martedì 6 maggio 2008

Follie, follie!

Matrimonio fuori regione.
Trantor viene chiamata a suonare alla cerimonia da un altro organista, che ha avuto un impegno imprevisto.
Trantor apprende che al matrimonio dovrà accompagnare una cantante lirica, amica degli sposi, che non conosce.
Trantor inizia a preoccuparsi. Poi però dimentica e non ci ripensa più fino al giorno delle prove.

Orgogliosa di se stessa, Trantor riesce a trovare il paesino e la chiesa al primo colpo.
"Bene, così la prossima volta, il giorno del matrimonio, non dovrò perdermi fra cartine e campagne mantovane."

Alle prove ci sono il parroco, e la cantante.
La cantante ha 70 anni, e parla solo francese.
Trantor conosce il francese come può conoscerlo un italiano che l'ha studiato sui libri per le medie.
La cantante parla per 15 minuti di tutta la sua vita, di suo marito morto qualche anno fa, di quanto si commuova ai matrimoni nonché semplicemente entrando in chiesa, si commuove, mi bacia, dice che da giovane cantava le operette, e un sacco di altre interessanti cose inedite.
Il parroco si spazientisce e taglia la corda lasciandoci sole.
Trantor inizia ad odiare l'altro organista.

La cantante vuole cantare l'Ave Maria di Schubert e un misterioso pezzo francese di cui mi ha portato solo il testo.
La cantante non sa leggere la musica.
Trantor ha la nausea.

Si comincia a provare da Schubert. Trantor suona l'introduzione; al momento di attaccare la cantante prende una serie di note diverse, nessuna delle quali corrisponde a quella che Trantor vede scritta sulla parte.
Si riprova. Cambiano le note attaccate, ma misteriosamente ancora nessuna di queste è un si bemolle.

La cantante inizia a scusarsi e a giustificarsi, perchè in fondo lei è un contralto (deduzione di Trantor).
Dunque Trantor lascia che attacchi la melodia e medita di trovare la tonalità dopo.
La cantante non capisce.
Trantor cerca di spiegare come funziona e mescola parole inglesi, italiane, latine, pseudo-francesi, esperanto, gesti.
La cantante riattacca un monologo su quando cantava nei teatri e ora ha tanta, tanta nostalgia.
Si commuove.
Trantor vomita.

Dopo sforzi improbi, Trantor trova la tonalità (?) e si arriva in fondo al pezzo.
Si passa dunque al pezzo francese di cui Trantor a quanto pare dovrebbe inventarsi la musica.
La cantante parte; Trantor crede di aver riconosciuto una serie di accordi, dopo vari tentativi.
La tonalità è una grande sconosciuta, ma almeno il fantomatico pezzo francese è banale abbastanza da essere accompagnato all'impronta.

Trantor cerca di andare a casa, districandosi dai baci commossi della cantante.
Al parroco è nel frattempo venuto in mente che Trantor, a causa del suo cognome, discende da  un generale degli alpini.
Detto questo, ci salutiamo.

Giorno del matromonio.
Trantor arriva in chiesa in anticipo come sempre, ma con la complicità di murphy è riuscita a perdersi nelle campagne mantovane.

La cantante è eccitatissima. Piange. Bacia Trantor. Si prova qualcosa, poi ci si commuove di nuovo.
La cerimonia va abbastanza bene: Trantor riesce vagamente a seguire la cantante, suonando con una mano, dandole gli attacchi con l'altra, e cantandole le note d'attacco.
Durante il rito nuziale, la cantante piange. Sottovoce, mi spiega di quanto amasse suo marito scomparso.

Gli sposi pagano Trantor; la cantante bacia sia il parroco che Trantor e li bagna con un fiume di lacrime.
Trantor è dimagrita di 2 chili. Trantor riparte.
Trantor si perde nelle campagne mantovane.

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