sabato 24 marzo 2012

Iam enim hiems transiit

Da sola, in molti sensi, nel pomeriggio di oggi.

Non lavoro, e fuori c'è il sole. Grazie al cielo abito in campagna. Cammino.

Filari regolari e geometrici persi nella foschia luminosa, magnolie, meridiane, io che sorrido ai cani e io che non riesco a non fare altre fotografie ai pruni in fiore, questo e poi questo nell'ipod, forse anche gli Animals, e uno dei momenti in cui la città non mi manca.

Anziani coristi, famiglie, cani, vecchi compagni delle elementari, ci si guarda, non si è certi di riconoscersi ma ci si sorride lo stesso, e per un tacito accordo non ci si ferma, per non interrompere l'andatura dell'altro.

C'è la cortesia di chi si saluta perché ci si conosce e la cortesia della montagna, quella per cui ci si saluta anche se non ci si conosce.

Accenti e luce della provincia emiliana, sì, sto bene.

Iam enim hiems transiit, imber abiit, et recessit.
Flores apparuerunt in terra nostra; tempus putationis advenit.


(e sì, ho in mente Palestrina.)

4 commenti:

  1. Oggi mi son fatto 83 km in bici, sono andato nel Lodigiano e c'erano tutti i ciliegi in fiore: uno spettacolo!
    Mi sono accorto che nonostante tutto qualche reminescenza di latino mi e' rimasta.

    RispondiElimina
  2. omnia sol temperat, purus et subtilis... ok, ok, NON è Palestrina, ma a ciascuno il suo background

    RispondiElimina