lunedì 28 novembre 2011

The sunshine band

Nel giorno in cui io e il mio coro di sparaventose avevamo in programma per tutto il pomeriggio una mega prova generale di #concertomaledettamentecomplicato con L&M (i due miei amici musicologi specializzati in musica antica che avete già conosciuto), nel giorno per il quale stresso i coristi da mesi arrivando a fare terrorismo psicologico onde assicurarmi la loro presenza alla prova, nel giorno in cui L&M devono arrivare nella nostra città emiliana senza fiume in treno da Cremona (e già qui potete iniziare a ridere) con il liuto sulle spalle, ebbene in questo giorno del c**** trenitalia e trenord hanno fatto sciopero.

Ora io sono di sinistra cazzo, per cui faccio sempre un po' fatica a condannare gli scioperi, ma questa volta proprio sai anche no, cazzo!

In breve.

ore 11.56
E' domenica mattina, sto dormendo beatamente da 9 ore e non avrei nessuna intenzione di alzarmi prima delle 12.30, visto che devo andare a prendere L&M in stazione alle 14.45.

Ma in uno spasimo di scrupolo, con in testa l'immagine orrenda di Murphy che si frega le mani, urla Cthulhu fhtagn e mi morde sul collo, decido lo stesso di accendere il cellulare.

L'arrivo di 8 angosciati sms e 17 chiamate perse di L&M (impietriti davanti al tabellone di trenitalia con gli occhi lucidi [di rabbia]) mi avrebbe dovuto forse far capire subito che quel giorno non sarebbe andato affatto secondo i piani.

ore 11.58
Spendo circa 14 euro fra sms e telefonate per chiedere a tutti i coristi se si può spostare giorno.
Dato che metà coro ha giustamente il telefono spento e l'altra metà si trova ancora dentro Cartoonia diviene evidente che no, non si può spostare giorno.


ore 12.02
Bestemmio. 


ore 12.05
L&M sono bloccati a Cremona e non avendo l'auto non sanno come raggiungere la mia città senza fiume.

(Non che in condizioni normali il collegamento ferroviario possa rendere lecito l'uso del verbo raggiungere, eh.)

Non so come riescono a rimediare un passaggio fino a Fidenza su di una specie di diligenza piena di badanti, ma da lì in poi non sanno come muoversi. 


ore 13.24
Corro dunque a Fidenza per andare a prendere L&M (e bestemmio).

In un'autostrada semivuota grazie ad una giornata bellissima in cui le persone normali di solito non fanno il lavoro di trenitalia scorrazzando qua e là per la regione (ma obiettivamente non si chiudono nemmeno in una chiesa gelida per provare per ore antiche laude), batto il mio recordo personale [miacittà]-Fidenza, una cosa come 18 minuti.

Ah ma rispettando i limiti, come Valeren.
Vabbè, limiti filosofici.
Vabbè, non saprete mai da dove sono partita, ok?

ore 16
Iniziamo la prova.
Già il fatto di essere tutti lì vivi e in orario costituisce motivo sufficiente per festeggiare con lattine di birra.


La prova va via liscia, anche se constato drammaticamente quanto segue: qualsiasi corista trova intollerabile smettere anche solo per un attimo di parlare di gnocca con #coristaMax, i tenori hanno insegnato ai bassi a mascherare gli interminabili minuti di confabulazioni e chiacchiere da domande serie (poi rivoltemi più o meno con la stessa faccia di bronzo di capezzone), molti soprani si dimostrano distratti dall'avvenenza di L&M, qualcun altro ha insegnato ai tenori a non ascoltare una mazza di quello che sto dicendo per poi ripetere ad alta voce le mie ultime tre parole, come a scuola, credendo di infinocchiarmi.

ore 19
Il momento in cui proviamo alcuni movimenti scenografici con in mano candele e lumini suscita inspiegabile ilarità, e soprattutto una serie di dubbi ed estenuanti disamine sulla migliore posizione dei lumini ai lati dell'altare che farebbero diventare verde Kafka.

Credo inoltre che all'asilo avrei trovato un ambiente più professionale.

ore 19.35
Io sono devastata, #coristaMax ha seccato tutte le lattine di birra che avevo portato, L di L&M è diventato dipendente da chinotto e #coristaSirCornista ha sbafato tutti i grissini.

Peccato che andare alla fine della giornata manchino ancora 170 km, dato che devo riportare L&M a Cremona, e magari tornare a casa.

ore 20.36
Arriviamo a Fidenza, per scrupolo controlliamo se trenitalia ha rimesso in circolazione qualche treno.
AHAHAHAHAH.

L'ultima diligenza trainata da mufloni per Cremona ci passa davanti agli occhi e non si ferma.

A questo punto l'unico modo per dare un senso alla giornata è andare a mangiare torta fritta e salume in qualche bettola del ducato farnese.

Sparlando come matti di vecchi compagni di corso, ovviamente.

ore 00.35
Dopo aver portato a Cremona L&M arrivo finalmente a casa.

Grazie ad una nebbia del cazzo - ininterrotta da Cremona a casa - batto il mio record personale di velocità minima in autostrada.

Ma in auto avevo i KC & TSB, per cui non è stato affatto male.

(Li avevo proprio liberi nell'abitacolo.)

4 commenti:

  1. PS per Val: non è plagio, in questo caso è proprio telepatia ;)

    RispondiElimina
  2. Uno sciopero dei treni di domenica è vigliaccheria.
    Ma anche voi: in tre non avevate saputo nulla?

    Sono perplesso dalla posizione dei lumini sull'altare, però tutto guarisce davanti a dello gnocco fritto.

    RispondiElimina
  3. Nada. O meglio, forse anche sì ma i neuroni chi ce li collega? Da soli hanno smesso.

    Comunque ti vedo sul pezzo: ho scritto "torta fritta" in onore al ducato in cui ero e mi rispondi con "gnocco fritto", in onore al ducato in cui vivo.

    RispondiElimina
  4. Ciao! Ti seguo da un pò e non volevo perdere di vista il tuo blog ora che mi son trasferita qui http://grasside.altervista.org.
    Se volessi passare mi farebbe anche molto piacere :)

    RispondiElimina