venerdì 20 giugno 2008

Finalmente, la barca

Ieri sera Trantor e un manipolo di amici-coristi hanno consumato una buona cena al ristorante giapponese.


Finalmente Trantor si è sentita realizzata.
Finalmente è venuto il suo turno.
Finalmente, ha provato l'ebbrezza di essere lei "quella con la barca".
Da quando Trantor va in quel ristorante, c'è infatti sempre qualcun altro che ordina la gigantesca barca di legno piena di sushi sashimi maki ecc., noto vanto e orgoglio del locale.
Ieri sera quel qualcuno era il tavolo di Trantor, finalmente al centro dell'attenzione di tutti gli avventori, che dai tavoli lanciavano avide occhiate invidiose.
E' stato infinitamente bello pavoneggiarsi con gli altri clienti.

Diario di bordo e annotazioni:

1) la birra giapponese è praticamente acqua gialla, ma fa addirittura 5 gradi.
2) Trantor non ce la può fare a mangiare il wasabi.
3) il cameriere era appena uscito da un manga.
4) il riso ha la consistenza di polistirolo annegato nel vinavil, ma è buono.
5) è buffo mangiare quei bocconcini avvolti nel nastro isolante.
6) i reggiani non ce la possono fare con le bacchette.
7) con un medico ed un veterinario nella combriccola, non potevano mancare i consueti aneddoti chirurgici ed i consulti dermatologici / veterinari.
8) il sake è buono.
9) e soprattutto nella bottiglia ce n'è sempre più di quel che si pensa.
10) senza salsa di soia la cosa più saporita è il cetriolo, però ciò è bene.
11) ci si lascia con "però, vuoi mettere un piatto di tortelli??!!"
12) no, infatti nessuno vuole mettere. Come i tortelli non c'è niente

2 commenti:

  1. la barca!! che sballo, vi avrei guardata invidiosa anche io fossi stata li!!

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  2. Infatti, è un'esperienza sociale esaltante!!! Oltre che buona ;-)

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