e di altri 2 aerei sparsi sulla pista, con gli addetti che giocano a shangai.
Bello vedere tutti i passeggeri che si buttano sul fianco della cabina urlando dai finestrini di prendere la valigia verde e lasciare giù quella rossa.
Ovviamente in italiano.

10 commenti:

  1. A Orio sono impegnati a levarti di torno il piu' presto possibile. Roba da far rizzare i capelli a Malpensa.

    La prima era alle Cliffs?

    Motta Baluffi, non la conosco ma immagino che in novembre sia immersa nella nebbia, come la maggior parte dei posti della bassa pianura padana...

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  2. Ci sono voluti 10 secondi prima di capire che " scoto " non era un'offesa.

    Comprendo perfettamente gli innamoramenti di Sabo.
    Non potrei fare un tour del genere perché non tornerei a casa.

    Per Killer: avete provato a parlargli in inglese?

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  3. Astro: yes, più padano di così si muore.
    No, la prima devastante sindrome come sempre era dovuta ad un libro (quello di Kells).

    Val: Sono stata a lungo indecisa se scrivere pitto, o caledone. Anch'io con scoto ho sempre un fuggevole dubbio, comunque.
    Quanto a Killer: provato. Ma io non sono una bella irlandese, per cui risultato nullo. In compenso, scoprimmo il penultimo giorno che aveva un secondo numero di cellulare. Al primo ovviamente non rispondeva quasi mai.

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    1. Riesumo il post: il libro di Kells l'ho visto anche io (circa 7 mesi dopo questo post), ma non è che mi abbia entusiasmato molto, al contrario del museo nazionale e della pinacoteca.

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  4. Una cronaca perfetta!!! Che ricordi Trantor...quanto ai miei innamoramenti...come si può rimanere indifferenti ad un'arpista fotonica (= bellissima)??? :) :)

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  5. Ricordi (quelli belli) da rinfrescare davanti ad una pizza. Allora, quand'è che riesumiamo i filmini?? Baci, mio caro, e buon anno ;)

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  6. Beh io sono Pipes, quello che vi ha tirati scemi nella decisione ma per me estate è marecaldosabbiaculitettefotonici!! Però spettacolo lo stesso anche se non ero presente!!
    Sempre inimitabile Trantor

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  7. Avanzano foto delle arpiste? No? Ok, come non detto.

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  8. Val: sì, invece. Solo che non erano ancora digitali. Oppure, dato che Sabo è un altro di quelli con il Mac, ripeschiamo i fulmini e posto uno spezzone. Da non perdere!

    GRANDE Pipes! Che idolo. Beh, come sai anche per me è dura passare un anno senza mare, soprattutto senza lei e i suoi formidabili gadget Stihl ;)

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  9. Ovviamente, volevo dire "filmini", ma l'iPhone come sempre non era d'accordo

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